Laboratorio di restauro del film
Docente
Dott. Alessandro Bordina alessandro.bordina@uniud.it
Crediti
9 CFU
Programma
Il corso di laboratorio di restauro comprende due moduli destinati allo studio delle pratiche di conservazione preservazione e restauro dei materiali video (20 ore) e di quelli filmici (40 ore).
Il primo modulo intende offrire agli studenti una ricognizione delle tecniche, strategie e metodologie di conservazione e preservazione digitale dei supporti video analogici.Verrà delineata la storia tecnologica dei sistemi video (10 ore): dalla prima elaborazione e visualizzazione dell’immagine elettronica all’introduzione del segnale video digitale. Verranno, quindi, analizzate le modalità di funzionamento degli apparati di registrazione, riproduzione, trasmissione e visualizzazione del segnale video analogico. Agli studenti saranno forniti gli strumenti necessari alla identificazione, alla diagnosi dello stato fisico, chimico e meccanico e alla stima del grado di obsolescenza tecnologica dei supporti video magnetici (5 ore). Saranno, inoltre, analizzati comparativamente diversi modelli decisionali e strategie conservative per la preservazione dei materiali video artistici attualmente adottate da istituzioni museali, archivi video, società di distribuzione (5 ore).
Il secondo modulo del corso intende offrire agli studenti una ricognizione delle tecniche, strategie e metodologie di conservazione e preservazione digitale dei formati filmici sub-standard più comunemente diffusi: 8mm, Super8, 9,5mm e 16mm.Verrà tratteggiata la storia e la tecnologia dei sistemi che hanno permesso la diffusione e la pratica del formato ridotto (5 ore): dai primi tentativi di alleggerimento e miniaturizzazione delle apparecchiature all’affermarsi delle pratiche di condivisione sedimentatesi attorno ai formati che meglio risponderanno alle esigenze di fasce sempre più ampie di utilizzatori. Gli studenti saranno condotti in esercitazioni di revisione e restauro tecnico volti al ripristino funzionale dei materiali filmici (25 ore). Gli spazi del laboratorio La camera ottica sono attrezzati con gli strumenti necessari alle fasi di: identificazione, diagnosi e intervento sui supporti 9,5mm, 16mm, 8mm, Super8. Saranno presi in considerazione consolidati protocolli per la preservazione dei materiali inediti, adottati da istituzioni e archivi specificamente rivolti alla conservazione questi particolari materiali filmici (10 ore). Il corso prevede oltre questa parte pratica di analisi e cura, la possibilità di digitalizzazione di alcuni esempi, con dimostrazioni di scansione sul formato Pathé-Baby.
Bibliografia
Julia Noordegraaf, Cosetta G. Saba, Barbara Le Maitre, Vinzenz Hediger (eds.), Preserving and Exhibiting Media Art, Challenges and Perspetctives, Amsterdam University Press, Amsterdam 2013 (solo i capitoli che saranno indicate a lezione).
Alessandro Bordina, Il restauro digitale tra cinema e video i casi di Policlinico in lotta e Carcere in Italia in Cosetta G. Saba (a cura di), La nostalgia delle falene, “Follia”, “Cinema”, “Archivio”, 2009, erratacorrige, Trieste.
Cosetta G. Saba (a cura di), Arte in videotape, 2007, Silvana Editoriale, Milano (solo i capitoli che saranno indicate a lezione).
Pip Laurenson, Authenticity, Change and Loss in the Conservation of Time-Based Media Installations, 2006, disponibile all’indirizzo http://www.tate.org.uk/research/tateresearch /tatepapers/06autumn/laurenson.htm
Ramon Coelho, Gaby Wijers (a cura di), The Sustainability of Video Art: Preservation of Dutch Video Art Collections, Foundation for the Conservation of Modern Art, Amsterdam, 2003. Il testo è disponibile all’indirizzo http://www.montevideo.nl/en/ index.html
AA.VV., The Decision-Making Model for the Conservation and Restauration of Modern and Contemporary Art, Foundation for the Conservation of Modern Art, Amsterdam, 1997-1999, disponibile all’indirizzo http://incca.org,
Jim Wheeler, Videotape Preservation Handbook, AMIA, 2002, disponibile all’indirizzo http://www.amianet.org/publication/resources/guidelines/videofacts/about.html
S. Venturini , Il restauro cinematografico. Principi, teorie, metodi, Campanotto, Udine, 2006.
Michele Canosa, Per una teoria del restauro cinematografico, in Gian Piero Brunetta, a cura di, Storia del cinema mondiale. Teorie, strumenti, memorie, vol. V, Einaudi, Torino 2001).
K. Fiorini, M. Santi, “Per una storia della tecnologia amatoriale,” in Comunicazioni Sociali, Anno XXVII Nuova Serie Sezione Cinema, n. 3, settembre-dicembre 2005.
G. Bursi, “Tra i resti e il circo: note sul fondo della famiglia Togni tra storia, riuso, e fenomenologia del film di famiglia,” Cinergie, n. 14, Le Mani, Recco 2007.
Testi di approfondimento consigliati:
Paul Read, Mark-Paul Meyer (a cura di), Restoration of Motion Picture Film, Butterworth & Heinemann, Oxford 2000.
Bob Pank (a cura di), The Digital Fact Book, Quantel, 2008. Scaricabile gratuitamente dal sito Quantel.com (http://www.quantel.com/page.php?u=EFF15BDA4C9B89E080257464003AB8DC ).
Verranno inoltre fornite delle dispense a cura del docente che saranno a disposizione presso la portineria di Palazzo Vittoria.
Modalità d'esame
Esame orale. L’esame verte sugli argomenti in bibliografia e su quelli sviluppati a lezione.
Ulteriori informazioni
Gli studenti non frequentanti sono tenuti a contattare il docente per concordare il programma d'esame.