INFORMAZIONI SU

Programmi a.a. 2015/2016 II anno CdL in Infermieristica (sede Pordenone)

 

Insegnamento

INFERMIERISTICA CLINICA IN AREA CHIRURGICA

 

CFU 7

Obiettivi formativi dell’insegnamento

L’Insegnamento offre agli studenti le conoscenze necessarie per una efficace assistenza perioperatoria generale e specifica nei più frequenti problemi di salute che richiedono un approccio chirurgico. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di:

  • Indicare i diversi ambienti in cui sono erogate le cure chirurgiche, le loro peculiarità strutturali, organizzative ed assistenziali (day-surgery, degenza);
  • Descrivere le manifestazioni cliniche, i meccanismi fisiopatologici, i flussi diagnostici ed i rischi/complicanze dei pazienti con problemi di interesse chirurgico (degli organi ed apparati del torace, apparato gastroenterico, endocrino e vascolare);
  • Riconoscere i principali segni e sintomi clinici, i flussi diagnostici ed i rischi/complicanze dei pazienti con problemi di interesse urologico: neoplasie, litiasi, andrologia e patologie disfunzionali;
  • Individuare le specificità assistenziali del paziente con problemi oncologici sottoposto a trattamento chirurgico;
  • Fornire le basi razionali del trattamento chirurgico, i principi, le tecniche e la tipologia dei trattamenti (intervento terapeutico, palliativo, ricostruttivo, demolitivo) indicando le ricadute sul paziente e sull’assistenza infermieristica;
  • Riconoscere i diversi flussi terapeutici (percorsi pre-ricovero; day hospital/day surgery) e le tecniche anestesiologiche adottate;
  • Indicare le principali tecniche anestesiologiche (anestesia generale, loco-regionale) ed i criteri di monitoraggio del paziente nella fase intra e post operatoria;
  • Applicare le modalità di valutazione e di gestione del dolore acuto post operatorio;
  • Descrivere le modalità di diagnosi e trattamento delle principali forme di dolore neoplastico, con supporto farmacologico e non;
  • Indicare le principali tecniche invasive per il trattamento del dolore oncologico avanzato;
  • Descrivere le caratteristiche anatomo-cliniche delle patologie neoplastiche e pre-neoplastiche di più frequente riscontro (tratto gastro-enterico, fegato, regione biliopancreatica, polmone, mammella, apparato genitale femminile, prostata, rene e via escretrice urinaria);
  • Indicare il contributo dei diversi tipi di esame anatomo-patologico nell’iter diagnostico,terapeutico chirurgico e/o medico e nel follow up delle patologie considerate;
  • Proporre sulla base dei quadri clinici trattati, della terapia chirurgica, delle complicanze e dei rischi intra e post operatori, nonché del percorso terapeutico del paziente, il piano assistenziale delle cure perioperatorie pertinente;
  • Indicare il ruolo organizzativo e riabilitativo dell’infermiere e le strategie per garantire la continuità assistenziale post dimissione.

 

 

Modulo: CHIRURGIA GENERALE

SSD MED/18, CFU 2, 24 ore

Docente:

 

Obiettivi formativi specifici

Al termine del corso lo studente sarà in grado di:

  • Conoscere i principali segni clinici e i flussi diagnostici delle patologie considerate
  • Conoscere i principi della terapia chirurgica
  • Correlare i quadri clinici con le procedure assistenziali infermieristiche

 

Contenuti specifici

-       Presentazione del corso

-       Introduzione alla chirurgia

-       Il paziente chirurgico

-       Neoplasie dell’esofago

-       Malattie funzionali esofagee

-       Diverticoli esofagei

-       Malattia da reflusso gastro-esofageo

-       Neoplasie gastriche

-       Ulcera gastrica e duodenale

-       Unità multidisciplinare di senologia

-       Neoplasie della mammella

-       Addome acuto

-       Occlusione intestinale

-       Polipi del colon

-       Neoplasie del colon-retto

-       Diverticoli del colon

-       Addome acuto

-       Occlusione intestinale

-       Polipi del colon

-       Neoplasie del colon-retto

-       Diverticoli del colon

-       Chirurgia ambulatoriale

-       Patologie proctologiche

-       Ittero col estatico

-       Litiasi biliare

-       Neoplasie del fegato

-       Pancreatite acuta e cronica

-       Neoplasie del pancreas

-       Pseudocisti pancreatiche

-       Ipertensione portale

-       Neoplasie del polmone

-       Patologie del mediastino

-       Day Surgery

-       Patologie linfo-venose

-       Arteriopatie croniche

 

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali con possibile coinvolgimento diretto di altri docenti.

 

Modalità d’esame

Scritto con domande a scelta multipla.

 

Testo/i di riferimento

Bresadola V. Chirurgica per le professioni sanitarie. Napoli: EdiSES; 2006.

Brunner, Suddarth. Nursing Medico Chirurgico. II ed. Milano: Casa Editrice Ambrosiana; 2006. Vol. 1-2.

Alla fine di ogni sezione del programma verrà lasciata copia del materiale didattico in forma di CD-ROM

 

 

Modulo: UROLOGIA

SSD MED/24, CFU 1, 12 ore

Docente:

  

Obiettivi formativi specifici

Descrivere le caratteristiche anatomo-cliniche delle patologie neoplastiche e pre-neoplastiche di più frequente riscontro (apparato genitale femminile, prostata, rene e via escretrice urinaria);

 

Contenuti specifici

Introduzione all’urologia

-       Conoscenza della terminologia urologica corretta

-       Definizione della fisiopatologia del ciclo vescicale

-       Inquadramento dell’anatomia e fisiologia dell’apparato urinario

Le grosse sindromi urologiche

-       Inquadramento dell’insufficienza renale

-       Inquadramento delle sindromi dolorose dell’alta via escretrice

-       La colica renale

-       La lombalgia

-       La gestione infermieristica del paziente con dolore acuto

-       L’ematuria

-       Cause mediche e chirurgiche dell’ematuria

-       Inquadramento diagnostico

-       Ematuria dell’alta via escretrice e sua gestione

-       Ematuria delle basse vie urinarie e sua gestione

L’iperplasia prostatica benigna

Le neoplasie dell’apparato urinario

-       Le neoplasie del rene

-       Le neoplasie dell’epitelio di transizione

-       Il carcinoma prostatico

Derivazione urinaria; cateterismo vescicale e dell’alta via escretrice

-       Conoscenza dei presidi e dei diversi tipi di cateteri vescicale

-       La gestione infermieristica del paziente portatore di catetere a permanenza

-       Il cateterismo intermittente

La diagnostica per immagini in Urologia

Cenni di andrologia

Il dolore acuto postoperatorio

 

Modalità di svolgimento

Lezione.

 

Modalità d’esame

Scritta.

 

Testo/i di riferimento

Verrà indicato dal docente.

 

 

Modulo: ANESTESIOLOGIA

SSD MED/41, CFU 1, 12 ore

Docente:

 

Obiettivi formativi specifici

  • Indicare le principali tecniche anestesiologiche (anestesia generale, loco-regionale) ed i criteri di monitoraggio del paziente nella fase intra e post operatoria;
  • Applicare le modalità di valutazione e di gestione del dolore acuto post operatorio;
  • Descrivere le modalità di diagnosi e trattamento delle principali forme di dolore neoplastico, con supporto farmacologico e non;

 

Contenuti specifici

Valutazione preoperatoria: dalla chirurgia ambulatoriale alla chirurgia maggiore

Digiuno preoperatorio: linee guida

Anestesia

-       Starter, anestetici inalatori, oppioidi, miorilassanti

-       Principali tecniche di anestesia generale (inalatoria ed endovenosa) e loco-regionale (peridurale, subaracnoidea, periferica)

Monitoraggio intraoperatorio

-       ECG

-       Capnometria

-       Saturimetria

-       Pressione arteriosa non invasiva

-       Temperatura

Tecniche di gestione di base delle vie aeree

-        Ventilazione manuale

-        Intubazione endotracheale

-        I ventilatori per anestesia

Il percorso e le complicanze post-operatorie

Il dolore acuto postoperatorio

 

Modalità di svolgimento

Lezione.

 

Modalità d’esame

Scritta.

 

Testo/i di riferimento

Romano E. Anestesia - I principi e le tecniche. Milano: UTET; 1991.

Miller RD. Anesthesia. Churchill Livingstone; 2009.

Novelli GP. Anestesia, Rianimazione ed Emergenze Medico-Chirurgiche. Napoli: Idelson-Gnocchi; 2001.

Rosen P. Emergency Medicine. Elsevier - Mosby; 2013.

Civetta JM. Critical Care. Philadelphia: J.B. Lippincott; 1989.

American Heart Association. Health Care Provider’s Manual for Basic Life Support.

American Heart Association. Textbook of advanced cardiac life support

Bongard FS, SUE DY. Critical Care Diagnosis & Treatment. Lange Medical Books - McGraw-Hill; 2002.

Saunders CE, Ho MT. Emergency Diagnosis & Treatment. Lange Medical Books - McGraw-Hill; 1992.

 

 

Modulo: ANATOMIA PATOLOGICA

SSD MED/08, CFU 1, 12 ore

Docente:  


Obiettivi formativi specifici

  • Indicare il contributo dei diversi tipi di esame anatomo-patologico nell’iter diagnostico,terapeutico chirurgico e/o medico e nel follow up delle patologie considerate;

 

Contenuti specifici

Introduzione

-       Significato dei diversi tipi di esame diagnostico nell’iter clinico del paziente

-       Contributo dell’esame anatomo-patologico nella scelta terapeutica

-       Tipi di esame anatomo-patologico e loro utilizzo nei diversi contesti clinici

-       Patologia neoplastica

-       Basi anatomo-patologiche del comportamento clinico delle neoplasie epiteliali nei visceri cavi ed organi parenchimatosi

-       Caratteristiche della progressione neoplastica (estensione per contiguità, recidiva, disseminazione per via linfatica o ematica, metastasi)

-       Parametri morfologici che influiscono sulla progressione di malattia (stadio, oncotipo, grado)

-       Fattori morfologici predittivi di risposta a terapia

-       Significato della terapia bersaglio

-       Significato clinico di condizione e lesione precancerosa e cenni sulle loro caratteristiche morfologiche

-       Modalità d'invio del materiale per esame anatomo-patologico e compilazione della richiesta d'esame

Neoplasie del tratto esofago-gastrico

-       I carcinomi spinocellulari e gli adenocarcinomi esofagei

-       Adenocarcinoma dello stomaco distale (epidemiologia, fattori di rischio, cenni di morfologia, modalità di progressione, fattori morfologici prognostici, lesioni e condizioni precancerose)

-       La malattia da reflusso gastro-esofageo

-       L'infezione da Helicocter pylori e patologie correlate

Neoplasie del colon

-       Definizione di polipo e tipi di polipo colico

-       Le sindromi polipose

-       La neoplasia intraepiteliale colo-rettale: cenni su morfologia e grado

-       La sequenza adenoma-carcinoma

-       Fattori di rischio nello sviluppo del carcinoma colorettale in soggetti affetti da adenoma sporadico e linee guida per lo screening del carcinoma colorettale

-       Carcinoma sporadico colorettale: modalità di progressione, fattori prognostici

Malattia infiammatoria cronica del colon

-       Retto-colite ulcerosa e malattia di Crohn (distribuzione anatomica, caratteristiche macroscopiche e cenni istologici)

-       Fasi di malattia nella rettocolite ulcerosa

-       Complicanze instestinali ed extraintestinali e cancerogenesi colo-rettale nella malattia infiammatoria cronica del colon

Neoplasie di fegato, vie biliari e pancreas

-       Morfogenesi della cirrosi epatica e delle sue complicanze (ipertensione portale, varici, splenomegalia congestizia) con riferimenti alle sue principali cause (alcool, NASH, epatiti virali, malattie delle vie biliari, danno da farmaci e tossici)

-       Epatopatie chirurgiche: iperplasia nodulare focale, adenoma epatocitario, carcinoma epatocellulare, colangiocellulare e misto (fattori di rischio, caratteristiche clinico-epidemiologiche, morfologiche, modalità di progressione, fattori prognostici)

-       Razionale del trapianto di fegato nel trattamento del carcinoma epatocellulare

-       Conseguenze su fegato e pancreas delle neoplasie del pancreas e vie biliari

-       Lesioni precancerose e principali carcinomi del pancreas, colecisti e vie biliari extra-epatiche (epidemiologia, fattori di rischio, morfologia, progressione di malattia e sopravvivenza)

Neoplasie della mammella

-       Definizione di multicentricità e multifocalità delle lesioni mammarie

-       Epidemiologia, fattori di rischio e caratteristiche clinico-morfologiche delle principali varianti del carcinoma invasivo mammario

-       Modalità di progressione, fattori prognostici e predittivi di risposta a terapia, sopravvivenza

-       Principali tipi di lesioni precancerose della mammella, rischio di multifocalità/multicentricità e bilateralità e tempo di progressione al carcinoma

-       Fattori di rischio nella recidiva del carcinoma duttale in situ

-       Significato clinico del linfonodo sentinella

Tumori renali

-       Cenni anatomo-clinici sul tumore di Wilms

-       Epidemiologia, classificazione e caratteristiche principali dei carcinomi renali di tipo adulto sporadici ed ereditari

-       Progressione di malattia, fattori prognostici morfologici

-       Insufficienza renale cronica e trattamento con ciclosporina come fattori di rischio per l'insorgenza del carcinoma renale

Tumori della via escretrice urinaria

-       Definizione di plurifocalità sincrona e metacrona dei carcinomi uroteliali

-       Epidemiologia, cenni di morfologia e significato clinico dei carcinomi uroteliali (in situ, superficiali papillari e invasivi profondi)

-       Prognosi e possibilità terapeutiche nei tumori papillari superficiali

-       Progressione dei carcinomi invasivi profondi della vescica

-       Modalità di esecuzione dell’esame citologico urinario

Carcinoma prostatico

-       Significato clinico del PSA

-       Epidemiologia del carcinoma prostatico latente e clinicamente manifesto

-       Caratteristiche del carcinoma prostatico: multifocalità, bilateralità, pattern e score di Gleason

-       Progressione di malattia, stadiazione e prognosi

-       Problematiche nella diagnosi mediante agobiopsia di adenocarcinoma

-       Significato della diagnosi di PIN e ASAP

Carcinomi del polmone

-       Epidemiologia, fattori di rischio, clinica e differenze nell'estensione locoregionale dei carcinomi polmonari centrali e periferici

-       Progressione di malattia e stadiazione

-       Oncotipi: sedi preferenziali, fattori prognostici, condizioni e lesioni precancerose, comportamento clinico, sopravvivenza e risposta a terapia

-       Metodiche diagnostiche nei tumori polmonari

Aterosclerosi

-       Morfogenesi delle lesioni aterosclerotiche semplici e complicate, concetto di vulnerabilità e instabilità di placca

-       Complicanze dell’aterosclerosi: trombosi, embolia, aneurisma

-       Conseguenze emodinamiche dell’aterosclerosi e danno tessutale correlato: infarto, riduzione cronica della perfusione, sviluppo di circolazione collaterale, vulnerabilità all’ipossia dei singoli tessuti

-       Principali quadri anatomo-clinici di danno tissutale

Neoplasie dell'ovaio

-       Classificazione istogenetica dei tumori ovarici

-       Modalità di progressione e stadiazione e significato del peritoneo nella loro disseminazione

-       I tumori epitelio-stromali dell’ovaio: teorie sulla genesi dei diversi oncotipi e loro comportamento

-       Concetto di tumore “borderline” e comportamento clinico delle varianti sierosa e mucinosa

-       Cenni epidemiologici e clinici sui tumori germinali ovarici e dello stroma gonadico

Neoplasie del corpo uterino e cervice (argomenti trattati durante il Seminario di ginecopatologia al 3° anno)

-       Epidemiologia e clinica dei carcinomi dell’endometrio di tipo I e II

-       Progressione di malattia, fattori prognostici e sopravvivenza

-       Oncotipi principali e relative lesioni e condizioni precancerose

-       Lesioni miometriali neoplastiche

-       Lesioni precancerose e carcinomi della cervice uterina, progressione

-       Screening

 

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali anche in compresenza con altri docenti dell’insegnamento.

Laboratorio autoptico in periodi di tirocinio con partecipazione degli studenti a gruppi e visione di un riscontro diagnostico con discussione anatomo-clinica del caso.

Seminario di ginecopatologia sulle neoplasie del corpo uterino e cervice nell'ambito del corso integrato Materno-infantile al 3° anno in accordo / compresenza col docente di Ginecologia e Ostetricia del Corso Integrato di Infermieristica clinica in area Materno-Infantile.

 

Modalità d’esame

Scritto con domande a scelta multipla.

 

Testo/i di riferimento

Robbins. Basic Pathology E-book. IX ed. Saunders; 2012.

In anticipo rispetto alla discussione dei diversi argomenti verrà lasciata copia del materiale didattico in forma di file in formato pdf.

 

 

Modulo: INFERMIERISTICA CHIRURGICA

SSD MED/45, 2 CFU, 24 ore

Docente:

 

Obiettivi formativi specifici

Il modulo intende fornire allo studente le conoscenze per:

  • L’identificazione dei principali rischi o possibili problemi ed interventi infermieristici nella fase postoperatoria
  • La pianificazione dell’assistenza pre e post-operatoria al paziente sottoposto ad intervento chirurgico all’esofago, allo stomaco, al colon retto, alla mammella, al pancreas, al fegato ed al polmone

 

Contenuti specifici

-       L’assistenza infermieristica prima e dopo esami diagnostici e strumentali specifici (broncoscopia, Rx Tubo digerente, gastroscopia, clisma opaco, colonscopia, biopsia epatica, ERCP, TAC, PET e RMN)

-       La valutazione preoperatoria dello stato nutrizionale del paziente e le principali terapie nutrizionali di supporto da utilizzare nella fase pre e post-operatoria (NPT, NE e dieta: implicazioni infermieristiche nella gestione, principali complicanze ed interventi)

-       Il monitoraggio postoperatorio (PA, FP, SaO2 e FR, diuresi e ferita) e le problematiche postoperatorie con particolare riferimento ai dati significativi da raccogliere-scale di valutazione e ai principali interventi da attuare in caso di nausea e vomito (fattori di rischio e strategie per controllare la PONV), dolore (VAS, NRS – le principali modalità di controllo del dolore postoperatorio), emorragie e disordini idrici (fattori di rischio, monitoraggio attraverso il bilancio idrico e PVC), ritenzione urinaria, ileo paralitico (fattori di rischio e strategie di controllo della complicanza), complicanze respiratorie (fattori di rischio e strategie preventive es. ginnastica respiratoria), tromboflebiti (fattori di rischio e strategie preventive)

-       La gestione dei drenaggi (addominali, cervicali e toracici) compreso il tubo di Kehr

-       La preparazione della dimissione del paziente: informazioni necessarie al paziente rispetto alla dieta, alla gestione della ferita e alle problematiche che potrebbero insorgere

-       L’assistenza al paziente sottoposto ad intervento di gastrectomia: gestione del SNG e della dieta

-       L’assistenza al paziente sottoposto a prostatectomia: gestione del catetere e consigli per prevenire l’incontinenza urinaria

-       L’assistenza al paziente sottoposto a mastectomia: educazione e informazione per prevenire il linfedema

-       L’assistenza al paziente operato di colectomia: gestione dei presidi stomali e educazione alla dieta

-       L’assistenza al paziente operato di pneumectomia: la gestione del drenaggio toracico

 

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali.

Discussione di casi clinici.

 

Modalità d’esame

Scritto con domande a scelta multipla.

 

Testo/i di riferimento

Brunner, Suddarth. Nursing Medico Chirurgico. II ed. Milano: Casa Editrice Ambrosiana; 2006. Vol. 1-2. Unità 4.

Bresadola V. Chirurgica per le professioni sanitarie. Napoli: EdiSES; 2006. Cap. 2, 3, 4, 5, 8, 9, 11, 13, 14, 18, 20.

 

 

 

 

Insegnamento

INFERMIERISTICA CLINICA IN AREA MEDICA

 

CFU 8

Obiettivi formativi dell’insegnamento

L’Insegnamento offre agli studenti le conoscenze necessarie ad assistere pazienti con problematiche internistiche più frequenti quali i problemi respiratori acuti e cronici, cardiovascolari, metabolici, renali acuti e cronici, gastro-intestinali acuti e cronici, epatici, ed infettivologici. Lo studente, al termine dell’insegnamento, è in grado di:

  • Descrivere l’epidemiologia, i meccanismi fisiopatologici, le basi patogenetiche, i flussi diagnostici, terapeutici e riabilitativi dei pazienti con patologie dell’apparato respiratorio acute e croniche; cardiovascolari (fattori di rischio, cardiopatia ischemica, scompenso cardiaco, ipertensione arteriosa); dell’apparato digerente (malattie del fegato acute e croniche, cirrosi epatica con le sue complicanze, diarree e malassorbimenti, pancreatici acute e croniche); diabete e sue complicanze, squilibri elettrolitici;
  • Riferire gli elementi di base interpretativi del tracciato elettrocardiografico e dell’equilibrio acido base utili alla comprensione dei problemi del paziente;
  • Indicare le problematiche infettivologiche a maggiore valenza nella realtà nazionale ed i principali trend epidemiologici;
  • Descrivere i quadri clinici prioritari, le modalità di accertamento e di monitoraggio, i rischi e le complicanze, le strategie terapeutiche ed assistenziali nella persona con infezione trasmissibile per via ematica, aerea, oro-fecale e per contatto;
  • Somministrare accuratamente i farmaci di interesse infettivologico;
  • Riconoscere il rischio infettivo nel paziente gravemente immunocompromesso;
  • Descrivere i principali quadri, la diagnostica strumentale e non, i principali rischi e complicanze, le strategie terapeutiche ed assistenziali nella gestione del paziente con problemi nefrologici (sindrome nefrosica, nefritica, glomerulonefriti, infezioni delle vie urinarie, dializzato e candidato/sottoposto al trapianto di rene);
  • Riconoscere le lesioni dermatologiche di base (papule, noduli, erosioni), e monitorare l’evoluzione delle lesioni pigmentate della cute (nevi/melanomi);
  • Intervenire nella gestione delle ulcere venose ed arteriose croniche degli arti inferiori anche utilizzando tecniche di medicazione avanzata;
  • Intervenire nel limitare il rischio di contagio attraverso strategie di prevenzione delle malattie parassitarie della cute (scabbia, micosi, pediculosi);
  • Riconoscere i fattori scatenanti la riacutizzazione e i criteri di monitoraggio dei pazienti con problemi internistici, infettivologici, nefrologici e dermatologici;
  • Riconoscere le caratteristiche strutturali, dei processi di lavoro e dei percorsi di cura nei diversi contesti in cui sono presi in carico i pazienti con problematiche internistiche, infettivologiche, nefrologiche e dermatologiche;
  • Intervenire adottando strategie di prevenzione, educazione terapeutica e di sviluppo del selfcare del paziente con problematiche internistiche, infettivologiche, nefrologiche e dermatologiche;
  • Applicare i criteri per la gestione del fabbisogno dietetico anche in interdipendenza con altre figure professionali, attivando strategie di educazione alimentare;
  • Indicare le specificità della dieta da adottare nei pazienti con problematiche internistiche, infettivologiche, metaboliche, e renali;
  • Riconoscere i pazienti a rischio di dimissione difficile.

 

 

Modulo: MEDICINA INTERNA

SSD MED/09, CFU 2, 24 ore

Docente:

 

Obiettivi formativi specifici

Descrivere l’epidemiologia, i meccanismi fisiopatologici, le basi patogenetiche, i flussi diagnostici, terapeutici e riabilitativi dei pazienti con patologie dell’apparato respiratorio acute e croniche; cardiovascolari (fattori di rischio, cardiopatia ischemica, scompenso cardiaco, ipertensione arteriosa); dell’apparato digerente (malattie del fegato acute e croniche, cirrosi epatica con le sue complicanze, diarree e malassorbimenti, pancreatici acute e croniche); diabete e sue complicanze, squilibri elettrolitici;

Riferire gli elementi di base interpretativi del tracciato elettrocardiografico e dell’equilibrio acido base utili alla comprensione dei problemi del paziente;

 

Contenuti specifici

Introduzione alla medicina interna

-        Definizione

-        Elementi di metodologia clinica in medicina interna

-        Concetto di normalità e di malattia in medicina

-        Il concetto di causa di malattia

-        I fattori di rischio per malattia

-        Screening e prevenzione delle malattie

-        Interpretazione dei test diagnostici

-        La medicina basata sull’evidenza

La malattia cardiovascolare

-        Fisiopatologia della malattia cardiovascolare

-        I fattori di rischio per malattia cardiovascolare

-        Conseguenze della malattia cardiovascolare

-        Approccio al paziente con malattia cardiovascolare

-        L’elettrocardiogramma

L’ipertensione arteriosa

-        Definizione ed epidemiologia

-        Aspetti nutrizionali

-        Elementi di fisiopatologia

-        Diagnosi di ipertensione e valutazione del danno d’organo da ipertensione

-        Aspetti nutrizionali

-        Elementi di terapia dell’ipertensione

Il diabete mellito

-        Definizione ed epidemiologia

-        Elementi di fisiopatologia del diabete tipo I e tipo II

-        Diagnosi di diabete e valutazione del danno d’organo da diabete

-        Aspetti nutrizionali

-        Elementi di terapia insulinica

-        Elementi di terapia ipoglicemizzante orale

Le dislipidemie

-        Definizioni ed epidemiologia

-        Elementi di fisiopatologia delle dislipidemie

-        Diagnosi di dislipidemia e valutazione del danno d’organo da dislipidemia

-        Aspetti nutrizionali

-        Elementi di terapia ipolipemizzante

Obesità e sindrome metabolica

-        Definizione ed epidemiologia

-        Elementi di fisiopatologia

-        Criteri diagnostici e valutazione delle comorbidità più rilevanti

-        Aspetti nutrizionali

-        Elementi di terapia medica e chirurgica

La fibrillazione atriale cronica

-        Definizione ed epidemiologia

-        Elementi di fisiopatologia

-        Criteri diagnostici

-        Complicanze della fibrillazione atriale

-        Problematiche terapeutiche

Lo scompenso cardiaco

-        Definizione ed epidemiologia dello scompenso sistolico e diastolico

-        Cause di scompenso cardiaco

-        Elementi di fisiopatologia dello scompenso

-        Diagnosi di scompenso

-        Elementi di terapia dello scompenso

Le malattie respiratorie

-        Approccio al paziente con malattie respiratorie

-        Lo studio della funzione respiratoria

-        Bronco pneumopatie cronico ostruttive

-        Polmoniti comunitarie e nosocomiali

Le malattie del tratto gastro-enterico

-        Gastrite e ulcera peptica

-        Malattie infiammatorie croniche intestinali

-        Epatopatie virali e tossico-dismetaboliche

-        La cirrosi epatica

Le tireopatie

-        Richiami di fisiologia sulla funzione tiroidea

-        Ipotiroidismo e ipertiroidismo

-        Elementi diagnostici dei distiroidismi

-        Cenni di terapia dei distiroidismi

L’equilibrio acido-base e idro-elettrolitico

-        Elementi costituenti l’equilibrio acido-base

-        Elementi costituenti l’equilibrio idro-salino

-        Alterazioni dell’equilibrio acido-base e dell’equilibrio idro-salino

-        Cenni di terapia

 

Modalità di svolgimento

Lezione frontale.

 

Modalità d’esame

Scritta.

 

Testo/i di riferimento

Incalzi RA. Medicina Interna per scienze infermieristiche. Padova: Piccin; 2012.

Claudio Rugarli C. Medicina Interna Sistematica. Milano: Elsevier; 2010.

 

 

Modulo: INFERMIERISTICA NELLE MALATTIE INFETTIVE

SSD MED/45, CFU 1, 12 ore

Docente:

 

Obiettivi formativi specifici

Indicare le specificità assistenziali da adottare nella prevenzione e gestione delle persone con problemi infettivologici.

 

Contenuti specifici

-        Infezioni ospedaliere e responsabilità infermieristica

-        Precauzioni standard e precauzioni aggiuntive

-        Malattie a trasmissione parenterale, aerogena, oro-fecale

-        Problematiche di controllo epidemiologico e di gestione infermieristica correlate ai seguenti problemi di salute:

-        Tubercolosi, Meningite

-        HIV, HBV, HCV

-        CDAD (Clostridium Difficile Associated Diarrhea), MRSA, Salmonella, Scabbia, Epatite A

-        Management infermieristico dei sintomi, delle complicanze e degli effetti collaterali legati ai trattamenti farmacologici

-        Strategie di prevenzione, controllo ambientale e comportamentale

-        Infezioni correlate all’assistenza (ICA): analisi delle Linee Guida emanate dal CDC di Atlanta su:

-        Catheter-associated Urinary Tract Infection (CAUTI)

-        Central Line-Associated Bloodstream Infections (CLABSI) in Non-Intensive Care Unit (non-ICU) Settings

-        Guidelines for the Prevention of Intravascular Catheter-Related Infections.

-        BUNDLE per la prevenzione delle infezioni da MRSA, Clostridium Difficile, infezioni ferita chirurgica, CVP, polmoniti nei pazienti con ventilazione assistita

-        Indagini microbiologiche

-        Fase pre-analitica delle indagini microbiologiche (dalla raccolta all’invio): emocolture, urinocoltura, tamponi per diagnosi, raccolta feci, colture secrezioni respiratorie

 

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali e casi clinici.

 

Modalità d’esame

Test con domande a scelta multipla.

 

Testo/i di riferimento

Saiani L, Brugnolli A. Trattato di cure infermieristiche. Napoli: Sorbona – Idelson Gnocchi; 2011. Vol. 2, Unità 16, Cap. 70 (“Assistenza a persone affette da malattie infettive”).

Palese A, Battistig P, Garlatti I, Scarparo C. La prevenzione della contaminazione delle emocolture. Assistenza Infermieristica e Ricerca 2010; 29 (4): 192-197.

http://www.cdc.gov/

Materiale fornito dal docente.

 

 

Modulo: MALATTIE INFETTIVE

SSD MED/17, CFU 1, 12 ore

Docente:

 

Obiettivi specifici

Il modulo intende fornire allo studente una serie di conoscenze/competenze:

  • Conoscenza e descrizione delle principali malattie infettive e dei loro agenti eziologici
  • Descrizione dei principali meccanismi di trasmissione delle malattie infettive
  • Conoscenza specificatamente delle seguenti sindromi infettive: polmoniti, meningiti, sepsi, infezione da HIV ed epatiti, tubercolosi, infezioni correlate alle pratiche assistenziali
  • Applicazione pratica dei concetti di antibioticoterapia e antibiotico-profilassi

 

Contenuti specifici

-       Generalità sulle malattie infettive

-       Antibioticoterapia pratica

-       L’infezione da HIV

-       Le sepsi

-       Le meningiti

-       Le polmoniti

-       La tubercolosi

-       Le infezioni correlate alle pratiche assistenziali

-       Profilassi post-esposizione

-       Vaccinazioni

-       Virus influenzali (pandemie ed epidemie stagionali)

 

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali e casi clinici.

 

Modalità d’esame

Test con domande a scelta multipla.

 

Testo/i di riferimento

Moroni M, Esposito R, De Lalla F. Malattie infettive. Milano: Elsevier; 2008.

Bassetti M. Chemioterapici antiinfettivi e loro impiego razionale. Milano: Acaddemy; 2010.

 

 

Modulo: NEFROLOGIA

SSD MED/14, CFU 1, 12 ore

Docente:

 

Obiettivi specifici

Descrivere i principali quadri, la diagnostica strumentale e non, i principali rischi e complicanze, le strategie terapeutiche ed assistenziali nella gestione del paziente con problemi nefrologici (sindrome nefrosica, nefritica, glomerulonefriti, infezioni delle vie urinarie, danno renale acuto, insufficienza renale cronica, e candidato/sottoposto al trapianto di rene);

 

Contenuti specifici

Segni e sintomi delle malattie renali

-       Valutazione quantitativa e qualitativa della diuresi (e sue implicazioni), alterazione dei parametri ematici relativi a disfunzioni renali

-       Le glomerulonefriti

-       Le nefropatie tubulointerstiziali

-       Le infezioni delle vie urinarie

-       L’insufficienza renale acuta e cronica

-       La terapia sostitutiva dell’insufficienza renale avanzata

 

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali e casi clinici.

 

Modalità d’esame

Test con domande a scelta multipla.

 

Testo/i di riferimento

Materiale fornito dal docente.

 

 

Modulo: DERMATOLOGIA

SSD MED/35, CFU 1, 12 ore

Docente:

 

Obiettivi formativi specifici

Il modulo intende presentare una panoramica delle principali malattie cutanee e sessualmente trasmesse. Al termine del corso lo studente avrà acquisito le conoscenze per:

  • Riconoscere le più comuni malattie dermatologiche e veneree;
  • Osservare, descrivere e riferire segni e sintomi cutanei;
  • Riconoscere eventuali fattori di rischio per il paziente, per sé e per gli altri;
  • Identificare le problematiche di assistenza e gestione del paziente dermatologico;
  • Gestire la terapia farmacologia topica e sistemica monitorando i risultati e gli effetti collaterali.

 

Contenuti specifici

Cenni di anatomia morfologica, istologia e fisiologia della cute

Semeiotica dermatologica

Le principali malattie dermatologiche

-       Le reazioni cutanee da farmaci

-       Le malattie bollose ed immunitarie

-       I nevi

-       Le neoplasie cutanee

-       Le Malattie a Trasmissione Sessuale

-       Le ustioni

-       Le ulcere cutanee degli arti inferiori

-       La terapia dermatologica

 

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali.

Frequenza della Clinica Dermatologica.

 

Modalità d’esame

Scritto con domande a scelta multipla.

 

Testi di riferimento

Rebora A, Veraldi S. Core Curriculum Dermatologia. Milano: McGraw-Hill; 2012.

Leigheb G. Testo e Atlante di Dermatologia. Pavia: Edimes; 2004.

Cainelli T, Giannetti A, Rebora A.  Manuale di Dermatologia Medica e Chirurgica. Milano: McGraw-Hill; 2008.

 

 

Modulo: INFERMIERISTICA MEDICA

SSD MED/45, CFU 1, 12 ore

Docente:


Obiettivi formativi specifici

Il modulo intende fornire allo studente le conoscenze per:

  • Decidere strategie di sorveglianza notturna e diurna dei pazienti
  • Strutturare un piano educativo per la gestione del problema di salute, per la prevenzione delle maggiori complicanze e per sviluppare l’alleanza terapeutica per la persona affetta da:

o   Diabete mellito

o   Ipertensione arteriosa

o   Cirrosi epatica

  • Elaborare un progetto educativo finalizzato alla riabilitazione cardiologica nella persona affetta da Scompenso cardiaco congestizio
  • Predisporre un progetto educativo finalizzato alla riabilitazione respiratoria nella persona affetta da Bronco - Pneumopatia Cronico Ostruttiva
  • Sviluppare competenze di assistenza infermieristica alla persona con insufficienza renale.
  • Sviluppare capacità ed abilità di Wound Care

 

Contenuti specifici

Sorveglianza

-      Definizione e obiettivi della sorveglianza infermieristica

-      Ricerca infermieristica sulla sorveglianza

-      Interventi e strategie assistenziali appropriate ad ottimizzare la sorveglianza

Diabete mellito

-      Complicanze acute

-      Chetoacidosi

-      Coma iperglicemico iperosmolare non chetonico

-      Ipoglicemia

-      Infezioni

-      Complicanze croniche: Piede diabetico

-      Accertamento di 1° e 2° livello, scale di valutazione

-      Diagnosi infermieristica

-      Rischio elevato di gestione inefficace del regime terapeutico

-      Rischio/presenza di lesioni del piede diabetico

-      Pianificazione: Progetto educativo finalizzato all’alleanza terapeutica

-      Interventi di prevenzione e trattamento del piede diabetico

-      Obiettivi ed esiti attesi

-      Mantenimento dei valori ottimali della glicemia

-      Assenza di lesioni

-      Mantenimento del peso corporeo

-      Relazioni efficaci

-      Ambiti di intervento: controlli e farmaci, attività fisica, alimentazione, educazione all’igiene

Ipertensione arteriosa

-      Fattori di rischio cardiovascolare

-      Complicanze: trombosi ed emorragie

-      Accertamento di 1° e 2° livello, scale di valutazione

-      Diagnosi infermieristica: Gestione inefficace del regime terapeutico

-      Pianificazione: Progetto educativo finalizzato all’alleanza terapeutica

-      Obiettivi ed esiti attesi: Alleanza terapeutica

-      Ambiti di intervento: stili di vita, alimentazione, attività fisica, farmaci

Cirrosi epatica

-      Complicanze

-      Ascite

-      Peritonite batterica spontanea

-      Encefalopatia porto-sistemica

-      Emorragie digestive

-      Accertamento 1° e 2° livello, scale di valutazione

-      Diagnosi infermieristica: Rischio elevato di gestione inefficace del regime terapeutico.

-      Pianificazione: Progetto educativo finalizzato alla prevenzione della formazione dell’ascite e dell’encefalopatia porto-sistemica

-      Obiettivi ed esiti attesi: Alleanza terapeutica

-      Mantenimento/recupero dell’attività fisica

-      Recupero e mantenimento del peso corporeo ideale

-      Cute integra

-      Assenza di edemi declivi ed ascite

-      Mantenimento dello stato di coscienza e dell’orientamento temporo-spaziale

-      Ambiti di intervento

-      Collaborazione alla paracentesi ed alla biopsia epatica

-      Prevenzione/gestione dell’ascite

-      Prevenzione dell’encefalopatia epatica

-      Stili di vita, alimentazione, eliminazione, attività fisica

-      Farmaci

Scompenso cardiaco congestizio

-      Clinica: ipoperfusione e congestione venosa

-      Accertamento di 1° e 2° livello, scale di valutazione

-      Diagnosi infermieristica: intolleranza all’attività fisica e di vita quotidiana correlata ad insufficiente conoscenza della necessità di tecniche adattative secondaria ad alterata funzionalità cardiaca

-      Pianificazione: Progetto educativo finalizzato alla riabilitazione cardiologica

-      Obiettivi ed esiti attesi

-      Adeguato ritmo sonno-veglia

-      Mantenimento/recupero dell’attività fisica

-      Recupero e mantenimento del peso corporeo ideale

-      Adesione terapeutica (farmacologica e dietetica)

-      Assenza/diminuzione dell’ansia

-      Ambiti di intervento: riabilitazione cardiologica (concetti generali, criteri, modalità, alimentazione, attività fisica, supporto psico-sociale)

Bronco-pneumopatia cronico ostruttiva

-      Clinica: ipoperfusione e congestione venosa

-      Accertamento di 1° e 2° livello, scale di valutazione

-      Diagnosi infermieristica: Intolleranza all’attività fisica e di vita quotidiana correlata ad insufficiente conoscenza della necessità di tecniche adattative secondaria a BPCO

-      Pianificazione: Progetto educativo finalizzato alla riabilitazione respiratoria

-      Obiettivi ed esiti attesi

-      Adeguato ritmo sonno-veglia, il paziente riferirà di sentirsi adeguatamente riposato

-      Recupero e mantenimento del peso corporeo ideale

-      Maggiore tolleranza agli sforzi evidenziato da un mantenimento/recupero dell’attività fisica usando tecniche per conservare energia

-      Migliore clearance delle vie aeree grazie a tosse efficace e pervietà delle vie aeree

-      Ambiti di intervento: riabilitazione respiratoria (concetti generali, criteri, modalità, Allenamento arti inferiori, Allenamento arti superiori, Allenamento muscoli respiratori, Intervento psicosociale e comportamentale, nutrizione)

Insufficienza renale

-      Problematiche frequenti

-      Squilibrio idroelettrolitico

-      Anemia

-      Sovraccarico di liquidi

-      Fratture patologiche

-      Accertamento di 1° e 2° livello, scale di valutazione

-      Diagnosi infermieristiche

-      Nutrizione alterata

-      Eccesso di liquidi

-      Rischio di infezioni

-      Pianificazione: Assistenza in corso di dialisi acuta e cronica

-      Analisi delle Linee guida del CDC di Atlanta per la sicurezza della persona in dialisi

-      Obiettivi ed esiti attesi

-      Recupero e mantenimento del peso corporeo ideale

-      Integrità cutanea

-      Tolleranza all’attività fisica

-      Adesione terapeutica

-      Assenza di complicanze

-      Ambiti di intervento

-      Emodialisi, dialisi peritoneale

-      Gestione fistola artero-venosa

-      Stili di vita, alimentazione, attività fisica, farmaci

 

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali.

Analisi di casi clinici.

 

Modalità d’esame

Scritto con domande a scelta multipla e a risposta aperta.

 

Testo/i di riferimento

Brunner, Suddarth. Nursing Medico Chirurgico. II ed. Milano: Casa Editrice Ambrosiana; 2006. Unità 5 (Assistito con BPCO), 6 (Assistito con ipertensione; Assistito con scompenso cardiaco; Ulcere arti inferiori), 8 (Assistito con diabete; Assistito con cirrosi epatica), 9 (Assistito con nefropatie)

Letture e sitografie consigliate:

-      Appropriatezza clinica, strutturale, tecnologica e operativa per la prevenzione, diagnosi e terapia dell’obesità e del diabete mellito. Quaderni del Ministero della Salute. n. 10, luglio-agosto 2011

-      Obiettivi terapeutici e sorveglianza delle complicanze nel diabete mellito. Indicazioni per la persona diabetica. Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari. Trento. 2006

-      Documento di Consenso Internazionale sul Piede Diabetico. A cura del Gruppo di studio Interassociativo “Piede Diabetico” della Società Italiana di Diabetologia e dell’Associazione Medici Diabetologi. Edizioni 2000 e 2010

-      Rapporto della Commissione Scientifica A.I.S.F. “Encefalopatia epatica” (2004)

-      Raccomandazioni per la diagnosi ed il trattamento del paziente ascitico dell’Associazione italiana per lo studio del fegato (AISF) (2005)

-      Linee - guida A.I.S.F. per l’ipertensione portale (2006)

-      Epidemiologia delle epatopatie acute e croniche in Italia A.I.S.F. (2007)

-      "Linee guida Nazionali per la prevenzione delle malattie cardiovascolari”. 2006. Agenzia per i Servizi Sanitari Regionali

-      Lancellotti M, Mereu R, Spessotti L. “L’efficacia dell’educazione sanitaria al paziente cardiologico (affetto da scompenso cardiaco) e cardiochirurgico (in previsione di un intervento chirurgico)”. Revisione Centro EBN Bologna 2004

-      SNLG-Regioni – Linee guida sulla broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO). Regione toscana. 2011

-      Registered Nurses’ Association of Ontario (2009). Decision Support for Adults Living with Chronic Kidney Disease. Toronto, Canada: Registered Nurses’ Association of Ontario.

-      Benner P. L’eccellenza nella pratica clinica dell’infermiere. McGraw-Hill; 2003. Cap 1-10.

-      d’Ivernois JF, Remi Gagnayre R. Educare il paziente. Un approccio medico-terapeutico. Milano: McGraw Hill; 2009. Cap 3.

 

 

Modulo: SCIENZE DIETETICHE

SSD MED/49, CFU 1, 12 ore

Docente:

 

Obiettivi formativi specifici

Il modulo intende fornire allo studente una serie di conoscenze/competenze:

  • Riconoscere l’importanza dell’alimentazione quale strumento per mantenere uno stato di salute nell’ individuo
  • Conoscere il significato dell’antropometria e le tecniche antropometriche più comuni. Indicare i dati antropometrici più utilizzati per la valutazione dello stato nutrizionale
  • Conoscere le principali tecniche di prevenzione diagnosi e cura della malnutrizione ospedaliera
  • Conoscere il ruolo della nutrizione nel recuperare una condizione di salute compromessa o nel rallentare l’evoluzione di una patologia in atto; in dettaglio:
    • Descrivere le principali patologie dell’apparato gastroenterico in rapporto alle problematiche nutrizionali.
    • Fornire soluzioni pratiche di intervento nutrizionale nei disturbi dell’apparato gastroenterico
    • Indicare gli accorgimenti dietoterapici atti a rallentare la progressione e contenere l’accumulo di cataboliti e lo squilibrio idroelettrico migliorando le condizioni di vita dei pazienti nefropatici.
    • Descrivere le principali patologie cardiovascolari e le implicazioni dietologiche. Indicare le norme dietetiche da seguire per migliorare l’andamento clinico delle malattie cardiovascolari.
    • Conoscere gli elementi fondamentali della dietoterapia del diabete.
    • Conoscere i problemi nutrizionali nelle malattie del fegato.
    • Descrivere le norme alimentari consigliate per il trattamento del paziente dislipidemico.
    • Conoscere il peso ideale e riconoscere lo stato di sovrappeso e di obesità.
    • Descrivere il razionale di una dieta ipocalorica bilanciata, associata a un programma di esercizio fisico regolare e sottolineare l’importanza di una modificazione del comportamento alimentare.
    • Conoscere le principali problematiche nutrizionali legate alle patologie in età geriatrica, con particolare riguardo al rischio di malnutrizione
    • Fornire informazioni utili per un corretto approccio nutrizionale nel paziente neoplastico.
    • Descrivere le tecniche e i prodotti per la nutrizione enterale. Evidenziare i rischi e le complicanze della nutrizione enterale per prevenirli.

 

Contenuti specifici

-       Principi nutritivi: classificazione e funzioni

-       Il metabolismo materiale ed energetico

-       Il bilancio energetico

-       La composizione corporea e misure antropometriche

-       Raccomandazioni nutrizionali: i LARN, e linee guida per una sana corretta alimentazione

-       Alimenti: classificazione, funzioni e principi nutritivi in essi contenuti

-       Strumenti di rilevazione dello stato nutrizionale

-       Aspetti nutrizionali nelle patologie dell’apparato digerente

-       Reflusso esofageo

-       Ulcera peptica

-       Gastriti

-       Morbo di Crohn e colite ulcerosa

-       Malattia celiaca

-       Diarrea e stipsi

-       Malattie del fegato

-       Cirrosi epatica

-       Epatiti

-       Steatosi epatica

-       Colelitiasi

-       Disfagia

-       Pancreatite

-       La dieta nelle patologie renali

-       Insufficienza renale acuta e cronica

-       Trattamento dietetico in dialisi

-       Calcolosi renale

-       Trattamento dietetico delle malattie cardiovascolari

-       Ipertensione arteriosa

-       Arteriosclerosi

-       Aspetti nutrizionali nel diabete mellito

-       Trattamento dietetico delle dislipidemie

-       Trattamento dietetico dell’obesità

-       Indirizzi dietoterapici nel trattamento della gotta

-       Indirizzi dietoterapici nel trattamento dell’osteoporosi

-       Nutrizione enterale

-       Indicazione e scelta della via di accesso per la nutrizione enterale

-       Complicanze

-       Prodotti per nutrizione enterale

-       Dieta nelle patologie in età geriatrica

-       Malnutrizione e ulcere da decubito

-       L’alimentazione del malato neoplastico

-       Problemi e norme dietetiche del paziente neoplastico

 

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali.

 

Modalità d’esame

Scritto.

 

Testo/i di riferimento

Dispense fornite dal docente.

Fatati G. Amerio M.L. Dietetica e Nutrizione Clinica, terapia e organizzazione (seconda edizione).

ed. Roma: il Pensiero Scientifico; 2012.

 

 

 

 

Insegnamento

INFERMIERISTICA CLINICA IN AREA ONCOLOGICA

 

CFU 4

Obiettivi formativi

L’Insegnamento offre agli studenti le conoscenze necessarie ad assistere pazienti con problematiche oncologiche ed ematologiche, dal loro esordio, nelle diverse tappe emotive, sociali e cliniche della malattia, e nei diversi trattamenti proposti. Inoltre, offre allo studente il quadro delle cure palliative, la loro finalità e un approfondimento sulle tappe finali della vita e sulle correlate esigenze assistenziali. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di:

  • Descrivere l’epidemiologia dei tumori e la relazione tra fattori di rischio noti e probabilità di insorgenza delle principali neoplasie;
  • Riferire le modalità, la tempistica, l’efficacia/utilità e i risultati attesi dallo screening (anche in relazione al rischio individuale) per il carcinoma della mammella, della cervice uterina, del colon-retto e della prostata;
  • Attivare strategie di prevenzione ed educazione alla persona e caregiver per potenziare l’adesione agli stili di vita sani e ai programmi di screening, con particolare attenzione ai soggetti a rischio di neoplasia del seno, del colon-retto, della prostata;
  • Riconoscere le caratteristiche dei sintomi che possono suggerire la presenza di una neoplasia ai fini della diagnosi precoce: dolore, tosse, disfonia, disfagia, turbe dell’alvo, emorragie, sintomi neurologici;
  • Indicare il significato e il relativo impiego clinico dei marcatori tumorali e dei principali esami ematochimici;
  • Descrivere i criteri di definizione della stadiazione dei tumori, il significato e l’utilità dei fattori prognostici e predittivi;
  • Riconoscere le fasi della malattia neoplastica, il significato dei diversi interventi terapeutici inclusi quelli di supporto, indicando gli intenti e gli obiettivi dei trattamenti oncologici e il loro impatto sulla sopravvivenza e sulla qualità della vita;
  • Riconoscere i criteri generali che stanno alla base del processo decisionale terapeutico in oncologia: modalità di azione dei farmaci antitumorali (chemioterapia, ormonoterapia, terapie a bersaglio molecolare), valutazione del beneficio terapeutico (criteri di risposta e definizione degli endpoint), principali effetti collaterali dei farmaci antitumorali e strategie di intervento per la gestione degli stessi; razionale dei principali interventi di chirurgia oncologica e integrazione con le altre modalità terapeutiche; indicazioni oncologiche della radioterapia e integrazione con gli altri interventi terapeutici.
  • Intervenire nella gestione dell’esposizione dell’operatore e dell’ambiente ai farmaci antiblastici e nel caso di stravaso nella persona;
  • Descrivere i quadri clinici ematologici (leucemie acute mieloidi e linfoidi, linfomi e sindromi linfoproliferative croniche, coaugulopatie, gammapatie monoclonali), le principali criticità assistenziali e le strategie infermieristiche per la gestione routinaria e personalizzata;
  • Riconoscere le strategie terapeutiche di maggiore impatto per il paziente e l’assistenza in ematologia (terapia cellulare, terapie innovative) e la rilevanza del contributo infermieristico nelle procedure di trapianto efficaci;
  • Accertare, intervenire e monitorare gli effetti degli interventi infermieristici nel paziente con problematiche onco-ematologiche più frequenti: mucosite, stipsi, diarrea, astenia, fatigue, condizioni nutrizionali alterate, alterazione dell’immagine corporea, immunodepressione;
  • Accertare i bisogni psico-sociali, le fonti di stress e le strategie di self-care nella fase peri-diagnostica e terapeutica per meglio sostenere la persona e la famiglia nell’ adesione al trattamento e nell’adattamento alla malattia neoplastica;
  • Utilizzare adeguati strumenti di valutazione multidisciplinare del dolore con particolare attenzione al dolore totale;
  • Attivare le principali strategie e tecniche di cure palliative per la gestione di pazienti con problemi oncologici (ma non solo) avanzati;
  • Comprendere la cultura e il modello assistenziale delle cure palliative e i criteri di rimodulazione degli interventi infermieristici nelle cure di fine vita.
  • Riconoscere le fasi del morire e le tappe della rielaborazione del lutto del paziente (e della sua famiglia) per la perdita dell’immagine corporea, delle funzioni di ruolo e della speranza di guarigione e attivare strategie per accompagnare il paziente in fase terminale.

 

 

Modulo: ONCOLOGIA MEDICA

SSD MED/06, CFU 1, 12 ore

Docente:

 

Obiettivi formativi specifici

Riconoscere le caratteristiche dei sintomi che possono suggerire la presenza di una neoplasia ai fini della diagnosi precoce: dolore, tosse, disfonia, disfagia, turbe dell’alvo, emorragie, sintomi neurologici;

Indicare il significato e il relativo impiego clinico dei marcatori tumorali e dei principali esami ematochimici;

Descrivere i criteri di definizione della stadiazione dei tumori, il significato e l’utilità dei fattori prognostici e predittivi;

Riconoscere le fasi della malattia neoplastica, il significato dei diversi interventi terapeutici inclusi quelli di supporto, indicando gli intenti e gli obiettivi dei trattamenti oncologici e il loro impatto sulla sopravvivenza e sulla qualità della vita;

Riconoscere i criteri generali che stanno alla base del processo decisionale terapeutico in oncologia: modalità di azione dei farmaci antitumorali (chemioterapia, ormonoterapia, terapie a bersaglio molecolare), valutazione del beneficio terapeutico (criteri di risposta e definizione degli endpoint), principali effetti collaterali dei farmaci antitumorali e strategie di intervento per la gestione degli stessi; razionale dei principali interventi di chirurgia oncologica e integrazione con le altre modalità terapeutiche; indicazioni oncologiche della radioterapia e integrazione con gli altri interventi terapeutici.

 

Contenuti specifici

-        Ruolo dei fattori genetici ed ambientali nello sviluppo dei tumori

-        Prevenzione primaria e secondaria

-        Uso dei markers tumorali

-        Epidemiologia

-        Quadro clinico e stadiazione dei principali tumori (mammella, polmone, tumori gastro-intestinali, uro-genitali)

-        I farmaci chemioterapici: classificazione, meccanismo d’azione, effetti collaterali, prevenzione e gestione degli effetti collaterali

-        Il consenso informato alla terapia oncologica

-        Uso dei farmaci negli studi clinici

-        I nuovi farmaci biologici, molecolari, target therapy: bersagli cellulari, modalità di utilizzo, effetti collaterali e loro gestione

-        La terapia integrata dei tumori (chemioterapia, ormonoterapia, chirurgia, radioterapia) e la terapia di supporto e palliativa: obiettivi ed impatto degli interventi terapeutici

-        Problemi clinici del paziente oncologico: dolore, sindrome mediastinica, sindromi paraneoplastiche, trombofilia

-        Gestione dei principali effetti collaterali della chemioterapia: mucosite, neutropenia, nausea e vomito, complicanze infettive, stravaso, dolore

 

Modalità di svolgimento

Lezione frontale.

 

Modalità d’esame



Testo/i di riferimento

Bonadonna G, Robustelli CG, Valagussa P. Medicina Oncologica. Milano: Masson; 2007.

 

 

Modulo: EMATOLOGIA

SSD MED/15, CFU 1, 12 ore

Docente:

 

Obiettivi formativi specifici

Il modulo intende fornire allo studente le conoscenze fondamentali sul sistema ematopoietico e le nozioni per un corretto inquadramento della malattie del sangue, sia di tipo neoplastico che non neoplastico, con particolare attenzione ad elementi clinici e gestionali (in particolare per quanto riguarda problematiche cliniche specifiche e l’utilizzo di protocolli di terapia antitumorale e si supporto).

 

Contenuti specifici

-        Emopoiesi normale, microambiente midollare, cellule del sangue

-        Anemie: inquadramento diagnostico, patogenesi, caratteristiche cliniche, cenni di terapia

-        Emoglobinopatie

-        Leucemie acute: inquadramento diagnostico, patogenesi, caratteristiche cliniche, cenni di terapia, problematiche gestazionali dei pazienti

-        Sindromi linfoproliferative: linfomi (diagnosi, caratteristiche cliniche, cenni di terapia), leucemia linfatica cronica, mieloma multiplo (diagnosi, caratteristiche cliniche, cenni di terapia)

-        Piastrinopenie e piastrinopatie, emostasi e trombosi, malattie emorragiche

-        Cenni di terapia trasfusionale (i prodotti del sangue, indicazioni alla trasfusione)

-        Il trapianto di cellule staminali emopoietiche

 

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali.

 

Modalità d’esame

Scritto con domande a scelta multipla.

 

Testo/i di riferimento

Diapositive delle lezioni.

Lezioni di Ematologia, Sante Tura S, Baccarani M. Corso di malattie del sangue e degli organi emolinfopoietici. Bologna: Esculapio; 2011.

 

 

Modulo: PSICO-ONCOLOGIA

SSD M-PSI/08, CFU 1, ore 12

Docente:

 

Obiettivi formativi specifici

  • Conoscere le ragioni della sofferenza psicologica del paziente oncologico e della famiglia
  • Saper riconoscere le manifestazioni di distress
    • Conoscere le tecniche utili ad un’efficace relazione di aiuto

 

Contenuti specifici

-        Introduzione alla Psico-oncologia

-        Concetto di distress e sue conseguenze

-        Il sistema di cura

-        Aspetti psicologici nella malattia oncologica

-        Meccanismi di difesa, strategie di coping e processo di adattamento

-        Fasi della malattia e relative reazioni psicologiche del paziente

-        L’impatto dei trattamenti

  • Aspetti psicologici correlati alla chirurgia (immagine corporea, significato degli organi e problematiche emotive correlate, ecc.)
  • Ruolo dell’Infermiere in Chirurgia

-        Aspetti psicologici correlati alle terapie mediche (Chemioterapia e Radioterapia)

-        L’impatto della malattia sulla famiglia

-        La relazione di aiuto in oncologia

 

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali e interattive.

 

Modalità d’esame

Scritto con 3 domande a risposta aperta.

 

Testo/i di riferimento

Diapositive delle lezioni.

Bellani M, Morasso G, Amadori D, Orrù W, Grassi L, Casali PG, Bruzzi P. Psiconcologia. Milano: Masson; 2002. Cap. 20, 28, 34-35, 54-56.

 

 

Modulo: INFERMIERISTICA ONCOLOGICA

SSD MED/45, CFU 1, 12 ore

Docente:

 

Obiettivi formativi specifici

Il modulo intende fornire allo studente una serie di competenze:

  • Individuare il ruolo dell’infermiere nella prevenzione ed educazione agli stili di vita sani alla salute finalizzati alla riduzione dell’incidenza del cancro
  • Accertare e valutare l’efficacia di strategie di self care e del coping adottate, ai fini dell’adattamento alla malattia neoplastica
  • Accertare, pianificare gli interventi assistenziali e valutare gli esiti attesi dal paziente relativi alle problematiche più frequenti correlate alla patologia onco/ematologica e ai trattamenti chemioterapici e radioterapici
  • Accertare, pianificare gli interventi assistenziali e valutare gli esiti attesi dal paziente relativi alle problematiche del paziente sotto posto a trapianto di midollo
  • Accertare, pianificare gli interventi assistenziali e valutare gli esiti sul paziente secondo il modello assistenziale delle Cure Palliative
  • Individuare le strategie di risk management nella gestione delle attività di prevenzione per gli operatori e per il paziente sottoposto a chemioterapia/radioterapia

 

Contenuti specifici

-       Il decalogo europeo per la prevenzione dei tumori

-       Gli interventi difensivi di prevenzione delle malattie neoplastiche tramite la prevenzione primaria nelle persone sane per prevenire il cancro e prevenzione secondaria per i soggetti a rischio (neoplasia al seno, del colon retto, della prostata)

-       Impatto della malattia neoplastica a livello fisico, psicologico e sociale

-       Scale di valutazione della qualità di vita: Karnofsky Index, ECOG, QLI, TIQ

-       Alterazioni nutrizionali

-       Incidenza, tipologia delle alterazioni nutrizionali

-       Interventi educativi

-       Valutazione degli esiti attesi

-       Alopecia

-       Incidenza, fisiopatologia, livelli di alopecia, fattori di rischio

-       Interventi educativi sulla cura della persona e gestione alterazione dell’immagine corporea, Valutazione degli esiti attesi

-       Mucosite:

-       Incidenza nel paziente in trattamento chemioterapico, radioterapico, con trapianto

-       Il modello fisiopatologico di sviluppo della mucosite e le manifestazioni cliniche, l’accertamento del grado di mucosite con la scala Oral assessment Guide - OAG,

-       Gli interventi di prevenzione/educazione sullo stile di vita e trattamento

-       Valutazione degli esiti attesi

-       Lesioni attiniche

-       Incidenza, il modello fisiopatologico e le manifestazioni cliniche delle lesioni attiniche nel paziente radiotrattato

-       Gli interventi di prevenzione/educazione sullo stile di vita e trattamento

-       Valutazione degli esiti attesi

-       Emesi

-       Incidenza e fisiopatologia, fattori correlati al trattamento e alla persona

-       I tipi di emesi indotta da chemioterapia (anticipatoria, acuta, ritardata)

-       Interventi preventivi sullo stile di vita (alimentazione, ambiente) e trattamento

-       Sorveglianza delle complicanze dell’emesi

-       Disgeusia

-       Incidenza della disgeusia, fisiopatologia e fattori correlati al trattamento e alla persona

-       Interventi preventivi sullo stile di vita (alimentazione, ambiente) e trattamento

-       Valutazione degli esiti attesi

-       Stipsi, diarrea

-       Fattori di rischio

-       Interventi educativi sullo stile di vita e trattamento

-       Valutazione degli esiti attesi

-       Fatigue

-       Definizione, incidenza, fattori di rischio manifestazioni cliniche ed emotive

-       Accertamento (Piper scale)

-       Interventi preventivi ed educativi (attività, esercizio, sonno e riposo) e valutazione esiti attesi

-       Dolore cronico

-       Incidenza e caratteristiche del dolore cronico (breackthrough pain, dolore totale) Accertamento del dolore con uno strumento multidimensionale (McGill Pain Questionnaire)

-       Interventi preventivi ed educativi nella gestione del controllo del dolore, l’uso della analgesia controllata dal paziente

-       Valutazione degli esiti attesi

-       Gli obiettivi di cura del modello di cure palliative

-       Rimodulazione delle cure infermieristiche (rilevazione parametri vitali, prevenzione e gestione LdD, cura della persona e cavo orale, problemi intestinali e urinari, gestione delle terapie)

-       Il paziente ematologico e il paziente sottoposto a Trapianto di Cellule Staminali Emopoietiche (TCSE) (sia autologo che allogenico)

-       L'assistenza infermieristica nelle diverse fasi del TCSE (fase di condizionamento, fase di pre-attecchimento, fase di post-attecchimento)

-       La gestione del rischio infettivo ed emorragico nel paziente ematologico

-       I dispositivi venosi centrali nel paziente onco-ematologico: tipologie di CVC e complicanze.

-       Interventi infermieristici preventivi ed educativi alla persona e al care-giver

-       Misure di protezione individuale ambientale (manipolazione, somministrazione, smaltimento della chemioterapia)

-       La gestione dello stravaso chemioterapico (definizione, fattori di rischio, classificazione degli antiblastici e danno tissutale, sintomi, trattamento)

 

Modalità di svolgimento

Lezione frontale.

Video filmato.

 

Modalità d’esame

Scritto con domande a scelta multipla.

 

Testo/i di riferimento

Ravaioli A. Manuale di oncologia per infermieri. Roma: il Pensiero Scientifico; 2010. Cap. 20, 21, 22, 26, 27, 28.

Costantini M, Grubich S. Migliorare la qualità delle cure di fine vita. Un cambiamento possibile e necessario, Trento: Erickson; 2008. Cap. “La rimodulazione delle cure infermieristiche nel fine vita”.

Brunner, Suddarth. Nursing Medico Chirurgico. II ed. Milano: Casa Editrice Ambrosiana; 2006. Vol. 1, Cap. 15.

Dougherty L. Cateteri venosi centrali, gestione e assistenza alla persona. Milano: McGraw-Hill; 2007.

Magri M. Assistenza infermieristica in oncologia - Linee guida, procedure e protocolli di assistenza. Milano: Elsevier; 2007.

Articoli scientifici:

-       Bardy J, Slevin N. J., Mais K. L.and  Molassiotis A. A systematic review of honey uses and its potential value within oncology care. Journal of Clinical Nursing 2008, 17: 2604-2623

-       Migliorati C. A., Oberle-Edwards L., Schubert M..The role of alternative and natural agents, cryotherapy, and/or laser for managment of alimentary mucositis.Review article.Support Care Cancer 2006, 14:533-540

-       Coleman  A. E, Goodwin J.A., Kennedy R.,  Coon S.K., Richards K.,Enderlin C., Stewartet C.B., McNatt P.,  Lockhart K., and Anaissie E.J.. Effects of Exercise on fatigue, sleep and perfomance: A randomized Trial. Oncology Nursing Forum Vol.39, No.5, September 2012

-       Schiffer C.A. et al. (2013) Central Venous Catheter Care for patient with cancer: American Society of Clinical Oncology Clinical Practice Guideline. Journal of Clinical Oncology, DOI: 10.1200/JCO.2012.45.5733

-       O'Grady N.P. et al. (2011). Guidelines for the prevention of intravascular catheter-related infections. Clinical Infection Disease, 52(9):e162-93

-       Ljungman P, Bregni M, Brune M, Cornelissen J, De Witte T, Dini G, Einsele H, Gaspar Hb,  Gratwohl A, Passweg J, Peters C, Rocha C, Saccardi R, Schouten H, Sureda A, Tichelli A, Velardi A and Niederwieser D, European Group for Blood and Marrow Transplantation, “Allogeneic and autologous transplantation for haematological diseases,solid tumours and immune disorders: current practice in Europe” Bone Marrow Transplantation. 45: 219–234 (2010)

 

 

 

 

Insegnamento

APPLICAZIONE PERCORSI TERAPEUTICI

 

CFU 4

Obiettivi formativi dell’insegnamento

L’Insegnamento offre allo studente le conoscenze per effettuare la somministrazione sicura della/e terapia/e sorvegliarne l’efficacia. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di:

  • Descrivere la variabilità della risposta ai farmaci in relazione all’età, a condizioni parafisiologiche ed allo stato di salute;
  • Descrivere i principi fondamentali della terapia mediante l’impiego delle principali classi di farmaci;
  • Indicare gli effetti tossici delle sostanze chimiche sugli organismi viventi;
  • Riferire i meccanismi o le condizioni attraverso i quali tali effetti si producono;
  • Applicare le modalità di conservazione e gestione in sicurezza dei farmaci, compresi gli stupefacenti anche in relazione alla normativa vigente,
  • Somministrare i farmaci in relazione ai diversi schemi terapeutici, vie di somministrazione parenterale e calcolo del dosaggio (anche per somministrazioni in età pediatrica);
  • Applicare criteri di monitoraggio degli effetti desiderati e avversi e degli esiti inaspettati con riferimento alle diverse vie di somministrazione;
  • Attivare strategie per prevenire e gestire l’errore nella somministrazione dei farmaci;
  • Identificare le tecnologie disponibili per la riduzione dell’errore clinico nella gestione della terapia farmacologica;
  • Analizzare i rischi di eventuali politerapie e le strategie per verificare la compatibilità tra farmaci;
  • Attivare strategie di educazione del paziente alla compliance, analizzando i fattori negativamente influenti e le possibili modalità per affrontarli;
  • Preparare il paziente, gestire l’assistenza durante l’esecuzione di procedure diagnostiche invasive e monitorare/sorvegliare l’eventuale comparsa di complicanze.

 

 

Modulo: FARMACOLOGIA

SSD BIO/14, CFU 2, 24 ore

Docente:

 

Obiettivi formativi specifici

  • Descrivere la variabilità della risposta ai farmaci in relazione all’età, a condizioni parafisiologiche ed allo stato di salute
  • Descrivere i principi fondamentali della terapia mediante l’impiego delle principali classi di farmaci
  • Indicare gli effetti tossici delle sostanze chimiche sugli organismi viventi
  • Riferire i meccanismi o le condizioni attraverso i quali tali effetti si producono
  • Applicare criteri di monitoraggio degli effetti desiderati e avversi e degli esiti inaspettati con riferimento alle diverse vie di somministrazione
  • Attivare strategie di educazione del paziente alla compliance, analizzando i fattori negativamente influenti e le possibili modalità per affrontarli
  • Attivare strategie per prevenire e gestire l’errore nella somministrazione dei farmaci

 

Contenuti specifici

Neurofarmacologia

-        Ipnotici

-        Antiepilettici

-        Antiparkinsoniani

-        Antimiastenici

-        Anticolinesterasici

-        Farmaci contro l’Alzheimer

Psicofarmacologia

-        Ansiolitici

-        Antispicotici

-        Antidepressivi

-        Antimaniacali

-        Psicostimolanti

Analgesici

Anestetici

-        Anestetici generali

-        Anestetici per via inalatoria

-        Anestetici per via endovenosa

-        Anestetici locali

Antinfiammatori non steroidei (FANS)

Narcotici: Oppiacei (Morfina, codeina) ed antagonisti (naloxone)

Miorilassanti

-        Miorilassanti periferici

-        Miorilassanti centrali

Farmacologia Clinica del dolore

Anticolinergici

Antiemicranici

Dolore neuropatico

Istamina e antiistaminici

-        Antagonisti dell’istamina

-        Antagonisti dei recettori H1

Farmaci cardiovascolari

-        Agenti inotropi

-        Antiaritmici

-        Diuretici

-        Antipertensivi

-        Antianginosi

Farmaci attivi sul sangue

-        Trattamento delle anemie

-        Antiaggreganti

-        Anticoagulanti

-        Fibrinolitici

-        Antidislipidemici

Farmaci dell’apparato respiratorio

-        Analettici respiratori

-        Surfactanti

-        Antitosse

-        Antiasmatici

Farmaci attivi sull'apparato gastrointestinale

-        Antiacidi

-        Inibitori della produzione di HCl

-        Purganti

-        Antidiarroici

Farmacologia dell’apparato scheletrico

Farmaci antianemici e fattori di crescita

Farmaci attivi sul sistema endocrino

-        Steroidi sessuali

-        Insulina ed ipoglicemizzanti orali

-        Ormoni ipotalamici e dell'ipofisi

-        Ormoni tiroidei

Immunofarmacologia

Farmaci per il trattamento delle malattie infettive

-        Antibatterici

-        Antivirali

-        Antimicotici

-        Antiprotozoari

-        Antielmintici

Farmaci antineoplastici

Tossicologia

-        Intossicazioni da farmaci e da sostanze chimiche

-        Antidoti

 

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali.

 

Modalità d’esame

Scritto con domande a scelta multipla.

 

Testo/i di riferimento

Furlanut M. Farmacologia Generale e Clinica per le Lauree Sanitarie. III ed. Padova: Piccin; 2012. p. 179-527 (Parte II: Farmacologia Clinica).

 

 

Modulo: INFERMIERISTICA NELLA SOMMINISTRAZIONE DELLA TERAPIA II

SSD MED/45, CFU 2, 24 ore

Docente:

 

Obiettivi formativi specifici

Il modulo intende fornire allo studente una serie di conoscenze atte a:

  • Descrivere le caratteristiche dei dispositivi necessari e le singole procedure di somministrazione per via ev, sc, im, id
  • Descrivere i principi che regolano le possibili strategie di calcolo
  • Consultare ed applicare tabelle di conversione di unità di misura (peso, volume, tempo); applicare rapporti, frazioni, proporzioni e percentuali nel calcolo delle dosi di farmaco da somministrare
  • Calcolare e descrivere una concentrazione (percentuale in peso, percentuale in volume, percentuale massa su volume); calcolare la velocità di infusione di una determinata soluzione, dato il dosaggio/tempo di somministrazione; calcolare la dose somministrata di una determinata soluzione, dati il dosaggio/volume e la velocità di somministrazione
  • Riportare effetti terapeutici, indesiderati e collaterali di alcuni farmaci come quelli ad elevata frequenza di utilizzo o quelli a maggior impatto sul paziente;
  • Descrivere i parametri vitali ed i dati di laboratorio da consultare; il monitoraggio pre-intra-post somministrazione, riconoscendo effetti indesiderati o collaterali
  • Conoscere le prescrizioni terapeutiche soggette a specifiche normative e raccomandazioni Ministeriali
  • Descrivere le possibili tipologie di errore in riferimento alle seguenti vie di somministrazione: ev, sc, im, id
  • Riconoscere situazioni o fattori che possono comportare rischio per il paziente
  • Descrivere interventi o accorgimenti atti a ridurre al minimo la possibilità di incorrere in errori durante la somministrazione di farmaci attraverso le vie indicate, specie in situazioni riconosciute a rischio
  • Individuare le situazioni che espongono il paziente ad alto rischio di morte per errore umano da somministrazione di sostanze farmacologiche concentrate ed emoderivati
  • Conoscere i contenuti dell'insegnamento/addestramento del paziente per la gestione di un farmaco
  • Pianificare il self-management del regime terapeutico per un paziente in dimissione
  • Individuare le situazioni di rischio per il paziente sottoposto ad indagine diagnostica con mezzo di contrasto

 

Contenuti specifici

Materiali e tipologie di siringhe

-       Struttura: cilindro, scale graduate, stantuffo, margine, stelo, manico dell’ago, calibro, lunghezza, attacco luer-lock, luer-slip

-       Caratteristiche di fiale e flaconi, materiali, modalità di apertura

-       Organizzazione del setting per allestimento del farmaco e sua somministrazione

-       Sedi utilizzabili per le vie di somministrazione indicate

-       Procedure di somministrazione ev, sc, im, id

-       Effetti indesiderati e possibili complicanze, interventi del caso

-       Rapporti, frazioni, proporzioni e percentuali, peso, volume, tempo, soluto/solvente, dosaggio, tempo di somministrazione, velocità di somministrazione. Utilizzo di funzioni specifiche incorporate nelle pompe di infusione.

Osservazione del paziente e parametri vitali da monitorare

-       Modalità manuale di rilevazione dei parametri vs. automatica (impiego di apparecchi per il monitoraggio continuo) in base a emivita, onset-time, durata d’azione, risposta e metabolismo, eliminazione

-       Bolo vs. infusione continua

-       Variazioni di velocità di infusione dettate da cambio tecnico/sostituzione di soluzione

-       Interventi da mettere in atto nel caso di accertamento di effetti indesiderati o collaterali

Gli stupefacenti

-       Norme di gestione

-       Obblighi e responsabilità in relazione alle diverse figure sanitarie preposte: dalla prescrizione all’assunzione; dall’approvvigionamento allo smaltimento.

Le soluzioni concentrate di Potassio Cloruro

-       Norme di gestione

-       Obblighi e responsabilità in relazione alle diverse figure sanitarie preposte: il corretto utilizzo del KCl concentrato e di soluzioni contenenti KCl

-       Strategie di riduzione del rischio da sovradosaggio

Le trasfusione ematiche e le infusioni di emocomponenti

-       Norme di gestione

-       Obblighi e responsabilità in relazione alle diverse figure sanitarie preposte: dalla prescrizione alla somministrazione

-       Interventi di riduzione del rischio di incompatibilità AB0

La sicurezza nella gestione di un farmaco ad alto livello di attenzione: adrenergici, simpaticomimetici, antiaritmici, nitrati, anticoagulanti, antiaggreganti, ipoglicemizzanti, lassativi e lubrificati/purghe

-       Farmaci a stretto indice terapeutico, alta incompatibilità ed alti effetti dannosi

-       In relazione a soggetti ad alto rischio (condizioni di polipatologia, alterazioni cognitive di coscienza psichiche e sociali)

Le principali interazioni farmaco-farmaco-alimenti

-       Gestione di politerapie considerando l'incompatibilità nella somministrazione, in particolare per la preparazione (diluizione) combinazione di più principi farmacologici

-       Incompatibilità ai device

Il concetto di errore in terapia secondo Reason. Distinzione tra lapses e mistakes, errore attivo e latente in relazione alla gestione della terapia attraverso le vie di somministrazione indicate.

Setting adeguato per la gestione della terapia (prevalentemente ev), impatto organizzativo, accertamenti pre-durante-post somministrazione

L’aderenza al regime politerapeutico nella persona adulta

-       Il paziente soggetto del progetto terapeutico

-       Le strategie educative per favorire la sicurezza e l’aderenza del paziente in dimissione con farmacoterapia a lungo termine

-       Pianificare la dimissione in sicurezza

-       Gli standard di qualità per l’educazione al paziente e famiglia (con particolare riferimento agli standard JCAHO)

-       L’educazione alla gestione dei farmaci prescritti per la dimissione

-       Trattamenti a rischio di adverse–drug e di frequente utilizzo

-       Strategie di auto-gestione dei farmaci a domicilio

-       Conoscenze riguardo i principali effetti terapeutici previsti ed eventuali effetti dannosi

-       Strategie di monitoraggio degli esiti

-       Strategie di tenuta

-       Modalità d'assunzione

-       Strategie di promemoria per l'assunzione

-       Strategie di monitoraggio e gestione di effetti dannosi (comprese interazioni farmaco-farmaco-alimenti e prodotti erboristici)

-       Importanza del follow-up nelle terapie a lungo termine (esempio, terapia: anticoagulante orale, diuretica, cardiovascolare)

La preparazione del paziente sottoposto ad indagine diagnostica con mezzo di contrasto (MdC)

-       Ridurre il rischio di reazione avversa da MdC (accertamento specifico, preparazione fisica, gestione intra-post indagine, monitoraggio, restrizioni)

-       Educazione al paziente con particolare attenzione alla preparazione all'indagine ed all'autogestione post-indagine.

 

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali.

Analisi/discussione di casi esemplificativi.

Analisi di normativa e raccomandazioni ministeriali.

Lettura condivisa di schede di terapia comprendenti le vie indicate.

Impiego di immagini e video per presentare le procedure attraverso le vie di somministrazione ev, sc, im, id.

Ricostruzione grafica di situazioni cliniche come guida alla riflessione su possibili complicanze ed errori.

 

Modalità d’esame

Scritto.

 

Testo/i consigliati

Brunner, Suddarth. Nursing Medico Chirurgico. II ed. Milano: Casa Editrice Ambrosiana; 2006. Cap. 14, 21, 26, 33, 34, 41, 43.

Smith, Duell, Martin. Infermieristica clinica. Abilità di base e avanzate. IV ed. Napoli: Sorbona; 2008. Cap. 4, 8, 18, 20.

Saiani L, Brugnolli A. Trattato di Cure infermieristiche. II ed. Milano: Sorbona, Milano; 2014. Cap. 28.

 

 

 

 

Insegnamento

INFERMIERISTICA CLINICA IN AREA CHIRURGICA SPECIALISTICA

 

CFU 4

Obiettivi formativi dell’insegnamento

L’Insegnamento offre agli studenti le conoscenze necessarie per erogare una efficace assistenza perioperatoria nei più frequenti problemi di salute che richiedono un approccio chirurgico specialistico. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di:

  • Descrivere le principali patologie di interesse oculistico, il loro trattamento e le implicazioni assistenziali;
  • Riferire le modalità di accertamento strumentale e non delle patologie dell’occhio;
  • Riconoscere i principali segni e sintomi delle malattie dell’occhio nell’anziano al fine di sviluppare strategie avanzate di riconoscimento dei problemi nei contesti non ospedalieri (residenziali, delle case di riposo e delle cure a lungo termine);
  • Riconoscere i problemi assistenziali del paziente con patologia della testa e del collo (traumi facciali, fratture del massiccio facciale, postumi di intervento su capo e collo) sia in ambito ospedaliero che territoriale;
  • Decidere le priorità di intervento nel paziente con traumi del massiccio facciale nella fase pre, intra e post operatoria;
  • Riconoscere le problematiche dei pazienti con un’alterazione della masticazione, della deglutizione e dell’articolazione della parola;
  • Descrivere le principali patologie di interesse otorinolaringoiatrico (tiroide, laringe), il loro trattamento e le implicazioni assistenziali nella fase pre, intra e post operatoria;
  • Riconoscere le possibili complicanze e rischi a breve/lungo termine e le strategie di riabilitazione nei pazienti con i quadri patologici indicati.

 

 

Modulo: OTORINOLARINGOIATRIA

SSD MED/31, CFU 1, 12 ore

Docente:

 

Obiettivi formativi specifici

Descrivere le principali patologie di interesse otorinolaringoiatrico (tiroide, laringe), il loro trattamento e le implicazioni assistenziali nella fase pre, intra e post operatoria.

 

Contenuti specifici

-       La tracheotomia: indicazioni, tecniche chirurgiche, principali complicanze e strategie di monitoraggio del paziente

-       Patologia del collo

-       Tumori primitivi, tumori metastatici, patologie malformative ed infiammatorie

-       Percorsi diagnostici e strategie terapeutiche

-       Patologie dell’orecchio e indagini audiometriche: otiti esterne, otiti medie, otosclerosi, malattia di Ménière

-       Patologie nasali e dei seni paranasali: rinosinusite acuta e cronica, epistassi

-       Patologia adenoidea e tonsillare: indicazioni chirurgiche e complicanze

 

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali.

 

Modalità d’esame

Scritto con domande a scelta multipla (a discrezione del Presidente del Corso).

 

Testo/i di riferimento

Giovanni Rossi. Morfologia Funzionale e Patologica Otorinolaringologica per Corsi Universitari. Torino: Minerva Medica; 1996.

 

 

Modulo: OCULISTICA

SSD MED/30, CFU 1, 12 ore

Docente:

 

Obiettivi formativi specifici

Il modulo intende fornire allo studente le competenze teorico-pratiche che lo rendano in grado di riconoscere le manifestazioni cliniche delle principali patologie oftalmiche, essenziali in sede di triage, e di fornire la corretta assistenza infermieristica sia in ambito ambulatoriale che in reparto, inclusa la corretta descrizione degli interventi educativi rivolti al paziente per il monitoraggio della patologia e/o il trattamento a domicilio. Al termine del lo studente dovrà dimostrare di aver appresso le nozioni di base relative alle principali patologie sia cliniche che chirurgiche in ambito oculistico ed alla loro terapia.

 

Contenuti specifici

-       Introduzione al corso; anatomia dell’occhio e della regione orbitaria e periorbitaria

-       Fisiologia oculare: il processo visivo dall’occhio alla corteccia occipitale, tono oculare, visione dei colori

-       Sintomatologia oculare: sintomatologia delle principali patologie del segmento anteriore e posteriore oculare e loro diagnosi differenziale

-       Semeiotica oculistica: oftalmoscopia diretta ed indiretta, tonometria, test di valutazione delle dislacrimie, reticolo di Amsler, principali test diagnostico-strumentali in oculistica, ruolo dell’Infermiere Professionale in ambito ambulatoriale ed in reparto

-       Approccio teorico-pratico alla farmacologia oculare: azione ed effetti collaterali dei più comuni preparati topici e locali oculari e loro modalità di somministrazione

-       I vizi di refrazione e loro correzione

-       Percorsi diagnostici e terapeutici delle principali patologie oculari: cataratta, distacco di retina, glaucoma, degenerazione maculare legata all’età’, retinopatia diabetica

-       Le urgenze in oculistica: sintomi, segni, diagnosi differenziale e loro gestione mediante trattamento medico e chirurgico

 

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali.

 

Modalità di esame

Scritto con domande a scelta multipla / orale (a discrezione del Presidente del Corso).

 

Testo/i di riferimento

Verranno segnalati dal docente.

 

 

Modulo: MAXILLOFACCIALE

SSD MED/29, CFU 1, 12 ore

Docente:

 

Obiettivi formativi specifici

Il modulo intende fornire allo studente un bagaglio culturale di base della nostra disciplina, sulle problematiche assistenziali delle principali patologie della testa e del collo come i traumatismi facciali, l’oncologia del cavo orale e le alterazioni patologiche della masticazione note come dismorfismi facciali.

 

Contenuti specifici

-       Principi di base di odontostomatologia e chirurgia maxillo-facciale

-       Traumatologia oro-maxillo-facciale

-       Oncologia del cavo orale

-       Dismorfosi maxillo-facciali e malformazioni congenite.

 

Modalità di svolgimento

Lezione frontale.

Possibilità di frequenza del reparto per tirocinio.

 

Modalità d’esame

Scritto con domande a scelta multipla.

 

Testo/i di riferimento

Valletta G, Matarasso S, Mignogna MD. Malattie odontostomatologiche. Padova: Piccin; 2004.

 

 

Modulo: INFERMIERISTICA NELLE SPECIALITÀ

SSD MED/45, CFU 1, 12 ore

Docente:

 

Obiettivi formativi specifici

Il modulo intende fornire le conoscenze atte a:

  • Identificare e pianificare l’assistenza infermieristica post-operatoria definendo le scelte assistenziali e gli interventi da attuare sulla base delle evidenze scientifiche
  • Riconoscere le manifestazioni cliniche delle principali complicanze post operatorie
  • Identificare i problemi reali e/o potenziali e i problemi collaborativi attribuendone le priorità (effettuare un accertamento di secondo livello per dedurre i problemi del paziente e monitorarli secondo l’evoluzione clinica)
    • Descrivere gli interventi educativi rivolti al paziente/caregiver per l’autogestione della malattia e/o del trattamento a domicilio

Il tutto relativamente al paziente sottoposto a intervento chirurgico di: traumi del massiccio-facciale, anomalie di crescita delle ossa mascellari, carcinoma del cavo orale, glaucoma, cataratta, distacco di retina, degenerazione maculare, traumi oculari/presenza di corpi estranei, confezionamento tracheostomia, tiroidectomia, tonsillectomia, artroprotesi anca e ginocchio.

 

Contenuti specifici

-       Assistenza infermieristica pre e post-operatoria, gestione delle complicanze, educazione terapeutica in base alla specificità del trattamento chirurgico

-       La gestione delle emergenze respiratorie (pervietà delle vie aeree) e circolatorie (monitoraggio dei sanguinamenti, monitoraggio della ferita, tamponamento nasale): accertamento di secondo livello e priorità di intervento

-       Pervietà vie aeree

-       Circolazione

-       Sanguinamento e gestione drenaggi

-       Percezione e gestione del dolore/comfort

-       Gestione della ferita chirurgica e/o del bloccaggio intermascellare

-       Alimentazione e idratazione

-       Cura e igiene del cavo orale

-       Strategie alternative di comunicazione

-       Alterazione dell’immagine corporea

-       Gestione della terapia oftalmica (farmaci oftalmici di uso comune, tecnica di somministrazione dei colliri e delle pomate oftalmiche)

-       Instillazione della terapia oftalmica

-       Irrigazione e lavaggio oculare

-       Il ruolo dell’infermiere nella terapia fotodinamica e nell’iniezione intravitreale

-       Dolore

-       Fotofobia

-       Infezioni oculari (endoftalmite acuta e cronica)

-       Postura per la prevenzione della recidiva

-       Aumento della pressione endoculare

-       Gestione della tracheostomia (cannula e controcannula)

-       Medicazione, sorveglianza e cura dello stoma

-       Gestione delle principali complicanze (emorragia, ostruzione cannula, dislocazione cannula, disfagia, infezioni dello stoma)

-       Aspirazione tracheo-bronchiale (procedura e presidi)

-       Prevenzione delle infezioni respiratorie

-       Svezzamento del paziente da un punto di vista dell’alimentazione

-       Strategie alternative di comunicazione

-       Tiroidectomia, tonsillectomia

-       Odinofagia

-       Monitoraggio dell’ipercalcemia e iperfosforemia

-       Ripresa dell’alimentazione

-       Artroprotesi anca e ginocchio

-       Gestione delle principali complicanze: sanguinamento (gestione dei drenaggi e del sistema di recupero sangue), compromissione neurovascolare periferica, trombosi venosa profonda, dislocazione della protesi di anca (riconoscimento segni e sintomi, monitoraggio, prevenzione ed educazione)

-       Gestione e monitoraggio del sito chirurgico

-       Percezione e gestione del dolore/comfort

-       La riabilitazione post-operatoria e la ripresa della mobilizzazione (passaggi letto-poltrona, passaggi seduto-in piedi, deambulazione con l’utilizzo delle stampelle o del deambulatore, salire e scendere le scale)

-       Rischio di caduta (identificazione dei fattori di rischio, degli interventi di prevenzione ed educazione al paziente)

-       La gestione della dimissione protetta

 

Modalità di svolgimento

Lezioni interattive.

Esercitazioni a gruppi su casi assistenziali.

 

Modalità d’esame

Scritto con domande a scelta multipla.

 

Testo/i di riferimento

Brunner, Suddarth. Nursing Medico Chirurgico. II ed. Milano: Casa Editrice Ambrosiana; 2006. Vol. 1-2. (I capitoli di studio saranno comunicati dal docente nel corso delle lezioni).

Articoli tratti dalla letteratura internazionale e comunicati dal docente nel corso delle lezioni.

 

 

 

 

Insegnamento

INFERMIERISTICA CLINICA NELLA CRONICITÀ E DISABILITÀ

 

CFU 6

Obiettivi formativi dell’insegnamento

L’Insegnamento offre agli studenti le conoscenze necessarie ad assistere pazienti con problematiche croniche e invalidanti, attivare e sostenere le capacità residue per promuovere l’adattamento alle limitazioni. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di:

  • Descrivere le teorie dell’invecchiamento e i principali problemi di interesse internistico nell’età geriatria (patologie cardiovascolari, broncopneumopatia cronica ostruttiva, insufficienza renale cronica, pseudo-diarree, ipo-ipertiroidismo, incontinenza urinaria e fecale), la loro frequenza epidemiologica, i meccanismi fisiopatologici e le correlazioni sistemiche di organi ed apparati;
  • Descrivere le modalità patogenetiche, le manifestazioni cliniche e le strategie assistenziali nel paziente con problemi neurologici (stroke, malattie demielinizzanti, demenze, epilessia);
  • Indicare la classificazione delle malattie reumatologiche a maggiore diffusione epidemiologica e ad elevata esigenza assistenziale;
  • Attuare la valutazione mono e multidimensionale del malato con problemi reumatologici, riconoscendo i principali segni e sintomi ed i percorsi diagnostici/ strumentali;
  • Valutare l’impatto farmacologico, i criteri di monitoraggio e di valutazione continua dell’evoluzione del problema reumatologico nelle sue manifestazioni locali e sistemiche;
  • Riconoscere i principali problemi del paziente anziano, con disabilità/cronicità (malnutrizione, disidratazione, rischio di caduta, perdita delle abilità nelle attività di vita quotidiane e della funzionalità motoria; declino cognitivo, confusione mentale) e le strategie per un’efficace gestione infermieristica;
  • Riconoscere i principali fattori determinanti la fragilità e vulnerabilità nell’anziano e la rilevanza dello ‘scompenso a cascata’;
  • Riconoscere i principali fattori di rischio della farmaco-terapia in età geriatria, i criteri di monitoraggio e di educazione alla compliance;
  • Decidere gli strumenti di valutazione mono e multidimensionale dei bisogni assistenziali e della qualità della vita dell’anziano e i sistemi di classificazione della disabilità;
  • Facilitare i processi di adattamento biofisico e psicosociale che affronta la persona/famiglia con problemi cronico degenerativi e attivare strategie di sostegno nei processi di adattamento inefficaci;
  • Attuare strategie per la gestione del dolore cronico, della sofferenza, della paura, della perdita di funzioni, delle abilità e della speranza e promuovere la qualità della vita dei pazienti con problemi cronici e invalidanti;
  • Attivare interventi di educazione terapeutica per sostenere il paziente nella gestione dell’energia residua, nell’autocura e nel recupero/mantenimento delle funzioni;
  • Riconoscere i fattori di rischio dell’istituzionalizzazione e le strategie per evitarla;
  • Indicare i modelli di intervento infermieristico, i ruoli, le strutture e le risorse per la gestione nella cronicità/disabilità.

 

 

Modulo: GERIATRIA

SSD MED/09, CFU 1, 12 ore

Docente:

 

Obiettivi formativi specifici

Descrivere le teorie dell’invecchiamento e i principali problemi di interesse internistico nell’età geriatria (patologie cardiovascolari, broncopneumopatia cronica ostruttiva, insufficienza renale cronica, pseudo-diarree, ipo-ipertiroidismo, incontinenza urinaria e fecale), la loro frequenza epidemiologica, i meccanismi fisiopatologici e le correlazioni sistemiche di organi ed apparati;

 

Contenuti specifici

Introduzione alla geriatria

-        Epidemiologia dell’invecchiamento

-        Biologia dell’invecchiamento

-        Fisiologia dell’invecchiamento

Il paziente anziano

-        La prevenzione nel paziente anziano

-        La valutazione multidimensionale geriatrica

-        L’anziano fragile

Le sindromi geriatriche

-        La sensazione di instabilità (Dizziness)

-        Le cadute

-        L’immobilità

-        L’incontinenza urinaria

-        Lo stato confusionale (Delirium)

-        Deterioramento mentale

Problemi geriatrici ricorrenti

-        La depressione

-        L’anemia

-        Lo scompenso cardiaco terminale

-        L’osteoporosi

-        Infezioni respiratorie

-        Disidratazione e disturbi idro-elettrolitici

-        La sincope

-        Effetti avversi da farmaci

-        La sindrome di Diogene

Principi di riabilitazione geriatrica

Le cure palliative

 

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali.

 

Modalità d’esame

Esame scritto.

 

Testo/i di riferimento

Marci M. Argomenti di geriatria. Manuale per le professioni sanitarie infermieristiche. Roma: CESI; 2011.

Testi di consultazione:

-        Senin U. Paziente anziano, paziente geriatrico, medicina delle complessità. Fondamenti di Gerontologia e Geriatria. Napoli: EdiSES; 2011.

-        Marigliano V. Manuale breve di geriatria. Roma: SEU; 2012.

-        Bosello O, Zamboni M. Manuale di gerontologia e geriatria. Padova: Piccin; 2011.

 

 

Modulo: NEUROLOGIA

SSD MED/26, CFU 1, ore 12

Docente:

  

Obiettivi formativi specifici

Il modulo intende fornire allo studente le conoscenze necessarie ad assistere pazienti con le problematiche neurologiche acute e croniche più frequenti quali: i disturbi cerebro-vascolari, la malattia di Parkinson la Sclerosi multipla, l'epilessia, le emergenze in neurologia, l'emicrania, le demenze, ecc...

Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di:

  • Descrivere l’epidemiologia, i meccanismi fisiopatologici, le basi patogenetiche, i flussi diagnostici, terapeutici e riabilitativi dei pazienti con le varie patologie
  • Riferire gli elementi di base interpretativi dell'EEG, dell'EMG e dell'Eco-color-doppler
  • Indicare le problematiche a maggiore valenza nella realtà nazionale ed i principali trend epidemiologici
  • Identificare i quadri clinici prioritari, le modalità di accertamento e di monitoraggio, i rischi e le complicanze, le strategie terapeutiche ed assistenziali alla persona
  • Somministrare accuratamente i farmaci di interesse
  • Riconoscere i bisogni individuali di un paziente ricoverato per patologie neurologiche e valutare il miglior comportamento da tenere davanti ad un sintomo legato alla patologia
  • Intervenire nella gestione del paziente stesso in corsia e nella evoluzione delle strategie di gestione dello stesso (vari percorsi di cura)
  • Riconoscere i fattori di rischio e i criteri di monitoraggio dei pazienti con problemi neurologici
  • Intervenire adottando strategie di prevenzione, educazione terapeutica e di sviluppo del selfcare del paziente con problematiche neurologiche
  • Applicare i criteri per la gestione del fabbisogno dietetico anche in interdipendenza con altre figure professionali, attivando strategie di educazione alimentare
  • Riconoscere i pazienti a rischio di dimissione difficile

 

    Contenuti specifici

    -        Le demenze

    -        Le polineuropatie

    -        Le malattie demielinizzanti

    -        Le cefalee

    -        Le malattie del movimento

    -        Le malattie vascolari

    -        Le epilessie

    -        Le emergenze ed urgenze in neurologia

    -        La classificazione in medicina

    -        La comunicazione in sanità

     

    Modalità di svolgimento

    Lezioni interattive.

     

    Modalità d’esame

    Scritto a risposte chiuse ed aperte.

     

    Testo/i di riferimento

    Le fonti bibliografiche saranno fornite dal docente durante il corso.

     

     

    Modulo: REUMATOLOGIA

    SSD MED/16, CFU 1, 12 ore

    Docente:


    Obiettivi formativi specifici

    Il modulo intende fornire allo studente le conoscenze per inquadrare la malattia reumatica in termini di attivitá/disabilita’ cronica.

     

    Contenuti specifici

    -       Cronicità e disabilità nelle malattie reumatiche, in particolare nelle poliartriti croniche

    -       Differenze tra patologia articolare infiammatoria cronica e degenerativa

    -       Le poliartriti croniche: artrite reumatoide, spondiloartriti sieronegative

    -       La patologia degenerativa: osteoartrosi

    -       La patologia non infiammatoria extraarticolare: fibromialgia

     

    Modalità di svolgimento

    Lezioni frontali.

     

    Modalità d’esame

    Scritto con domande a scelta multipla.

     

    Testo/i di riferimento

    Todesco S, Gambari PF. Malattie reumatiche. IV ed. Milano: McGraw-Hill; 2007.

     

     

    Modulo: SCIENZE RIABILITATIVE

    SSD MED/48, CFU 1, 12 ore

    Docente:

     

    Obiettivi formativi specifici

    Il modulo intende fornire allo studente le conoscenze/competenze per poter analizzare ed applicare un corretto approccio di tipo assistenziale-riabilitativo nei pazienti con patologie neurologiche ed ortopediche e mettere in atto accorgimenti e strategie ergonomiche per la sicurezza della propria persona e degli altri.

     

    Contenuti specifici

    Analisi di tipo assistenziale-riabilitativo delle principali patologie neurologiche quali lo stroke e il morbo di parkinson

    -        Tecniche di movimentazione : posture, mobilizzazioni e trasferimenti mediante utilizzo di ausili minori

    -        Ruolo dell’infermiere nel team riabilitativo

    Analisi di tipo assistenziale-riabilitativo delle principali patologie ortopediche quali la protesi d’anca e protesi di ginocchio

    -        Tecniche di movimentazione: posture, mobilizzazioni e trasferimenti, la deambulazione mediante utilizzo di ausili minori

    -        Ruolo dell’infermiere nel team riabilitativo

     

    Modalità di svolgimento

    Lezioni frontali.

     

    Modalità d’esame

    Scritto con domande a scelta multipla.

     

    Testo/i di riferimento

    Basaglia N. L'infermiere della riabilitazione. Milano: Novecento; 1998.

    Grossoird, Held JP. Trattato di Medicina Riabilitativa. Roma: Delfino; 1985.

    Perin S, Orzes MC. Tesi di laurea “Ictus Progetto assistenziale riabilitativo: l'importanza della movimentazione precoce”. Università degli Studi di Udine, A.A.2007-2008.

    DVD

    -        Tecniche di Movimentazione: posture, mobilizzazioni e trasferimenti del paziente collaborante e non collaborante. Ed. Fisiomagister-medical video.

    -        Guida per l'indipendenza di chi è colpito da ictus. International Clinical Educators.

    Siti internet

    -        http://www.fisiomagister.com/fisiomagister.asp

    -        http://www.fisionline.org/

    -        http://www.fisioline.org/6NEURO%20SNC/3neuroSNC.htm

    -        http://www.ancaeginocchio.it/anca/protesi%20anca.html

    -        http://www.ictuspordenone.it/chi_siamo.html

     

     

    Modulo: INFERMIERISTICA CLINICA NELL’ANZIANO

    SSD MED/45, CFU 1, ore 12

    Docente:

     

    Obiettivi formativi specifici

    Il modulo intende fornire allo studente una serie di conoscenze atte a:

    • Identificare i principali rischi e problemi del paziente anziano fragile
    • Pianificare interventi infermieristici di prevenzione dei rischi e di gestione dei problemi del paziente anziano fragile

     

    Contenuti specifici

    -       La valutazione multidimensionale finalizzata all’identificazione dei rischi e dei problemi della persona anziana fragile e della persona con disabilità

    -       I problemi della persona anziana fragile, ed i relativi interventi infermieristici, anche di tipo preventivo e riabilitativo, basati su prove di efficacia

    -       Disturbi cognitivi e comportamentali nelle demenze e nel delirium

    -       Dolore cronico

    -       Disturbi dell’eliminazione

    -       Polifarmacoterapia (criteri di monitoraggio ed educazione alla compliance).

    -       Il concetto di qualità di vita per la persona anziana e per la persona disabile

    -       Gli interventi di supporto alla famiglia (accertamento del carico assistenziale dei familiari e risorse attivabili)

    -       I fattori di rischio di istituzionalizzazione e le strategie per evitarla/ritardarla (interventi educativi nei confronti dei caregiver informali, gruppi di supporto, ricoveri di sollievo).

    -       I principali riferimenti normativi nazionali e regionali di tutela della salute delle persone anziane fragile delle persone disabili

     

    Modalità di svolgimento

    Lezioni frontali e interattive.

    Discussione su documenti e filmati.

     

    Modalità d’esame

    Scritto con domande a scelta multipla e a risposta aperta sintetica (Analisi critica di una situazione assistenziale con problematiche di cronicità/disabilità).

    L’esame si considera superato se lo studente risponde correttamente al 60% delle domande.

     

    Testo/i di riferimento

    Saiani L, Brugnolli A. Trattato di Cure infermieristiche. II ed. Milano: Sorbona, Milano; 2014. Vol. 1, cap.11: 333-340; cap.15: 466-470; cap.15: 486.

    Saiani L, Brugnolli A. Trattato di Cure infermieristiche. II ed. Milano: Sorbona; 2014. Vol. 2, cap.18: p. 608-612; cap.18: p. 619-632; cap.19: p. 663-665; cap.19: p. 671-680; cap.22: p. 788-806; cap.24: p. 827-848; cap.28: p. 1066.

     

     

    Modulo: INFERMIERISTICA NELLA CRONICITÀ E DISABILITÀ

    SSD MED/45, CFU 1, ore 12

    Docente:

     

    Obiettivi formativi specifici

    Il modulo intende fornire allo studente le conoscenze per:

    • Identificare i principali rischi e problemi del paziente anziano fragile e del paziente con disabilità;
    • Pianificare interventi infermieristici di prevenzione dei rischi e di gestione dei problemi del paziente con disabilità/cronicità.

     

    Contenuti specifici

    -        La valutazione multidimensionale finalizzata all’identificazione dei rischi e dei problemi della persona anziana fragile e della persona con disabilità

    -        I problemi della persona anziana fragile e della persona con disabilità, ed i relativi interventi infermieristici, anche di tipo preventivo e riabilitativo, basati su prove di efficacia:

    -        Disturbi cognitivi e comportamentali nelle demenze e nel delirium

    -        Dolore cronico

    -        Malnutrizione e disidratazione

    -        Disfagia

    -        Disturbi dell’eliminazione

    -        Disturbi della deambulazione e rischio di cadute

    -        Perdita delle abilità nelle attività della vita quotidiana

    -        Disturbi sensoriali uditivi e visivi

    -        Disturbi dell’umore

    -        Polifarmacoterapia (criteri di monitoraggio ed educazione alla compliance)

    -        Il concetto di qualità di vita per la persona anziana e per la persona disabile

    -        Decisioni critiche nell’assistenza alla persona anziana fragile (tutela dell’incolumità fisica e ricorso ai mezzi di contenzione fisica)

    -        Gli interventi di supporto alla famiglia (accertamento del carico assistenziale dei familiari e risorse attivabili)

    -        I fattori di rischio di istituzionalizzazione e le strategie per evitarla/ritardarla (interventi educativi nei confronti dei caregiver informali, gruppi di supporto, ricoveri di sollievo)

    -        Chronic care model (CCM) per la promozione dell’auto-cura del paziente

    -        I principali riferimenti normativi nazionali e regionali di tutela della salute delle persone anziane fragili e delle persone disabili.

     

    Modalità di svolgimento

    Lezioni frontali e interattive.

    Discussione su documenti e filmati.

     

    Modalità d’esame

    Scritto con domande a scelta multipla e a risposta aperta sintetica.

    L’esame si considera superato se lo studente risponde correttamente al 60% delle domande.

     

    Testo/i di riferimento

    Potter, Perry. Infermieristica generale e clinica. Milano: Sorbona; 2006. Vol. 1, cap. 6: p. 120-155.

    Bissoli L, Zamboni M, Sergi G, Ferrari E, Borsello O. Linee Guida per la valutazione della malnutrizione nell’anziano. Giornale di Gerontologia, 2001; 49: 4-12.

    Zanetti E. La valutazione in geriatria. Metodi e strumenti. Roma: Carocci Faber; 2005.

    Joanna Briggs Institute. Management of constipation in older adults. Best Practice. 2008; 12, 7: 1-4

    Federazione Logopedisti Italiani. Linee guida sulla gestione del paziente disfagico adulto in foniatria e logopedia. Consensus Conference. Torino. 2007.

    Ministero della Salute. Raccomandazione per la prevenzione e la gestione della caduta del paziente nelle strutture sanitarie. 2011. Raccomandazione n. 13.

    Zanetti E, Castaldo A, Gobbi P. Superare la contenzione: si può fare. I Quaderni de L’Infermiere. IPASVI. 2009; n. 25.

     

     

     

     

    LABORATORI II

     

    SSD MED/45, CFU 1, ore 30

    Docente:

     

    Obiettivi formativi

    Lo studente sarà in grado di:

    • Acquisire abilità di calcolo finalizzata alla giusta dose di farmaco, di allestimento di una via infusionale tramite pompa volumetrica e siringa
    • Applicare e rimuovere un ago canula
    • Posizionare un Sondino Naso Gastrico, identificare i passaggi fondamentali nella procedura e somministrare correttamente la terapia farmacologica attraverso questo devices
    • Effettuare un intervento informativo al paziente sulla gestione di un problema di salute (somministrazione terapia anticoagulante, antipertensiva, diuretica, preparazione ad esami diagnostici come la colonscopia, gestione delle complicanze relative al diabete insulinodipendente, gestione delle complicanze relative al paziente portatore di stomia)
    • Gestire un paziente portatore di tracheostomia
    • Gestire il paziente con BPCO
    • Gestire il paziente chirurgico con intervento di mastectomia
    • Gestire il paziente con Catetere venoso centrale e Port
    • Discutere i problemi relativi al paziente affetto da insufficienza renale e sottoposto a dialisi
    • Comunicare con tecniche alternative con il paziente afasico
    • Gestire l’alimentazione di un paziente disfagico in sicurezza

     

    Contenuti specifici

    -        Calcolo su unità di misura ed equivalenze, rapporti e proporzioni, frazioni, percentuali

    -        Procedura di

    -        Allestimento della via infusionale in pompa volumetrica e siringa

    -        La procedura di inserimento e rimozione di ago canula

    -        Somministrazione della terapia farmacologica per via endovenosa

    -        Inserimento del SNG e le valutazione per accertare la corretta sede

    -        I farmaci che possono essere somministrati tramite SNG

    -        L’esecuzione del prelievo, la scelta della medicazione, la gestione del sistema di ancoraggio, la pervietà della linea infusiva nel CVC e Port

    -        Analisi di casi clinici con l’interpretazione dei dati, l’identificazione del problema e l’individuazione delle strategie assistenziali più pertinenti in pazienti con BPCO e intervento chirurgico di mastectomia

    -        Le informazioni relative a:

    -        Assunzione terapia farmacologica con anticoagulante, antipertensivo, diuretico

    -        Le peculiarità di cura e prevenzione del paziente diabetico (autovalutazione del glucosio, somministrazione dell’insulina, la dieta alimentare, la prevenzione delle complicanze quali l’ipoglicemia, l’iperglicemia, il piede diabetico)

    -        Le peculiarità di cura e prevenzione del paziente portatore di stomia (la prevenzione delle lesioni della cute peristomale, il controllo delle scariche, la riabilitazione intestinale

    -        La preparazione ad esami diagnostici

    -        La tracheostomia, la gestione della ferita, la fluidificazione delle secrezioni e la bronco aspirazione

    -        Il paziente dializzato: tipologia di dialisi ed approccio infermieristico

    -        Le tecniche di comunicazione con pazienti afasici, laringectomizzati, tracheostomizzati: lettura labiale ed altre tecniche

    -        La prevenzione dell’aspirazione nel paziente disfagico

     

    Modalità di svolgimento

    Lezioni frontali ed interattive.

    Applicazione pratica delle procedure su manichino.

    Applicazione pratica di prescrizioni farmacologiche.

    Simulazione di interventi informativi.

    Discussioni a piccoli gruppi finalizzata all’analisi critica di filmati.

    Confronto con esperti.

    Role play.

     

    Testo/i di riferimento

    Saiani L, Brugnolli A. Trattato di cure infermieristiche. Napoli: Sorbona – Idelson-Gnocchi; 2014.

     

     

     

     

    Insegnamento

    ATTIVITA’ FORMATIVE PROFESSIONALIZZANTI e TIROCINIO

     

    SSD MED/45, CFU 20, ore 600

    Docente:

     

    Obiettivi formativi del tirocinio

    Il tirocinio del secondo anno rappresenta l’occasione privilegiata per la finalità generale di:

    • Promuovere abilità di accertamento infermieristico di secondo livello
    • Sviluppare abilità di ragionamento clinico e di assunzione di decisioni di competenza infermieristica.
    • Sviluppare abilità di pianificazione dell’assistenza per pazienti a complessità assistenziale medio/alta con problematiche mediche, chirurgiche e di cronicità.

     

    Obiettivi formativi specifici

    Il tirocinio clinico del secondo anno, offrirà agli studenti l’opportunità di:

    • Condurre un accertamento di secondo livello, utilizzando metodi e strumenti di valutazione specifici;
    • Identificare i problemi reali/potenziali del paziente affetto da problematiche internistiche, chirurgiche generali e specialistiche, oncologiche, ematologiche, nefrologiche e infettivologiche, attribuendone la priorità e definendo le scelte assistenziali congruenti a quanto appreso negli Insegnamenti.
    • Applicare, con supervisione, le prescrizioni diagnostiche e terapeutiche adottando le conoscenze apprese negli Insegnamenti, descrivendo per ciascun farmaco i criteri di monitoraggio preventivo e successivo alla somministrazione e le ragioni della sua somministrazione rispetto alla clinica del paziente.
    • Descrivere ed analizzare criticamente le modificazioni quotidiane delle condizioni del paziente ed i risultati complessivamente raggiunti dal punto di vista assistenziale.
    • Gestire una comunicazione efficace, la relazione di aiuto ed educativa nelle diverse fasi del percorso assistenziale (terapeutico, riabilitativo e palliativo) con il paziente, familiari e caregivers.
    • Leggere ed interpretare gli ostacoli alla comunicazione efficace (inconsapevolezza del sé, difficoltà del contesto, di conduzione e del destinatario) e attivare strategie per superarli.
    • Supportare e sostenere il paziente e la famiglia nella fase terminale della vita.
    • Effettuare la valutazione mono e multidimensionale del malato con problemi di cronicità e disabilità per la gestione dei principali problemi (malnutrizione, disidratazione, incontinenza, rischio di caduta, perdita delle abilità nelle attività di vita quotidiane; declino cognitivo, confusione mentale) ed intervenire con approcci assistenziali efficaci.

     

    Contenuti specifici esperienziali

    -          Conduzione di un accertamento di secondo livello,  utilizzando le scale di valutazione approfondite negli Insegnamenti;

    -          identificazione di problemi reali/potenziali del paziente, attribuendone la priorità e definendo

    -          decisione dell’intervento assistenziale più adeguato;

    -          applicazione, con supervisione, delle prescrizioni diagnostiche e terapeutiche, motivando per ciascun farmaco le ragioni della sua somministrazione, i criteri di monitoraggio preventivo e successivo   alla somministrazione;

    -          sorveglianza delle modificazioni quotidiane delle condizioni del paziente e dei risultati assistenziali raggiunti;

    -          valutazione mono e multidimensionale delle persone con patologia croniche per la gestione dei principali problemi (malnutrizione, disidratazione, incontinenza, rischio di caduta, perdita delle abilità nelle attività di vita quotidiane; declino cognitivo, confusione mentale);

    -          Preparazione del paziente alla dimissione.

     

    Modalità di svolgimento

    Tirocinio clinico si svolge, in tre periodi, in contesti assistenziali di tipo medico e chirurgico generale e/o specialistico e di cronicità in strutture sanitarie ospedaliere, residenziali e/o riabilitative.

     

    Modalità d’esame

    Le competenze sviluppate dallo studente durante le esperienze di tirocinio sono valutate complessivamente rispetto a:

    -          applicare le conoscenze

    -          dimostrare comprensione e autonomia di giudizio

    -          utilizzare abilità di comunicazione e relazione

    -          dimostrare responsabilità e capacità di apprendimento/autovalutazione

    Al termine del tirocinio verranno valutate con una prova finale strutturata con metodologia OSCE (Objective Structured Clinical Examination).

    L’esame Obiettivo Standardizzato delle Competenze Cliniche secondo la metodologia OSCE per la valutazione delle competenze raggiunte nelle attività formative professionalizzanti di tirocinio (stazioni sequenziali di: simulazioni, testimonianze di parenti/operatori, audio/video registrazioni, casi clinici);

     

    Strategie di supporto all’apprendimento clinico:

    Debriefing

    Report di tirocinio

    Feedback di valutazione durante il tirocinio attraverso schede strutturate, mini-cex ed altre strategie di valutazione in itinere della competenza clinica

    Valutazioni intermedie e finali in tirocinio

    Il caso Mini-Cex

     

    Strumenti di supporto:

    Testo: Saiani L, Brugnolli A. Trattato di cure infermieristiche. Napoli: Sorbona – Idelson Gnocchi; 2011.

    Documento: “Guida per la preparazione all’esame OSCE”.