Sabato 2 luglio

17:00 Mostra al Museo Etnografico, InaugurazionePalazzo Giacomelli:

esposizione al pubblico dal 3 luglio al 28 agosto

#numbers è anche una mostra a cavallo tra ricerca fotografica sugli spazi di rigenerazione, video installazioni, postazioni di cyber interazione con la comunità. Numeri che si perdono nello spazio del paesaggio, voci che rimbalzano portando lo spettatore a inseguire una strada, una sorta di contaminazione tra spazio reale e wonderland. 

Palinsesto eventi al MEF in luglio all'interno della Mostra al MEF vorremmo inoltre realizzare alcuni eventi tematici legati ai temi chiave del progetto con il vostro coinvolgimento e la possibilità di approfondire alcuni aspetti centrali animando ulteriormente il rapporto con la comunità. Parte integrante della Mostra sarà proprio il processo di interazione con le persone che saranno chiamate a rispondere ad alcune domande chiave legate ai temi di #numbers. Su questo aspetto vi invieremo a breve ulteriori informazioni. 

 

 

21.45 Performance Elettronica negli spazi urbaniMEF (Palazzo Giacomelli)

Il corpo e la voce diventano strumenti per generare una visione archetipica di comunità: con un reading su base elettronica e azioni di videoproiezione e colorazione urbana viene creato uno spazio di riflessione sui “numeri” del nostro tempo. In chiave di arte sociale, la performance lavora su un equilibrio tra l’intervento fisico dei performer, la creazione di un’ambientazione sonora e digitale a forte impatto immersivo e una fase di interazione diretta con il pubblico, che diventa un vero e proprio partecipante dell’azione artistica.

1-2 luglio Public artvicolo Sottomonte

Alla performance, si affianca l’allestimento di un’installazione interattiva di arte pubblica. In una logica di rigenerazione urbana, Vicolo Sottomonte a Udine, si riempie di numeri e viene resa vitale attraverso l’utilizzo del colore. La strada diventa uno spazio colorato e di confronto per gli abitanti della città. La trasformazione sensoriale del luogo e l’allestimento di oggetti di socialità stimolano la possibilità di fermarsi e vivere lo spazio, generando partecipazione, coscienza critica e visioni di cambiamento.