INFORMAZIONI SU

Obiettivi e sbocchi professionali

Di seguito sono riportati gli obiettivi formativi specifici, gli sbocchi professionali e una breve descrizione del progetto formativo del corso di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e chirurgia (classe LM-41) per un approfondimento consulta la sezione “Qualità della formazione” dal menu qui accanto.

I contenuti di questa pagina sono tratti dalla Scheda Unica Annuale del corso di studio che è il principale strumento conoscitivo delle caratteristiche e delle specificità del corso.

La missione del Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia si identifica con la formazione di un medico a livello professionale iniziale con una cultura biomedico-psico-sociale, che possieda una visione multidisciplinare ed integrata dei problemi della salute e della malattia, con una educazione orientata alla comunità, al territorio e fondamentalmente alla prevenzione della malattia ed alla promozione della salute; tale missione specifica risponde in maniera più adeguata alle nuove esigenze di cura e salute, in quanto centrata non soltanto sulla malattia, ma soprattutto sull'uomo ammalato, considerato nella sua globalità di soma e psiche ed inserito nel contesto sociale.
La formazione medica così orientata è inoltre vista come il primo segmento di un'educazione che deve durare nel tempo, ed in quest'ottica sono state calibrate le conoscenze che lo studente deve acquisire in questa fase, dando giusta importanza all'autoapprendimento, alle esperienze non solo in Ospedale ma anche nel territorio, all'epidemiologia, per lo sviluppo del ragionamento clinico e della cultura della prevenzione.
Le caratteristiche qualificanti del medico che si intende formare comprendono:
1) buona capacità al contatto umano;
2) capacità di autoapprendimento e di autovalutazione;
3) abilità ad analizzare e risolvere in piena autonomia i problemi connessi con la pratica medica insieme ad una buona pratica clinica basata sulle evidenze scientifiche;
4) abitudine all'aggiornamento costante delle conoscenze e delle abilità, ed il possesso delle basi metodologiche e culturali atte all'acquisizione autonoma ed alla valutazione critica delle nuove conoscenze ed abilità;
5) buona pratica di lavoro interdisciplinare ed interprofessionale;
6) conoscenza approfondita dei fondamenti metodologici necessari per un corretto approccio alla ricerca scientifica in campo medico, insieme all'uso autonomo delle tecnologie informatiche.

Il corso di laurea deve inoltre promuovere e valutare, con l'istituzione del 'Tirocini Pratici-Valutativi Esame di Stato (TPVES)' e la cosiddetta 'Laurea Abilitante', la capacità dallo studente ad esercitare la professione medica consentendogli l’immediato accesso alla professione e l'iscrizione all’Ordine dei Medici, nonché l’accesso agli ulteriori programmi formativi (Scuole di Specializzazione e corsi di formazione di Medicina di Famiglia).

In tale prospettiva, una significativa iniziativa nel corso degli ultimi anni ha riguardato la costituzione del Centro di Simulazione e Alta Formazione (CSAF), un vero e proprio ospedale virtuale, dotato di sala operatoria, terapia intensiva, area chirurgica, radiologia e degenze, nonché di veri e propri servizi di medicina specialistica, destinato alla formazione di studenti universitari, medici e professionisti sanitari.

Il Centro è frutto della collaborazione tra Università e Azienda ospedaliero universitaria 'Santa Maria della Misericordia' di Udine. La struttura, realizzata grazie a un investimento dell'ateneo friulano, è dedicata alla formazione interattiva mediante l'utilizzo e la sperimentazione delle più innovative tecniche di apprendimento, con un coinvolgimento attivo del discente in condizioni di completa sicurezza.
La simulazione permette il raggiungimento non solamente di competenze tecniche ma anche di tipo relazionale, come quella del lavoro in gruppo in maniera multidisciplinare. Il CSAF è rivolto prioritariamente agli studenti del corso di Medicina e Chirurgia e delle lauree sanitarie, ai medici delle scuole di specializzazione e ai professionisti dell'azienda ospedaliero universitaria (vedi anche Centro di simulazione nella home page del sito web del Dipartimento di Area Medica e del CLM in Medicina e Chirurgia:
https://asufc.sanita.fvg.it/it/csaf/).

Il CSAF è stato inaugurato nel 2016 e attualmente oltre a comprendere una serie di ambienti che ricostruiscono spazi tipici di un ospedale riprendendo l'idea del Virtual Hospital, ha un polo chirurgico dove sono allocati, tra l'altro, un centro di formazione e simulazione oftalmica e uno di chirurgia mininvasiva in ambito ginecologico e generale. In questo polo sono presenti stampanti 3 D utili per lo studio anatomico e la pianificazione chirurgica.
Il CSAF ha come mandato la formazione in ambito universitario e quindi viene utilizzato da tutti i corsi di laurea afferenti al DAME. Oltre a quelle connesse con il Corso di Studio di Medicina e Chirurgia, tra le attività a maggiore frequenza si riscontrano le attività di laboratorio del corso di laurea in infermieristica, di quello dei tecnici di radiologia e di ostetricia. Le attività riguardano sia technical che non technical skills.

Gli studenti di Medicina e Chirurgia svolgono attualmente attività formativa presso il CSAF in particolare nei seguenti ambiti:
- Laboratorio prelievo venoso durante il tirocinio del 3 °anno. Peculiarità del laboratorio è quella di essere svolto insieme agli studenti del 1° anno di infermieristica e il fatto che i docenti sono un mix tra tutor infermieri e medici e specializzandi. Il Laboratorio presenta un elevato gradimento da parte degli studenti.
- Tutti gli studenti possono utilizzare, previo corso di formazione, Anatomage in maniera autonoma per lo studio dell'anatomia. Strumento virtuale utilizzato dai docenti di anatomia patologica e neuroanatomia nei loro corsi specifici.
- Gli studenti del 6° anno, durante le rotazioni di tirocinio in Chirurgia Generale hanno accessi per:
- Sim sutura;
- Sim lavaggio mani;
- Sim esame obiettivo;
- Sim medicazione.

Ogni anno il CSAF organizza, in accordo con i Tutor del Dame e il SISM (Segretariato Italiano Studenti Medicina), diversi laboratori in ambiti specifici rivolti agli studenti di tutti gli anni e un corso di sutura aperto a tutti gli studenti di medicina. Nell'anno corrente stati istituiti i collabs: laboratori per i futuri medici. Gli ambiti proposti sono: gestione della terapia farmacologica, sutura e medicazione della ferita chirurgica, BLSD a cui hanno partecipato oltre 250 studenti. Regolarmente vengono inoltre proposti moduli su richiesta degli studenti riguardo: la senologia, l'utilizzo dell'ecografia addominale, come muoversi in sala operatoria e la diagnostica vascolare. A quest'ultimi, nell'anno corrente sono stati esposti un centinaio di studenti. Il SISM in collaborazione con il CSAF, come nel periodo precovid, organizza inoltre un evento sulla medicina dei disastri e la maxi-emergenza di 3 giorni dedicato agli studenti degli ultimi anni di corso.

Al CSAF, attività di formazione post-laurea, in particolare nell'ambito delle Scuole di Specializzazione, vengono svolte in particolare da:

Scuola di Specializzazione in Anestesia e Rianimazione, Terapia Intensiva e Terapia del Dolore:
- Simulazione avanzata vie aeree
- Intubazione
- Posizionamento CVC

Scuola di Specializzazione in Medicina d'Urgenza:
- Simulazione avanzata

Scuola di Specializzazione in Pediatria:
- Simulazione avanzata

Scuole di Specializzazione in Chirurgia Generale e ginecologia:
- Chirurgia laparoscopica

Scuola di Specializzazione in Chirurgia Maxillo-Facciale:
- Progettazione chirurgica

Scuola di Specializzazione in Chirurgia Plastica:
- Microchirurgia

Vengono inoltre svolti regolarmente, per i soli studenti di Medicina e Chirurgia, corsi di BLS, BLSD, PBL e PBLSD.

Il CSAF è sede di attività formativa intraziendale con simulazione in ambito cardiologico, medicina d'urgenza e in ambito ostetrico, dove professionisti di ambiti diversi (medici, infermieri, tecnici) si mettono in gioco su scenari per migliorare le proprie competenze e le capacità di lavorare in gruppo.

Il CSAF ha attivato laboratori di simulazione con i medici di Medicina Generale ma anche con i farmacisti della regione, costruendo un progetto formativo unico in Italia.

Il CSAF svolge attività di terza missione in particolare nei confronti della formazione secondaria attraverso incontri ad hoc sul ruolo della simulazione in sanità A riguardo, si segnala la pianificazione di un progetto PNNR sostenuto insieme al CORT dell'Università “La simulazione nella formazione sanitaria: I corsi di laurea in medicina e infermieristica al Centro di Simulazione e Alta Formazione: Strategie innovative per l’apprendimento”.

Ai fini del raggiungimento degli obiettivi didattici, il corso di laurea magistrale a ciclo unico prevede 360 CFU complessivi, articolati su sei anni di corso, di cui almeno 60 da acquisire in attività formative volte alla maturazione di specifiche capacità professionali.
Il corso è organizzato in 12 semestri e 36 corsi integrati; a questi sono assegnati specifici CFU dal Consiglio della struttura didattica in osservanza di quanto previsto nella tabella delle attività formative indispensabili. Ad ogni CFU corrisponde un impegno-studente di 25 ore. Un CFU corrisponde a 12,5 ore di lezione frontale negli ambiti disciplinari di base, caratterizzanti e affini, o di didattica teorico-pratica (seminario, laboratorio, esercitazione), oppure a 25 ore di studio assistito all’interno della struttura didattica. Ad ogni CFU professionalizzante (tirocini formativi e di orientamento) corrispondono 25 ore di didattica frontale così come ad ogni CFU per le attività a scelta dello studente e per la prova finale.
Il Consiglio della struttura didattica determina nel 'Manifesto degli studi' e riporta nella 'Guida dello Studente' l'articolazione dei corsi integrati nei semestri, i relativi CFU, il 'core curriculum' e gli obiettivi dell'apprendimento (compresi quelli relativi ai CFU dell'attività di tipo professionalizzante) specifici di ogni corso integrato, e la tipologia delle verifiche di profitto. Le verifiche di profitto, in numero non superiore a 36, sono programmate dal competente Consiglio della struttura didattica nei periodi di interruzione delle attività didattiche frontali. La verifica di profitto, superata positivamente, dà diritto all'acquisizione dei CFU corrispondenti.
La missione del Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico si identifica con la formazione di un medico a livello professionale iniziale con una cultura biomedico-psico-sociale, che possieda una visione multidisciplinare ed integrata dei problemi della salute e della malattia, con una educazione orientata alla comunità, al territorio e fondamentalmente alla prevenzione della malattia ed alla promozione della salute, e con una cultura umanistica nei suoi risvolti di interesse medico; tale missione specifica risponde in maniera più adeguata alle nuove esigenze di cura e salute, in quanto centrata non soltanto sulla malattia, ma soprattutto sull'uomo ammalato, considerato nella sua globalità di soma e psiche ed inserito nel contesto sociale.
La formazione medica così orientata è inoltre vista come il primo segmento di un'educazione che deve durare nel tempo, ed in quest'ottica sono state calibrate le conoscenze che lo studente deve acquisire in questa fase, dando giusta importanza all'autoapprendimento, alle esperienze non solo in Ospedale ma anche nel territorio, all'epidemiologia, per lo sviluppo del ragionamento clinico e della cultura della prevenzione.
Le caratteristiche qualificanti del medico che si intende formare comprendono:
1) Buona capacità al contatto umano (communication skills);
2) Capacità di autoapprendimento e di autovalutazione (continuing education);
3) Abilità ad analizzare e risolvere in piena autonomia i problemi connessi con la pratica medica insieme ad una buona pratica clinica basata sulle evidenze scientifiche (evidence based medicine);
4) Abitudine all'aggiornamento costante delle conoscenze e delle abilità, ed il possesso delle basi metodologiche e culturali atte all'acquisizione autonoma ed alla valutazione critica delle nuove conoscenze ed abilità (continuing professional development);
5) Buona pratica di lavoro interdisciplinare ed interprofessionale (interprofessional education);
6) Conoscenza approfondita dei fondamenti metodologici necessari per un corretto approccio alla ricerca scientifica in campo medico, insieme all'uso autonomo delle tecnologie informatiche.
Il progetto didattico specifico, il metodo di insegnamento
Le parole chiave del metodo didattico adottato, utili al raggiungimento delle caratteristiche qualificanti attese, prevedono l'integrazione orizzontale e verticale dei saperi, un metodo di insegnamento basato su una solida base culturale e metodologica conseguita nello studio delle discipline pre-cliniche e in seguito prevalentemente centrato sulla capacità di affrontare problemi (problem oriented learning), il contatto precoce con il paziente, una buona acquisizione dell'abilità clinica insieme ad una buona acquisizione dell'abilità al contatto umano.
E' stata quindi pianificata un'organizzazione didattica fortemente integrata, flessibile e modificabile, vero e proprio laboratorio di sperimentazione scientifica, con l'intenzione di promuovere negli studenti la capacità di acquisire conoscenze non in modo frammentario bensì integrato, e di mantenerle vive non solo a breve ma anche a più lungo termine. Lo studente è quindi considerato perno del processo formativo, sia nella progettazione didattica che nel miglioramento dell'intero curriculum, allo scopo di potenziarne l'autonomia d'iniziativa.
Una solida base di conoscenza clinica è inoltre assicurata allo studente attraverso l'organizzazione di tirocini certificati basati sulla didattica tutoriale, insieme con una forte comprensione del metodo medico-scientifico e delle scienze umane. Una vera competenza professionale si raggiunge, a nostro avviso, solo dopo una lunga consuetudine al contatto col paziente, che viene promossa sin dal primo anno di corso ed integrata alle scienze di base e cliniche, lungo tutto il loro percorso formativo attraverso un ampio utilizzo delle attività tutoriali.
Nel progetto didattico del nostro corso di laurea magistrale viene proposto il giusto equilibrio d'integrazione tra: 1) scienze di base, che debbono essere ampie e prevedere la conoscenza della biologia evoluzionistica e della complessità biologica finalizzata alla conoscenza della struttura e funzione dell'organismo umano in condizioni normali, ai fini del mantenimento delle condizioni di salute, 2) pratica medica clinica e metodologica, che deve essere particolarmente solida, attraverso un ampio utilizzo della didattica tutoriale capace di trasformare la conoscenza teorica in vissuto personale e di costruire la propria scala di valori e interessi, 3) scienze umane, che debbono costituire un bagaglio utile a raggiungere la consapevolezza dell'essere medico.
Molti dei contenuti essenziali del nostro Progetto Didattico, già attivato in tali modalità dall'a.a.1999-2000, anticipano e integrano le European specifications for global standards in medical education della World Federation on Medical Education in tema di standard internazionali di base e di sviluppo della qualità nel campo dell'educazione biomedica (WFME Office, University of Copenhagen, 2007).
Le caratteristiche peculiari del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia finalizzate al raggiungimento degli obiettivi specifici sono così sintetizzate:
1) Nell'ambito di quanto previsto dalla legislazione vigente, la programmazione degli obiettivi, dei programmi, e dell'insegnamento è multidisciplinare.
2) Il metodo d'insegnamento attuato è interattivo e multidisciplinare, con l'integrazione quotidiana di scienze di base e discipline cliniche ed un precoce coinvolgimento clinico degli studenti, che vengono subito orientati ad un corretto approccio con il paziente (sin dal I anno di corso, con l'anamnesi psico-sociale al letto del paziente, e nel II anno di corso con l'acquisizione delle tecniche di BLS, come tirocinio professionalizzante organizzato come attività guidata tutoriale con certificazione del livello di abilità nel I e II anno di corso). I problemi delle scienze di base e quelli d'ambito clinico sono quindi affrontati in tutti gli anni di corso (total integration model), anche se in proporzioni diverse, ma con una visione unitaria e fortemente integrata, anche attraverso l'uso di didattica a più voci.
3) Scelta degli obiettivi specifici dei corsi di base fatta prioritariamente sulla rilevanza di ciascun obiettivo nel quadro della biologia umana, e sulla propedeuticità rispetto alle tematiche cliniche attuali o prevedibili, con particolare attenzione alla componente riguardante la metodologia scientifica.
4) Scelta degli obiettivi specifici dei corsi caratterizzanti fatta prioritariamente sulla base della prevalenza epidemiologica, dell'urgenza di intervento, della possibilità di intervento, della gravità e della esemplarità didattica. E' prevista inoltre la valorizzazione della frequenza nei reparti ospedalieri e negli ambulatori delle strutture territoriali e la valorizzazione del rapporto con il paziente, anche sotto l'aspetto psicologico.
5) Il processo d'insegnamento si avvale, potenziandone l'uso, dei moderni strumenti didattici, costituiti dal sistema tutoriale, dal trigger clinico, dal problem oriented learning, dall'experiencial learning, dal problem solving, dal decision making e dall'ampio utilizzo di seminari e conferenze.
6) Sono utilizzati in maniera preponderante docenti tutori che collaborano al processo formativo dello studente con funzioni di insegnamento (tutori di area) e di supporto (tutori personali) agli studenti.
7) Particolare attenzione è posta riguardo all'acquisizione delle abilità pratiche, tramite: 1) il coinvolgimento nella pianificazione di una ricerca di base nei primi tre anni di corso, 2) l'apprendimento delle basi semeiologiche delle scienze cliniche al letto del malato e nei laboratori nel periodo intermedio (tirocinio professionalizzante organizzato come attività guidata tutoriale con certificazione del livello di abilità, nel III anno di corso), 3) la frequenza delle corsie e degli ambulatori universitari (tirocinio clinico- clinical clerkship - con certificazione da parte del tutore delle abilità raggiunte dal IV al VI anno di corso) e territoriali, come quelli dei Medici di Medicina Generale (facoltativo dal IV anno di corso, obbligatorio nel V e VI anno), per il completamento del tirocinio clinico negli ultimi anni del corso e il periodo d'internato ai fini della preparazione della tesi di laurea, 4) partecipazione a programmi di ricerca nel periodo di internato ai fini della preparazione della tesi di laurea.
8) Particolare attenzione è data all'apprendimento della Lingua Inglese;
9) Particolare attenzione è data alle metodologie informatiche e multimediali anche attraverso esperienze di e-learning, teledidattica e telemedicina, ed al corretto uso delle fonti bibliografiche.
10) Istituzione di un corso integrato pluriennale di Metodologia Clinica-Scienze Umane (Metodologie). Tale corso accompagna lo studente lungo l'intero percorso formativo (I-VI anno). A tutti è nota l'importanza del metodo in medicina, sia per quanto riguarda la conoscenza della metodologia medica e delle sue regole secondo i principi della medicina basata sulle evidenze, sia per la metodologia clinica applicata al singolo malato. Questo corso integrato orienta subito gli studenti verso una formazione umanistica, che li accompagnerà nel processo formativo scientifico-professionale. Questa formazione consentirà loro di affinare le capacità ed acquisire i mezzi corretti ed innovativi del ragionamento clinico. Ciò avverrà attraverso le applicazioni della 'medicina basata sulle evidenze', dell''insegnamento basato sull'evidenza' attraverso l'uso di 'linee guida', 'mappe concettuali' ed 'algoritmi'. Dovranno inoltre essere affrontati, nell'ambito di questo corso integrato, temi attinenti alla interdisciplinarietà e alla interprofessionalità, alla economia sanitaria, alla professionalità del medico, alla responsabilità sociale del medico, alla prospettiva sociale e di genere, ai rapporti con le cosiddette medicine complementari ed alternative, alla prevenzione, all'educazione del paziente cronico, alle patologie da dipendenza e alle cure palliative per i malati terminali. Alla graduale acquisizione del metodo è affiancata la formazione umanistica degli studenti. Essi possono in tal modo crescere dal punto di vista scientifico e sviluppare parimenti una maggiore sensibilità alle problematiche etiche e socio-economiche, che consenta di interagire con il paziente nella sua interezza di uomo ammalato, secondo la concezione della whole person medicine. In questo modo si risponde alla crescente esigenza di un riavvicinamento della figura del medico a quella dell'uomo malato, sempre più allontanati da una pratica medica univocamente tecnologica. In quest'ambito, si è cercato di utilizzare anche la cosiddetta medicina narrativa, unitamente a griglie di riflessione, e la tecnica del giuoco di ruolo come strumenti importanti nell'acquisizione di una competenza emotiva e professionale vera da parte dello studente (utilizzata dagli Psicologi e dagli Psichiatri nel corso di Metodologia e nel corso di Psichiatria).
11) La valutazione degli studenti avviene anche attraverso verifiche in itinere (prove di autovalutazione e colloqui intermedi), relazioni scritte degli studenti su temi assegnati, ed attraverso la valutazione del profilo complessivo elaborato in base a criteri predefiniti. Le prove d'esame possono essere articolate- oltre che nelle tradizionali modalità dell'esame orale o scritto- anche in una sequenza di items utili a verificare le conoscenze acquisite (knows e knows how) come i test a scelta multipla o le risposte brevi scritte organizzati su problemi o casi clinici a carattere interdisciplinare, seguiti da esami utili ad accertare le competenze cliniche acquisite, tipo l' Objective Structured Clinical Examination (shows how) o tipo il mini-Clinical Evaluation Exercise, il Direct Observation of Procedural Skills e l'uso del Portfolio (does). Come regola generale valida per tutti i corsi integrati, le valutazioni formali si baseranno su prove scritte eventualmente seguite da prove orali. E' utilizzato, aderendo alla sperimentazione su scala nazionale, il Progress Test tipo Maastricht nella valutazione degli studenti, per valutare l'effettiva competenza raggiunta.

Funzione in un contesto di lavoro
I laureati in medicina e chirurgia svolgono l’attività di medico chirurgo nei vari ruoli ed ambiti professionali clinici, sanitari e bio-medici ed esercitano la professione medica nell'ambito delle norme e delle definizioni stabilite dall'Unione Europea. La laurea magistrale in Medicina e Chirurgia è, inoltre, requisito per l’accesso alle Scuole di Specializzazione di area medico chirurgica.

Competenze associate alla funzione
Il laureato magistrale in medicina e chirurgia interviene, per il tramite del percorso formativo descritto, volto al raggiungimento degli obiettivi formativi qualificanti della classe di laurea e degli obiettivi formativi specifici delineati, in ogni attività inerente al mantenimento dello stato di salute dell'individuo, così come definito dalla OMS (situazione caratterizzata da un completo benessere fisico, psichico e sociale e non semplicemente dall'assenza di malattia). Il laureato magistrale in medicina e chirurgia è preparato a effettuare il suo intervento professionale al più alto livello compatibile con le strutture e l'organizzazione del luogo in cui egli si trova ad operare.

Sbocchi professionali
Gli sbocchi occupazionali normalmente offerti al laureato magistrale in medicina e chirurgia sono forniti da:
- Ambulatori pubblici e privati.
- Ospedali e centri specialistici.
- Università e centri di ricerca.
- Ruoli manageriali in aziende ed organizzazioni internazionali.
- Organizzazioni sanitarie e umanitarie nazionali e internazionali

Il corso prepara alla professione di (codifiche ISTAT)

1. Medici generici - (2.4.1.1.0)

Per informazioni sugli aspetti organizzativi del corso, modalità e lingua di erogazione della didattica ed obblighi di frequenza consulta il Regolamento didattico del corso.