Nausicaä della Valle del Vento
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Titolo: Nausicaä della Valle del Vento Regia: Hayao Miyazaki Origine e anno: Giappone, 1984 Durata: 117’ |
Sinossi:
Mille anni dopo una guerra termonucleare denominata “I sette giorni di fuoco” che ha sconvolto l’intero pianeta, una foresta tossica ha ricoperto la maggior parte della superficie terrestre. La giovane principessa Nausicaä, figlia del saggio re Jhil, abita nella Valle del Vento, una delle poche zone ancora vivibili e popolate dagli umani. Nausicaä ha due doni: saper cavalcare il vento volando come gli uccelli e riuscire a comunicare con gli Ohm, i giganteschi insetti guardiani della foresta velenosa. Mentre una nuova guerra minaccia di esplodere tra regni rivali, la principessa intraprende un viaggio rischioso per fermare la distruzione e guidare l’umanità verso un futuro di armonia con la Terra.
Commento:
Questo film d’animazione diretto da Hayao Miyazaki (tra i primi lungometraggi della sua carriera) è basato sui sedici capitoli iniziali dell’omonimo manga, disegnato da Miyazaki stesso e pubblicato dal 1982 al 1994. Con quest’opera il regista mette in campo delle tematiche che poi saranno ricorrenti anche nei film successivi: su tutte, l’ecologia e la guerra.
"Nausicaä della Valle del Vento" è un film che colpisce per la sua tremenda attualità, oggi più che mai. Ambientato in un mondo distrutto da una guerra nucleare, l’opera mostra un futuro dove la natura, pur diventata tossica, cerca di guarire il pianeta dagli errori dell’umanità. Miyazaki racconta una storia epica e allo stesso tempo delicata, dove empatia e coraggio sono la vera forza.
Nausicaä infatti è una principessa diversa dal solito: non brandisce una spada per dominare, ma ascolta, osserva e cerca un dialogo con ciò che gli altri considerano solo una minaccia. Una protagonista che incarna un ideale molto caro al regista: solo comprendendo la natura — e non distruggendola — possiamo davvero salvarci. Con Nausicaä, Miyazaki crea un personaggio femminile forte, visionario e pacifista, che anticipa molte delle sue eroine future, da San in "Principessa Mononoke" a Chihiro in "La città incantata".
Il film, che ha gettato le basi per la fondazione dello Studio Ghibli, unisce poesia e denuncia, mostrando i pericoli dell’industrializzazione e della militarizzazione, ma anche la possibilità di un’alternativa, attraverso la responsabilità collettiva e il rispetto per la Terra.
[Sinossi e commento a cura di Giulia Tornielli]