INFORMAZIONI SU

Storia del pensiero politico

Programma dell'insegnamento di Storia del pensiero politico - Corso di laurea magistrale in Filosofia (2013/14)

Docente

Ermenegilda Manganaro Favaretto

Crediti

9 CFU

Finalità

L'obiettivo del corso magistrale di Storia del pensiero politico è quello di approfondire alcune problematiche connesse alla controversa definizione di democrazia negli ultimi due secoli. A partire dalla diversa e per certi versi opposta definizione che ne danno Rousseau e Tocqueville vengono discussi i testi dei classici dell'ottocento e novecento lasciando spazio, ove possibile, a seminari su testi recenti più significativi in argomento.

Programma

Aspetti e problemi della democrazia.

La delineazione del concetto di democrazia negli ultimi due secoli ha rappresentato il luogo privilegiato del dibattito politico su cui si sono scontrate opposte visioni del mondo rivendicanti tuttavia egualmente il carattere democratico. Il corso intende focalizzare l’indagine su alcuni di questi nodi teorici nell’intento di evidenziarne la complessità e problematicità. A tale scopo saranno prese in considerazione delle posizioni antagoniste e se ne analizzerà l’argomentazione allo scopo di suscitare anche negli studenti, attraverso dei seminari, un dibattito sulla conciliabilità/ compatibilità o meno tra le visioni trattate. Si inizierà dal dibattito all’origine della formazione dello stato italiano che contrappone nell’800 la visione della democrazia unitaria e nazionale di Mazzini a quella federale e pluralista di P. J. Proudhon, per continuare sul dibattito che contrappone i giuristi Mortati e Calamandrei nella Costituente sui temi legati al ruolo dei partiti, alla forma di governo, al concetto di democrazia come “costituzione materiale”. A seguire il ricorso a una concezione procedurale e formale della democrazia in autori come Kelsen e Schumpeter che vedono solo in essa un argine alla degenerazione totalitaria mentre, negli stessi anni, Bobbio e Galvano della Volpe si interrogano sui contenuti o meglio sulla compatibilità del marxismo con la democrazia liberale che il primo ritiene possibile e il secondo no. Infine la contrapposizione tra il “noi comune” in cui Gurvitch identifica la società democratica di contro all’individualismo metodologico di Hayek.

Bibliografia

Saranno segnalati a lezione passi scelti tratti da :

P.J.Proudhon, La fédération et l’unité d’Italie (1862), Slatkine 1982

G Mazzini, Dell’unità italiana in Scritti politici, vol III Imola 1907

C. Mortati La costituente (1945) in Scritti politici Giuffré 1972

P. Calamandrei, Costruire la democrazia, Firenze Vallecchi 1995

H. Kelsen La democrazia Bologna Mulino

J. A. Schumpeter, Capitalismo socialismo e democrazia, Etas libri 1994

N Bobbio “Democrazia e dittatura”, e Galvano della Volpe “Il problema della libertà egualitaria nello sviluppo della moderna democrazia” in La libertà politica Milano, Comunità, 1974

G. Gurvitch La dichiarazione dei diritti sociali (1945) Milano Comunità 1949

F. von Hayek, Legge legislazione libertà (1982) Milano Saggiatore 1986.

Per chi volesse approfondire i diversi temi verranno forniti alcuni saggi critici in argomento.

Modalità d'esame

All’esame è richiesta una tesina il cui argomento è a scelta su quelli svolti o riflette le osservazioni suscitate dalla lettura dei testi. La tesina sarà inviata alla docente qualche giorno prima dell’appello.