INFORMAZIONI SU

Economia e gestione delle imprese (A-L)

CORSO DI STUDIO: Corso di Laurea Triennale in Economia Aziendale/Economia e commercio            a.a. 2015/2016

Denominazione insegnamento

Economia e Gestione delle Imprese (A-L)
Management
Lingua dell’insegnamento: Italiano

Crediti e ore di lezione: 9 CFU, 72 ore

Moduli: NO

Settore/i scientifico disciplinare: SECS-P/08

Docente: Francesco Crisci
Indirizzo email: francesco.crisci@uniud.it
Pagina web personale: http://criticalmanagement.uniud.it (sezione Teaching)

Prerequisiti e propedeuticità

Il corso si svolge nel primo semestre del secondo anno di laurea triennale: non sono previste specifiche propedeuticità. Prerequisiti sono gli argomenti trattati nei corsi di Economia Aziendale e di Storia economica. Gli studenti sono invitati alla lettura di quotidiani e riviste sulla attualità economica, socio-politica e tecnologica nazionale e internazionale.

Conoscenze e abilità da acquisire

Il corso è progettato per introdurre i contenuti di un insegnamento di base di economia e gestione delle imprese in termini di teorie di impresa e di strumenti di management. Con riguardo agli obiettivi conoscitivi da acquisire rispetto alla disciplina oggetto dell’insegnamento, gli studenti sono così incoraggiati a:
- sviluppare le proprie conoscenze di management problematizzando i fenomeni reali, imparando ad avere un rapporto dialettico tra le posizioni teoriche che sono più familiari nel loro percorso di studi e dall’osservazione della realtà rispetto ad altre istanze e punti di vista, sviluppando e valutando le assunzioni più interessanti che emergono dall’indagare la natura dei sistemi socio-tecnici in cui saranno chiamati ad agire;
- saper formulare domande di ricerca e problemi di analisi riconoscendo in tali manifestazioni gli eventi verso cui indirizzare l’attenzione organizzativa, per utilizzare così in modo cosciente la letteratura di management, gli strumenti di analisi e le tecniche operative proponendo obiettivi interessanti e stimolanti rispetto alla realtà delle imprese;
- considerare le teorie e gli strumenti di management in una prospettiva “critica”, come pratiche non neutrali rispetto al contesto e alla situazione storica che li ha prodotti, apprezzando il valore dei risultati sociali ed economici nell’indagare le relative questioni etiche e politiche che affronteranno, nonché rideterminando il ruolo delle conseguenze inattese legate al mero utilizzo del calcolo di convenienza nel definire il rapporto mezzi-fini.

Gli studenti sono chiamati ad utilizzare e sviluppare specifiche capacità trasversali. I documentari, i materiali e i video utilizzati, diversi dei quali prodotti proprio per finalità didattiche:
- permettono agli studenti di fare esperienza di ciò che li circonda in forma di problem solving dinamico. Il coinvolgimento attraverso la narrazione di vicende storiche permette, da un lato, di scoprire direttamente applicazioni di vari concetti a nuovi contesti d’uso e, dall’altro, alimenta l’abilità di interpretare e costruire processi reali secondo la logica dell’apprendimento per “prova ed errore”;
- l’evoluzione delle storie utilizzate durante l’intero corso e la parziale sovrapposizione spazio-temporale dei racconti permette di miscelare contenuti mediali differenti, attribuendo significato a percorsi nuovi collegati con l’evoluzione dei temi trattati. In prima approssimazione questo permette agli studenti di produrre commenti articolati utilizzando i differenti racconti; in secondo luogo, affrontare problematiche simili in periodi storici differenti affina anche l’abilità di multitasking degli studenti che “scansionano” gli ambienti reali prestando attenzione contemporaneamente a diversi dettagli salienti, producendo flussi informativi attorno a cambiamenti significativi e sottoponendosi a stimoli multipli;
- l’abilità di integrare in modo significativo le storie proposte lungo il corso pone gli studenti nella necessità di “sapere come pensare” con e attraverso gli strumenti a loro disposizione. In questa logica un artefatto si collega sia a istituzioni o persone sia a specifici rapporti spazio-tempo, problematizzando, ad esempio, il tema dell’evoluzione tecnologica e l’emergere di differenti prospettive teoriche;
- condividere conoscenze e confrontare opinioni all’interno della classe (e non all’interno di gruppi di lavoro) permette inoltre di alimentare un senso critico e l’abilità di valutare l’affidabilità delle informazioni e dei punti di vista emergenti. I materiali video, spesso intrecciati tra loro rispetto alle vicende che narrano, permettono di “disciplinare” e “controllare” le fonti che alimentano la discussione, evidenziando la dimensione collettiva problem solving;
- l’abilità di valutare l’affidabilità e la credibilità delle informazioni condividendo ex-ante le fonti in loro possesso, permette inoltre agli studenti di valutare criticamente le argomentazioni prodotte in aula quando vengono affrontati temi differenti, fino a poter riconoscere se un argomento è esplicitamente identificabile come tale e quanto sia effettivamente significativo.

Programma e contanuti dell'insegnamento

I contenuti del corso sono tipici di un insegnamento di base di economia e gestione delle imprese e riconducibili a due tematiche: a) l’evoluzione delle teorie d’impresa; b) le variabili che caratterizzano la gestione e gli strumenti di analisi delle imprese industriali.
I temi trattati nella prima parte del corso sono riconducibili:
- all’introduzione dell’economia e gestione delle imprese come teoria delle decisioni;
- all’analisi delle teorie d’impresa in termini di forme d’impresa classificabili con uno schema basato su tre dimensioni (razionalità soggettiva, razionalità sistemica e rapporto con l’ambiente);
- all’evoluzione tecnologica e dei modelli di capitalismo contestualizzandone e storicizzandone l’analisi attraverso lo schema a tre dimensioni.
Per quanto concerne la seconda parte del corso, i temi trattati sono:
- la discussione dell’introduzione della logica dell’industrial organization;
- l’emergere delle assunzioni legate alla catena e al sistema del valore;
- lo sviluppo dei concetti di economie e di dimensioni di impresa;
- la natura e l’evoluzione delle variabili descrittive delle funzioni aziendali;
- la discussione delle dinamiche dell’ambiente competitivo secondo il modello di Porter;
- l’identificazione e l’analisi del legame tra settore industriale, differenziazione e diversificazione, strategie di integrazione, indagando l’emergere delle strategie di base secondo lo schema di Porter;
- la discussione dei concetti riconducibili alle strategie evolutive, al rapporto tra imprese, reti, istituzioni e al concetto di filiera cognitiva;
- le criticità del management dell’innovazione

Attività di apprendimento e metodi didattici previsti

Il processo di apprendimento. Il progetto didattico si configura come uno spazio di riflessione e di discussione basato su una logica di “critical management education”, tenendo conto di tre principi di analisi:
a) teoria e pratica manageriali non sono separabili;
b) le rappresentazioni dei fenomeni reali di tipo manageriale non possono avere natura deterministica ma la sperimentazione tra teoria e pratica ha bisogno di uno spazio di discrezionalità interpretativa e innovativa;
c) la teoria di impresa che ne emerge è “storicizzata” e le categorie apparentemente astratte riflettono il “contesto” in cui i problemi di management vengono individuati, formulati e affrontati.
Sfruttando come capacità trasversali le loro naturali competenze mediali, contribuendo nello stesso tempo a svilupparle e consolidarle, gli studenti utilizzano materiali in formato video in cui i contenuti tradizionali e le prospettive di analisi mainstream vengono:
- da un lato, “problematizzati” tenendo conto che le teorie di impresa possono essere interpretate come un artefatto culturale e le pratiche manageriali come costruzioni collettive;
- dall’altro, affrontanti attraverso un processo di apprendimento che si avvale di una didattica incentrata sulla prospettiva del narrative knowing e sulla metafora testuale.

Metodo didattico. Il corso si struttura in 12 settimane, 11 filmati e 6 assignments. Le dimensioni di analisi sono tre (Soggetto, Sistema, Ambiente) collegate a quattro dimensioni del racconto (Design e Movimenti Sociali; Design e Utopia; Design e Etica; Design e Innovazione).
L’intero corso è pensato come un testo in cui contenuto (in termini di fabula e intreccio) ed espressione (in termini di discorso) si sviluppano in modo coerente, col fine ultimo di rendere possibile il meccanismo della cooperazione interpretativa tra docente e studenti.
I materiali video sviluppano un racconto in quattro fasi, riconducibili ad altrettante chiavi di lettura, che permettono di contestualizzare e di storicizzare l’evoluzione delle teorie e degli strumenti di management. Lo schema soggetto-sistema-ambiente rappresenta il “discorso narrativo” del “corso-come-testo”, la sua dimensione interpretativa (figura 1); mentre il concetto di “design” permette di articolare il “contenuto narrativo” e l’effettivo “ordine temporale” del racconto così come proposto settimanalmente (figura 2).
Il percorso didattico si snoda secondo la logica degli assignments: gli studenti sono invitati a “preparare” le lezioni raggruppate all’interno dei temi trattati nel programma ufficiale, sulla base della successione temporale e della guida alla lettura proposte da un dettagliato syllabus pubblicato con largo anticipo rispetto all’avvio delle lezioni.
Non configurandosi come “lavori di gruppo”, di fatto gli assignments permettono alla classe di affrontare collettivamente la lezione, confrontando e discutendo quanto proposto dal manuale e dai testi in bibliografia, sulla scorta di quanto emerge dall’analisi dei materiali video utilizzati in aula o visionati preventivamente. La comunità dell’aula sviluppa così una sorta di “spazio di affinità” in cui ciascuno partecipa al processo di apprendimento con una logica di insegnamento “da pari a pari”, a seconda delle proprie capacità e dei propri interessi, costantemente motivato ad acquisire nuove conoscenze, a perfezionare le proprie competenze attraverso il confronto su quanto appreso, gestendo l’esigenza di argomentare le proprie posizioni.
I materiali didattici tradizionali come il manuale, i testi di approfondimento e le slide delle lezioni sono parte integrante del processo di apprendimento informale, contribuendo ex-ante al lavoro di preparazione degli assignments ed ex-post alla sistematizzazione e alla sintesi degli argomenti trattati, per gestire il passaggio al tema successivo nonché per suggerire possibili collegamenti tra un tema e l’altro.
Figura 1 – La struttura logica del corso e il modello didattico

Figura 2 – Il plot del corso e la successione degli assignments

Modalità di verifica dell'apprendimento

L’esame consiste in una prova scritta obbligatoria ed una prova orale facoltativa. Non vi è alcuna distinzione formale e informale tra studenti “frequentanti” e “non frequentanti” con riguardo al programma del corso o nelle procedure di valutazione.

La prova scritta dura complessivamente tre ore ed è composta da due parti distinte.
La prima parte presenta venti domande chiuse e semichiuse e due domande aperte di natura teorica. Questa parte della prova scritta si svolge in modo individuale e senza alcun supporto. Dopo un’ora, la prima parte della prova viene ritirata contemporaneamente a tutti i partecipanti.
La seconda parte dalla prova scritta consiste nell’analisi di un articolo di attualità della lunghezza di circa 1000 parole e tratto da un quotidiano economico nazionale o internazionale. In primo luogo, gli studenti vengono sollecitati attraverso due esercizi di “comprensione del testo”. In seguito, viene proposta loro una possibile guida alla lettura.
In ogni caso, gli studenti sono stimolati ad analizzare l’articolo individuando uno o più temi pertinenti in chiave di economia di impresa e argomentando sulla natura del problema di ordine organizzativo e gestionale che a loro giudizio sembra emergere come particolarmente rilevante. Questa fase della prova ha la durata di due ore e lo studente può avvalersi di ogni materiale e strumento che ritiene opportuni. La prova scritta dà diritto a una valutazione massima di 26/30.
La prova orale è facoltativa ma fortemente consigliata per quanti non abbiano avuto modo di partecipare al lavoro collettivo svolto in aula durante il semestre di insegnamento. La prova orale viene programmata fin dalle ultime tre settimane dal termine del corso oppure durante la prova scritta: in ogni caso viene calendarizzata prima dell’esito della prova scritta.
La prova orale contribuisce con lo stesso peso della prova scritta nella determinazione della valutazione finale e consiste in una discussione di gruppo guidata dal docente. Gli studenti sono invitati ad organizzarsi in gruppi di 3/5 persone e, eventualmente, sollecitati a sottoporre del materiale selezionato di comune accordo e da commentare in occasione della prova orale. In ogni caso, la discussione di gruppo verterà sul materiale della seconda parte della prova scritta.

Testi / Bibliografia

Costituiscono fonti di studio per l’esame:
1) Tunisini A., Pencarelli T., Ferrucci L. (2014), Economia e management delle imprese. Strategie e strumenti per la competitività e la gestione aziendale, Hoepli Editore, Milano (Capitoli)
2) Rullani E. (1989), "La teoria dell’impresa: soggetti, sistemi, evoluzione", in Rispoli M., L’impresa industriale. Economia, tecnologia, management, Il Mulino, Bologna (pp.: 12-110)
3) Rullani E. (2004), “Dai distretti alla distrettualizzazione: le forze che fanno (e disfano) il sistema territoriale”, in Bellana N., Dardi M., Raffaelli T. (a cura di), Economia senza gabbie. Studi in onore di Giacomo Becattini, Il Mulino, Bologna (Assignment #03a).
4) Foss N.J. (2000), “The theory of the firm: An introduction to themes and contributions”, in Nicolai J. Foss (ed.), The Theory of the Firm: Critical Perspectives on Business and Management, Routledge, London, pp. 15-61 (Assignment #04).
5) Williamson O.E., Ouchi W.G. (1981) “The Markets and Hierarchies and Visibile Hand Perspective”, in Van de Ven A.H., Joyce W.F. (a cura di) Perspectives on organization design and behavior, Wiley, New York, pp:347-406 (Assignment #04)
6) Simon H.A. (1978), “Rational Decision-Making in Business Organizations”, Nobel Memorial Lecture, 8 December, Stoccolma (Assignment #04)

Strumenti a supporto della didattica

Strumento essenziale per sviluppare un regolare e corretto rapporto tra docente e studenti e tra gli stessi studenti è il syllabus del corso: il documento è pubblicato ogni anno tra agosto e settembre, con largo anticipo rispetto all’avvio dell’anno accademico, su tutte le piattaforme attraverso cui gli studenti possono avere accesso ai materiali didattici; e costituisce una dettagliata guida sia in termini operativi ed informativi sia in termini di percorso di apprendimento.
Il corso si struttura attorno ai materiali video che quindi costituiscono in tutto e per tutto materiale ufficiale del corso, parte integrante della logica narrativa su cui si basa il processo di apprendimento:
1. video: estratto di “ITIS Galileo”, con Marco Paolini, registrazione televisiva presso i laboratori del Gran Sasso; durata: circa 13’; oggetto: introduzione al corso; Assignment #01 – Introduzione al tema “Old e New Education”.
2. video: “La grande ricchezza”, di Michele Buono, puntata di “Report”, maggio 2014 (filmato e trascrizione); durata: circa 60’; oggetto: processi di policy, rapporto soggetto sistema; Assignment #01a – Logiche di cambiamento istituzionale
3. video: “Massimo Banzi. Come Arduino rende open source l’immaginazione”, TED Conference, Giugno 2012 (filmato e trascrizione); durata: circa 15’; oggetto: movimento dei makers/do-it-yourself digitali; Assignment #01b – Digital Manufacturing/Digital Makers
4. video: “Eli Pariser: Attenti alle gabbie di filetri in rete”, TED Conference, Marzo 2011 (filmato e trascrizione); durata: circa 9’; oggetto: Personalizzazione del web/Movimenti sociali; Assignment #01c – New Media/Social Networking
5. video: “Un’utopia chiamata Olivetti”, tratto da “La storia siamo noi” per Rai Educational; durata: circa 50’; oggetto: La nascita di un modello imprenditoriale; Assignment #02a - Rapporto Soggetto/Sistema
6. video: “In me non c’è che non futuro”, film prodotto dalla SATTVA Films; durata: circa 150’; oggetto: Innovazione imprenditoriale; Assignment #02b – Soggetto/Sistema/Ambiente socio-culturale
7. video: “Quando Olivetti inventò il PC”, Archivio Storico Olivetti, Documentario trasmesso da RAI Storia; durata: 50’; oggetto: Innovazione istituzionale; Assignment #02c – Soggetto/Sistema/Ambiente socio-culturale
8. video: “Mobile ad arte”, Passepartout, di e con Philippe Daverio, stagione 2008; durata: circa 28’; oggetto: Salone del Mobile e design; Assignment #03b – Design e Made in Italy
9. video: “Vajont. 9 ottobre 1963/Orazione civile”, con Marco Paolini, produzione Moby Dick-Teatri della Riviera (diretta televisiva RAI 2 del 1997); durata: circa 160’; oggetto: “man-made-disasters”, crisi di un sistema socio-tecnico; Assignment #05 – Morfogenesi Soggetto/Sistema e Ambiente
10. video: “I segreti della 500” e “Gioielli a 4 ruote” tratti da “La storia siamo noi” per RAI Educational; durata: circa 60’ e 50’; oggetto: Design e innovazione; Assignment #06a – Gestione innovazione/Ambiente competitivo;
11. video: “Dixit Pionieri – Levi Strauss”, RAI Educational e RAI Storia e “Jeans, il fascino del pianeta blu”, reportage di ARTE; oggetto: Innovazione imprenditoriale e innovazione istituzionale; Assignment #06b – Gestione innovazione/Ambiente socio-culturale

Tesi di laurea

Trattandosi di un corso di base che caratterizza a tutti gli effetti il corso di studi, gli studenti sono incoraggiati ad approfondire i temi trattati nell’insegnamento attraverso la stesura del lavoro finale di tesi. Nel syllabus del corso e nelle pagine web istituzionali del docente (http://criticalmanagement.uniud.it) lo studente troverà indicazioni e materiali di supporto.
Con specifico riferimento alle logiche didattiche e al processo di apprendimento che caratterizzano questo insegnamento, l’eventuale lavoro finale si configura come naturale proseguimento della proposta formativa sia dal punto di vista della particolare attenzione che verrà posta per le problematiche di metodo nelle discipline di management e organizzazione sia con riguardo ai temi di ricerca e ai contesti di analisi coerenti con una prospettiva di “critical management”.

Note

Pur trattandosi di un insegnamento di base, gli studenti italiani sono assolutamente incoraggiati a svolgere periodi di mobilità internazionale anche con riguardo ad insegnamenti sostitutivi e con contenuti simili. Inoltre, gli studenti “stranieri” in Italia (in mobilità internazionale) sono incoraggiati a partecipare “culturalmente” al lavoro svolto dall’intera classe, inserendosi nelle regole della comunità e collaborando con riguardo all’intero percorso svolto assieme, compresa la fase di valutazione.
Pur presentando ampi materiali in lingua inglese, trattando problemi e richiamando contesti di analisi universali, con modalità didattiche e contenuti ampiamente riconosciuti a livello internazionale, il progetto formativo e il lavoro in aula si svolgono esclusivamente in italiano.