Programma Corso integrato di Metodologie diagnostiche di immunopatologia
Obiettivi formativi del corso integrato
L’obiettivo formativo è quello di fornire un’adeguata conoscenza dei principi generali delle risposte immuni, cellulari ed umorali, delle alterazioni che sono alla base dell’ipersensibiltà e delle patologie autoimmunitarie, delle tecniche di indagine delle alterazioni immunitarie, dei principi di medicina trasfusionale, delle tecniche immunotrasfusionali, dell’immunoematologia e dell’emostasi.
- Modulo: Immunopatologia
SSD MED/04
Docente: Pucillo Carlo Ennio Michele
Programma
Ipersensibilità: Reazioni di Ipersensibilità I - IV. Eziologia, patogenesi, principali manifestazioni e metodi di valutazione.
Tolleranza ed Autoimmunità:
Tolleranza naturale ed indotta. Meccanismi cellulari e molecolari della tolleranza dei linfociti T e B. Perdita della tolleranza: eziologia, patogenesi e genetica dei fenomeni autoimmunitari. Malattie sistemiche ed organo-specifiche.
Immunodeficienze congenite ed acquisite:
Deficit del compartimento T. Deficit del compartimento B. Deficit combinati B e T. Difetti dei fagociti. Deficit del complemento.
Immunologia dei trapianti:
Meccanismi del rigetto del trapianto allogenico. Trasfusioni e trapianto di midollo osseo.
Immunità e tumori:
Antigeni tumorali. Principali meccanismi coinvolti nella risposta immunitaria ai tumori e loro evasione da parte delle cellule tumorali.
Modalità di svolgimento
Lezioni ex cathedra.
Modalità d’esame
Scritto con domande a risposta aperta.
Testo/i di riferimento
Un qualsiasi testo che contenga gli argomenti trattati a lezioni e non anteriore al 2007.
- Modulo: Immunoematologia e medicina trasfusionale
SSD MED/05
Docente: Rinaldi Cristina
Il corso si propone di far:
- acquisire le basi teoriche dell’immunoematologia, indispensabile presupposto alle attività laboratoristiche svolte nel settore trasfusionale;
- acquisire conoscenze di base inerenti la terapia trasfusionale con emocomponenti /emoderivati;
- conoscere l’intero flusso di attività di pertinenza del TLB nelle strutture trasfusionali.
Programma
Test di Coombs Diretto e Indiretto: principi, reagenti, applicazioni.
Sistemi gruppoematici eritrocitari: genetica, biochimica, determinazione, criteri di trasfondibilità dei sistemi: AB0, Rh, Kell, Duffy, Kidd.
Cenni su altri gruppi sanguigni clinicamente rilevanti.
Anticorpi eritrocitari clinicamente significativi: caratteristiche biologiche, indagini immunoematologiche per identificazione.
Malattia Emolitica del Neonato(MEN).
Indagini pretrasfusionali: richiesta trasfusionale, indagini sierologiche, scelta ed assegnazione emocomponenti.
La terapia trasfusionale con emocomponenti ed emoderivati: indicazioni.
Reazioni trasfusionali immediate e ritardate.
Il ruolo del TLB nella manipolazione minima delle cellule staminali emopoietiche
Modalità di svolgimento
Lezioni frontali in aula e lezioni in laboratorio.
Modalità d’esame
Test scritto /Esame Orale.
Testo/i di riferimento
Technical Manual American Association Blood Banks.
- Modulo: Emostasi
SSD MED/05
Docente: Giacomello Roberta
Obiettivi del corso
Il corso si propone di far acquisire allo studente la conoscenza del settore di emostasi, sviluppando i meccanismi della fase vasale, piastrinica, coagulativa di attivazione e di controllo e dei sistemi fibrinolitici, partendo da un punto di vista fisiopatologico ed inserendo su questo i vari test che possono essere descrittivi di ogni fase. Ogni test conosciuto ed approfondito dal punto di vista analitico-strumentale, è anche sostenuto da alcuni elementi di applicazione clinica per focalizzarne l’importanza analitica.
Programma
Il programma, organizzato in 5 lezioni per un totale di 10 ore, è sviluppato secondo i seguenti punti:
a. Scopo della risposta emostatica nell’organismo umano, meccanismi coinvolti e concetto di bilancia emostatica. Ruolo dell’endotelio come organo di equilibrio tra l’attività antitrombotica e trombotica. Cenni su alcune patologie della fase vascolare e test specifici per lo studio di questa: tempo di sanguinamento e dosaggio del fattore di von Willebrand, proteina cerniera tra risposta endoteliale e meccanismo piastrinico.
b. Struttura piastrine e loro funzionalità. Cenni piastrinopenie e piastrinopatie. Studio della conta piastrinica: contaglobuli classici e nuove tecnologie. Metodologie per definire la funzionalità piastrinica: valutazione curve aggregazione piastrinica con strumentazione di Born e tecnologie impedenziometriche.
c. Variabili preanalitiche per lo studio della fase coagulativa: prelievo, centrifugazione, conservazione, tempo, temperatura. Variabili fisiologiche di alcuni fattori chiave della fase coagulativa. Presentazione diversi tipi di strumentazione: coagulometri meccanici ed ottici.
Analisi e confronto tra metodi cromogenici, coagulativi ed immunologici e loro performance analitica all’interno del settore emostasi.
d. Meccanismi di attivazione della cascata coagulativa: dalla via estrinseca, alla via intrinseca verso una visione del sistema come risposta globale al danno vasale. Cenni coagulopatie congenite ed acquisite.
Test di screening: determinazione del tempo di protrombina e valutazione dell’INR, tempo di tromboplastina parziale attivato e diverse metodiche per la determinazione del fibrinogeno.
Monitoraggi del laboratorio applicati alle terapie anticoagulanti. (TAO, eparine ad alto o basso peso molecolare).
Test di secondo livello (specialistici): cenni sulla determinazione dei singoli fattori della cascata coagulativa e descrizione dei test per la ricerca di lupus anticoagulant.
e. Presentazione fisiopatologia della fibrinolisi. Dosaggio del D dimero come test chiave per la valutazione del meccanismo fibrinolitico e importanza sul suo significato clinico per il valore predittivo negativo, nella diagnosi di trombosi venosa profonda.
f. Meccanismi di controllo della cascata coagulativa: struttura e attività dei singoli inibitori.
Metodiche diverse per la determinazione di antitrombina, proteina C e proteina S, resistenza alla proteina C attivata ed eventuale presenza della mutazione del fattore V Leiden. Apporto del laboratorio nell’interpretazione di questi analiti come fattori di rischio trombotico.
Modalità di svolgimento
Lezioni frontali.
Modalità d’esame
La valutazione del profitto sarà effettuata mediante prova scritta comprendente domande a risposta aperta o a scelta multipla.
Testi di riferimento
1. Laposata Michael. Medicina di Laboratorio. La diagnosi di malattia nel laboratorio clinico. Ed italiana a cura di Roberto Verna. Piccin 2012.
2. Sito utile di riferimento: www.sisetonline.com = associazione SISET - Società Italiana per lo Studio dell’Emostasi e della Trombosi.
3. Saranno fornite agli studenti copia delle slides.
- Modulo: Metodi e tecniche di immunoematologia e centro trasfusionale
SSD MED/46
Docente: Lestani Jlenia
Le competenze del tecnico di laboratorio biomedico in campo trasfusionale è una figura professionale del settore sanitario che svolge attività di analisi biomedica nell’ambito delle tecniche immunoematologiche e trasfusionali.
Il tecnico di laboratorio deve altresì essere in grado di assumere autonomamente la responsabilità dei processi e delle decisioni al fine di mettere in atto il lavoro interdisciplinare e interprofessionale nei complessi contesti assistenziali in cui l’utente esprime i propri bisogni di salute.
Oltre alle specifiche competenze professionali la figura del tecnico è quindi dotata di competenze di tipo trasversale, non specifiche di particolari ruoli ma relative al saper agire nelle diverse situazioni.
Programma
Legislazione inerente la donazione e la trasfusione di sangue (L.107/90 e successivi Decreti Ministeriali).
Il donatore di sangue: la raccolta di sangue intero, plasma, piastrine e multicomponenti.
Emocomponenti (conc. Eritrocitari, conc, piastrinici, plasma fresco congelato): preparazione e conservazione (cenni), indicazioni trasfusionali (il “buon uso” del sangue).
Emoderivati (albumina, antitrombina III, immunoglobuline, fattori della coagulazione): cenni sulle indicazioni terapeutiche.
Agglutinazione.
Reazione Ag-Ac.
Sistemi gruppoematici eritrocitari.
Genetica, biochimica, determinazione (Ag ed Ab), criteri di trasfondibilità dei sistemi: ABo, Rh. (D parziali e D deboli).
Test di Coombs (diretto e indiretto): principi, reagenti, applicazioni.
Indagini pretrasfusionali-Richiesta trasfusionale.
Complicanze trasfusionali.
Buon uso del sangue.
Controlli di qualità e gestione delle non conformità.
La responsabilità professionale del personale tecnico in una struttura trasfusionale.
Malattia emolitica del neonato (MEN).
Sistema HLA.
Modalità di svolgimento
Lezioni frontali e qualche ora in laboratorio.
Modalità d’esame
Prova scritto.
Testo consigliato
Technical manual 12th ed., American Association of Blood Banks.