INFORMAZIONI SU

Programma Corso integrato di Gestione del rischio clinico e tutela del paziente

Guida ai programmi del CdL in Infermieristica (sede Pordenone)

 

(11 CFU)

 

 

Obiettivi formativi dell’insegnamento

L’insegnamento offre gli studenti le basi per erogare cure infermieristiche sicure ed efficaci. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di:

-          Descrivere criticamente la pratica infermieristica rilevandone basi razionali e variabilità e discutendo l’efficacia degli interventi infermieristici osservati nel quotidiano;

-          Descrivere i rischi, utilizzare sistemi di prevenzione e monitoraggio, adottando standard di sicurezza dei pazienti e efficaci strategie/modalità per assicurarli;

-          Interpretare i risultati della ricerca documentati dalla letteratura sulla base degli obiettivi e del disegno di studio adottato, dei bias e del confondimenti, della precisione ed accuratezza degli strumenti di misura adottati, della validità interna ed esterna ed utilizzando la   statistica descrittiva ed inferenziale (intervalli di confidenza, p-value);

-          Classificare la letteratura sulla base della forza delle prove e dei livelli delle raccomandazioni anche utilizzando gli strumenti di valutazione critica disponibili;

-          Applicare nella pratica le migliori evidenze declinandole sulla base dei valori, convinzioni, preferenze dell’utente, delle risorse disponibili e del giudizio clinico;

-          Discutere le barriere che ostacolano la diffusione della pratica infermieristica basata sulle evidenze indicando le possibili strategie per superarle;

-          Descrivere i profili professionali degli operatori sanitari, le competenze offerte da ciascuno e le strategie di integrazione organizzativa e professionale anche finalizzate ad evitare/contenere i rischi del paziente;

-          Indicare le norme che disciplinano l’esercizio professionale e il rapporto di lavoro dell’infermiere (in qualità di lavoratore dipendente, libero professionista) ed i contenuti della responsabilità giuridica sottesa ad ogni prestazione od omissione professionale;

-          Indicare gli elementi fondanti di diritto penale: il reato, l’elemento psicologico, le cause di non punibilità, l’imputabilità;

-          Censire i principali delitti contro la vita e contro l’incolumità individuale;

-          Riconoscere le situazioni e le modalità in cui è necessario richiedere il consenso informato; le caratteristiche di una buona documentazione clinica anche rispetto alle situazioni in cui vi è l’obbligo di informare l’autorità giudiziaria e gli accertamenti e trattamenti sanitari obbligatori;

-          Descrivere le modalità di accertamento della morte e la legislazione attuale inerente i trapianti;

-          Indicare le situazioni di risarcimento del danno alla persona (danno biologico, patrimoniale, morale);

-          Decidere nelle situazioni caratterizzate da diversità di posizioni (conflitti o dilemmi);

-          Descrivere i principali approcci all’etica, le teorie etiche classiche ed i principi etici per l’assunzione delle decisioni nel conflitto/dilemma etico;

-          Valutare criticamente l’attuale dibattito epistemologico in bioetica e le sue conseguenze sullo statuto della vita umana nascente e morente;

-          Definire priorità di intervento sulla base dei bisogni assistenziali, delle esigenze organizzative e dell’utilizzo ottimale delle risorse disponibili;

-          Gestire l’assistenza infermieristica ad un gruppo di pazienti individuando il modello organizzativo più appropriato;

-          Attivare un sistema di sorveglianza adeguato alla complessità assistenziale dei pazienti;

-          Distinguere i bisogni di assistenza differenziando il contributo degli operatori di supporto da quello degli infermieri e attribuire le attività assistenziali assicurando supervisione;

-          Utilizzare strumenti di pianificazione dell’assistenza appropriati (clinical pathways, piani standard) e documentare le cure erogate sulla base dei principi medico-legali;

-          Attivare strategie di continuità dell’assistenza tra turni diversi, tra servizi/strutture diversi e tra l’ospedale/domicilio;

-          Assumere la responsabilità e rispondere del proprio operato nella pratica professionale in conformità al profilo, al codice deontologico ed agli standard etici e legali;

-          Realizzare un inserimento efficace nei contesti di lavoro e lo sviluppo del proprio progetto professionale;

-          Comunicare in modo efficace con modalità verbali/non verbali e scritte, le valutazioni e le decisioni infermieristiche ai componenti del team.

 

 

Modulo: BIOETICA

 

SSD M-FIL/03

(1 CFU, 12 ore)

Docente:

 

 

Obiettivi formativi specifici

Il modulo si propone di introdurre lo studente nella complessità del ragionamento etico, attraverso la presentazione schematica delle principali teorie etiche e del loro inevitabile rimando ad una sottostante visione antropologica.

 

Contenuti specifici

I principali approcci all’etica, alle teorie etiche classiche ed ai principi etici per l’assunzione delle decisioni nel conflitto/dilemma etico.

La cura quale valore generale e specifico della professione infermieristica.

L’attuale dibattito epistemologico in bioetica e le sue conseguenze sullo statuto della vita umana nascente e morente: significato etico dell’«interruzione della gravidanza», dell’«accanimento terapeutico» e dell’«eutanasia».

Il «consenso informato» e le «disposizioni di fine vita».

L’accertamento della morte e la donazione degli organi.

I principali riferimenti del Codice deontologico dell’infermiere relativo alle tematiche di cui sopra.

 

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali e interattive.

 

Modalità d’esame

Scritto.

 

Testi di riferimento

Sala R. Etica e Bioetica per l’Infermiere. Roma: Carocci Faber; 2003.

Cattorini P. Bioetica. Metodo ed elementi di base per affrontare i problemi clinici. Milano: Masson; 2000.

Chiodi M. Modelli teorici in bioetica. Milano: Franco Angeli; 2005.

Viafora C. Introduzione alla bioetica. Milano: Franco Angeli; 2006.

Viafora C, Mocellin S. L’argomentazione del giudizio bioetico. Teorie a confronto. Milano: Franco Angeli; 2006.

 

 

Modulo: DIRITTO DEL LAVORO

 

SSD IUS/07

(1 CFU, 12 ore)

Docente:

 

 

Obiettivi formativi specifici

Lo scopo del corso è quello di fornire allo studente le nozioni essenziali del Diritto del lavoro, finalizzate ad affrontare con consapevolezza il mondo del lavoro.

 

 

Contenuti specifici

Le fonti del diritto del lavoro: in particolare la legge (nazionale, comunitaria ed internazionale, regionale) e i contratti collettivi (nazionali e decentrati).

I caratteri fondamentali del rapporto di lavoro: subordinazione e autonomia.

La costituzione del rapporto di lavoro.

Il contratto individuale di lavoro subordinato.

Poteri e doveri del lavoratore e del datore di lavoro.

 

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali.

 

Modalità d’esame

Scritto.

 

Testo/i di riferimento

Dispense fornite dal docente.

Raccolta aggiornata di leggi in materia di lavoro.

Carinici F, R. De Luca TR, Tosi P, Treu T. Diritto del Lavoro. Il rapporto di lavoro subordinato. Torino: UTET; 2013. Vol. 2. (I capitoli da portare all’esame verranno indicati durante le lezioni).

Siti internet

http://www.aranagenzia.it

http://www.lavoro.gov.it

http://www.innovazionepa.gov.it

 

 

 

 

Modulo: EPIDEMIOLOGIA

 

SSD MED/42

(1 CFU, 12 ore)

Docente:

 

 

Obiettivi formativi specifici

Descrivere i principali disegni di studio con particolare riferimento ai metodi e agli strumenti di raccolta dati, i possibili bias e le tecniche per controllarli.

Identificare ed interpretare le principali misure di frequenza ed associazione.

Individuare e applicare criteri per la lettura critica di un articolo scientifico.

 

Contenuti specifici

Definizioni di epidemiologia e cenni storici.

Il concetto di causa di malattia.

Misure di frequenza di malattia: incidenza cumulativa, tasso di incidenza/mortalità, prevalenza, letalità, durata.

Confronto fra misure di frequenza (differenza, rapporto e standardizzazione).

Tipi di studi epidemiologici: studi osservazionali (ecologico, trasversale, coorte, caso-controllo) e studi sperimentali (trial, disegni fattoriali, case-crossover).

Misurare l’associazione negli studi epidemiologici (rischio relativo, odds ratio).

Precisione e validità di uno studio epidemiologico.

L’errore casuale, il bias, il confondimento, l’interazione e le tecniche per limitarli/controllarli (randomizzazione, stratificazione, analisi multivariata, ecc…).

Il test diagnostico: sensibilità, specificità, valore predittivo.

Fonti di dati epidemiologici (fonti pre-esistenti, dati raccolti ad hoc, revisioni e analisi di dati pubblicati).

Lettura critica di un articolo scientifico.

 

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali interattive.

Possibili esercizi individuali (su cui il docente assicurerà la supervisione).

 

Modalità d’esame

Scritto (su un articolo diffuso agli studenti almeno 15 giorni ore della prova).

 

Testi di riferimento

Pomponio G, Colosso A. EBM e metodologia della ricerca per le professioni sanitarie. Torino: Edizioni Medico Scientifiche; 2004. Cap. 2, 3, 4, 5.

Hamer S, Collison G. Evidenced-Based Practice Assistenza Basata su Prove di Efficacia. Milano: McGraw-Hill; 2002.

Palese A. Dove leggere le evidenze scientifiche per il nursing? Assistenza Infermieristica e Ricerca; 2000, 19, 90-94.

Grade Working Group. Grading quality of evidence and strength of recommendations. British Medical Journal 2004; 328:1490-1494.

Tommasini C. Strategie per l’implementazione e l’adozione delle linee guida nella pratica clinica: breve rassegna della letteratura. Rischio Sanità 2009; 33: 5-11.

 

 

Modulo: EVIDENZE SCIENTIFICHE PER L’INFERMIERISTICA

 

SSD MED/45

(2 CFU, 24 ore)

Docente:

 

 

Obiettivi formativi specifici

Gli studenti devono diventare utilizzatori di ricerca al fine di assumere le migliori decisioni cliniche. Tuttavia, potranno anche diventare, nella loro esperienza professionale, dei produttori di ricerca, partecipando attivamente a percorsi di ricerca infermieristica.

Per questo, il modulo si propone di:

-          Dibattere, a partire dalle proprie esperienze di tirocinio, esempi di variabilità della pratica infermieristiche e di gap teoria/pratica individuando gli ambiti prioritari sui quali la professione infermieristica dovrebbe intervenire;

-          Definire il concetto di Evidence Based Health Care, Evidence Based Nursing, Evidence Based Medicine;

-          Discutere il significato di prova di efficacia e le modalità di costruzione di una prova di efficacia;

-          Reperire, sulla base di un quesito clinico, la letteratura che documenta una prova di efficacia utilizzando le banche dati disponibili;

-          Analizzare criticamente, a un primo livello, gli articoli reperiti per comprendere la validità delle informazioni contenute e discuterne l’applicazione nei contesti clinici;

-          Gestire la pratica infermieristica sulla base delle migliori raccomandazioni di letteratura, reperendo le Linee guida e assumendo decisioni sulla base della forza delle raccomandazione e dei livelli di prova;

-          Proporre, rispetto a due informazioni contrastanti e che hanno un impatto sui pazienti, il percorso metodologico che assicura la migliore decisione clinica.

 

Contenuti specifici

-          Concetto di ricerca, di evidenze scientifiche per il nursing (EBN) e di Evidence Based Health care (EBHC); rapporto tra ricerca e EBN.

-          Ragioni che sostengono un approccio infermieristico basato sulle evidenze e barriere che ne ostacolano la diffusione nella pratica clinica.

-          Tappe metodologiche della pratica basata sulle evidenze:

a)      Formulare una domanda con la metodologia pio/pico

b)      Ricercare le informazioni in modo efficiente

c)       Valutare la qualità delle informazioni rilevate

d)      Gestire le informazioni sulla base delle risorse a disposizione, delle preferenze e valori dei pazienti e delle competenze cliniche

e)      Applicare la decisione cliniche e monitorizzarne l’effetto.

-          Tappe metodologiche della ricerca di linee guida:

a)      Concetto di linee guida

b)      Metodologia di sviluppo e validazione

c)       Differenziazione della linea guida con il protocollo, le procedure ed altri atti di indirizzo

d)      Fonti/banche dati delle linee guida e criteri di valutazione comparata di due linee guida (grading, agree).

-          Sviluppo operativo di almeno un percorso di ricerca applicativa della letteratura sulla base di un quesito clinico sviluppato in aula.

-          Esercizi di riconoscimento, collocazione entro la piramide delle evidenze e di lettura critica di: metanalisi, revisione sistematica della letteratura, revisione narrativa, RCT, studio di coorte e studio descrittivo.

-          Barriere che ostacolano la diffusione della pratica infermieristica basata sulle evidenze e strategie per superarle: analisi critica della letteratura a disposizione.

 

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali interattive.

Attività a piccoli gruppi in aula informatica per facilitare l’apprendimento anche applicativo: la loro frequenza sarà articolata sulla base delle esigenze di apprendimento di volta in volta individuate.

Possibili esercizi individuali (su cui il docente assicurerà la supervisione).

 

Modalità d’esame

Scritto (su un articolo diffuso agli studenti almeno 15 giorni ore della prova).

 

Testi di riferimento

Saiani L, Brugnolli A. Trattato di cure infermieristiche. Napoli: Idelson-Gnocchi, 2013. Cap. 9.

Polit DF, Beck CT. Fondamenti di ricerca infermieristica. Milano: McGraw-Hill; 2014. Cap. 1, 23, 4, 7, 19.

GRADE Working Group. Grading quality of evidence and strength of recommendations. British Medical Journal 2004; 328: 1490-1494.

Palese A. Dove leggere le evidenze scientifiche per il nursing? Assistenza Infermieristica e Ricerca, 2000; 19: 90-94.

Qaseen A, Forland F, Macbeth F, et al. Guidelines International Network: verso standard internazionali per la produzione di linee guida. Evidence 2012; 4(6): e1000022.

Tommasini C. Strategie per l’implementazione e l’adozione delle linee guida nella pratica clinica: breve rassegna della letteratura. Rischio Sanità 2009; 33: 5-11.

 

 

Modulo: ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE INFERMIERISTICA

 

SSD MED/45

(1 CFU, 12 ore)

Docente:

 

 

Obiettivi formativi specifici

Descrivere i profili professionali degli operatori sanitari, le competenze offerte da ciascuno e le strategie di integrazione organizzativa e professionale anche finalizzate ad evitare/contenere i rischi del paziente.

Indicare le norme che disciplinano l’esercizio professionale e il rapporto di lavoro dell’infermiere (in qualità di lavoratore dipendente, libero professionista) ed i contenuti della responsabilità giuridica sottesa ad ogni prestazione od omissione professionale.

Assumere la responsabilità e rispondere del proprio operato nella pratica professionale in conformità al profilo, al codice deontologico ed agli standard etici e legali.

Realizzare un inserimento efficace nei contesti di lavoro e lo sviluppo del proprio progetto professionale.

Comunicare in modo efficace con modalità verbali/non verbali e scritte, le valutazioni e le decisioni infermieristiche ai componenti del team.

 

 

Contenuti specifici

-          La pratica infermieristica e i livelli di governo dei processi assistenziali

-          Pratica infermieristica di base, esperta ed avanzata

-          I livelli della pratica infermieristica di base, esperta ed avanzata

-          Le variabili che possono influenzare l’apprendimento dall’esperienza nella pratica quotidiana

-          La consulenza infermieristica

-          I livelli di leadership nell’assistenza e nella gestione

-          Il progetto di sviluppo professionale orizzontale e verticale

-          Le aree di responsabilità clinica e organizzativa nell’assistenza infermieristica (legge 42/43 e 251/2001)

-          Contenuti del ccnl (declaratoria)

-          L’azienda sanitaria come struttura che definisce regole

-          Gli strumenti per la valorizzazione dei professionisti

-          Metodi e strumenti per l’integrazione dell’assistenza: le job description e i profili di ruolo di area clinica e di area manageriale

-          I processi di inserimento e valutazione del personale neoassunto;

-          Standard e indicatori di performance professionali: la valutazione condivisa dei risultati dell’assistenza

-          Attività multiprofessionale e multidisciplinare: riferimenti normativi e concettuali

-          Profili professionali degli operatori sanitari (infermiere generico, assistente sanitario, tecnico della prevenzione, tecnico di radiologia, dietista, terapista occupazionale, educatore professionale, medico)

-          Competenze offerte dai professionisti e strategie di integrazione organizzativa e professionale

-          Effetti dell’integrazione multidisciplinare

-          Concetto di ruolo, funzione, attività, responsabilità ed autonomia professionale

-          Collegi/ordini professionali

-          Il codice deontologico (2009)

-          Strategie di sviluppo della professione infermieristica

-          La documentazione infermieristica

-          L’attività libero-professionale

 

 

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali.

 

 

Modalità d’esame

Orale.

 

 

Testi di riferimento

Silvestro A. Commentario al Codice Deontologico dell’infermiere 2009. Milano: McGraw-Hill; 2009.

Benci L. L’operatore socio sanitario: autonomia, rapporti con i professionisti e responsabilità giuridica. Rivista di Diritto delle professioni sanitarie, 2001:4(3):219-234.

Benner P. L’eccellenza nella pratica clinica infermieristica. L’apprendimento basato sull’esperienza. Milano: McGraw-Hill; 2003. p. 1-36, 135-150.

DM 14 settembre 1994 n. 739.

Legge 42/99; Legge 10 agosto 2000 n. 251.

DPR 225/74 tit V; funzioni dell’ausiliario, dell’OTA, dell’OSS e dell’OSSS; declaratorie C e D -  CCNL 1998-2000.

Legge 1 febbraio 2006 n. 43 "Disposizioni in materia di professioni sanitarie infermieristiche, ostetrica, riabilitative, tecnico-sanitarie e della prevenzione e delega al Governo per l'istituzione dei relativi ordini professionali".

 

 

Modulo: MANAGEMENT SANITARIO

 

SSD MED/42

(1 CFU, 12 ore)

Docente:

 

 

Obiettivi formativi e contenuti specifici

-          Inquadrare il significato di management come scienza

-          Identificazione il legame tra management e riforme sanitarie

-          Acquisire un metodo per leggere il sistema sanitario, utilizzo dell’analisi sistemica

-          Contesto (fattori di ingresso)

-          Sistema organizzativo (struttura di base, meccanismi operativi, processi sociali)

-          Esterno (prodotti/servizi in uscita)

-          Apprendere le principali componenti del contesto

-          Politiche sociali (composizione del Welfare, modificazioni dell’offerta, tendenze di de/centralizzazione)

-          Definizione delle risorse

-          Politiche regionali

-          Acquisire conoscenze sul sistema organizzativo delle Aziende sanitarie rispetto alla struttura di base, ai meccanismi operativi ed ai processi sociali

-          I modelli organizzativi: concetti generali definizione e esemplificazione di Struttura di base, Meccanismi operativi e processi sociali

-          Focus sull’identificazione delle regole (pianificazione, programmazione e controllo, budget, project management…)

-          Orientare al lavoro per processo

-          Focus su ambito ospedaliero e correlazione con struttura di base, alcuni esempi di management (TQM, LEAN, Logistica del paziente…)

-          Focus su ambito territoriale e correlazione con struttura di base, rappresentazione della presa in carico multi professionale

 

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali.

 

Modalità d’esame

Orale.

 

Testi di riferimento

Vaccani R. La sanità incompiuta. Proposte ed esperienze di organizzazione del lavoro in sanità. Roma: NIS; 1992. Cap. 1.

Longo F. ASL, distretto, medico di base. Logiche e strumenti manageriali. Milano: Egea; 1999. Cap. 1, 2.

Borgonovi E. L’alfabeto del SSN. I parte (Mecosan Anno XX, n. 78. Aprile-Giugno 2011) e II parte (Mecosan Anno XX, n. 79. Luglio-Settembre 2011).

Casati G. Programmazione e controllo di gestione nelle aziende sanitarie. Milano: McGraw-Hill; 2000. Cap. 3.

Compagni et al. Team infermieristici di comunità ed empowerment: studio di tre casi nella realtà italiana. Mecosan Anno XX, n. 77. Gennaio-Marzo 2011.

Mackenbach JP, Karanikolos M, McKee M. Health policy in Europe: factors critical for success. BMJ 2013;346:f533doi: 10.1136/bmj.f533 (Published 20 March 2013).

 

 

Modulo: MEDICINA LEGALE

 

SSD MED/43

(1 CFU, 12 ore)

Docente:

 

 

Obiettivi formativi specifici

Integrare le conoscenze mediche e dei processi assistenziali con le nozioni del Diritto.

Apprendere una metodologia per affrontare le problematiche giuridiche e sociali poste dall’esercizio dell’Infermieristica, nel contesto delle altre professioni sanitarie e nel rispetto delle specifiche competenze.

Sviluppare piena consapevolezza della responsabilità giuridica sottesa ad ogni prestazione od omissione professionale.

 

Contenuti specifici

Esercizio della Medicina e Professioni Sanitarie. La professione infermieristica: competenza e limiti.

Medicina legale penalistica.

Elementi di Diritto penale: il reato, l’elemento psicologico, le cause di non punibilità; l’imputabilità.

Qualifiche giuridiche del sanitario.

Esercizio abusivo di una professione.

Delitti contro la vita: omicidio, infanticidio. L’eutanasia nel Diritto.

Delitti contro l’incolumità individuale: percosse e lesioni personali, maltrattamenti, delitti sessuali. L’abuso sul minore.

Medicina legale civilistica.

Capacità civile: interdizione e inabilitazione.

Risarcimento del danno alla persona: danno biologico, patrimoniale, morale.

Doveri legali del sanitario.

Prestare soccorso: omissione, rifiuto di atti d’ufficio.

Il consenso informato alle cure.

Cartella clinica.

Informare l’Autorità giudiziaria: referto e denuncia.

Segreto professionale.

La responsabilità professionale dell’infermiere.

Cenni di patologia forense.

Traumatologia forense: traumi contusivi, ferite da arma bianca e d’arma da fuoco.

Le asfissie meccaniche.

Normative specifiche di interesse sanitario.

Accertamenti e trattamenti sanitari obbligatori.

Interruzione volontaria della gravidanza.

Accertamento della morte e trapianti.

Tossicodipendenza.

Cenni di Medicina Legale previdenziale ed assistenziale.

Assicurazioni sociali.

Invalidità civile ed handicap.

 

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali e interattive.

 

Modalità d’esame

Test scritto a risposta multipla.

 

Testi di riferimento

Benci L. Aspetti giuridici della professione infermieristica. Elementi di legislazione sanitaria. II ed. Milano: McGraw-Hill; 2007.

Dispensa schematica fornita dal docente.

 

 

Modulo: METODOLOGIA DI ORGANIZZAZIONE PROCESSI ASSISTENZIALI

 

SSD MED/45

(1 CFU, 12 ore)

Docente:

 

 

Obiettivi formativi specifici

Discutere il concetto di organizzazione del lavoro infermieristico e i fattori che determinano la complessità organizzativa.

Confrontare l’efficacia dei diversi modelli di organizzazione dell’assistenza.

Individuare le logiche di pianificazione del lavoro assistenziale per gruppi di pazienti.

Sviluppare competenze di attribuzione di attività assistenziali standard agli operatori di supporto e attivare processi di supervisione.

Decidere gli strumenti di pianificazione e di documentazione dell’assistenza pertinenti alle esigenze dei pazienti e dei contesti di presa in carico.

Garantire continuità con consegne infermieristiche efficaci per durata e contenuto.

Definire le basi per il proprio sviluppo professionale.

Individuare le strategie per sostenere e promuovere la propria professionalità.

 

Contenuti specifici

-          Modelli organizzativo-assistenziali

-          Analisi organizzativa di un sistema organizzativo: struttura di base, meccanismi operativi e processi sociali

-          Modelli organizzativi di meso-sistema: ospedali per intensità di cure

-          Modelli organizzativi dell’assistenza di unità (per compiti, funzioni, settori, piccole équipes, primary care, case manager)

-          Definizione delle priorità assistenziali e gli strumenti per assicurare l’assistenza (differibilità/indifferibililità degli interventi)

-          Efficacia e coerenza dei modelli assistenziali rispetto a necessità/attese di utenti, operatori e servizi.

-          Attribuzione e affidamento

-          Affidabilità delle attività: gli ambiti di affidamento e di delega nel processo assistenziale

-          Ossc/oss: profilo di ruolo e competenze sulla base dei contenuti della conferenza stato – regioni (2003/2005)

-          Differenze tra profilo dell’ig e oss/ossc

-          Complessità assistenziale dei pazienti e decidere l’affidabilità delle attività

-          Processi di supervisione (normativa, formativa e di supporto) degli operatori di supporto

-          Dal piano personalizzato al progetto di assistenza

-          Progettazione e gestione delle cure a partire dai nursing outcome (esiti sensibili alle cure infermieristiche)

-          Strumenti di pianificazione assistenziale: il piano personalizzato, il piano standard, le clinical pathways

-          Il concetto di nursing minimum data set e la sua rilevanza

-          Consegne e trasferimento delle informazioni per assicurare continuità dell’’assistenza: metodologie, settimg, criteri di selezione dei dati essenziali

-          Pianificare e gestire il proprio sviluppo professionale

-          Indicatori di autovalutazione della competenza professionale

-          Strategie di sviluppo professionale ed organizzativo

-          L’autoprogettazione del proprio sviluppo: il portfolio professionale

 

 

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali.

 

Modalità d’esame

Orale.

 

 

Testi di riferimento

Palese A, Lavia B, Masala O, Moretto G, Pordenon M, Santarossa A, et al. Esiti sensibili alle cure infermieristiche: analisi critica della letteratura. Assistenza Infermieristica e Ricerca. 23008;27(2):33-42.

Barelli P, Pallaoro G, Perli S, Strimmer S, Zattoni L. Modelli di organizzazione dell'assistenza: sono efficaci? Assistenza Infermieristica e Ricerca 2006 (1): 35-42.

Benci L. L’operatore socio sanitario: autonomia, rapporti con i professionisti e responsabilità giuridica. Rivista di Diritto delle professioni sanitarie, 2001:4(3):219-234.

Palese A, Cabarcas R, Dotti R, Riboli O. Documentazione scritta (consegne e piani di assistenza). Assistenza Infermieristica e Ricerca 2006; 25(2): 109-115.

Bulfone G, Sumathy M, Grubissa S, Palese A. Trasferire efficacemente informazioni e responsabilità attraverso le consegne: revisione della letteratura. Assistenza Infermieristica e Ricerca 2012; 31(2): 91-101.

Saiani L, Palese A. Guida per pianificare lo sviluppo professionale e documentare le competenze. Assistenza Infermieristica e Ricerca, 2002; 21(2): 3-45.

Pitacco G. Un modello di analisi della complessità assistenziale. Indicatori e standard per l’assistenza infermieristica, Supplemento de L’infermiere 2003; 8-9: 22-27

Palese A, Granzotto D, Debora, Broll MG, Carlesso N. From health organisation-centred standardisation work process to a personhood- centred care process in an Italian nursing home: effectiveness on bowel elimination model. International Journal of Older People Nursing, 2010; 5: 179-187.

DPR 225/74 tit V; funzioni dell’ausiliario, dell’OTA, dell’OSS e dell’OSSS; declaratorie C e D - CCNL 1998-2000.

Conferenza Stato regioni 2003/2005 sul profilo dell’operatore di supporto.

 

 

Modulo: STATISTICA MEDICA

 

SSD MED/01

(2 CFU, 24 ore)

Docente:

 

 

Obiettivi formativi specifici

Descrivere le modalità di rilevazione e rappresentazione dei dati.

Individuare le analisi statistiche-descrittive ed inferenziali per dati quantitativi.

 

 

Contenuti specifici

-          La rilevazione dei dati

-          Terminologia

-          Scale di misura

-          La raccolta dei dati

-          Universo e campione

-          La rappresentazione dei dati: caso univariato

-          Seriazioni e tabulazioni

-          Rappresentazioni grafiche

-          Distribuzione di frequenze

-          L’analisi dei dati: caso univariato

-          Indici di posizione

-          Indici di dispersione

-          Descrizione e analisi dei dati: caso bivariato

-          Tabelle a doppia entrata

-          Rappresentazioni grafiche

-          Associazione

-          Covarianza

-          Correlazione

-          Stima intervallare

-          Intervalli di confidenza

-          Intervalli di confidenza per una proporzione

-          Intervalli di confidenza per una media

-          Verifica di ipotesi

-          Il test d’ipotesi

-          Test chi-quadrato

-          Test su una media

-          Test su due medie

 

 

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali ed esercizi in piccoli gruppi.

 

Modalità d’esame

Scritto (su un articolo diffuso agli studenti almeno 15 giorni ore della prova).

 

Testi di riferimento

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Hamer S, Collison G. Evidenced-Based Practice Assistenza Basata su Prove di Efficacia. Milano: McGraw-Hill; 2002.

Palese A. Dove leggere le evidenze scientifiche per il nursing? Assistenza Infermieristica e Ricerca; 2000, 19, 90-94.

GRADE Working Group. Grading quality of evidence and strength of recommendations. British Medical Journal 2004; 328:1490-1494.

Tommasini C. Strategie per l’implementazione e l’adozione delle linee guida nella pratica clinica: breve rassegna della letteratura. Rischio Sanità 2009; 33: 5-11.