7.3 Licenze d'uso

Cos'è la licenza d'uso?

La licenza o contratto d'uso è un documento in cui l'autore di un software o di una risorsa autorizza un terzo al suo utilizzo. Nella licenza viene specificato il regime giuridico di circolazione e le limitazioni nell'utilizzo e nella cessione dell'opera. Le principali attività che solitamente vengono regolamentate da una licenza riguardano l’uso, la copia, la distribuzione e la modifica dell'opera.

Le licenze riguardanti le risorse: Creative Commons License e Royalty-free

Creative Commons License

Le licenze Creative Commons rappresentano una via di mezzo tra il regime di copyright tradizionale e il regime di “pubblico dominio”. 

Tali licenze permettono ai titolari dei diritti di trasmettere alcuni di questi al pubblico e di conservarne altri, cioè di condividere in maniera ampia le proprie opere secondo il modello “alcuni diritti riservati”. 

I diritti delle opere pubblicate con una licenza Creative Commons sono protetti dalle leggi sul copyright applicabili. Quindi le licenze possono essere applicate a qualunque opera su cui il copyright sia applicabile, inclusi libri, filmati, musica, articoli, fotografie, blog e siti web; ma Creative Commons sconsiglia l'uso delle sue licenze per il software, consigliando invece l'uso di altre licenze libere come la GPL. 

Tutte le licenze CCPL hanno in comune la libertà di copiare, distribuire, mostrare ed eseguire in pubblico l’opera. 

Le Creative Commons Public Licenses (CCPL) italiane sono di 6 tipi:

  • Attribuzione 4.0 CC BY: è possibile condividere e modificare per qualsiasi fine, anche commerciale.
  •  Attribuzione - Non opere derivate 4.0 CC BY-ND: è possibile condividere per qualsiasi fine, anche commerciale.
  • Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 4.0 CC BY-NC-SA: è possibile condividere e modificare ma ad uso non commerciale.
  •  Attribuzione - Condividi allo stesso modo 4.0 CC BY-SA: è possibile condividere e modificare per qualsiasi fine, anche commerciale. Questa è la licenza utilizzata da Wikipedia, è appunto consigliata per materiali che potrebbero beneficiare dell'incorporazione di contenuti da progetti come Wikipedia e similari.
  • Attribuzione - Non commerciale 4.0 CC BY-NC: è possibile condividere e modificare ma ad uso non commerciale.
     
  • Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 CC BY-NC-ND: è la licenza più restrittiva in quanto permette solo di condividere l'opera e ad uso non commerciale.

Per altre informazioni https://creativecommons.org/, www.creativecommons.it/, https://it.wikipedia.org/wiki/Licenze_Creative_Commons.

Royalty-free

Le licenze non concernono solamente i software, ma anche diverse risorse. Infatti la Royalty-free è un tipo di licenza che permette l'utilizzo di una risorsa (foto, video, audio, ecc...) con limitate restrizioni sul suo utilizzo attraverso il pagamento di una tariffa iniziale per tutti gli utilizzi dell'immagine da essa consentiti. Quindi l'utente può utilizzare la risorsa senza limiti di tempo e spazio senza dover sostenere ulteriori costi futuri, naturalmente seguendo le linee guida della licenza stessa. Dalle licenze royalty-free si discostano le licenze rights-managed che invece consentono all'acquirente di utilizzare una risorsa pagando per ogni utilizzo e secondo limitazioni di utilizzo (es. lunghezza di tempo, il luogo geografico, il tipo di industria, la dimensione, ecc...). Le rights-managed hanno una scadenza e i diritti di pubblicazione della risorsa vengono gestiti da un'agenzia.  

Il termine royalty-free (spesso tradotto in italiano in maniera erronea con il termine "libero da diritti") è così chiamato per il fatto che l'acquirente non ha bisogno di sostenere ulteriori spese ogni qualvolta voglia utilizzare nuovamente la risorsa acquistata [Nota1].

Esempi di fornitori di royalty-free stock video e foto www.shutterstock.com, www.istockphoto.com, www.onfootage.com, www.framepool.com, www.gettyimages.it, www.rmistock.com.

Per altre informazioni https://it.wikipedia.org/wiki/Royalty-free, https://it.wikipedia.org/wiki/Rights-managed.

Tipologie di licenze riguardanti il software

1. Licenze proprietarie

Le licenze proprietarie consentono all’utente la sola installazione ed esecuzione del programma, solitamente dietro il pagamento di un prezzo; quindi permettono l'uso di una sola copia del software (spesso su un solo computer), vietano la distribuzione, la modifica e ogni altra attività riservata all'autore. 

È possibile che tali tipologie di licenze siano caratterizzate da specifici vincoli (tempo, contesto, carico di lavoro, ambiente di esecuzione ecc...), ma in questa sede non entreremo nel merito anche perché esiste una varietà molto ampia di restrizioni tale da rendere molto difficile una classificazione esaustiva.

2. Licenze Shareware

Il software sotto tale licenza consente l’uso gratuito a tempo determinato (a volte con limitazioni alla funzionalità del software), la copia e la distribuzione a terzi. Al termine del periodo di tempo, l’utente deve cessare ogni uso del software oppure pagare il prezzo richiesto per la licenza “registrando” il software. Le condizioni di licenza del software shareware registrato sono usualmente analoghe a quelle delle licenze “proprietarie”. 

Lo Shareware è molto simile ad una licenza di tipo trial, ma mentre quest’ultima non concede il diritto di copiare e distribuire il software, le licenze Shareware invece incoraggiano proprio la distribuzione tra gli utenti. Es. Il noto software per gestire archivi digitali: WinZip.

3. Licenze Freeware

In generale si tratta di software la cui licenza permette l’uso gratuito e permette la copia, senza limiti, per uso personale. È vietata la modifica e ogni altra attività riservata all’autore. 

Con questa modalità spesso vengono distribuiti programmi con funzionalità limitate che consentono all’utente di fare le proprie valutazioni ed eventualmente di passare alla versione completa a pagamento [Nota2].

4. Licenze libere (o Free o Open Source)

In generale consentono l’uso senza limiti, la copia, la modifica e la distribuzione a terzi di copie identiche o modificate. Non vengono posti vincoli nemmeno in merito allo sfruttamento economico del software, quindi il software può essere concesso o distribuito gratuitamente o a pagamento a scelta dell’autore e di ciascun utente che viene in possesso del software. 

Ciò che distingue il software libero è il regime giuridico di circolazione del bene software, che ne consente il progressivo sviluppo.

Il software libero è il software coperto da licenza che garantisce all’utente 4 libertà fondamentali:

  • Libertà di usare il programma, per qualsiasi scopo;
  • Libertà di studiare come funziona il programma e adattarlo alle proprie necessità;
  • Libertà di ridistribuire copie;
  • Libertà di migliorare il programma e distribuirne pubblicamente i miglioramenti.

In particolare, il software open source è un software rilasciato con un tipo di licenza per la quale il codice sorgente è lasciato alla disponibilità di eventuali sviluppatori, in modo che con la collaborazione (in genere libera e spontanea) il prodotto finale possa raggiungere una complessità maggiore di quanto potrebbe ottenere un singolo gruppo di programmazione. 

Buona parte del software libero viene distribuito con la licenza GNU GPL (basato sul meccanismo del copyleft) con lo scopo da un lato di garantire la massima libertà di diffusione e malleabilità del software, e dall’altro di evitare che chiunque si possa attribuire arbitrariamente i diritti esclusivi di tutela e iniziare a distribuire il software da lui modificato come se fosse software proprietario.

 

Copyright vs Copyleft

Il Copyright rappresenta il diritto d'autore conferito all’autore riguardo alla propria creazione, cioè è utilizzato per garantire che tutti i diritti sul software (o altro lavoro), salvo il mero uso, possano essere di fatto esercitati esclusivamente dal titolare dei diritti stessi. 

Il Copyleft è il metodo utilizzato per garantire che il software creato e inizialmente distribuito come software libero rimanga per sempre tale. Il modo più semplice per rendere un programma, o altro lavoro, libero è dichiararlo di dominio pubblico, privo di copyright. Quindi il copyleft è il nome con cui si indica un diverso uso del copyright, allo scopo di garantire che molti diritti sul software possano essere sempre esercitati dagli utenti [Nota3].

Per ulteriori informazioni: https://it.wikipedia.org/wiki/Licenza_%28informatica%29, http://download.html.it/guide/guida-licenze-software/, http://www.gnu.org/licenses/copyleft.it.html.

 


Note

  • Nota1 - Esempio pratico:  
  • Una licenza di tipo rights-managed è più adatta a un'azienda che ha bisogno di immagini, ad esempio per una campagna pubblicitaria, sapendo che queste non sono state (e non verranno) usate da altre aziende. Questo è possibile per il fatto che un'agenzia di foto rights-managed è a conoscenza di ogni passo della storia della foto venduta. In questo caso, l'azienda sarà disposta ad accollarsi i costi notevolmente superiori da pagare per la risorsa. 
  • Invece una licenza di tipo royalty-free permette sì di risparmiare sul costo della risorsa però non avrà alcuna garanzia sul fatto che questa non verrà usata da altre aziende. D'altro canto, dato l'elevato numero di foto disponibili presso le agenzie di foto royalty-free (di solito diversi milioni) e il fatto che queste sono vendute (e possono essere utilizzate) in tutto il mondo, l'utente può scegliere un'immagine che è scaricata poche volte, con molte probabilità di non vederla mai pubblicata nel suo stesso paese. Inoltre con questo tipo di licenza, sia l'azienda multinazionale che quella a conduzione familiare, potranno utilizzare contenuti di alta qualità per qualsiasi scopo, pagando pochi euro per file scaricato.
  • Nota2 - Si precisa che non tutte le licenze Freeware prevedono la possibilità di distribuire liberamente il software. Es. la licenza d’uso di Adobe Reader (http://www.adobe.com/products/eulas/) non ne consente la distribuzione. Gli utenti possono scaricare il software gratuitamente esclusivamente dal sito di Adobe o da distributori autorizzati. È però possibile richiedere gratuitamente una licenza per distribuire il software internamente alla propria azienda o pubblicamente (http://www.adobe.com/it/products/reader/distribution.html).
  • Nota3 - Con il tempo il concetto di copyleft è stato classificato in:
  • copyleft forte (strong coplyleft): ogni opera derivata deve mantenere la licenza originaria (es. Affero General Public License (AGPL)),
    copyleft debole ( weak copyleft): l’opera derivata nel suo insieme può essere rilasciata con una licenza diversa (es. Mozilla Public License (MPL), che consente l’utilizzo del software in combinazione con altre licenze).