INFORMAZIONI SU

Obiettivi e sbocchi professionali

Di seguito sono riportati gli obiettivi formativi specifici, gli sbocchi professionali e una breve descrizione del progetto formativo del corso di laurea in Ingegneria civile e ambientale (classe L-7) per un approfondimento consulta la sezione “Qualità della formazione” dal menu qui accanto.

I laureati in Ingegneria Civile e Ambientale devono essere oggi in possesso di conoscenze idonee a svolgere attività professionali in diversi ambiti, fra i quali in primo luogo quelli delle costruzioni (edifici civili ed industriali, grandi opere quali ponti, dighe, gallerie...), delle infrastrutture (vie e trasporti, sistemi di raccolta, di distribuzione e di smaltimento delle acque...), della gestione e del controllo dei sistemi infrastrutturali, territoriali e urbani. In tali ambiti essi si occupano del rilevamento, della progettazione e della costruzione delle opere, e ne curano l'esercizio, la manutenzione e il controllo sia nell'ambito della libera professione sia nelle imprese e nelle amministrazioni pubbliche. Tali attività si articolano in diverso modo a seconda che l'ingegnere operi nella progettazione, nella produzione, nella gestione e nell'organizzazione.

Il percorso formativo triennale del Corso di laurea in Ingegneria Civile e Ambientale si pone, quindi, due obiettivi: da un lato quello di formare figure professionali in grado di inserirsi direttamente nel mondo del lavoro, ricoprendo, in riferimento agli ambiti disciplinari e ai settori occupazionali sopra citati, diversi ruoli tecnici e tecnico-organizzativi; dall'altro quello di fornire a quegli studenti, costituenti oggi la maggioranza, che proseguono gli studi, gli strumenti metodologici ed operativi fondamentali per acquisire nel Corso di Laurea Magistrale le competenze necessarie per svolgere una attività professionale autonoma, o per accedere al terzo livello degli studi universitari, al fine di specializzarsi ulteriormente in settori avanzati.
Visti il carattere di multidisciplinarietà proprio dell'Ingegneria Civile e Ambientale e la complessità dello scenario occupazionale correlato, il Corso di studi trova quindi la sua motivazione nella richiesta di figure professionali aventi una preparazione ad ampio spettro e da una flessibilità e capacità di aggiornamento indispensabili ad affrontare la varietà delle problematiche, nonché l'evoluzione continua delle tecnologie.

Il Corso si configura, quindi, come solidamente strutturato per quanto attiene alle discipline di base caratterizzanti la classe dell'Ingegneria Civile-Ambientale, e alcune discipline affini. Agli allievi vengono proposti insegnamenti che progressivamente definiscono una preparazione fondata sui capisaldi culturali del settore, articolandosi nel curriculum “Civile” e nel curriculum “Ambiente e Territorio” a partire dal secondo anno del percorso di studio. Tali basi fisico-matematiche ed ingegneristiche costituiscono l'ossatura di un bagaglio culturale da sempre molto apprezzato nel mondo del lavoro, adatto sia a sviluppi professionali di notevole specializzazione sia ad attività progettuali o gestionali diversificate e ad ampio spettro.

L'impostazione complessiva del Corso di laurea cerca quindi di mantenere quell'identità tradizionale della figura dell'ingegnere civile che costituisce ancora un punto di forza dal punto di vista occupazionale, ma al contempo, nell'articolazione dell'offerta formativa, consente di approfondire distinti ambiti applicativi attraverso la scelta guidata di esami a scelta dello studente (per un totale di 24 CFU). Questi, integrando e specificando operativamente le competenze di base, tendono a rispondere alla crescente richiesta di competenze specialistiche legate alla complessità delle interazioni che le opere civili creano sul territorio e all'innovazione tecnologica, attualizzando le competenze della figura professionale nel renderla culturalmente preparata a recepire futuri aggiornamenti ed evoluzioni.

Coerentemente con la figura professionale che si intende formare, il corso di studio in Ingegneria Civile e Ambientale si configura come solidamente strutturato per quanto concerne le discipline di base, quelle caratterizzanti la classe di laurea L-7 e alcune discipline affini, lasciando all'allievo la possibilità di approfondire temi specifici attraverso la scelta guidata di insegnamenti di approfondimento di ambiti disciplinari caratterizzanti e affini.

Relativamente agli obiettivi formativi, oltre a quelli previsti dalla legge per la classe di laurea L-7, i laureati in Ingegneria Civile e Ambientale dovranno:
- conoscere le problematiche della meccanica dei fluidi nell'ingegneria, con particolare riguardo a quelli debolmente comprimibili, e quelle dell'interazione dei fluidi con le superfici di contorno e del moto dei fluidi nei sistemi artificiali (canalizzazioni, impianti);
- conoscere le teorie e le tecniche rivolte alla concezione, progettazione, costruzione, adeguamento, gestione, manutenzione e controllo delle infrastrutture per i trasporti, intese come un insieme integrato;
- conoscere le tecniche di rilevamento e di controllo di dati geometrici e tematici a riferimento spazio-temporale;
- conoscere le nozioni di base relative a struttura e proprietà dei materiali, con particolare riguardo ai materiali da costruzione;
- conoscere i principi, le teorie e le metodologie analitiche e sperimentali per la modellazione fisico-meccanica delle terre e delle rocce e per la valutazione del loro comportamento in campo statico e dinamico, e i fondamenti del progetto di opere di fondazione e di sostegno;
- conoscere le problematiche della meccanica deterministica dei solidi, dei materiali e delle strutture, e le nozioni di base dell'analisi dei sistemi strutturali, della stabilità e delle verifiche di sicurezza degli elementi costituenti;
- conoscere le teorie e le tecniche rivolte all'analisi dei sistemi strutturali e al dimensionamento di nuove strutture, in relazione alle problematiche delle azioni sulle costruzioni e dei comportamenti che ne conseguono, in funzione delle tipologie e delle morfologie, dei materiali e delle tecnologie;
- saper impostare l'analisi degli organismi edilizi, nei loro aspetti fondativi di natura costruttiva, storica, funzionale, tipologica e formale e nelle loro gerarchie di sistemi, finalizzata ai temi della fattibilità del progetto e della rispondenza ottimale delle opere ai requisiti essenziali;
- conoscere i fondamenti geometrico-descrittivi del disegno e della modellazione informatica nella sua ampia accezione di mezzo conoscitivo delle leggi che governano la struttura formale e di strumento per l'analisi dei valori esistenti;
- saper impostare l'analisi e la valutazione dei sistemi urbani e territoriali, esaminati nel loro contesto ambientale e nel quadro dei rischi naturali ed antropici cui sono soggetti e delle variabili socio-economiche dalle quali sono influenzati;
- conoscere gli aspetti fondamentali ed applicativi della termo-fluido-dinamica, della trasmissione del calore e dell'energetica nell'ambito dell'ingegneria civile.

Il percorso formativo del laureato in Ingegneria Civile e Ambientale è finalizzato al raggiungimento dei suddetti obiettivi nell'arco dei tre anni di durata del Corso.
Il primo anno è incentrato su di una comune formazione di tipo fisico-matematico, comprendente gli insegnamenti di Analisi matematica I, Algebra lineare, Fisica I, Disegno e disegno automatico e ingegneristica di base, cui sono riferiti i moduli di Chimica, Scienza e tecnologia dei materiali, Fondamenti di informatica.
Il secondo anno prevede ancora un percorso comune, a completamento della formazione fisico-matematica (Analisi matematica II, Meccanica razionale e un insegnamento a scelta tra Fisica II ed Elementi di calcolo numerico), cui si affiancano le prime discipline caratterizzanti gli ambiti dell'ingegneria civile e dell'ingegneria ambientale e del territorio, con gli insegnamenti di Architettura tecnica, integrato con Elementi di Storia dell'architettura, Topografia, Fisica tecnica, Scienza delle costruzioni. Il curriculum Civile prevede l'insegnamento di Tecnologia degli elementi costruttivi, mentre il curriculum Ambiente e Territorio quello di Geologia applicata, configurando un primo indirizzamento alle discipline dei rispettivi ambiti.
Il terzo anno disegna un percorso comune, mirante al completamento della formazione propria della Classe L-7, con gli insegnamenti di Geotecnica, integrato con Costruzioni di strade, ferrovie e aeroporti, Idraulica, Tecnica delle costruzioni, Tecnica urbanistica. Il curriculum Civile prevede l'insegnamento di Diritto amministrativo e ambientale, mentre il curriculum Ambiente e Territorio quello di Cartografia numerica e GIS, rafforzando l'indirizzamento alle discipline dei rispettivi ambiti.
I corsi a libera scelta dello studente, per i quali nel Piano di studi sono anche consigliati alcuni insegnamenti da lista, offrono a chi intenda proseguire il corso di studi verso una laurea di secondo livello la possibilità di approfondire ulteriori tematiche riguardanti le discipline dell'edilizia, caratterizzanti il corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Civile, e le discipline idrauliche, geotecniche e topografiche, caratterizzanti il corso di Laurea Magistrale in Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio.
Al contempo, le solide basi teoriche costituite nei tre anni del Corso forniscono allo studente che ritenesse di immettersi nel mercato del lavoro le competenze utili ad intercettare le richieste professionali formulate, per laureati di primo livello, tanto dal settore pubblico che da quello privato.

Il Corso di Laurea in Ingegneria Civile e Ambientale forma figure tecniche in grado di operare nella progettazione di opere civili e nel campo della gestione e del controllo dei sistemi territoriali e urbani
Il Corso di Laurea in Ingegneria Civile e Ambientale si pone l'obiettivo di formare figure professionali in grado di ricoprire ruoli tecnici e organizzativi connessi alla progettazione di costruzioni e infrastrutture civili, e di operare nel campo della gestione e del controllo dei sistemi territoriali e urbani. Più specificatamente, i laureati in Ingegneria Civile e Ambientale, devono essere in grado di "espletare attività autonome consistenti nella progettazione, direzione lavori, vigilanza, contabilità e liquidazione relativamente alle costruzioni civili semplici ovvero che risultino prive di particolari elementi di complessità e/o difficoltà", ma anche di concorrere e collaborare con altre figure professionali nelle "attività di progettazione, controllo dell'esecuzione, stima, e collaudo di opere complesse ivi comprese le opere pubbliche".
Le attività professionali possono essere svolte in diversi ambiti, fra i quali in primo luogo quelli delle costruzioni (edifici civili e industriali, grandi opere, quali ponti, dighe, gallerie, ecc.), delle infrastrutture (vie e trasporti, sistemi di raccolta, di distribuzione e di smaltimento delle acque, opere geotecniche, ecc.), della gestione e del controllo dei sistemi infrastrutturali, territoriali e urbani.

Funzione in un contesto di lavoro
Tali attività si articolano in diverso modo a seconda che i laureati in Ingegneria Civile e Ambientale operino nell'ambito della progettazione, della produzione, della gestione e organizzazione, nella libera professione, oppure all'interno di imprese e di amministrazioni pubbliche.
In tali ambiti si occupano, nelle modalità e con i limiti sopra menzionati, del rilevamento, della progettazione, della produzione e della costruzione delle opere, curandone l'esercizio, la manutenzione, il controllo e la gestione. Possono operare anche nel campo dell'analisi, pianificazione, progettazione ed esercizio dei sistemi di trasporto e in quello della produzione di componenti, nell'organizzazione delle strutture tecnico-commerciali, nell'analisi del rischio, nonché nella gestione della sicurezza in fase sia di prevenzione sia di emergenza.

Competenze associate alla funzione
Le competenze necessarie per la progettazione e per l'esecuzione di gran parte delle opere dell'ingegneria civile raramente sono possedute da un'unica figura professionale. I laureati in Ingegneria Civile e Ambientale operano generalmente in stretta collaborazione con professionisti in possesso di lauree di secondo livello, quali ingegneri strutturisti, geotecnici, idraulici, impiantisti e architetti, e si interfacciano con produttori di beni e servizi e con organismi tecnici di Enti pubblici e privati. Nell'ambito di tali collaborazioni devono possedere una serie di competenze di base e specialistiche che li rendano capaci di inserire il loro operare entro processi conoscitivi, progettuali e realizzativi complessi, coinvolgenti una pluralità di azioni correlate e di operatori.
A tal fine i laureati in Ingegneria Civile e Ambientale devono:
- identificare, formulare e risolvere specifici problemi, utilizzando metodi, tecniche e strumenti delle scienze di base e dell'ingegneria, sia in generale sia relativamente alle specifiche aree dell'ingegneria civile e ambientale;
- utilizzare tecniche e strumenti per la progettazione di componenti, sistemi e processi;
- comprendere l'impatto delle soluzioni ingegneristiche nel contesto sociale e fisico-ambientale;
- impostare l'analisi e la valutazione dei sistemi urbani e territoriali, esaminati nel loro contesto ambientale e nel quadro dei rischi naturali e antropici cui sono soggetti, e delle variabili socio-economiche caratterizzanti i contesti contemporanei;
- rilevare e rappresentare ambiti territoriali e manufatti, conoscendo i fondamenti geometrico-descrittivi del disegno e della modellazione informatica.
Inoltre, devono:
- conoscere le proprie responsabilità professionali ed etiche;
- avere capacità relazionali e decisionali;
- essere capaci di comunicare efficacemente, in forma scritta e orale, in almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre l'italiano;
- possedere gli strumenti cognitivi di base per l'aggiornamento continuo delle proprie conoscenze.

Sbocchi professionali
Il Corso di Laurea in Ingegneria Civile e Ambientale forma figure tecniche in grado di operare nella progettazione di opere civili e nel campo della gestione e del controllo dei sistemi territoriali e urbani
I principali sbocchi occupazionali possono essere quindi individuati in:
a. Imprese di costruzione e manutenzione di opere, impianti e infrastrutture civili;
b. Studi professionali e società di progettazione di opere, impianti e infrastrutture;
c. Uffici pubblici di progettazione, pianificazione, gestione e controllo di sistemi urbani e territoriali;
d. Aziende, enti, consorzi e agenzie di gestione e controllo di sistemi di opere e servizi;
e. Società di servizi per lo studio di fattibilità dell'impatto urbano e territoriale delle infrastrutture.

Il corso prepara alla professione di (codifiche ISTAT) 

1. Tecnici delle costruzioni civili e professioni assimilate - (3.1.3.5.0)
2. Tecnici dell'esercizio di reti idriche e di altri fluidi - (3.1.4.2.2)
3. Tecnici della gestione di cantieri edili - (3.1.5.2.0)

Per informazioni sugli aspetti organizzativi del corso, modalità e lingua di erogazione della didattica ed obblighi di frequenza consulta il Regolamento didattico del corso.