Angelo Montanari eletto rettore 2025-2031
Dal 1° ottobre Angelo Montanari sarà il nuovo rettore, il decimo, per i prossimi sei anni accademici. È stato eletto alla seconda convocazione delle votazioni, con 329 preferenze, mentre l’altro candidato, Fabiana Fusco, ne ha ottenute 260. L’affluenza al voto è stata del 84,47%, pari a 963 votanti su 1140 aventi diritto. Montanari è professore ordinario di Informatica del Dipartimento di Scienze matematiche, informatiche e fisiche e delegato dell’Ateneo per la sede di Pordenone. Succederà a Roberto Pinton dopo la nomina del Ministro dell’università e della ricerca. «Ringrazio tutta la comunità universitaria – ha detto appena eletto –. Sono consapevole del forte radicamento dell’Ateneo nel suo territorio che è stato e continua ad essere un elemento essenziale della sua vita. Sono stato studente di questo Ateneo e sento tutta la forza e la responsabilità di questa storia e di questo legame che rimane, come all’inizio, forte e fondamentale. Ora dobbiamo guardare insieme al futuro senza paura per affrontare le molte sfide che ci attendono».
Massimo Di Silverio, 12 anni al servizio dell'Ateneo
Massimo Di Silverio, dopo 12 anni come direttore generale dell’Ateneo, al vertice della gestione e dell’organizzazione dell’Università con due rettori, Roberto Pinton e, in precedenza, Alberto De Toni, è andato in quiescenza. «Il mio impegno presso la nostra Università si conclude – ha scritto nel suo messaggio alla comunità universitaria –. Sono stati anni molto belli per me, durante i quali ho cercato di fare del mio meglio per garantire le condizioni più favorevoli affinché la nostra comunità potesse svolgere al meglio i propri compiti. Ho avuto il privilegio di conoscere e apprezzare tante persone che, con orgoglio, competenza, senso di responsabilità e dedizione, offrono ogni giorno il loro contributo al nostro Ateneo. Questa è la vera forza della nostra comunità, un patrimonio di cui andare fieri e che va preservato con cura. Ringrazio di cuore tutte e tutti per la gentilezza e la disponibilità che mi avete sempre dimostrato. Un abbraccio affettuoso a ciascuna e ciascuno di voi e… viva l’Università di Udine, la mia Università!».
Dipartimento di Medicina, in aula nell’autunno 2026
Dall’autunno 2026 gli studenti del Dipartimento di Medicina potranno usufruire delle aule della nuova sede in costruzione nell’area del complesso di piazzale Kolbe. Il cantiere per la realizzazione dell’edifico è stato avviato nell’autunno del 2023 e, dopo le attività di scavo e delle opere di fondazione, il 10 gennaio 2024 è stata celebrata la cerimonia di posa della prima pietra. Lo stesso anno, il 16 ottobre, con l’arrivo al tetto, c’è stata la conclusione ufficiale delle opere strutturali (fondazioni, pilastri, solai, copertura). Entro il 2025 verranno completati i lavori interni – tramezzature, impiantistica, controsoffittatura, finiture (pavimenti e pitture) – e le sistemazioni esterne. Nel 2026 saranno eseguiti i collaudi dell’opera e degli impianti, verranno realizzati gli allestimenti multimediali, gli arredi di aule e uffici e quelli tecnici dei laboratori. Infine verrà eseguito il trasloco delle attrezzature presenti nell’attuale sede. L’opera comporta un investimento è di quasi 20 milioni di euro, cofinanziati da Regione Friuli Venezia Giulia e Ministero dell’università e della ricerca.
Almalaurea, laureati occupati più della media nazionale
Si conferma nettamente superiore alla media nazionale la condizione occupazionale dei laureati dell’Ateneo. A un anno dal conseguimento del titolo, nel 2023, i laureati triennali hanno un tasso di occupazione dell’84,5%, rispetto al 78,6% nazionale. La retribuzione media mensile netta, 1.481 euro, è in linea con la media generale. Superiori alla media nazionale anche le performance dei laureati di secondo livello, magistrali e a ciclo unico. A un anno dal titolo, sempre nel 2023, sono occupati l’86,7% rispetto al 78,6 generale, con una retribuzione media mensile netta di 1.602 euro a fronte dei 1.488 euro della media nazionale. A cinque anni dalla laurea, nel 2019, il tasso di occupazione è del 92,2% rispetto all’89,7% generale. La retribuzione media mensile netta è di 1.839 euro rispetto ai 1.847 euro a livello nazionale. Dal profilo dei laureati, tracciato su quelli che hanno conseguito il titolo nel 2024, emerge che è dell’89,6% il grado di soddisfazione dell’esperienza universitaria, dell’89,3% per rapporti con i docenti e dell’87,6% sull’adeguatezza delle aule. Inoltre, il 65,7%, rispetto al 61% nazionale, ha svolto tirocini riconosciuti dal proprio corso di studi.
Immatricolazioni, apertura il 9 luglio
Le immatricolazioni per l’anno accademico 2025–2026 si apriranno il 9 luglio. Sarà attivato il nuovo corso di laurea, in lingua inglese, in ‘Management & Business Analytics’ del Dipartimento di Scienze economiche e statistiche. L’offerta formativa comprende 84 corsi di studio di cui 42 corsi di laurea, 39 di laurea magistrale e 3 corsi di laurea magistrale a ciclo unico. I corsi in lingua inglese sono sei, 17 i corsi internazionali con rilascio del doppio titolo con atenei di Paesi europei ed extraeuropei. Undici i corsi interateneo con altre università italiane.
Tasse studentesche, attenzione alle fasce deboli
Presta una maggiore attenzione alle fasce deboli e al merito, senza intaccare gli equilibri di bilancio, la revisione del sistema di contribuzione studentesca per l’anno accademico 2025–2026. In particolare, sono previsti: una riduzione della quota di contributo fino ad un massimo di 300 euro per chi si è diplomato con 100/100; l’aumento della no tax area da 28mila a 30mila euro; la divisione in fasce da mille euro ciascuna nell’intervallo Isee tra 30 e 60mila euro per garantire una maggiore gradualità e proporzionalità degli addebiti in base alla condizione economica individuale; una riduzione di 300 euro del contributo minimo rispetto all’anno accademico precedente nella fascia Isee da 30 a 60mila euro partendo da una contribuzione minima di 800 euro nella fascia da 30 a 31 mila euro.
Approvato il Bilancio unico 2024
Il bilancio unico di Ateneo 2024 chiude con un utile di esercizio di 0,9 milioni di euro. Il risultato è riconducibile per 0,5 milioni alla gestione strutturale, con una diminuzione di 4,7 milioni rispetto al 2023. Ciò deriva da una riduzione dei ricavi e un incremento dei costi. L’Ateneo ha conseguito minori assegnazioni per 4 milioni di euro dal Fondo di finanziamento ordinario (Ffo). Inoltre, ha registrato un aumento dei costi per circa 1,9 milioni riconducibili principalmente all’incremento degli stipendi del personale accademico a carico di Ateneo a causa dell’adeguamento Istat 2024. Tra gli elementi della gestione 2024 si segnalano: la riduzione dell’Ffo strutturale che ha messo in difficoltà l’intero sistema universitario; la costituzione della Fondazione Attilio Maseri che si dedicherà alla realizzazione di iniziative a sostegno dell’alta formazione e della ricerca; il completamento dell’installazione degli impianti fotovoltaici che a regime produrranno un risparmio complessivo stimato pari a 2,8 milioni di kwh e l’avvio di progetti di nuova edilizia e di ristrutturazione di spazi già esistenti cofinanziati con fondi del Ministero dell’università e della ricerca per 21,3 milioni di euro.
Kolbe, affidati i lavori di due interventi
Prosegue l’iter dei due interventi di adeguamento del complesso di piazzale Kolbe, funzionale alla nuova adiacente sede del Dipartimento di Medicina, in fase di realizzazione. Verrà così garantito un centro organico di didattica e di ricerca per i corsi di studio di Medicina e chirurgia e delle Professioni sanitarie. I due interventi, progettati dalla società Cmr srl, prevedono un investimento complessivo di 8 milioni 400mila euro, di cui 3 milioni e 800 mila cofinanziati dal Ministero dell’università e della ricerca. In particolare, l’adeguamento statico e architettonico della casetta, compresi i lavori riguardanti la cabina elettrica e la sistemazione esterna (1° lotto), ha avuto il via libera al progetto esecutivo e alle procedure di gara. Il valore dei lavori è di 2 milioni 745mila euro. Approvato il progetto esecutivo e autorizzata la procedura negoziata per l’affidamento dei lavori anche per l’adeguamento statico e architettonico dell’ex chiesa, delle ali laterali e del blocco sud del chiostro (2° lotto). L’investimento è di 5 milioni 654mila euro.
Via Muratti, approvato il progetto esecutivo
È stato approvato il progetto esecutivo dell’intervento di ristrutturazione ed efficientamento energetico dell’edificio di via Muratti 9, attiguo a Palazzo Politi Camavitto. Grazie a questi lavori il Palazzo si arricchirà di cinque nuove aule e nuovi uffici avranno una nuova e più funzionale sede nei locali che si affacciano su via Muratti. La aule saranno destinate agli studenti del Dipartimento di Lingue e letterature, comunicazione, formazione e società e di quelli che frequentano il Centro linguistico d’ateneo (Cla). L’impegno complessivo è di circa 456mila euro.
Scienze motorie compie 25 anni
Venticinque anni di alta formazione e ricerca nel settore delle attività motorie; una presenza radicata e riconosciuta a Gemona del Friuli, dove ha sede fin dall’inizio, nel 2000; 1293 laureati; una media di 250 iscritti complessivi all’anno nelle prime due decadi cresciuti fino ai 422 dell’ultimo anno accademico; 6377 gli studenti totali che lo hanno frequentato. È il bilancio del primo quarto di secolo di attività del corso di laurea in Scienze Motorie del Dipartimento di Medicina. L’anniversario è stato celebrato nella storica sede della Casa dello studente di Gemona. Uno dei padri fondatori del corso, il professore emerito di fisiologia, Pietro Enrico di Prampero, ha tenuto la lezione magistrale intitolata ‘Il tempio delle massime velocità assolute’. Hanno portato le loro testimonianze anche alcuni ex studenti che ricoprono ora ruoli di prestigio in Italia e all’estero. Dal 2004 Gemona ospita anche la laurea magistrale in Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattate, prima Scienza dello Sport.
Studenti, elette le nuove rappresentanze
Si sono svolte le elezioni per il rinnovo delle rappresentanze studentesche in tutti gli organi di governo dell’Ateneo per il biennio accademico 2025/2026 – 2026/2027. Sono stati chiamati a votare, in modalità telematica, oltre 15mila studenti iscritti ai corsi di studio, di dottorato e alle scuole di specializzazione. Gli eletti e la partecipazione al voto per i tre principali organi di governo: per il Senato accademico, Tobia Fracchia e Martina Barbariol (Next Uniud), Daniel Miele Udu), affluenza del 18,87%; per il Consiglio di amministrazione Lorenzo Candussio (Next Uniud), Elena Chiaruttini (Udu), affluenza del 18,51%; per il Comitato degli studenti dell’Agenzia regionale per il diritto allo studio (Ardis), Mattia Fioravanti ed Emma Bevilacqua (Next Uniud). Giacomo Marangoni (Udu), affluenza del 18,55%. Sono state rinnovate anche le rappresentanze degli specializzandi e dei dottorandi del Consiglio degli studenti, dei Consigli degli otto dipartimenti, di 30 dei 53 Consigli e Consigli unificati di corsi di studio e di 6 Consigli su 27 delle Scuole di specializzazione.
Read moreStart Cup Udine, 16 gruppi alla seconda edizione
Start Cup Udine, 16 gruppi alla seconda edizione È ripartita Start Cup Udine, la competizione tra idee imprenditoriali e start up innovative organizzata dall’Ateneo in sinergia con iNest, il progetto Across e il sostegno della Fondazione Friuli. L’iniziativa si inserisce nell’ambito del Premio nazionale dell’innovazione. Sedici i gruppi (di almeno due persone) che si sono iscritti alla prima fase, per un totale di 56 partecipanti tra studenti, docenti e ricercatori. Sono prevista due sezioni, Studenti e Startupper (gruppi formati anche da ricercatori e docenti), con quattro categorie di idee d’impresa: Life Sciences e MedTech; Ict; Cleantech & Energy; Industrial. Il montepremi complessivo è di 19mila euro. Nella prima fase sono stati organizzati sei workshop formativi ‘Dall’idea alla start up’. Le premiazioni si terranno entro fine ottobre.
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Benessere esistenziale, inaugurate sei Quiet rooms
L’Ateneo prosegue l’impegno a favore del benessere esistenziale della comunità accademica grazie a sei “Quiet rooms” in varie sedi cittadine. Sono spazi per soddisfare temporanee e imprevedibili esigenze di salute e riservatezza destinati a studenti, personale non strutturato e ospiti, cioè di chi, in un momento di necessità, non può contare su un ambiente autonomo. Si trovano nei poli economico, giuridico, scientifico, umanistico e nella sede della Scuola Superiore. L’arredo rende l’ambiente accogliente e confortevole favorendo un momento di tranquillità per necessità personali. Le Quiet rooms sono impreziosite dai disegni della grafica e illustratrice Giovanni Durì. Ma cosa si può fare in questi ambienti? Rilassarsi e ‘staccare’ per qualche tempo, allattare e cambiare i bambini, riposarsi in caso di malessere, provvedere a necessità personali di salute, meditare. Non si può studiare, mangiare, parlare al cellulare, parlare con i colleghi o gli amici, utilizzare dispositivi elettronici. Il progetto è del Comitato unico di garanzia per le pari opportunità.
Gorizia, valorizzazione dell'ex Stella Matutina
Sarà destinata a un intervento residenziale di housing sociale la valorizzazione delle aree ‘ex Locchi’ ed ‘ex Stella Matutina’ a Gorizia. Questo grazie alla manifestazione d’interesse formalizzata dalla Finanziaria Internazionale Investments Sgr spa, per conto del Fondo Housing Sociale Fvg. Intanto è stato approvato lo studio di fattibilità tecnico-economica dell’intervento del 2° lotto (1° e 2° stralcio) relativo alla verifica del rischio sismico, della riduzione della vulnerabilità e di restauro dell’ex cinema teatro Stella Matutina. È stato inoltre dato corso allo sviluppo del progetto definitivo del 1° stralcio. L’intervento complessivo ha un valore di un milione 326mila euro, di cui un milione 250mila di cofinanziamento della Soprintendenza su fondi dell’allora Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo e di quasi 76mila euro su fondi della Regione Friuli Venezia Giulia. Lo studio è stato predisposto dal Raggruppamento temporaneo di professionisti (Rtp) con capogruppo lo Studio associato Pessina Lanza di Palmanova. Il progetto si sviluppa in due stralci. Prevede la ricostruzione al grezzo del complesso (2°lotto, 1°stralcio) e gli interventi impiantistici ed edilizi a completamento (2° lotto, 2° stralcio). L’intervento del 1° lotto ha riguardato la messa in sicurezza delle strutture.
Dottorati, offerta formativa 2025–2026
Sono 11 i corsi di dottorato di ricerca per l’anno accademico 2025–2026 (41° ciclo) con sede presso l’Ateneo. I corsi sono: Diritto per l’innovazione nello spazio giuridico europeo (convenzione con l’Università di Trieste); Informatica e intelligenza artificiale (convenzione con la Fondazione Bruno Kessler di Trento); Ingegneria industriale e dell'informazione; Medicina molecolare; Scienze degli alimenti; Scienze dell'ingegneria energetica e ambientale; Scienze e biotecnologie agrarie; Scienze matematiche e fisiche; Scienze mediche cliniche e traslazionali (convenzione con l’Azienda sanitaria universitaria Friuli centrale); Storia dell’arte, cinema, media audiovisivi e musica; Studi linguistici e letterari (convenzione con l’Università di Trieste). Le procedure di ammissione prevedono due sessioni: la prima si chiuderà il 20 giugno, con avvio dei corsi il 1° novembre, la seconda terminerà il 30 novembre, con inizio dei corsi il 1° gennaio 2026. I posti disponibili per ciascuna sessione saranno pubblicati entro la loro data di apertura.
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All'Ateneo la biblioteca numismatica di Tremonti
La collezione di 255 unità bibliografiche sulla numismatica provenienti dalla biblioteca di Marino Tremonti, uno dei padri fondatori dell’Università di Udine, è stata donata dai figli Flavio e Giulio all’Ateneo. La collezione andrà ad arricchire e rafforzare la sezione dedicata alla numismatica della Biblioteca umanistica e della formazione dell’Ateneo. Consiste in 198 titoli di libri (per un totale di 234 unità bibliografiche) e tre titoli di periodici (per un totale di 21 fascicoli).
Donazione in ricordo di Paolo Zanussi
L'Ateneo ha ricevuto la donazione di Maria Faleschini a favore del Dipartimento di Studi umanistici e del patrimonio culturale a sostegno delle attività di un centro dipartimentale da istituirsi in memoria del marito, Paolo Zanussi. La donazione consiste in: una somma di denaro, una raccolta di volumi di storia dell’arte, grafica, disegno, illustrazioni, album rilegati con illustrazioni. Sono inoltre presenti numerose opere di Zanussi quali incisioni in acquaforte, disegni e illustrazioni e 15 quadri periziati dal presidente della Commissione patrimonio artistico dell’università, Alessandro Del Puppo.
Ecco i marchi Uniud start-up e Uniud spin-off
Alle imprese nate dall’attività di ricerca svolta in Ateneo, spin-off e start-up, potrà essere concesso, sulla base di un apposito contratto di licenza, l’utilizzo di un logo identificativo: rispettivamente ‘Uniud spin-off’ e ‘Uniud start-up’. L’Università continua a promuovere la valorizzazione dei risultati della ricerca e il trasferimento tecnologico attraverso diversi strumenti, tra i quali l’attività imprenditoriale accademica. Spin-off e start-up nascono su iniziativa del personale d’ateneo, con un forte collegamento con la ricerca scientifica, e possono prevedere o meno la partecipazione dell’ente come socio (se presente si definisce spin-off, altrimenti start-up) con un riconoscimento della durata di cinque anni.
L’Ateneo nell’Agorai Innovation Hub
L’Ateneo è entrato a far parte di ‘Agorai Innovation Hub’, l’ecosistema pubblico-privato, con sede a Palazzo Carciotti a Trieste, che sfrutterà le potenzialità della data science e dell’intelligenza artificiale. L’Università è socio fondatore del fulcro del progetto, la ‘Data science & Artificial intelligence Foundation’ che punta a diventare un centro di ricerca applicata e di base, e di alta formazione, a livello europeo. Gli altri fondatori sono: Assicurazioni Generali, Generali Italia, Banca Generali, Regione Friuli-Venezia Giulia, Fincantieri, Illycaffè, Università di Trieste, Scuola internazionale superiore di studi avanzati, Istituto italiano di tecnologia, Mib Trieste School of management. Per l’Ateneo, il prorettore Andrea Cafarelli, fa parte del Consiglio d’indirizzo, il direttore della Scuola superiore universitaria ‘di Toppo Wassermann’, Alberto Policriti, del Comitato scientifico.
Dal ministero 200mila euro per post doc internazionali
Il Ministero dell’università e della ricerca ha assegnato all’Ateneo 200mila euro per l’assunzione di due ricercatori internazionali post-dottorato con esperienza di ricerca all’estero. Il contributo per i due contratti di ricerca di due anni è previsto dal Decreto direttoriale n. 47 del 20 febbraio 2025 a valere sul Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).
Giovani ricercatori, chiamata per vincitori bandi Erc
Grazie a un bando del Ministero dell’università e della ricerca, su fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), l’Ateneo ha attivato la possibilità di chiamata diretta, con un inquadramento da professore associato, per tre giovani ricercatori vincitori di bandi del Consiglio europeo della ricerca (Erc), Starting Grant o Consolidator Grant. Il progetto dei giovani ricercatori può essere concluso, o anche in corso, presso una università o centro di ricerca estero. Le tre candidature riguardano una per ciascuno dei tre settori Erc: Social sciences and humanities; Mathematics, physical sciences, information and communication, engineering, universe and earth sciences; Life sciences. Le proposte sono valutate da una commissione prima della presentazione della domanda al Ministero.
Scuole Superiori, Feltrin guida la Rete
È l’allieva della Scuola Superiore ‘di Toppo Wassermann’, Maddalena Feltrin, la nuova coordinatrice nazionale della Rete italiana degli allievi delle scuole e degli istituti di studi superiori universitari (Riasissu). È stata eletta all’unanimità, dall’assemblea nazionale della Rete, che riunisce gli allievi di 12 istituti di eccellenza. Feltrin frequenta il terzo anno del corso di laurea in Lettere del Dipartimento di Studi umanistici e del patrimonio culturale. Costituita nel 2016, la Rete conta ora circa mille tra soci ed ex soci e rientra nell’albo del Registro unico nazionale del terzo settore (Runts).
Progressione verticale straordinaria
Si è conclusa la procedura per la progressione verticale straordinaria fra le Aree che ha visto il passaggio di Area per 18 unità di personale tecnico amministrativo, di cui 16 unità di personale dall’Area dei collaboratori all’Area dei funzionari e 2 unità di personale dall’Area degli operatori all’Area dei collaboratori. La procedura prevedeva una valutazione per titoli.
Rinnovate le rappresentanze sindacali unitarie
Sono state rinnovate le Rinnovate le rappresentanze sindacali unitarie (Rsu) dell’Ateneo. L’affluenza al voto è stata del 59,32%. Sono stati eletti: Federica Piccoli (Cisl); Andrea Mauro e Luciano Picone per lo Snals Confsal; Elisabetta Farisco, Andrea Floreani, Marta Fontana, Angela Sepulcri, Francesca Tonacci e Guido Zanette per la Flc Cgil.
Robiony nel Tavolo tecnico ministeriale
Massimo Robiony è stato nominato come ‘esperto’ del Tavolo tecnico del Ministero della salute sulle patologie neoplastiche della regione testa-collo. Robiony è professore di chirurgia maxillo-facciale e direttore del Dipartimento testa collo e neuroscienze e della Clinica di chirurgia maxillo facciale dell’Azienda sanitaria universitaria Friuli centrale. Il Tavolo è formato da 15 esperti e 17 rappresentanti del ministero della salute, di enti e istituzioni. L’incarico è gratuito, biennale e rinnovabile. Robiony ha ideato e promosso il progetto nazionale degli ‘Stati generali itineranti per l’umanizzazione delle cure e il benessere organizzativo’. Dirige inoltre la Scuola di specializzazione in chirurgia maxillo-facciale e il master in ‘Salute e umanizzazione nell’organizzazione e gestione del servizio sanitario nazionale’ del Dipartimento di Medicina.
Professioni sanitarie, Palese resta presidente nazionale
Alvisa Palese è stata riconfermata all’unanimità presidente della Conferenza permanente dei corsi di laurea e laurea magistrale delle professioni sanitarie per il quadriennio 2025–2028. Palese è la coordinatrice del corso di laurea magistrale interateneo in Scienze infermieristiche e ostetriche. Era stata eletta per la prima volta al vertice dell’organismo nel 2022, sempre all’unanimità. La Conferenza riunisce, in 49 atenei, quasi 817 corsi di laurea triennale dei 23 profili professionali dell’area sanitaria e 109 corsi magistrali, per oltre 78 mila studenti.
D’Addezio professoressa emerita, al via l’iter
Il Senato accademico ha approvato la proposta di attribuire il titolo di professoressa emerita a Mariarita D’Addezio. La proposta è stata sottoposta al Ministero dell’università e della ricerca per il conferimento del titolo con apposito decreto. Già direttrice del Dipartimento di Scienze giuridiche e preside dell’allora Facoltà di Giurisprudenza, la professoressa D’Addezio è stata anche componente del Consiglio di amministrazione dell’Ateneo. Una tradizione consolidata attribuisce al titolo, assegnabile dopo aver svolto almeno venti anni di servizio come professore ordinario, il più elevato grado accademico quale riconoscimento di una carriera scientifica e universitaria di riconosciuto prestigio.
Al via la Società agricola Contessa Florio
È inteso programma di lavoro per il 2025 della Società agricola ‘Contessa Florio’ che ha inaugurato il primo anno di attività nella sede di Villa Florio Maseri a Persereano. Sono previsti, in particolare, nove ettari di nuove coltivazioni, di cui sette di frutteti di ciliegio, melo e olivo, e due di vigneti con viti resistenti a malattie derivanti dalla ricerca dell’Ateneo. La Società, presieduta da Raffaele Testolin, è stata costituita l’anno scorso dalla Fondazione Attilio Maseri, fondata dall’Università, e intitolata a Francesca Florio, moglie dell’illustre cardiologo friulano. Compito dell’azienda è generare risorse affinché la Fondazione possa sostenere progetti di ricerca, di assistenza, di formazione e borse di studio per gli studenti più meritevoli dell’Ateneo. Prosegue così l’azione di valorizzazione del patrimonio che Maseri ha lasciato in eredità all’Università, attuando fedelmente le sue ultime volontà.
Cinema in biblioteca, nuova collezione
'Cinema in biblioteca!' è la una nuova collezione che raccoglie film, libri e riviste sul cinema che si possono consultare e prendere a prestito nelle biblioteche dell’Ateneo. È suddivisa in tre sotto-collezioni. ‘Cinemantica’, che raccoglie (1482 titoli) il materiale della Sezione audiovisivi della Biblioteca umanistica e della formazione nella sede di Cinemantica, il laboratorio di cinema e multimedia del Dipartimento di studi umanistici e del patrimonio culturale, a Palazzo Caiselli, a Udine. ‘Audiovisivi in altre biblioteche’ (816 titoli), che raccoglie videoregistrazioni e filmati collocati nelle altre biblioteche dell’Università. ‘Libri e riviste sul cinema’ (1975 titoli), dove si trova il materiale bibliografico di argomento cinematografico disponibile nelle biblioteche dell’Ateneo.
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Due sale di produzione audiovisiva
Sono in fase di realizzazione le prime due sale di produzione audiovisiva per la didattica. Una sarà ricavata dalla riconversione del laboratorio di e-learning di Palazzo Antonini e una negli spazi resi disponibili dal Dipartimento di Scienze agroalimentari, ambientali e animali nella sede del polo scientifico. Completamente attrezzate, saranno dotate di telecamere con controllo remoto, teleprompter, luci, fondali, attrezzature di post-produzione. Inoltre, si avvarranno di strumenti per la didattica, come i monitor interattivi e i learning glasses, che aumentano il coinvolgimento degli studenti. Inizialmente serviranno a produrre i contenuti dei corsi del progetto Edunext con le cui risorse, derivanti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), si realizzano i due ambienti. In seguito potranno essere utilizzati anche per altre iniziative didattiche e divulgative.
Tirocini formativi e di orientamento a Bruxelles
Gli studenti dell’Ateneo avranno la possibilità di effettuare periodo di tirocini formativi e di orientamento nell’Ufficio di collegamento di Bruxelles della Regione Friuli Venezia Giulia. Questo grazie a una convenzione tra l’Ateneo e la Regione ha messo a disposizione 12mila euro per finanziare delle borse di studio destinate ai tirocini che saranno attribuite tramite selezione.
Insegnanti, corsi di formazione iniziale
L’Ateneo formerà quasi 400 futuri insegnanti e circa 300 insegnanti di sostegno grazie a due iniziative formative. La prima è la seconda edizione dei ‘Percorsi di formazione iniziale per gli insegnanti delle scuole secondarie di primo e secondo grado’. Il corso, finalizzato al conseguimento dell’abilitazione all’insegnamento, è in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale. L’offerta formativa coinvolge cinque dipartimenti (Lingue e letterature, comunicazione, formazione e società; Medicina; Politecnico di ingegneria e architettura; Scienze matematiche, informatiche e fisiche; Studi umanistici e del patrimonio culturale) per un totale di 18 percorsi, e va a soddisfare la richiesta di docenti delle scuole del territorio. Questi percorsi si aggiungono al ‘Corso di specializzazione per le attività di sostegno’, alla nona edizione.
Settima edizione del Safety Day dell'Ateneo
Il 6 maggio, in occasione del 49° anniversario del terremoto che colpì il Friuli nel 1976, l’Ateneo ha organizzato la settima edizione del ‘Safety Day’. Nel corso della mattinata è stata effettuata, senza preavviso, l’evacuazione della comunità universitaria e del personale presente nei poli di Udine, Gorizia e Gemona del Friuli, dopo l’attivazione del segnale di allarme. L’avvio della prova è stato dato dal rettore, Roberto Pinton. La prova di evacuazione ha interessato più di 1.300 persone nelle 25 sedi interessate dall’iniziativa. Ha inoltre coinvolto attivamente un centinaio di addetti alla gestione delle emergenze, formati in materia di primo soccorso e lotta antincendio.
Al via il progetto Educare alla pace
L’Ateneo ha aderito al progetto ‘Educare alla pace’ promosso dalla Conferenza dei rettori delle università italiane (Crui). L’iniziativa punta a sostenere giovani provenienti da contesti di conflitto, offrendo loro opportunità concrete di accesso all’istruzione universitaria. In particolare, consente di istituire borse di studio per studenti palestinesi. L’Ateneo ha dato la disponibilità ad accogliere fino a due studenti.
Vqr 2020 – 2024, conclusi i conferimenti
Si è conclusa l’attività di conferimento dei ‘Prodotti della ricerca, casi studio e progetti competitivi’ della Valutazione della qualità della ricerca (Vqr) 2020–2024. Si tratta dell’esercizio con cui l’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca (Anvur) analizza e misura la qualità della produzione scientifica delle università e degli enti di ricerca. L’Ateneo ha conferito 1725 prodotti per 697 docenti accreditati. I dottori di ricerca (nel periodo 2017–2023) sono stati 568. Di essi 79 hanno conferito prodotti, anche a seguito di una prevalutazione dell’Ateneo, mentre 74 hanno conferito i prodotti presso l'Ateneo in cui si trovavano strutturati al 1° novembre 2024, data di accreditamento dei ricercatori. Sono 34 i progetti competitivi presentati e vinti per un finanziamento complessivo di quasi 9 milioni di euro. Conferiti sette i casi riguardanti la Terza missione: ‘L’Ateneo come agente di sviluppo del territorio’, ‘Le nuove varietà di kiwi’, ‘L’accessibilità ambientale di inclusione sociale’, ‘L’innovazione didattica con strumenti digitali’, ‘La formazione professionale continua’, ‘Frontiera Est’, ‘La meditazione orientata alla mindfulness’. Entro il 31 marzo 2026 saranno pubblicate le valutazioni.
Parco di Sant’Osvaldo, progetto di rigenerazione
Via libera alla convenzione con l’Azienda sanitaria universitaria Friuli centrale per la realizzazione del progetto di ricerca ‘Cantiere Sant’Osvaldo’ del Dipartimento Politecnico di ingegneria e architettura. Obiettivo del progetto è contribuire alla rigenerazione e alla riqualificazione del parco dell’ex ospedale psichiatrico di Sant’Osvaldo a Udine.
Sistema di didattica integrata e a distanza
Unico esempio, attualmente, in Italia, l’Ateneo ha adottato un nuovo sistema di registrazione e gestione dei contenuti per la didattica integrata e a distanza realizzato in collaborazione con Ubicast. La soluzione sostituisce il precedente sistema di videoconferenza, tecnologicamente limitato e in fase di dismissione da parte del produttore. È stata realizzata una piattaforma integrabile con le già esistenti tecnologie di ripresa delle aule didattiche che permette una interazione diretta anche da parte degli studenti. Questi ultimi hanno infatti la possibilità di poter scegliere, in autonomia, se visualizzare simultaneamente il docente e le presentazioni oppure in alternativa, a pieno schermo una di queste due modalità. Il sistema riconosce automaticamente il testo presente nelle diapositive, permettendo quindi una ricerca sui contenuti e quindi di andare a visualizzare direttamente la parte di lezione che interessa. La piattaforma e la sua integrazione con le dotazioni d’aula sono state oggetto di un caso di studio pubblicato da Ubicast visto l’utilizzo intensivo da parte degli studenti (40000 video riprodotti e più di 15000 utenti nel 2023).
Falda freatica, al via progetto di ricerca
La falda freatica sarà studiata grazie a una convenzione per attività di ricerca svolta in collaborazione tra il Dipartimento Politecnico di ingegneria e architettura, il Consorzio di bonifica pianura friulana, l’Università di Padova e l’Istituto nazionale di oceanografia e geofisica sperimentale (Ogs) di Trieste. Il progetto durerà fino a settembre 2026 e ha un valore di quasi 200mila euro con un cofinanziamento di 100mila euro del Consorzio di bonifica pianura friulana. Referente scientifica Grazia Martelli è intitolato ‘Studio propedeutico all’attività di progettazione di interventi finalizzati alla messa in esercizio di impianti di ricarica e ravvenenamento della falda freatica in condizioni controllate’.
Biblioteca scientifica, nuovo sistema per i segnali audiovideo
L’Ateneo ha adottato nelle aule e nell’auditorium della Biblioteca scientifica un nuovo sistema di trasporto dei segnali audiovideo. Una soluzione non invasiva, semplice e sostenibile che permette il collegamento audiovisivo in alta definizione tra le sale e la regia utilizzando i percorsi dati esistenti. La soluzione è stata integrata nel sistema di gestione e controllo delle sale che permette di controllare, gestire e spegnere tutti gli apparati a distanza riducendo i consumi energetici. L’infrastruttura è gestibile direttamente e in autonomia dai singoli docenti, semplificando in questo il loro lavoro e la necessità di supporto tecnico. L’Ateneo, in collaborazione con l’azienda Extron, è tra i primi in Italia applicare questa nuova tecnologia diventata un caso studio a livello internazionale.
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