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Diagnostica e tecniche del restauro

Programma dell'insegnamento di Diagnostica e tecniche del restauro - Corso di laurea magistrale in Storia dell'arte e conservazione dei beni storico-artistici - anno accademico 2015/16

Docente: Giuseppina Perusini

indirizzo email: giuseppina.perusini@uniud.it

pagina web personale:

Denominazione insegnamento (in inglese): DIAGNOSTICS AND RESTAUARATION’S  TECHNIQUES

Lingua dell'insegnamento: italiano

Crediti e ore di lezione: 6 cfu,  30 ore

Settore scientifico disciplinare: L-ART/04

Moduli: SI

I modulo - L’impiego dei metodi scientifici per lo studio delle tecniche esecutive e dello stato di conservazione dei manufatti artistici.

II modulo - L’impiego della pittura a tempera dall’antichità ai giorni nostri

Prerequisiti e propedeuticità:

E’ utile (ma non indispensabile) aver sostenuto l’esame di storia del restauro e delle tecniche artistiche del corso triennale

Conoscenze e abilità da acquisire:

Alla fine del corso lo studente dovrà:

- Conoscere i principali metodi diagnostici impiegati per l’analisi delle tecniche esecutive e dello stato di conservazione dei manufatti artistici.

- Essere in grado d’incrociare le informazioni provenienti dall’ esame diretto dei manufatti con le informazioni desunte dagli antichi trattati pittorici e da altri testi relativi allo studio e alla conservazione delle opere d’arte al fine di stabilire le tecniche esecutive e lo stato di degrado dei manufatti stessi.

Programma/Contenuti dell'insegnamento:

I modulo - L’impiego dei metodi scientifici per lo studio delle tecniche esecutive e dello stato di conservazione dei manufatti artistici. Cenni sulle principali tecniche analitiche (invasive e non  invasive) impiegate per l’analisi dei dipinti.

II modulo - L’impiego della pittura a tempera dall’antichità ai giorni nostri attraverso l’analisi degli antichi trattati e dei manufatti artistici. Il dibattito ottocentesco sulle tecniche pittoriche e la rinascita della tempera nei primi decenni del Novecento. L’impiego della pittura a tempera nel restauro

Attività di apprendimento e metodi didattici previsti:

Il corso prevede lezioni frontali e un seminario pratico, in questo caso sulla pittura a tempera, che si volgerà nel laboratorio di restauro dei manufatti

Modalità di verifica dell'apprendimento:

L’esame finale consiste in una discussione sugli argomenti trattati a lezione e prevede inoltre la presentazione di una tesina scritta e la traduzione di un breve testo in lingua straniera sugli argomenti del corso. Si ricorda a tal proposito che la bibliografia del corso prevede sempre la presenza di testi in lingua straniera

Testi/Bibliografia:

I modulo (diagnostica)

- Cardinali M., Ruggeri M.B., Falcucci C., Diagnostica artistica. Tracce materiali per la storia dell’ arte e della conservazione, Palombi, Roma 2002,pp. 13–94.

-Poldi G., Villa G.C.F., Dalla conservazione alla storia dell’arte. Riflettografia e analisi non invasive per lo studio dei dipinti, Edizioni della Normale, Pisa 2006, pp

- matteini m., moles a. , Scienza e restauro. Metodi d’indagine, Nardini, Firenze 1984, pp. 11-68.

II modulo (l’impiego della tempera nella storia della pittura e del restauro)

-  bensi p.,  La vita del colore. Tecniche della pittura veneta dal  Cinquecento  al Settecento, Genova, Neos, 2000, pp. 3-49.

-doerner m.,  The materials of artists and their use in painting. With notes on the techniques of the old masters, San Diego 1984, pp. 211-243.

- dunkerton j., foister s., gordon d., penny n., Giotto to Dürer. Early Renaissance painting in the National Gallery, London, Yale University Press, 1991, pp. 152-204.

- germani  g., La pittura murale del Novecento. Tecniche e materiali, in C: Danti, M. Matteini, A. Moles ( a cura di ), Le pitture murali. Tecniche e problemi, conservazione, Firenze, Centro Di, 1990, pp.  103 - 120

- kinseher K., Womit sollen wir malen? Farbenstreit und maltechnische  Forschung in München. Ein Beitrag  zum Wirken  von Adolf Wilhelm Keim,  München , Siegl 2014, pp. 18 - 72

-MASSCHLEIN-KLEINER L.,  Liants, adhésifs et  vernis anciens, Bruxelles 1978

- marchini C. (a cura di) Fayum: Misteriosi volti dell’Egitto, Roma, Leonardo 1998, pp. 19-33

-Perusini T., Melchiorre M., Izzo F., La tecnica murale di Afro e Sbisà: due scelte diverse nel dibattito italiano degli anni Trenta,  in Afro Basaldella e Carlo Sbisà. L’ elegia del quotidiano . La decorazione murale negli anni trenta , a cura di M. De Grassi e Vania Grasinigh, Udine, Comune di Udine 2013, pp.  155-69

- reinkowski-häfner e. , "Tempera": zur Geschichte  eines  maltechnisches Begriff, in «Zeitschrift für Kunsttechnologie und Konservierung », 1994, 2, pp. 297-317.

-roy a., white r., Van Eyck’s Technique: The myth and the reality, I e II, in  The national Gallery investigating Jan van Eyck , a cura di Foister S.,  Jones S.  et alii,  London, Brepols 2000, pp. 97- 105.

- RENZONI M., Sull’uso della tempera nella tecnica ad affresco, in « Kermes», X,  30,  pp. 2-11

- RINALDI S., All’origine delle ricette di Giorgio de Chirico, in «Metafisica», 11-13, 2014,  pp. 228-241

- Vacanti S.,  Giorgio de Chirico e il “ritorno al mestiere”. L’importanza della formazione artistica fra Atene e Monaco, in «Metafisica», 5-6,  2006, pp. 404- 431

E’ prevista inoltre  la lettura e l’analisi di alcuni brani  degli antichi  trattati di tecnica pittorica ove sono descritti i materiali ed i metodi impiegati per la pittura a tempera (come Il Libro dell’arte di Cennino Cennini, l’ Experimenta de Coloribus di Jehan le Begue,  Le vite de’ più eccellenti architetti, pittori et scultori italiani etc. di Giorgio Vasari, il piccolo trattato di tecnica pittorica di G. De Chirico etc. ) nonché di alcuni antichi manuali di restauro  ( Koester, Horsin Déon, Forni, Secco Suardo ) che descrivono  l’impiego di questa tecnica nell’ambito del restauro. Fotocopie da questi testi  verranno fornite a lezione.

Strumenti a supporto della didattica:

 

Tesi di laurea:


Note: