Laboratorio di restauro e archiviazione digitale del film e del video
Docente: Mirco Santi
indirizzo email: mirco.santi@uniud.it
pagina web personale:
Denominazione insegnamento (in inglese): Film Restoration Laboratory
Lingua dell'insegnamento: italiano
Crediti e ore di lezione: 9 cfu, 60 ore
Settore scientifico disciplinare: L-ART/06
Moduli: No
Prerequisiti e propedeuticità:
Prerequisiti fondamentali sono la conoscenza della storia del cinema, delle tecniche e tecnologie del cinema analogico e digitale, del video e delle tecnologie connesse alla diffusione degli audiovisivi. Per un'introduzione efficace del corso sono importanti approfondimenti relativi alla teoria del film, dei media e dell'archivio. Molto utile la familiarizzazione con concetti e nozioni di base nel campo delle tecnologie audiovideo e della comunicazione, del restauro d'arte, della filologia dei testi e della conservazione dei beni culturali.
Conoscenze e abilità da acquisire:
Lo/la studente/essa dovrà:
- conoscere l'impianto teorico e metodologico delle disciplina
- saper esaminare criticamente i materiali oggetti di restauro
- conoscere i flussi di lavorazione e i principali ambiti operativi del restauro tecnico e della digitalizzazione
Indicare i risultati di apprendimento attesi come riportati nei seguenti Descrittori di Dublino.
Capacità relative alle discipline:
- Capacità di identificazione materiale filmico e o video e contestualizzazione storico-critica del bene sul quale operare
- Capacità di applicare le conoscenze derivate dallo studio delle pratiche di restauro al bene da conservare, migliori soluzioni e pratiche di archiviazione applicabili in casi specifici.
- Capacità di comprendere e operare in modo strutturato e attivo nell'ambito di in un contesto istituzionale quale un archivio, un laboratorio, un museo.
Capacità trasversali /soft skills
La didattica frontale e laboratoriale, mirano ad aumentare e valutare in maniera approfondita l'autonomia di giudizio, le abilità comunicative e la capacità di apprendimento dello studente.
Programma/Contenuti dell'insegnamento:
I parte (teoria). Teoria e tecnica del restauro cinematografico, tipologie e tecnologie audiovisive.
La prima parte del corso prevede una ricognizione teorica e metodologica delle discipline guida e dei principi del restauro cinematografico. Si vuole offrire agli studenti una ricognizione delle tecniche, strategie e metodologie di conservazione e preservazione digitale dei formati filmici: standard e sub-standard più comunemente diffusi: dal 35mm all' 8mm, passando per Super8, 9,5mm e 16mm. Verranno delineate la storia e la tecnologia dei sistemi che hanno permesso la diffusione e la pratica del formato ridotto. In parallelo si intende offrire agli studenti una ricognizione delle tecniche, strategie e metodologie di conservazione e preservazione digitale dei supporti video analogici. Verrà delineata la storia tecnologica dei sistemi video: dalla prima elaborazione e visualizzazione dell’immagine elettronica all’introduzione del segnale video digitale. Saranno inoltre analizzati comparativamente diversi modelli decisionali e strategie conservative per la preservazione dei materiali filmici e video.
Una parte del corso sarà dedicata infine alle problematiche di archiviazione digitale dei dati.
Nella seconda parte gli studenti saranno condotti in esercitazioni di revisione e restauro tecnico volti al ripristino funzionale dei materiali filmici. Gli spazi del laboratorio La camera ottica sono attrezzati con gli strumenti necessari alle fasi di: identificazione, diagnosi e intervento sui supporti filmici 9,5mm, 16mm, 8mm, Super8. Saranno presi in considerazione consolidati protocolli per la preservazione dei materiali inediti, adottati da istituzioni e archivi specificamente rivolti alla conservazione questi particolari materiali filmici. Il corso prevede oltre questa parte pratica di analisi e cura, la possibilità di digitalizzazione di alcuni esempi, con dimostrazioni di scansione sui vari formati ridotti.
Attività di apprendimento e metodi didattici previsti:
L’insegnamento prevede l'utilizzo di risorse digitali; audiovisivi; materiali originali da osservare e comparare saranno a disposizione nella prima parte del corso; si sviluppa poi attraverso lezioni frontali; attività seminariali interdisciplinari e, soprattutto nella seconda e prevalente parte, attraverso l'esperienza pratica in laboratorio.
Modalità di verifica dell'apprendimento:
L’esame consiste in esercitazioni in laboratorio e una prova orale finale.
Testi/Bibliografia:
Costituiscono fonti di studio per l’esame:
S. Venturini , Il restauro cinematografico. Principi, teorie, metodi, Campanotto, Udine, 2006.
Michele Canosa, Per una teoria del restauro cinematografico, in Gian Piero Brunetta, a cura di, Storia del cinema mondiale. Teorie, strumenti, memorie, vol. V, Einaudi, Torino 2001.
K. Fiorini, M. Santi, “Per una storia della tecnologia amatoriale,” in Comunicazioni Sociali, Anno XXVII Nuova Serie Sezione Cinema, n. 3, settembre-dicembre 2005.
I tre saggi della sezione FOUND FILMS
1) M. Santi, Dalla scatola dei biscotti al video. Gli archivi filmici in formato Pathé Baby.
in- Giulio Bursi - Simone Venturini (edited by / a cura di), What burns (n)ever returns. About lost and found films / Ciò che brucia (non) ritorna. A proposito di Lost e Found Films, Campanotto, Udine 2011.
2) G. Bursi, Vezzo di famiglia. Una fenomenologia degli Home Movies,
in- Giulio Bursi - Simone Venturini (edited by / a cura di), What burns (n)ever returns. About lost and found films / Ciò che brucia (non) ritorna. A proposito di Lost e Found Films, Campanotto, Udine 2011.
3) P.Simoni, G.Torri, Memories Can't Wait. Archiviare e valorizzare il cinema amatoriale
in- Giulio Bursi - Simone Venturini (edited by / a cura di), What burns (n)ever returns. About lost and found films / Ciò che brucia (non) ritorna. A proposito di Lost e Found Films, Campanotto, Udine 2011.
The Film Preservation Guide. The Basics for Archives, Libraries and Museums. National Film Preservation Foundation, San Francisco CA 2004
www.filmpreservation.org/preservation-basics/the-film-preservation-guide
R.Kromer, The Preservation of Home Movies: A Field Report, 2013 [en]
https://retokromer.ch/publications/Synema_2013.html
Peter Z. Adelstein: IPI Media Storage Quick Reference. 2nd Edition. Image Permanence Institute, Rochester NY 2009
www.imagepermanenceinstitute.org/webfm_send/301
Alessandro Bordina, Il restauro digitale tra cinema e video i casi di Policlinico in lotta e Carcere in Italia in Cosetta G. Saba (a cura di), La nostalgia delle falene, “Follia”, “Cinema”, “Archivio”, 2009, Erratacorrige, Trieste
Cosetta G. Saba (a cura di), Arte in videotape, 2007, Silvana Editoriale, Milano.
Pip Laurenson, Authenticity, Change and Loss in the Conservation of Time-Based Media Installations, 2006, disponibile all’indirizzo http://www.tate.org.uk/research/tateresearch /tatepapers/06autumn/laurenson.htm
Jim Wheeler, Videotape Preservation Handbook, AMIA, 2002, disponibile all’indirizzo http://www.amianet.org/publication/resources/guidelines/videofacts/about.html
Strumenti a supporto della didattica:
Durante il corso verranno mostrati esempi attraverso l'uso di dvd, proiezione di esempi su file, presentazioni in power point. Il laboratorio prevede l'uso di passafilm, giuntatrici e strumenti vari.
Tesi di laurea:
Note:
Parte del corso potrà svolgersi attraverso l’intervento di studiosi ed esperti del settore.
Gli studenti non frequentanti sono tenuti a contattare il docente per concordare il programma d'esame.