INFORMAZIONI SU

Programma Corso integrato di Prevenzione e sicurezza nei luoghi di cura

Guida ai programmi del CdL in Ostetricia

Obiettivi formativi del corso integrato

L’insegnamento ha la finalità di sviluppare negli studenti la cultura della prevenzione e della sicurezza nei luoghi di lavoro e la conoscenza dei criteri e dei metodi di provata efficacia nella prevenzione dei rischi infortunistici e nella protezione della propria salute in qualità di futuri operatori sanitari. Il corso si inserisce al primo anno, prima dell’esperienza di tirocinio professionalizzante, per assicurare la preparazione necessaria degli studenti sulle metodologie di prevenzione dei rischi degli ambienti di lavoro al fine di rispettare la propria salute e quella dell’utente.

Al termine del corso lo studente è in grado di:

-       descrivere il concetto di salute/malattia ed i fattori determinanti la salute nelle diverse fasi della vita e nei diversi contesti di vita e lavoro,

-       Indicare i problemi prioritari di salute della popolazione europea e italiana e gli obiettivi di sviluppo della salute definiti dalla pianificazione sanitaria internazionale (WHO) e nazionale,

-       ·descrivere l’organizzazione e il funzionamento del Servizio Sanitario Nazionale, le tendenze di sviluppo del sistema ospedaliero e territoriale, gli obiettivi e le priorità di intervento,

-       indicare le strategie di promozione della salute e di prevenzione primaria, secondaria e terziaria delle malattie,

-       rilevare i fattori di rischio per la salute negli ambienti di vita, di lavoro e di cura e le normative di riferimento,

-       descrivere l’epidemiologia degli infortuni sul lavoro e delle sindromi lavoro - correlate nello specifico ambito sanitario e gli attori della prevenzione nel mondo del lavoro,

-       descrivere e valutare i rischi infortunistici teoricamente presenti nell’ambiente di lavoro, i concetti di esposizione lavorativa e i metodi per il suo contenimento con particolare riferimento ai rischi fisici, chimici, biologici, elettrici, e radiologici (radioprotezione),

-       descrivere i criteri di prevenzione primaria e secondaria nei luoghi di lavoro con particolare riferimento ai sistemi di protezione personale e collettiva e all’analisi dei comportamenti a rischio al fine di prevenire esposizioni indebite durante le esperienze formative cliniche,

-       adottare strategie di prevenzione del rischio infettivo utilizzando precauzioni universitari nelle strutture ospedaliere e nelle cure di comunità,

-       declinare la prevenzione dei rischi nelle specificità dei profili professionali e attivare congruenti strategie preventive.

Sono correlati all’Insegnamento specifici seminari/laboratori per gli studenti in relazione a specifici rischi correlati alla natura delle attività di apprendimento svolte durante i tirocini.

 

 

Modulo: Diagnostica per immagini e radioprotezione

 

SSD MED/36

Docente: Toso Francesco

 

Programma

Definizione di Radioprotezione.

Principi fisici delle radiazioni elettromagnetiche.

Proprietà fisiche delle radiazioni ionizzanti e loro interazione con la materia.

Introduzione alle tecniche di diagnostica per immagini, con descrizione dei principi fisici di acquisizione delle informazioni relative alle diverse metodiche di imaging.

Storia della radiodiagnostica e discussione del cronogramma relativo alle innovazioni tecnologiche che prevedono l’utilizzo dei raggi X. Principi fisici e differenze tra le tecniche di imaging proiettivo e le tecniche tomografiche (Radiografia, Tomografia Computerizzata, Ecografia, Risonanza Magnetica, Radiologia Contrastografica e Fluoroscopia, ecc.).

Caratteristiche delle sorgenti di radiazioni e definizione di radioattività.

Tecniche di imaging diagnostico in Medicina Nucleare (PET, TC-PET, SPECT, scintigrafia, ecc.)

Principi di radioterapia. Radioterapia esterna, brachiterapia, radioterapia metabolica.

Agenti fisici impiegati in radioterapia (elettroni, protoni e particelle alfa, fasci di mesoni, fasci di neutroni, raggi gamma, ecc.)

Principali unità di misura utilizzate in Radioprotezione.

Radiosensibilità dei diversi tessuti corporei.

Interazioni tra le radiazioni ionizzanti e i sistemi biologici, radiolisi dell’acqua, effetti sul DNA.

Effetti deterministici (somatici), effetti stocastici-probabilistici (somatici ed ereditari), effetti prenatali (somatici ed ereditari).

Tipologie di danno deterministico. L’embrione e il feto: effetti tipici da esposizione alle radiazioni.

Applicazione dei principi di Radioprotezione nella pratica clinica.

Dose e rischio radiogeno. Quantificazione della dose assorbita in relazione ai diversi tipi di esami diagnostici e alla radioterapia.

Legislazione in materia di Radioprotezione.  Storia normativa e decreti attualmente in vigore (Legge 187/2000).

Radioprotezione degli operatori sanitari: sorveglianza medica e sorveglianza fisica.

Comportamenti da adottare per ridurre la dose al paziente e agli operatori. Dispositivi di protezione individuale. Uso del dosimetro individuale. Norme di comportamento da adottare in sala operatoria durante interventi o procedure che prevedano l’utilizzo delle radiazioni ionizzanti.

Il consenso informato relativo alle procedure diagnostiche-terapeutiche che prevedono l’impiego delle radiazioni ionizzanti.

Sicurezza in Risonanza Magnetica: principi di funzionamento delle apparecchiature. Rischi in Risonanza Magnetica (rischi da campo magnetico statico, da radiofrequenza, da gradienti di campo, da rumore, da liquidi criogeni).

Questionario preliminare all’esame RM: controindicazioni assolute e relative all’indagine.

 

 

Modulo: Igiene

 

SSD MED/42

Docente: Pipan Corrado

 

Obiettivi formativi specifici

Fornire nozioni di base della disciplina igienistica.

 

Programma

Il concetto di salute e la sua evoluzione. I determinanti della salute.

La Evidence Based Medicine. La Evidence Based Nursing. La Evidence Based Practice.

L’evoluzione dei Sistemi Sanitari.

La nascita del SSN e la sua organizzazione. Le riforme. I LEA. L’aziendalizzazione. L’organizzazione dipartimentale. Le ASL e le Aziende Ospedaliere. Gli enti del SSN. Il sistema di emergenza.

L’epidemiologia. L’epidemiologia descrittiva, l’epidemiologia analitica e l’epidemiologia sperimentale.

Medicina preventiva: Prevenzione primaria, secondaria e terziaria. Gli screening.

La vaccinazione. Profilassi delle infezioni. L’herd Immunity. Vaccinazioni obbligatorie e facoltative.

Gestione del rischio clinico. Tipologie di errore. L’identificazione e la gestione del rischio: approccio proattivo (Healthcare Mode Failure and Effects Analysis, Safety Walkrounds) e approccio reattivo (Administrative and claims data analysis, Incident reporting, Root cause analysis, Audit clinico).

La patologia infettiva e le infezioni ospedaliere.

Microclima. Inquinamento indoor: agenti fisici, agenti chimici e agenti biologici. Illuminazione.

Acqua. Potabilità dell’acqua. Contaminanti dell’acqua potabile. Trattamento delle acque.

 

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali.

 

Testo di riferimento

C. Meloni, G. Pelissero, Igiene, Ed. Ambrosiana.

 

 

Modulo: Medicina del lavoro

 

SSD MED/44

Docente: Esposito Pier Luigi

 

Obiettivi formativi specifici

Conoscenza dei principali riferimenti normativi.

Conoscenza dei rischi occupazionali specifici.

Conoscenza ed applicazione delle norme e regole di prevenzione e protezione.

Capacità di prendersi cura della propria e altrui salute e sicurezza nell’ambiente di lavoro.

Prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali e/o lavoro-correlate.

Promozione della salute.

 

Programma

Sicurezza e salute nei luoghi di lavoro – cenni storici e principali riferimenti legislativi. Concetti di infortunio e malattia professionale. Evoluzione della normativa: dalla Costituzione al recepimento delle direttive CE.

Il decreto legislativo 9 aprile 2008 n. 81, modificato dal d.lgs. 3 agosto 2009, n. 106: campo di applicazione, definizioni, misure generali di tutela, ruolo e obblighi di datore di lavoro, dirigenti e preposti, dei lavoratori, del servizio di prevenzione e protezione e del suo responsabile, del medico competente, dei rappresentanti dei lavoratori. Sorveglianza sanitaria.

Tutela della maternità in ambito lavorativo: il d.lgs. 151/01.

Movimentazione manuale dei carichi: aspetti normativi – d.lgs. 81/08 titolo VI, cenni di ergonomia, il rischio in ambiente sanitario, prevenzione, protezione e sorveglianza sanitaria.

Uso di attrezzature munite di videoterminali: aspetti normativi – d.lgs. 81/08, titolo VII, cenni di ergonomia delle postazioni di lavoro, prevenzione, protezione e sorveglianza sanitaria.

Rischio biologico: aspetti normativi – d.lgs. 81/08 titolo X, modalità di trasmissione delle infezioni (parenterale, aerea, per contatto diretto), prevenzione e protezione, sorveglianza sanitaria e vaccinazioni. Incidenti a rischio biologico.

Rischio chimico: aspetti normativi: d.lgs. 81/08 titolo IX, classificazione degli agenti chimici pericolosi. Cancerogeni e mutageni. Frasi di rischio.

Chemioterapici antiblastici: provvedimento 5 agosto 1999. Potenziali rischi connessi con la manipolazione dei C.A. Prevenzione e protezione. Sorveglianza sanitaria.

Patologia da guanti: dermatiti da contatto nel personale sanitario, la patologia da lattice: tipi di reazioni, principali manifestazioni cliniche, prevenzione, protezione e sorveglianza sanitaria.

Rischio fisico, radiazioni ionizzanti – aspetti normativi: d.lgs. 230/95 e successive m.i. - definizioni, effetti sulla salute, prevenzione, protezione e sorveglianza sanitaria.

Radiazioni non ionizzanti (NIR): definizioni, effetti sulla salute, prevenzione, protezione e sorveglianza sanitaria.

 

Testo di riferimento

A. SACCO, M. CIAVARELLA, G. DE LORENZO, Medicina del lavoro per le professioni sanitarie, EPC Editore.

 

 

Modulo: Scienze infermieristiche ostetrico-ginecologiche

 

SSD MED/47

Docente: Zavarise Daniela

 

Obiettivi formativi specifici

Al termine del modulo lo studente dovrà essere in grado di conoscere i principali rischi per la salute ed effettuare attività di prevenzione diretta ed indiretta per il mantenimento dello stato di benessere. Dovrà aver cognizione dei criteri di prevenzione primaria e secondaria nei luoghi di lavoro con particolare riferimento ai sistemi di protezione individuale ed ai comportamenti a rischio in modo da assumere atteggiamenti adeguati durante le esperienze formative cliniche, in particolar modo in ambito ostetrico-ginecologico e neonatale.

 

Programma

Fattori di rischio e comportamenti a rischio per la salute.

I fattori di rischio per la salute negli ambienti di vita (casa-Università), nei luoghi di lavoro e di cura.

Le 7 misure inderogabili per le 7 aree importanti per la sicurezza.

La sicurezza per l’operatore sanitario, per la persona assistita, per i visitatori e i caregivers.

La gestione integrata del rischio all’interno del sistema organizzazione (studente, operatore, coordinatore, dirigente).

Individuazione degli specifici ambiti di competenza in merito alla promozione ad allo sviluppo della salute.

L'attività professionale dell'ostetrica: le competenze in ambito ostetrico, ginecologico e neonatale.

Il Profilo Professionale dell'Ostetrica D.M. 740 del 1994.

Il campo proprio di attività e responsabilità dell'ostetrica. Legge n.42 del 26 febbraio 1999 "Disposizioni in materia di professioni sanitarie". L'Ostetrica in Europa. Decreto legislativo 9 novembre 2007 n.206 "Attuazione della direttiva 2005/36/CE relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali, nonché della direttiva 2006/100/CE che adegua determinate direttive sulla libera circolazione delle persone a seguito dell'adesione di Bulgaria e Romania.

La prevenzione primaria, secondaria e terziaria delle malattie.

Concetto di lavoro e rischio professionale. Interventi di tipo tecnico (monitoraggio ambientale) e interventi di tipo medico (visita preventiva, visita periodica e monitoraggio biologico).

La catena infettiva e la trasmissione delle infezioni. Le condizioni favorenti la trasmissione di infezioni nosocomiali.

Il rischio biologico, fisico e chimico e l'esposizione lavorativa. Metodi di contenimento del rischio biologico. Il lavaggio delle mani. Dispositivi di Protezione individuale.

Il rischio chimico. Le principali vie di assorbimento. Il rischio da disinfettanti.

Il rischio fisico: movimentazione manuale dei carichi, i videoterminali. Patologie professionali legate a uso di forza, ripetitività, posture incongrue e tempi di recupero insufficienti.

Il rischio legato a fattori relazionali: mobbing e burnout.

Il concetto di errore, di evento avverso e di prevedibilità.

Principali strumenti di rilevazione, analisi e valutazione dei rischi, secondo gli orientamenti attuali.

Tutela delle lavoratrici madri nel settore della Sanità: la valutazione delle attività a rischio ergonomico, chimico e di esposizione biologica. Astensione dal lavoro: astensione anticipata e astensione obbligatoria. Il rientro al lavoro.

Linee guida per gli interventi di prevenzione relativi alla sicurezza e all'igiene del lavoro nel Blocco Parto emanate dall'Istituto Superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro:

- caratteristiche strutturali specifiche relative all'area accettazione - accoglienza, area di osservazione breve, ingresso nel blocco parto, unità travaglio-parto-postpartum, isola neonatale, degenza puerperio, spazi comuni e blocco operatorio ostetrico,

- caratteristiche tecnologiche specifiche: impianto elettrico, impianto gas medicinali, impianto di ventilazione e condizionamento dell'aria, impianti e tecnologie di rete, impianti antincendio, impianto idrico-sanitario e attrezzature tecnologiche- sanitarie, elettromedicali e presidi,

- caratteristiche igienico- ambientali e comportamentali relative agli agenti fisici, chimici, biologici, posture e sforzi muscolari e rischi relativi ad aspetti di natura psico-organizzativa,

- caratteristiche organizzative e gestionali: attività specifica del Blocco parto, attività specifica neonatologica nel rispetto del Decreto Ministeriale 24 aprile 2000 (Progetto Obiettivo Materno Infantile).

 

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali.  Discussioni guidate.

 

Testi di riferimento

Linee guida “Protocollo comportamentale a seguito di esposizione occupazionale a rischio biologico per il personale delle Aziende Sanitarie della Regione Friuli Venezia Giulia” febbraio 2001.

Linee Guida per gli interventi di prevenzione relativi alla sicurezza e all'igiene del lavoro nel Blocco Parto emanate dall'Istituto Superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro luglio 2007.

GALLELLI R., Salute come benessere, Ed. PENSA Multimedia, 2004.

GOBBA F., SALI D., Rischi professionali in ambito ospedaliero, Mc Graw Hill, Milano 1999.

COMODO N., MAGIOCCO G., Igiene e sanità Pubblica, Carocci Faber , Roma 2007.