Obiettivi e sbocchi professionali
Di seguito sono riportati gli obiettivi formativi specifici, gli sbocchi professionali e una breve descrizione del progetto formativo del corso di laurea magistrale in Traduzione e mediazione culturale (classe LM-94) per un approfondimento consulta la sezione “Qualità della formazione” dal menu qui accanto.
Il corso in breve
Il Corso di laurea magistrale in Traduzione e mediazione culturale ha lo scopo di sviluppare competenze linguistiche e metodologiche avanzate nel campo della traduzione. Da giugno 2024, il corso di laurea è stato integrato nella rete europea di master di eccellenza in traduzione (European Master’s in Translation), sulla base di una selezione effettuata da esperti internazionali. Questa rete si è dotata di un quadro comune di competenze in uscita che il corso di laurea si impegna a rispettare. Obiettivi specifici sono: dominare con sicurezza, nell'espressione scritta e orale, due lingue straniere, oltre l'italiano, con particolare riguardo alla conoscenza dei lessici disciplinari e delle varietà settoriali propri della traduzione saggistica, tecnica, professionale e multimediale. Tale competenza è affiancata e sostenuta da una conoscenza approfondita delle teorie e degli approcci linguistico-traduttivi e delle tecniche di analisi dei sistemi linguistici e della loro applicazione alla traduzione, anche mediante l'utilizzo mirato delle risorse informatiche appropriate. Il Corso in Traduzione e mediazione culturale consente a studenti e studentesse di consolidare e potenziare: a) una qualificata competenza linguistica delle due lingue di studio associata alla riflessione metalinguistica; b) comprendere e descrivere le tecniche relative alla pratica della traduzione letteraria e specialistica; c) la capacità di comprensione e descrizione delle metodologie di analisi dei linguaggi settoriali con particolare riferimento ai problemi terminologici; d) la capacità di progettare soluzioni professionali in linea con le tecnologie informatiche più attuali; e) la padronanza delle metodologie di revisione e localizzazione.
Durante il percorso formativo lo studente viene incoraggiato a utilizzare il programma Erasmus o altre iniziative svolte all'estero (scambi con paesi extra UE) con risorse mirate (borse di studio e fondi per l'internazionalizzazione), esperienza che lo mette nelle condizioni di perfezionare la sua conoscenza linguistica e culturale dei paesi di cui studia la lingua.
Mediante l'attivazione di tirocini e laboratori professionalizzanti (tenuti anche online) viene inoltre rafforzata la capacità di adeguare le competenze linguistiche e culturali acquisite alle esigenze di specifici mercati lavorativi.
Nell'A.A. 2019-2020, l'insegnamento alla prima annualità di Traduzione e tecnologie informatiche, a seguito dell'inaugurazione in data 16/11/2018 del laboratorio di traduzione assistita, e in direzione professionalizzante, è stato arricchito e potenziato a scopo professionalizzante, affiancandovi 60 ore di collaborazione didattica da svolgere presso il laboratorio stesso. Il laboratorio costituisce uno strumento imprescindibile di studio e lavoro pratico per gli studenti della LM-94, inserito nel Piano strategico di Dipartimento e giudicato dall'Ateneo meritevole di sostegno finanziario. Il laboratorio è dotato di 37
postazioni attrezzate (di cui una per disabile) con computer di ultima generazione, impianto di video e audio riproduzione, collegamento internet e wifi. Nei computer è stata installata la versione più aggiornata del programma di traduzione assistita SDL Trados, il più usato dalle agenzie di traduzione e dalle aziende, uno strumento imprescindibile per il traduttore professionale di oggi.
Fra il 2020 e il 2024, numerose e diversificate sono le attività e iniziative intraprese dal Corso di studio, atte ad arricchirne l'offerta formativa. In particolare, si proseguono fruttifere esperienze di tirocinio, che sono state ulteriormente potenziate dall'ingresso del CdS in EMT. A giugno 2024 il CCS, previa consultazione con il Comitato di Indirizzo e in linea con gli standard della rete di eccellenza EMT, ha raddoppiato, passando da 6 a 12, i crediti dedicati alla formazione sulle tecnologie informatiche legate alla traduzione. Inoltre, il CCS ha riconosciuto altri 6 crediti complessivi per i laboratori professionalizzanti, che sono stati quindi resi strutturali e obbligatori.
Obiettivi professionali
Il corso di laurea magistrale in Traduzione e mediazione culturale si pone come obiettivo di formare una figura professionale che unisca a solide competenze linguistiche e metodologiche una approfondita capacità di analizzare e affrontare la variegata attività traduttiva offerta da un mercato del lavoro complesso e in continua trasformazione. In un mondo in rapida evoluzione, dove la diversità culturale assume sempre più un valore aggiunto nell'immaginario collettivo, la mediazione linguistica e culturale trova la sua giusta collocazione.
Il corso di laurea è stato integrato nella rete europea di master di eccellenza in traduzione (European Master’s in Translation), sulla base di una selezione effettuata da esperti internazionali. Questa rete si è dotata di un quadro comune di competenze in uscita che il corso di laurea si impegna a rispettare.
Relativamente agli obiettivi formativi specifici, il corso ha l’obiettivo di fornire:
- competenze avanzate nella traduzione di testi a stampa e multimediali tra lingue naturali, incluse le lingue dei segni, anche con l'ausilio di strumenti tecnologici. La traduzione può comprendere l'elaborazione e l'adattamento professionale di testi in diversi contesti interlinguistici, interculturali ed etnolinguistici.
- una conoscenza approfondita delle teorie e delle tecniche della traduzione;
- una conoscenza approfondita delle particolarità dei linguaggi settoriali e dei relativi ambiti di riferimento, ivi compreso il settore editoriale;
- competenze di analisi linguistica, con particolare attenzione alla gestione degli strumenti di consultazione e formazione specialistica;
- padronanza di strumenti informatici e multimediali essenziali per la professione del traduttore (come ad esempio, CAT tools, corpora, glossari e dizionari elettronici); capacità di gestire banche dati lessicografiche e terminologiche; competenze nel campo del post-editing, nella traduzione orientata all’accessibilità dei documenti e nella revisione delle traduzioni prodotte dall’intelligenza artificiale.
- capacità di concepire, coordinare e valutare progetti di traduzione complessi, che coinvolgono competenze linguistiche, culturali e operative distribuite tra più professionisti; capacità di fare impresa, maturata sia attraverso i tirocini sia con i laboratori professionalizzanti organizzati con le associazioni di categoria sul territorio.
Il percorso formativo è caratterizzato da due annualità per Lingua destinate alla Traduzione (da/verso la lingua straniera) e dall'offerta di discipline teorico-metodologiche e informatiche che abbiano sempre la traduzione come ambito di applicazione privilegiato. Il piano di studio prevede inoltre l’apprendimento di una terza lingua per una annualità. Studenti e studentesse potranno scegliere le discipline da seguire fra una nutrita proposta di insegnamenti appartenenti a diverse macroaree, che consentono di personalizzare e specializzare il percorso formativo.
Sbocchi professionali
Traduttore a livello elevato
Funzione in un contesto di lavoro
La professione del Traduttore ha i caratteri tipici dei processi intellettuali: muove da una fase di analisi e di comprensione del testo, ricerca i materiali linguistici utili alla traduzione e passa infine alla sintesi traduttiva che determina la ricostruzione in lingua d'arrivo del contesto colto in partenza. In generale, le funzioni principali di questo profilo destinato all'esercizio della professione di traduttore di testi di varie tipologie sono: individuare con cura le istanze del committente/cliente (standard di qualità); progettare l'intervento secondo le esigenze precedentemente stabilite; comprendere i testi e realizzarne la traduzione; valutare la conformità del risultato rispetto agli standard qualitativi definiti. Nello specifico, il laureato magistrale in Traduzione e mediazione culturale avrà il compito di relazionarsi nella professione in modo equilibrato, cooperativo, nonché propositivo, intercettando i problemi anche in contesti nuovi e risolvendoli in modo autonomo, ricorrendo, ove possibile, alle conoscenze interdisciplinari apprese; di pianificare e organizzare sistemi comunicativi plurilingui di aziende, enti, istituzioni che operano negli ambiti specifici delle lingue e delle culture a livello nazionale ed internazionale; di ideare, promuovere e curare piani di lavoro innovativi, intervenendo nell'articolazione dei sistemi di comunicazione, basati per lo più sulla traduzione, nei vari ambiti professionali; di operare nel campo delle lingue e delle culture, coordinando in maniera critica e autonoma le competenze linguistico/comunicative e quelle della traduzione nelle diverse realtà regionali, nazionali e internazionali.
Competenze associate alla funzione
Il Traduttore deve possedere una conoscenza approfondita di più lingue straniere; la capacità di interpretare correttamente i contenuti da tradurre (tecnici, scientifici, commerciali, legali, letterari, multimediali, ecc.); la conoscenza della terminologia specifica adoperata nei vari settori; la capacità di individuare e disporre degli strumenti più adatti alla realizzazione delle traduzioni; la conoscenza degli strumenti informatici; nozioni relative all'organizzazione aziendale o all'attività come libero professionista; capacità di pianificare e valutare i costi e i tempi di realizzazione delle traduzioni. L'insieme delle competenze acquisite permette ai laureati di operare, come dipendente o libero professionista, in tutti gli ambiti occupazionali in cui sia prevista una elevata conoscenza delle lingue e delle relative culture e per i quali è richiesto un ottimo livello di conoscenza in ambito umanistico e capacità di interpretare concetti e applicarli in modo creativo alla soluzione di problemi concreti. In particolare, la laurea magistrale in Traduzione e mediazione culturale forma specialisti che potranno ricoprire profili professionali in tutti quei contesti, situati in Italia o all'estero, quali enti pubblici, imprese e aziende multinazionali, agenzie di informazione o di servizi, istituzioni e organismi internazionali, rappresentanze diplomatiche e consolari, istituti di cultura, editoria e comunicazione radiotelevisiva dove siano necessari: traduttori e revisori specializzati, in italiano e in lingua, di testi settoriali e multimediali; assistenti e consulenti linguistici per l'editoria libraria e giornalistica, per la pubblicistica in generale, per i servizi collegati al plurilinguismo e multiculturalismo, per la redazione, cura, analisi e valutazione di testi informativi e di comunicazione.
Sbocchi professionali
I laureati dei corsi della classe potranno ricoprire ruoli di elevata responsabilità presso enti pubblici, privati e istituzioni a livello nazionale e internazionale nell’ambito della traduzione, redazione, cura e revisione di testi specialistici, anche in formato multimediale.
Il corso, oltre a consentire un vantaggioso inserimento nel mondo del lavoro, fornisce una consapevolezza critica e una autonomia che consentono al laureato magistrale di far valere le proprie conoscenze linguistiche e culturali e le proprie abilità tecniche e traduttive nel proseguimento degli studi in un corso di livello superiore (Master di II livello, dottorato, ecc.).
Il corso prepara alla professione di (codifiche ISTAT)
1. Interpreti e traduttori di livello elevato - (2.5.4.3.0)
2. Revisori di testi - (2.5.4.4.2)
Per informazioni sugli aspetti organizzativi del corso, modalità e lingua di erogazione della didattica ed obblighi di frequenza consulta il Regolamento didattico del corso.