Programma Corso integrato di Medicina preventiva, educazione sanitaria, puericultura nell'ambito della salute sessuale e riproduttiva
Obiettivi formativi del corso integrato
Il corso deve far apprendere i principi generali delle patologie infettive e delle malattie sessualmente trasmesse, nonché l’utilizzo di protocolli di prevenzione per la gestante, la coppia ed il prodotto del concepimento. Lo studente deve conoscere le linee guida di controllo della propagazione della HIV e di altri patogeni in corso di procedure ostetrico ginecologiche e di assistenza al parto. Lo studente deve imparare a gestire, in autonomia, metodologie orientate all’informazione ed istruzione del singolo, coppia e comunità.
Deve acquisire le conoscenze per svolgere una funzione educativa finalizzata alla prevenzione, alla promozione della salute ed alla esecuzione di protocolli diagnostico-terapeutici, saper eseguire il prelievo di materiale biologico vaginale destinato all’esame batteriologico e citologico, secondo le varie tecniche e deve acquisire le basi per l’individuazione di problematiche connesse alla sfera sessuale riproduttiva della donna.
Modulo: Infermieristica speciale ginecologica
SSD MED/47
Docente: Del Frari Maria Luisa
Obiettivi formativi specifici
Il corso intende fornire allo studente le nozioni principali dell’esame ultrasonografico e metterlo in grado di saper:
- ottenere piani di scansione corretti sull’addome materno per visualizzare l’embrione/feto e i repere anatomici fondamentali che consentono l’esecuzione delle scansioni successive secondo i piani del corpo fetale,
- leggere ed interpretare le immagini ecografiche per datare la gravidanza, valutare la crescita fetale ed ottenere informazioni sulla evoluzione fisiologica della gravidanza nei tre trimestri,
- utilizzare l’esame ecografico in travaglio, parto o puerperio come supporto alla semeiotica ostetrica.
Programma
Basi fisiche degli ultrasuoni. Principali interazioni tra onde ultrasonore e tessuti biologici.
Cenni sulle apparecchiature ecografiche. Tecnica ecografia TA, TV. Piani sagittali, assiali, coronali.
Esame ecografico nel 1° trimestre di gravidanza (valutare camera gestazionale, n° embrioni/feti, tessuto coriale, BCF, dati antropometrici, datazione gravidanza).
Anatomia e biometria ecografica dell’estremo cefalico, apparato gastro-enterico, cardio circolatorio, scheletrico e dei vari organi evidenziabili ecograficamente nel 2° e 3° trimestre di gravidanza.
Valutazione degli annessi fetali e determinazione dell’AFI.
Lettura ed interpretazione delle immagini ecografiche del feto e degli annessi fetali per valutare l’evoluzione della gravidanza.
Rappresentazione dati antropometrici fetali su curve di crescita.
Semeiotica ecografica in travaglio di parto per individuare situazione, presentazione, posizione, grado d’impegno e rotazione della Parte Presentata.
Ruolo dell’ostetrica nella diagnostica ecografica in gravidanza: l’ecografia office.
Modalità di svolgimento
Lezioni frontali, discussioni guidate, visualizzazione di immagini ecografiche.
Modalità d’esame
Prova scritta.
Testi di riferimento
D. Arduini Trattato di ecografia in ostetricia e ginecologia Poletto Editore 2002.
F.A. Catizone, A. Ianniruberto Il feto per immagini CIC Edizioni Internazionali.
F. S. Molina, K H. Nicolaides Ultrasound in Labor and Delivery Fetal Diagnosis therapy 2010.
I. Blasi, R. D’Amico Sonographic assessment of fetal spine and head position durino the first and second stages of labor for the diagnosis of persistent occiput posterior position: a pilot study Ultrasound Obstet Gynecol 2010.
S. Akmal, N Kametas, Ultrasonographic occiput position in early labour in the prediction of caesarean section BJOG 2004 pp 532-536.
D.M. Sherer, M. Miodovnik, K.S. Bradley Intrapartum fetal heard position I: comparison between transvaginal digital examination and transabdominal ultrasound assessment during the active stage of labor Ultrasound Obstet Gynecol 2002; 19 pp. 258-263.
D.M. Sherer, M. Miodovnik, K.S. Bradley Intrapartum fetal heard position II: comparison between transvaginal digital examination and transabdominal ultrasound assessment during the second stage of labor Ultrasound Obstet Gynecol 2002; 19 pp 264-268.
Y.M.Eggebo, C.Heien, I.Okland Ultrasound assessment of fetal head-perineum distance before induction of labor Ultrasound Obstet. Gynecol 2008; 32 pp 199- 204.
Modulo: Psicologia clinica
SSD M-PSI/08
Docente: Martino Letizia
Obiettivi formativi specifici
Acquisizione delle definizioni e nozioni principali della Psicologia clinica.
Acquisizione delle metodiche essenziali per la gestione psico-clinica dei disturbi correlati alla gravidanza e al parto.
Acquisizione di una abilità relazionale finalizzata alla identificazione e prevenzione dei disturbi clinici psicologici in gravidanza e parto.
Programma
Psicologia Generale
Psicologia Clinica
Inquadramento teorico della Psicologia Clinica
Concezione di normalità e patologia
Psicologia ospedaliera e Psicologia applicata alla professione ostetrica
Accenni di Neuropsicologia, Psicologia Fisiologica, Psicofisiologia, Psiconeuroendocrinologia
L’asse psiconeuroendocrino in ostetricia, in travaglio e nel parto
Ansia in gravidanza
Depressione pre-partum
Depressione post-partum
Psicosi gravidiche
Negazione della gravidanza e I.V.G.
Psicofisiologia clinica
Attivazione e rilassamento
Approccio psicogisiologico in gravidanza
Intervento psicologico in ostetricia
Modelli di relazione di aiuto in gravidanza, travaglio, parto
Supporto al dolore e alla sofferenza
Il dolore in travaglio, parto
Aspetti psico emotivi
Modalità di svolgimento
Lezioni frontali.
Modalità d’esame
Da concordare con gli studenti.
Testi di riferimento
L. Stegagno, Psicofisiologia, Bollati Boringhieri, 1994.
P. Watzlawick, Pragmatica della comunicazione umana, Astrolabio, 1994.
R. Plutchik, Psicologia e biologia delle emozioni, Bollati Boringhieri, 1995.
N.B.: Ulteriori testi e dispense verranno consigliati e consegnate dal docente durante il corso delle lezioni.
Modulo: Scienze infermieristiche ostetrico-ginecologiche
SSD MED/47
Docente: Bonazzi Paola
Obiettivi formativi specifici
Lo studente al termine del corso deve:
- conoscere i principi della medicina preventiva e predittiva,
- saper effettuare e gestire interventi di promozione della salute, informazione ed educazione sanitaria nell’ambito ostetrico-ginecologico e neonatale rivolti alla persona, alla coppia, alla famiglia e alla comunità, in autonomia e in collaborazione, per la propria competenza, con i membri dell’équipe assistenziale,
- saper eseguire il prelievo di materiale biologico vaginale per esame batteriologico e citologico,
- saper individuare problematiche inerenti la sfera sessuale riproduttiva della donna e della coppia.
Programma
Il Distretto Sanitario: competenze e servizi. Il Consultorio Familiare. Il Dipartimento Materno-Infantile.
Progetto Obiettivo Materno-Infantile relativo al PSN per il triennio 1998-2000.
Percorso nascita: integrazione ospedale/territorio nell'ambito del Dipartimento Materno-Infantile, obiettivi, pianificazione dell'assistenza e indicatori di verifica secondo il D.M. 24/04/2000.
Attività del Consultorio Familiare e ambiti di competenza: relazioni di coppia, famiglia e disagio familiare, controllo della fertilità e procreazione responsabile.
L. 22/05/1978 n° 194 "Norme per la tutela sociale della maternità e sull'interruzione volontaria della gravidanza". Prevenzione dell'IVG.
Concetto di salute sessuale secondo l'OMS. La consulenza sessuologica.
Lo spazio giovani all'interno del Consultorio Familiare. Adolescenti: corsi di informazione ed educazione alla salute e all'affettività nelle scuole.
L. 66/96 Norme contro la violenza sessuale. L. 269/98 Norme contro lo sfruttamento della prostituzione, della pornografia, del turismo sessuale in danno di minori.
Legge 23 aprile 2009 n. 38 "recante misure urgenti in materia di sicurezza pubblica e di contrasto alla violenza sessuale, nonché in tema di atti persecutori".
Lo screening del carcinoma della cervice uterina. Indicazioni al prelievo colpocitologico.
Pap-test: modalità di esecuzione del prelievo.
Il tampone vaginale e cervicale: tecnica di prelievo.
Assistenza ostetrica alla puerpera.
Assistenza ostetrica al neonato, allattamento. Criteri per la dimissione protetta in puerperio.
L'organizzazione dei servizi territoriali per l'assistenza alla puerpera e al neonato.
Cenni di anatomia e fisiologia del perineo. Le funzioni del pavimento pelvico.
Le modificazioni del perineo connesse alla gravidanza e al parto. Le lesioni del pavimento pelvico e la prevenzione delle complicanze.
L'esame obiettivo uro-ginecologico. Il PC test. La Cinesiterapia.
Modalità di svolgimento
Lezioni frontali e discussioni guidate.
Modalità d’esame
Prova scritta/orale.
Testi di riferimento
M. Guana, La disciplina ostetrica. Teoria, pratica e organizzazione della professione, II ed., McGraw-Hill, Milano 2011.
D.M. 24/04/2000 Adozione del Progetto Obiettivo Materno-Infantile relativo al PSN per il triennio 1998-2000.
Linee guida Nice Assistenza di routine in puerperio alle donne e ai loro bambini, Luglio 2006.
Documento approvato da ACP, SIN, SIP, FIMP, SIPPS, SIMP, SIGO, AOGOI, SIPPO, FNCO, SOI, IPASVI, Raccomandazioni per l’assistenza alla madre in puerperio e al neonato, Medico e Bambino 1/2000.
P. Di Benedetto, Riabilitazione Uro-Ginecologica, Edizioni Minerva Medica, II edizione 2004.
N. Colacurci, M. Torella, M. Vicario, Il Pavimento Pelvico. Dalla diagnosi alla riabilitazione, Idelson-Gnocchi, Napoli 2011.
Michele Grandolfo, Il consultorio familiare nel Progetto Obiettivo Materno Infantile (POMI), Reparto salute della donna e dell’età evolutiva, Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute, Iss – Roma.
Michele Grandolfo, Strategie di attivazione dello Spazio Adolescenti, Laboratorio di Epidemiologia e Biostatistica – Istituto Superiore di Sanità.
Relazione del Ministro della Salute sulla attuazione della legge contenente “Norme per la tutela sociale della maternità e per l’interruzione volontaria di gravidanza (legge 194/78)”.
Sito del Ministero della Salute: www.salute.gov.it.
Modulo: Igiene generale
SSD MED/42
Docente: Parpinel Maria
Obiettivi formativi specifici
Il corso si pone l’obiettivo di esaminare tre argomenti specifici dell’igiene generale ed applicata in un contesto generale di Medicina preventiva. Il primo aspetto è quello epidemiologico ed a tal proposito verranno trattate le basi metodologiche di uno studio epidemiologico. Il secondo aspetto riguarda l’igiene degli alimenti e saranno trattati nello specifico l’esposizione in gravidanza e nelle primissime fasi di vita alle infezioni/tossinfezioni di origine alimentare ed ai principali contaminanti alimentari di origine chimica. Il terzo aspetto riguarda l’igiene della nutrizione ed andrà a considerare gli alimenti sostitutivi del latte materno e per la primissima infanzia sotto l’aspetto legislativo e compositivo e le evidenze epidemiologiche relative all’impatto di questi alimenti sulla salute del neonato e del bambino.
Programma
Definizioni e caratteristiche della medicina preventiva. Definizione, origine, significato e sviluppo dell’epidemiologia. Il concetto di esposizione, gli aspetti metodologici del disegno dello studio ed i principali studi epidemiologici descrittivi e sperimentali: utilizzo dei risultati degli studi epidemiologici in Medicina Preventiva e nell’Evidence Based Medicine (EBM). La trasmissione di microorganismi patogeni con gli alimenti: cenni generali e ruolo di Toxoplasma godii, Listeria monocytogenes e genere Clostridium. La contaminazione chimica degli alimenti: generalità, interferenti endocrini, contaminanti di origine ambientale e di processo. I latti sostitutivi e gli alimenti per l’alimentazione complementare: legislazione e caratteristiche compositive, valutazione degli effetti del loro consumo degli effetti del loro consumo sulla base delle evidenze epidemiologiche ed in relazione alle linee guida nazionali ed internazionali.
Modalità di svolgimento
Lezioni frontali.
Modalità dell’esame
Prova scritta.
Testi di riferimento
Auxilia F & Pontello M Igiene e Sanità Pubblica (2011). Piccin, Padova.
Cerutti G Residui, additivi e contaminanti degli alimenti (2011). Tecniche Nuove, Milano.
Evangelisti F, Restani P Prodotti Dietetici (2011) Piccin, Padova.
Kramer J, Cantoni C Alimenti, microbiologia ed igiene (2011). Tecniche Nuove, Milano.
Articoli scientifici su temi specifici.
Copia delle diapositive presentate a lezione dal docente.
Modulo: Malattie cutanee e veneree
SSD MED/35
Docente: Stinco Giuseppe
Obiettivi formativi specifici
Fornire allo studente una conoscenza di base della dermatologia e delle malattie a trasmissione sessuale, focalizzando l’attenzione sulle problematiche e sulle patologie della cute delle donne in gravidanza.
Programma
Cenni di anatomia morfologica, istologia e fisiologia della cute. Semeiotica dermatologica.
Le principali malattie dermatologiche. Le reazioni cutanee da farmaci. Le malattie bollose ed immunitarie. I nevi. Le neoplasie cutanee. Le Malattie a Trasmissione Sessuale Le genodermatosi. Le dermatosi del neonato. Le alterazioni fisiologiche e patologiche della cute in gravidanza.
Modalità di svolgimento
Parte teorica: lezioni frontali.
Parte pratica: frequenza della Clinica dermatologica.
Modalità d’esame
La verifica dell’apprendimento degli studenti sarà effettuata mediante un unico esame integrato con gli altri insegnamenti del modulo. La prova di esame sarà scritta con domande a risposta multipla.
Testi di riferimento
A. Rebora, S. Veraldi. Core Curriculum Dermatologia. McGraw-Hill.
G. Leigheb. Testo e Atlante di Dermatologia. Edimes.
T. Cainelli, A. Giannetti, A. Rebora. Manuale di Dermatologia Medica e Chirurgica. McGraw-Hill.
Modulo: Pedagogia generale e sociale
SSD M-PED/01
Docente: Virgilio Flavia
Obiettivi formativi specifici
Al termine del corso lo studente/essa conoscerà i principi e le teorie su cui si basano gli interventi di prevenzione educativa nei contesti socio-sanitari, in particolar modo con bambine e adolescenti. Inizierà inoltre a comprendere la logica della progettazione degli interventi e l’importanza della valutazione (ex ante, in itinere ed ex-post).
Programma
-Concetti fondamentali in pedagogia: educazione, formazione, empowerment, strategie di coping e resilienza, fattori di rischio e di protezione.
Prevenzione e promozione della salute. Tipologie e livelli.
Il concetto di prevenzione educativa. Teorie di riferimento per l’intervento di prevenzione.
La progettazione e la valutazione di interventi preventivi ed educativi in ambito socio-sanitario.
Gli strumenti per l’azione preventiva: l’educazione alla sessualità e all’affettività con bambine e adolescenti, la prevenzione della violenza nelle giovani coppie di adolescenti.
Modalità d’esame
Prova orale.
Testi di riferimento
Rossetti, S. A. (2009). La prevenzione educativa, Carocci Editore, Roma. (Capitoli 1, 4, 5; pp. 11-34; 78 -116).
Guarcello, E. (2009). Pedagogia in azione. Strategie di relazione in ambito sociale e sanitario, Napoli, Edises.
(Capitoli 1 e 2; pp. 5-42).
Appunti e materiali presentati durante le lezioni (slide).
Modulo: Discipline demoetnoantropologiche
SSD M-DEA/01
Docente: Cozzi Donatella
Obiettivi formativi specifici
Alla fine del corso lo studente deve essere in grado di riconoscere quali sono i fattori culturali che possono entrare in gioco nell’evento biopsicosociale della gravidanza, del parto, del puerperio e dell’allattamento, con un approccio orientato alla competenza culturale e alla lettura critica dei contesti del parto.
Programma
Modelli ad alto e basso contatto; il parto in migrazione; l’allattamento: la costruzione culturale di una risorsa biologica; stili di accudimento in prospettiva culturale.
Modalità di svolgimento
Lezioni frontali.
Modalità d’esame
Prova orale.
Testi di riferimento
“Antropologia” (2010), n. monografico Nascita (a cura di Irene Maffi, Ledizioni, Milano), articoli selezionati e forniti dalla docente.