INFORMAZIONI SU

Laboratorio integrato di restauro architettonico

Programma dell'insegnamento di Laboratorio integrato di restauro architettonico - cdl magistrale in Architettura

INSEGNAMENTO: LABORATORIO INTEGRATO DI RESTAURO ARCHITETTONICO


Obiettivi formativi specifici

Il Laboratorio si propone di affrontare l'iter del progetto di restauro architettonico attraverso un’esperienza formativa sul campo e con approccio multidisciplinare. Viene proposto lo studio di un caso concreto legato al territorio, mirando alla conoscenza della fabbrica sotto il profilo analitico (analisi materiali, delle tecniche costruttive, del degrado e dei dissesti strutturali) sulla quale si basa la scelta delle tecniche di intervento, volte alla conservazione e alla ridefinizione funzionale dell'architettura in esame. Dal rilevamento architettonico, svolto mediante l’opportuna integrazione di tecniche tradizionali (misure dirette e topografiche) con quelle più innovative (fotogrammetria digitale e scansione laser), si ottengono varie rappresentazioni 2D e 3D avanzate, basi conoscitive sulle quali poggia l'intero iter di progetto. In merito agli aspetti strutturali, tema centrale del progetto di restauro, viene indagata la logica strutturale antica in previsione del vaglio degli interventi necessari alla conservazione e al riuso dell'architettura in esame. In merito agli interventi di ridefinizione funzionale, particolare attenzione è riservata all’utilizzo dell’acciaio.


Modalità d'esame

Prova orale e presentazione di elaborato progettuale.


Laboratorio Integrato di Restauro Architettonico - I modulo


Docente

prof.ssa Alessandra BIASI

Crediti

6 CFU


Competenze acquisite

-Capacità di interpretare l'architettura attraverso la lettura dei caratteri costruttivi, tecniche e materiali.
-Capacità di analizzare in termini sistematici i materiali correlandoli allo stato conservativo dell'architettura.
-Capacità di ordinare e organizzare i dati derivati dall'analisi all'interno dell'iter metodologico del progetto di
restauro .
-Capacita di derivare criticamente la scelta delle tecniche di restauro dalle risultanze dell'analisi progettuale.


Programma

Il programma consta nella messa a punto del progetto di restauro, a partire dalla fase analitica preliminare che si articola in quattro momenti fondamentali: conoscenza storica fondata sull'analisi degli eventi che hanno inciso materialmente sulla fabbrica sino a determinarne la consistenza attuale; conoscenza geometrica, consistente nel rilevamento e nella conseguente restituzione grafica (secondo le indicazioni metodologiche proposte nel modulo II); conoscenza della “costruzione” tramite rappresentazioni 3D degli
elementi costruttivi che compongono la fabbrica; conoscenza della consistenza materiale che comporta l'individuazione dei materiali costituenti gli elementi costruttivi - nelle relative articolazioni - e nella descrizione del loro stato conservativo. Lo stato conservativo prevede l'individuazione, rilevata attraverso verifiche dirette sulla fabbrica dei degradi dei materiali e dei dissesti della struttura (secondo le indicazioni offerte dal modulo III).
Le analisi concernenti consistenza materiale, degrado e dissesti vengono rappresentate in una serie apposita di tavole derivanti dalla restituzione grafica del rilievo - inteso come strumento funzionale all'organizzazione della conoscenza del progetto di restauro – analogamente, in un'altra serie, sono trasferite le indicazioni inerenti gli interventi operativi. Quanto alla fase progettuale, la scelta delle tecniche da utilizzare è opportunamente vagliata sulla base del riscontri emersi in fase di analisi, ragionando su “perche” e “come” intervenire, anche alla luce della destinazione d'uso della fabbrica. Il tema della destinazione d'uso viene affrontato attraverso la proposta di soluzioni di massima maturate alla luce dell'iter conoscitivo - inerente consistenza, condizioni, valenza e potenzialità della fabbrica- inteso come presupposto necessario al fine di operare scelte consapevoli e finalizzate.


Bibliografia

E. Vassallo, S. Pratali Maffei, C. Menichelli, M. Pretelli, E. Calebich, Guida al corso di restauro architettonico,
Il Campiello edizioni, Venezia, 1995.
F. Cairoli Giuliani, L'edilizia nell'antichità, Carrocci editore, Roma, 2006.
S. Musso, (a cura di), Tecniche di restauro, Utet, Milano, 2013.


Laboratorio Integrato di Restauro Architettonico - II modulo


Docente

prof. Domenico VISINTINI

Crediti

4 CFU

Competenze acquisite

- Capacità di comprendere e usare la terminologia e i metodi del moderno rilevamento architettonico per la miglior conoscenza dello “stato di fatto” di un’opera soggetta a restauro architettonico.
- Capacità di individuare le potenzialità peculiari, i limiti operativi/budget e l’integrabilità dei vari metodi di rilevamento topografico, fotogrammetrico e laser scanning.
- Capacità di elaborare ed integrare i risultati del rilevamento per ottenere la miglior modellazione 3D e le conseguenti rappresentazioni 2D e 3D, anche virtuali, dell’intero iter progettuale.


Programma

Introduzione al modulo: concetti di base, scopi e metodi delle tecniche di rilevamento architettonico, il rilievo (rilevamento) geometrico e l’analisi strutturale secondo la normativa, esempi. (2 ore)
Il rilevamento diretto: strumenti per la misura di distanze, tecniche di rilevamento planimetrico e planoaltimetrico, esempi. (1 ora)
Il rilevamento topografico: strumenti per la misura di angoli e distanze, tecniche di rilevamento planimetrico e plano-altimetrico di dettaglio e di inquadramento, esempi di poligonali e reti topografiche dei precedenti anni academici, introduzione alla compensazione rigorosa delle misure topografiche, esempi. (6 ore)
Il rilevamento fotogrammetrico - le tecniche: equazioni di collinearità, orientamento esterno delle immagini, tecniche di restituzione 3D dei punti-oggetto, i modelli stereoscopici 3D, orientamento interno delle immagini, orientamento relativo e assoluto di un modello 3D, tecniche di raddrizzamento 2D, tecniche di ortofotoproiezione “2,5D”, esempi. (8 ore)
Il rilevamento fotogrammetrico - gli strumenti: distorsione e calibrazione degli obiettivi, strumenti di acquisizione e di restituzione fotogrammetrica, caratteristiche dei moderni sistemi digitali, esempi. (3 ore)
Il rilevamento fotogrammetrico - l’automazione: elaborazioni di pre-trattamento, restauro, miglioramento di immagini digitali, estrazione dei contorni, conversione da raster a vector, riconoscimento di punti omologhi, esempi; fotomodellazione completamente automatica (dalla Computer Vision), esempi. (6 ore)
Il rilevamento laser scanning: strumenti per la misura di nuvole di punti 3D, fasi di acquisizione, registrazione, modellazione e texturizzazione con le immagini digitali, esempi. (6 ore)
L’integrazione fra le tecniche di rilevamento: caratteristiche del rilevamento architettonico, capitolato per il rilevamento numerico in scala 1:50, esempi; modellazione da disegni esistenti, esempi. (4 ore)
Esercitazioni in situ e in laboratorio: acquisizione, elaborazione e restituzione di misure dirette, topografiche, fotogrammetriche e laser scanning relative all’edificio tema del laboratorio, produzione di rappresentazioni 2D e 3D avanzate - basi conoscitive dell’intero iter di progetto - con applicazione pratica di gran parte degli argomenti teorici del modulo. (28 ore)


Bibliografia

- Visintini Domenico, PROIEZIONI POWERPOINT DELLE LEZIONI, 2015 (reperibili al sito
http://materialedidattico.uniud.it/)
- Bezoari Giorgio, Monti Carlo, Selvini Attilio, MISURA E RAPPRESENTAZIONE, Casa Editrice Ambrosiana,
Milano 2001.


Laboratorio Integrato di Restauro Architettonico - III modulo


Docente


Crediti

4 CFU


Competenze acquisite

- Capacità di concepire l’organismo strutturale di un edificio in acciaio.
- Capacità di individuare le tecniche costruttive, i materiali componenti e gli eventuali dissesti di un edificio esistente.
- Capacità di concepire e progettare interventi di restauro di edifici esistenti tramite l’utilizzo dell’acciaio o altre tecniche appropriate.


Programma

Introduzione alle strutture in acciaio: considerazioni generali sulla concezione strutturale degli edifici in acciaio, con particolare riguardo a edifici industriali, costruzioni con grande luce ed edifici alti. (3 ore)
Comportamento meccanico dell’acciaio: prova a trazione su barre d’acciaio e legame costitutivo. (1 ora)
Verifica delle membrature in acciaio: classificazione delle membrature in acciaio secondo normativa vigente (DM 14/01/2008), verifiche agli stati limite ultimi per compressione, trazione, flessione, taglio, flessione e taglio, presso- e tenso-flessione, verifica degli spostamenti verticali agli stati limite di esercizio. (3 ore)
Instabilità nelle strutture in acciaio: definizione di carico critico euleriano e verifica di instabilità secondo normativa. (2 ore)
Connessioni nelle strutture in acciaio: funzionamento delle connessioni bullonate e saldate e relativi esempi. (3 ore)
Verifica delle connessioni agli stati limite ultimi: controllo delle distanze tra i bulloni, verifiche a taglio e trazione dei bulloni, verifiche a rifollamento e punzonamento dei piatti, e calcolo della resistenza delle saldature a cordoni d’angolo. (2 ore)
L’utilizzo dell’acciaio nel restauro: tipologie e metodologie degli interventi in acciaio nel restauro e relativi esempi. (3 ore)
Interventi relativi al progetto proposto: analisi delle tecniche costruttive dell’edificio oggetto di esercitazione, analisi dei materiali che lo compongono, analisi del comportamento strutturale, analisi degli eventuali dissesti, valutazione di massima della resistenza, e proposte per gli interventi di restauro e di progetto del nuovo. (4 ore)
Esempio di calcolo relativo al progetto del nuovo in acciaio: identificazione del comportamento strutturale, analisi dei carichi,  dimensionamento di massima degli elementi portanti orizzontali, dimensionamento di un collegamento bullonato o saldato, e definizione delle connessioni tra esistente e nuovo. (5 ore)
Esempi di disegni relativi alla descrizione delle tecnologie costruttive dell’edificio e degli eventuali dissesti, esempi di disegni esecutivi relativi ad interventi di miglioramento sismico o al progetto del nuovo, esempio di relazione di calcolo. (2 ore)
Esercitazioni in aula relative al tema proposto. (32 ore)


Bibliografia

- NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI - DM 14/01/2008, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 29 del 4 febbraio 2008 - Suppl. Ordinario n. 30.
- CIRCOLARE 02/02/2009, contenente le Istruzioni per l’applicazione delle “Nuove norme tecniche per le costruzioni” – pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 47 del 26 febbraio 2009 – Suppl. Ordinario n. 27.
- Ballio Giulio, Bernuzzi Claudio, PROGETTARE COSTRUZIONI IN ACCIAIO, Hoepli, Milano 2004.
- Mariani Massimo, PARTICOLARI COSTRUTTIVI NEL CONSOLIDAMENTO E RESTAURO, Dei, Roma
2014.
- Stefano Musso (a cura di), TECNICHE DI RESTAURO, UTET, Milano 2013.