Regolamento dell'esame di laurea

Regolamento dell'esame di laurea, guida alla stesura, calcolo della media Educatore Professionale

REGOLAMENTO dell’Esame finale DI LAUREA

Approvato nel Consiglio di corso di laurea del 6 novembre 2018 (a.a. 2018-19)

 

Art. 1 - Oggetto

Il presente Regolamento disciplina le procedure di scelta, redazione e valutazione delle tesi di laurea e della prova pratica (ai sensi del Decreto interministeriale 2 aprile 2001 e DIM 19 febbraio 2009), recepite le Linee di Indirizzo della Conferenza Permanente delle Classi di Laurea delle Professioni Sanitarie [Documento del 12 settembre 2013], di seguito denominato Linee di Indirizzo).

 

Art. 2 - Prova finale

In accordo con la normativa vigente, la prova finale si compone di:

1. una prova pratica (a valenza applicativa) nella quale il candidato deve dimostrare di aver acquisito competenze proprie dello specifico profilo professionale;

2. la redazione di un elaborato scritto e sua dissertazione (tesi di laurea).

 

La prova finale ha l’obiettivo di valutare il raggiungimento delle competenze attese da un laureando così come espresse dai Descrittori di Dublino e dai RAD Corso di Studio (CdS).

In accordo al Processo di Bologna e ai successivi documenti di armonizzazione dei percorsi formativi Europei, sono oggetto di valutazione nella prova finale i seguenti ambiti:

 

- Conoscenza e capacità di comprensione applicate – Applying knowledge and understanding,

- Autonomia di giudizio – Making judgements,

- Abilità comunicative – Communication skills,

- Capacità di apprendere – Learning skills,

che corrispondono rispettivamente al 2°, 3°, 4° e 5° Descrittore di Dublino.

Pertanto, l’abilitazione finale è conferita a studenti che siano capaci di:

- applicare le loro conoscenze dimostrando un approccio professionale e competenze adeguate per risolvere problemi nel proprio campo di studio;

- assumere decisioni per risolvere efficacemente problemi/situazioni complessi/e nel proprio campo di studio;

- raccogliere e interpretare i dati per formulare giudizi professionali autonomi, anche su problematiche sociali, scientifiche o etiche;

- attivare una comunicazione efficace su temi clinici, sociali, scientifici o etici attinenti al proprio profilo;

- apprendere autonomamente.

 

Art. 3 - Prova pratica a valenza applicativa

Al fine di verificare la “dimostrazione delle abilità pratiche” (art 6 comma 2a del Decreto 2 aprile 2001 del MURST), seguendo le indicazioni delle Linee di Indirizzo, la preparazione della prova prevede l’individuazione di almeno 5 casi appartenenti alle aree di competenza core del CdS. Tali casi vengono riportati per iscritto nella prova d’esame e per ciascuno di essi vengono poste alcune domande aperte. I candidati sceglieranno un caso tra quelli proposti e si impegneranno a rispondere alle domande entro un periodo stabilito dalla Commissione d’esami, comunque non inferiore a 60 minuti.

 

L’elaborato potrà affrontare:

  1. le problematiche relative alle fasi del “processo educativo” con particolare riferimento agli strumenti di assessment da applicare al caso;
  2. le metodologie di progettazione con l’individuazione degli obiettivi dell’intervento;
  3. le modalità di programmazione e organizzazione dell’intervento, sia negli aspetti educativi che riabilitativi;
  4. gli stili di interazione e relazionali da adottare in rapporto alle problematiche della relazione educativa;
  5. i rapporti con altri operatori relativi alle problematiche interdisciplinari e interprofessionali del caso.

 

La valutazione della Prova pratica concorre con massimo 3 punti al punteggio finale dell’esame di laurea.

La prova pratica ha valore di Esame di Stato per l’esercizio professionale.

 

Art. 4 –  Elaborato di tesi

La tesi permette di accertare il raggiungimento delle competenze indicate nel 5° Descrittore di Dublino, ovvero la capacità dello studente di condurre un percorso di apprendimento autonomo e metodologicamente rigoroso.

Scopo della tesi è impegnare lo studente in un lavoro di progettazione e ricerca, che contribuisca al completamento della sua formazione professionale e scientifica. Il contenuto della tesi deve essere attinente a tematiche correlate al profilo professionale.

 

Di norma lo studente avrà la supervisione di un docente del CdS, detto Relatore, e di eventuali Correlatori, anche esterni al CdS.

 

Art. 5 - Valutazione finale

 Il punteggio finale di laurea è espresso in centodecimi (110) con eventuale lode ed è formato dalla media ponderata rapportata a 110 dei voti conseguiti negli esami di profitto, e dalla somma delle valutazioni ottenute nella prova finale (a valenza applicativa + tesi) che concorrono alla determinazione del voto finale.

La prova a valenza applicativa costituisce uno sbarramento: in caso di valutazione insufficiente, il candidato non può proseguire con la discussione della tesi. Pertanto, la prova va ripetuta interamente nella seduta successiva.

Le due diverse parti dell’unica prova finale concorrono entrambe alla determinazione del voto finale. La prova finale è valorizzata con un punteggio massimo di 10 punti: 3 punti sono attribuiti alla prova a valenza applicativa e 7 punti alla tesi.

La Commissione – quando non già conteggiati nella carriera dello studente - può attribuire ulteriori punti fino a un massimo di 2 complessivi ai candidati che presentano delle lodi nelle prove di profitto degli Insegnamenti, e/o che hanno partecipato con esito positivo ai Programmi Erasmus/Socrates.

 

 Art. 6 - Commissione della prova finale

La Commissione per la prova finale è composta da non meno di 7 e non più di 11 membri, nominati dal Magnifico Rettore (MR) su proposta del Consiglio di Corso di Laurea e dal Dipartimento di afferenza, e comprende almeno 2 membri designati dal Collegio Professionale, ove esistente, ovvero dalle Associazioni Professionali maggiormente rappresentative individuate secondo la normativa vigente.

Pertanto, la Commissione è composta da 5 docenti, più 2 rappresentanti delle professioni, più 2 rappresentanti ministeriali da computare in eccedenza al numero dei componenti.

Sono di norma individuati almeno due supplenti.

Fanno parte di norma della Commissione, i Direttori delle attività formative professionalizzanti e i Docenti Universitari dello specifico SSD del Corso di Laurea.

 

La Commissione deve essere dedicata, stabile e garantire continuità per l’intera prova finale.

Eventuali sostituzioni sono attivate solo se necessario e devono essere deliberate dal MR.

I Relatori di tesi non sono componenti della Commissione quando non nominati dal MR quali componenti della Commissione all’interno del numero previsto di cui sopra.

Le Rappresentanze Professionali (Collegi e Associazioni) che fanno parte della Commissione devono essere dello stesso profilo professionale, in servizio attivo e non devono ricoprire il ruolo di Docenti o Tutor Didattici universitari nello stesso CdS al fine di assicurare una funzione di controllo esterna e indipendente della qualità e pertinenza della preparazione professionale degli studenti.

 

Art. 7 - Adempimenti

Per sostenere l’esame di laurea lo studente deve chiedere e ottenere l’assegnazione della tesi attraverso la procedura online accedendo alla propria area riservata di esse3 e successivamente presentare la domanda di laurea, accedendo nuovamente alla propria area riservata di esse3, entro il 31 luglio di ciascun anno per gli appelli previsti nel periodo autunnale fra settembre e dicembre ed entro il 15 dicembre di ciascun anno per gli appelli previsti nel periodo invernale fra gennaio e aprile.

La smart card e il libretto tirocinio devono essere consegnati presso la Segreteria studenti entro 20 giorni dalla data dell’appello di laurea;

L’elaborato di tesi deve essere caricato in formato pdf/A accedendo alla propria area riservata sul sistema esse3 entro 20 giorni dalla data dell’appello di laurea.

 

Art. 8 - Modalità di editing

Il formato dovrà essere tassativamente in pdf/A. Il frontespizio deve essere conforme all’esempio allegato (cfr. guida per la stesura della tesi). 

 

guida per la stesura della tesi