INFORMAZIONI SU

Storia della filosofia antica

Programma dell'insegnamento di Storia della filosofia antica - Corso di laurea magistrale in Filosofia (2013/14)

Docente

Salvatore Lavecchia

Crediti

9 CFU

Finalità

Sarà approfondita la conoscenza dei temi fondamentali della riflessione filosofica in epoca antica attraverso la lettura delle fonti più rilevanti riguardo al tema di volta in volta trattato. Saranno inoltre sollecitati i contributi personali degli studenti attraverso un approccio seminariale, la discussione guidata e l'assegnazione di approfondimenti che daranno luogo a ricerche individuali.

Programma

Titolo del corso: La filosofia della luce in Platone e Plotino
Percepita come realtà che in modo privilegiato connette il sensibile e il sovrasensibile, la luce è elemento centrale del pensiero metafisico in tutte le fasi della storia della filosofia europea.
Il corso approfondirà due momenti fondativi della riflessione sulla luce nella filosofia antica, presentando le filosofie della luce di Platone e Plotino. Le lezioni riguardanti Platone si concentreranno sull'analogia fra il Bene e il sole (Repubblica 506d6-509c), a partire dalla quale si espliciterà in tutte le sue dimensioni la nozione di luce intelligibile presupposta, ma mai esplicitata dagli scritti di Platone. Le lezioni concernenti Plotino proporranno la lettura e discussione di alcuni luoghi pregnanti per la riflessione plotiniana sulla luce, da un lato evidenziando punti di continuità e discontinuità rispetto a Platone – la cui filosofia della luce viene in un certo senso "esplicitata" da Plotino –, dall'altro sottolineando la rilevanza di quella riflessione per la metafisica della luce delle
epoche successive.
Una parte del corso avrà struttura seminariale, e implicherà la partecipazione attiva dei frequentanti mediante contributi su temi attinenti alla materia trattata e proposti dagli studenti stessi o dal docente. I temi, e le eventuali indicazioni bibliografiche al riguardo, verranno discussi all'inizio del corso.


Bibliografia

1) I testi letti e discussi a lezione.
2) Platone, Repubblica, libri VI e VII, in una qualsiasi traduzione italiana. Si consiglia quella di F. Sartori, con le ottime note di B. Centrone (Roma-Bari, Laterza, 2003).
3) Plotino, Enneade IV 5, Enneade V 3, Enneade V 5, Enneade V 8, in una qualsiasi traduzione italiana. Fra le traduzioni degli scritti di Plotino si segnalano, per la loro facile reperibilità, quelle di G. Faggin (Milano, Bompiani, 2000) e R. Radice (Milano, Mondadori, 2002). Per Enneade V 3, Enneade V 5, Enneade V 8 si consiglia, per le ampie e utili note di commento, la traduzione di A. Ninci (in Plotino, Il pensiero come diverso dall'Uno. Quinta Enneade, Milano, Rizzoli, 2001). Per Enneade V 3 si consiglia inoltre l'ottimo commento di W. Beierwaltes (Autoconoscenza ed esperienza dell'Unità. Plotino, Enneade V 3, Milano, Vita e Pensiero 1995).
4) R. Chiaradonna, Plotino, Roma, Carocci, 2009.
5) P. Hadot, Plotino o la semplicità dello sguardo, Torino, Einaudi, 1999.

Modalità d'esame

L'esame consisterà in un colloquio finalizzato ad accertare:
a) la conoscenza dei temi trattati a lezione;
b) la capacità di orientarsi autonomamente in un testo filosofico antico di media o elevata complessità,
mostrando piena coscienza dei suoi contenuti e delle sue strategie argomentative.
Chi non è in grado di frequentare le lezioni è pregato di contattare il docente per le opportune integrazioni riguardo al programma d'esame.