INFORMAZIONI SU

Obiettivi e sbocchi professionali

Di seguito sono riportati gli obiettivi formativi specifici, gli sbocchi professionali e una breve descrizione del progetto formativo del corso di laurea magistrale in Biotecnologie molecolari (classe LM-7&9) per un approfondimento consulta la sezione “Qualità della formazione” dal menu qui accanto.

ll Corso di Studio (CdS) magistrale in Biotecnologie Molecolari è un corso interclasse LM7 e LM9, istituito in sostituzione del CdS magistrale di classe LM7 in Biotecnologie delle piante e degli animali, in cui è confluito anche il CdS magistrale di area medica LM9, Biotecnologie Sanitarie. La decisione di istituire il corso interclasse è stata presa in base alla convinzione che una solida formazione interdisciplinare sia fondamentale per la preparazione dei laureati magistrali in biotecnologie, che potranno poi applicare le loro conoscenze a sistemi biologici diversi.
Negli ultimi anni l'evoluzione del comparto biotecnologico ha rivelato i sintomi della principale e più volte evidenziata difficoltà del nostro sistema didattico, la rigida suddivisione delle aree disciplinari. Di fatto il settore biotecnologico si è dimostrato interessato ad assorbire giovani con una robusta formazione tecnologica ma capaci di orientare la propria competenza nell'applicazioni in aree diverse e spesso multidisciplinari. La disponibilità ad allargare gli orizzonti culturali e a trasferire le proprie competenze tecniche nell'approccio a problematiche frequentemente mutevoli si è dimostrato come uno degli ingredienti fondamentali della professionalità del laureato magistrale biotecnologo.
Il corso di laurea in Biotecnologie molecolari ha fatto propria questa esigenza percepita nel settore professionale per proporre una formazione tecnologicamente coerente ma culturalmente ampia attraverso la soluzione interclasse LM7/LM9. Lo studente interagisce con docenti provenienti da aree culturali ben distinte e profondamente differenti, ricavandone un'opportunità di sviluppo dall'ampio respiro, ma soprattutto abituandosi ad applicare approcci tecnologicamente contigui a problemi culturalmente distanti e ad individuare i denominatori comuni in discipline diverse.
In questo senso il corso di laurea di nuova istituzione si differenzia rispetto alle esperienze precedenti dell'Ateneo nelle aree LM7 e LM9. In tali esperienze il processo formativo era diretto verso una spinta specializzazione in una specifica area scientifica. In tali esperienze spesso la provenienza eterogenea degli iscritti rappresentava una difficoltà didattica e l'approfondimento di temi specifici da parte dei docenti richiedeva il richiamo a concetti generici che per alcuni studenti potevano essere ripetitivi. Questo tipo di problematica è stata superata da un corso interclasse come quello di nuova istituzione, che fa invece della eterogeneità dell'area scientifica, a fronte di un coerente nocciolo tecnologico, uno dei propri punti di forza e di addestramento dei giovani al confronto con le situazioni professionali.
La nuova proposta didattica interclasse ha preso inizialmente spunto dalla Strategia regionale di ricerca e innovazione per la specializzazione intelligente (S3) del Friuli Venezia Giulia del marzo 2015, nell'ambito della programmazione POR-FESR 2014-2020, riproposta nella programmazione POR-FESR 2021-2027.
Il documento prevede un'area di specializzazione SmartHealth, un settore BioHighTech con 150 aziende che operano nell'ambito della salute all'interno di tre traiettorie Bio strettamente connesse tra loro: il Biomedicale (BioMed), il Biotecnologico (BioTech) e il Bioinformatico (BioICT). Tra le aree di specializzazione era inoltre previsto il settore agroalimentare, che conta 810 aziende, e che prevedeva fra le traiettorie di sviluppo il miglioramento di salute, benessere e longevità dei consumatori, tramite scelte consapevoli più sane e convenienti. Possiamo citare in questo filone lo sviluppo di alimenti con effetto positivo sulla salute delle persone (la cosiddetta nutraceutica), come ad esempio alimenti ipoallergenici, probiotici, antiossidanti, ecc. A tal fine il corso è articolato in tre macro aree: i) area Genomica e Bioinformatica; ii) area Bersagli Molecolari; iii) area Nutrizione e Benessere, a cui si aggiunge un'area complementare per completare il percorso formativo dello studente nel settore economico-giuridico e dei biomateriali. Le aree sono organizzate tenendo conto della progettualità regionale S3, rispecchiando in questo modo gli interessi degli stakeholders aziendali del Friuli Venezia Giulia.
Il primo anno di corso di laurea magistrale in Biotecnologie molecolari è articolato in due semestri, in ognuno dei quali verranno sviluppate le tematiche relative a ciascuna macroarea. Gli insegnamenti delle tre macroaree prevedono orientativamente 50% dell'attività didattica sotto forma di lezioni frontali e 50% di esercitazioni pratiche. Il secondo anno del corso di laurea magistrale è dedicato al completamento della formazione prevista nell'area complementare, al tirocinio pratico ed allo svolgimento della tesi di laurea. Inoltre, nel percorso di studi gli studenti saranno particolarmente stimolati a partecipare ad attività e-learning ed a progetti Erasmus con università di altri Paesi per introdurli in un contesto internazionale. Il percorso formativo è stato pensato per permettere allo studente di maturare un comportamento consapevole, responsabile, critico e, allo stesso tempo, aperto ai continui progressi della ricerca scientifica e per favorire una didattica personalizzata attraverso la possibilità di interazioni individuali frequenti e dirette con i docenti dei corsi. Il CdS insiste su un’area scientifica in cui il corpo docente conduce attività di ricerca di elevato livello. Un ampio numero di docenti dirige un proprio autonomo gruppo di ricerca noto a livello internazionale ed ha una performance produttiva superiore alla mediana del proprio settore disciplinare e fascia, con elementi di oggettiva eccellenza. Il trasferimento sul piano didattico dello spirito e delle nozioni che caratterizzano gli ambiti di ricerca competitiva risulta, nell'opinione di studenti e docenti, elevato. La lingua ufficiale del CdS è l'Italiano, anche se sono previste nell'ambito degli insegnamenti attività seminariali o lezioni specifiche svolte in lingua Inglese.

Le biotecnologie rappresentano un campo di indubbia valenza strategica per lo sviluppo e il progresso della società contemporanea, in particolare per una Regione che ha identificato nelle scienze della vita uno dei principali motori di sviluppo e ha conseguentemente realizzato sostanziali investimenti strutturali, concretamente realizzando un ambiente relativamente ampio e fecondo in cui un laureato magistrale in Biotecnologie molecolari trova ideale collocazione. La proposta didattica interclasse prende quindi spunto dalla Strategia regionale di ricerca e innovazione per la specializzazione intelligente del Friuli Venezia Giulia del marzo 2015, nell'ambito della programmazione POR-FESR 2014-2020, che prevede un'area di specializzazione SmartHealth (traiettorie Biomedicale, Biotecnologico e Bioinformatico) e un'area agroalimentare (traiettoria di sviluppo: miglioramento di salute, benessere e longevità dei consumatori).
Il corso si rivolge dunque a studenti motivati a svolgere nella loro futura attività professionale quel critico ed indispensabile ruolo di espressione nel mondo produttivo (nella particolare accezione che riguarda le biotecnologie) di quei concetti e tecnologie che rappresentano uno degli stadi di più veloce avanzamento scientifico in questo ventennio.
Concetti chiave della didattica proposta in questo corso di laurea magistrale sono “how to” e “problem solving”, caratterizzati quindi dalla presenza di una forte componente metodologica, intesa come approccio sperimentale, non mera tecnologia, ed un approccio formativo, orientato alla soluzione pratica delle problematiche. Le materie e i corsi sono fortemente integrati grazie alla condivisione degli obiettivi formativi e al coordinamento delle attività dei diversi docenti. Gli insegnamenti si propongono di fornire contenuti complementari e innovativi rispetto a quelli già trattati nella laurea triennale di Biotecnologie e nella laurea magistrale in Biotecnologie Sanitarie dell'Ateneo.
Gli obbiettivi formativi del corso sono ricondotti in tre macro aree: i) area genomica funzionale e bioinformatica; ii) area bersagli molecolari; iii) area nutrizione e benessere, a cui si aggiunge un'area complementare per completare il percorso formativo dello studente nel settore economico-giuridico e dell'aggiornamento scientifico. Le aree sono organizzate tenendo conto della progettualità regionale S3, rispecchiando in questo modo gli interessi degli stakeholders aziendali del Friuli Venezia Giulia.
L'area genomica funzionale e bioinformatica tratta i temi dell'analisi e della rappresentazione di high-throughput data, la strutture delle proteine, la modellistica molecolare e l'analisi genomica e bioinformatica. L'area bersagli molecolari focalizza sul ruolo e sulle metodologie applicate allo studio di questi all'interno di un tessuto, cellula o comparto cellulare in condizioni fisio-patologiche, con particolare riguardo agli approcci genetici, epigenetici, trascrittomici e proteomici. L'area tratta altresì i temi dei modelli cellulari ed animali di patologia, i modelli vegetali, i biomarcatori, la stabilità genomica, l'analisi epigenomica in silico ed in vivo e i biosensori e nanotecnologie. L'area nutrizione e benessere è rivolta al grande tema della nutrizione e benessere, nell'ambito della quale sono affrontati i temi della nutraceutica, nutrigenomica e nutrigenetica, delle micotossine, dei metaboliti secondari delle piante, delle interazioni tra microbiota ed alimenti con sistema immunitario e delle biotecnologie applicate. Un ulteriore ambito formativo riguarda i temi giuridici ed economici della protezione della proprietà intellettuale e dell'approccio business oriented per la costituzione di impresa.
Il percorso personale dello studente è previsto gli insegnamenti a scelta sia dell'Ateneo che di altre università ed erogati anche in modalità e-learning, partecipazione a progetti Erasmus e a un corso di aggiornamento sull'innovazione scientifica e tecnologica nel settore biotecnologico.
L'organizzazione didattica prevede dei nuclei didattici integrati con 50% dei CFU erogati in modalità pratica e di laboratorio. Il corso sarà organizzato in modo tale che l'attività specifica dei docenti sia rivolta non solo al trasferimento dei concetti più avanzati, ma anche e soprattutto a produrre la maturazione culturale che metta lo studente in grado di essere allo stesso modo critico e permeabile alle continue novità e avanzamenti. La costruzione di una sensibilità così complessa sarà possibile attraverso l'applicazione di approcci didattici, anche non convenzionali, e lo sviluppo di progetti teorico-pratici in cui le caratteristiche individuali dello studente rappresentino il bene centrale da valorizzare.
Alla fine del percorso formativo, il laureato magistrale in Biotecnologie Molecolari non soltanto avrà acquisito un'ampia e comprensiva conoscenza delle nozioni inerenti lo specifico ambito scientifico, ma avrà altresì identificato e praticato le peculiari modalità di acquisizione, elaborazione e analisi delle informazioni, sviluppando nel contempo quell'abilità nella sintesi ed esposizione, e nell'elaborazione collettiva, che è indispensabile per il successo in questo specifico ambito disciplinare. Per gli argomenti trattati e per le modalità di erogazione della didattica, la professionalità acquisita sarà di sicura spendibilità non solo in un contesto nazionale, ma anche in quello internazionale caratteristico di questo ambito disciplinare.
Una rilevante specifica caratteristica di questo percorso formativo sarà il continuo stimolo allo sviluppo delle capacità progettuali e organizzative. Sarà centrale nella formazione del laureato magistrale la consapevolezza della necessità di dover valutare situazioni non ovvie e dover proporre soluzioni originali e innovative. Agli studenti verrà richiesto un coinvolgimento personale attraverso la predisposizione e presentazione di brevi relazioni o progetti e la preparazione della tesi di laurea.
Il corso di studio vuole enfatizzare il ruolo trasversale e l’effetto collante di genetica molecolare, biologia molecolare e bionformatica nelle biotecnologie, siano queste ultime applicate all’uomo, agli animali o alle piante. Si tratta di una base concettuale, metodologica e tecnologica comune perché universale è il meccanismo con cui si conserva, si esprime, si studia e si modella l’informazione genetica. Il mantenimento, a questo livello di formazione, di una separazione di competenze conoscitive e professionali appartiene a un retaggio ormai obsoleto della storia scientifica e continua a limitare ingiustificatamente la flessibilità professionale del biotecnologo molecolare tra i vari campi, soprattutto tra quello umano e quello non-umano, e lo scambio fruttuoso di esperienze e conoscenze. Allo stesso tempo, tuttavia, le applicazioni di questa base culturale comune possono essere in parte differenti perché nei vari campi possono prevalere logiche diverse, ad esempio più produttive che sanitarie. Queste finalità diverse portano, pertanto, ad approfondimenti di tematiche e metodologie via via più specifiche ma si tratta di un percorso formativo non irreversibile mentre una separazione delle classi rappresenterebbe una scelta che il mercato del lavoro punirebbe.

Funzione in un contesto di lavoro
Il corso magistrale in Biotecnologie Molecolari, interclasse LM7 e LM9, nasce come risposta alle esigenze di un mercato del lavoro che richiede conoscenze e competenze specifiche di tipo biologico, molecolare, cellulare e informatico che possano essere spese in un quanto mai largo raggio di applicazioni in un settore che complessivamente si inquadra nelle scienze della vita. In particolare la formazione multidisciplinare del corso interclasse e la consistente attività di laboratorio prevista garantisce al laureato di raggiungere l’obiettivo “one-day-skill”, proiettando quindi i laureati su un mercato di lavoro interessato a:
- creazione di sistemi informatici per il trattamento dell’enorme mole di dati “omici” generati dai sistemi NGS e HTS o presenti nelle banche dati pubbliche e private;
- diagnostica molecolare e cellulare applicata alle piante, agli animali e all’uomo, per l’analisi di patogeni e di contaminanti chimici e per l’analisi genetica ed epigenetica di marcatori e di variabilità genomica;
- identificazione di biomarcatori fisiopatologici e messa a punto di sistemi diagnostici per la loro misura;
- progettazione e produzione di composti e alimenti funzionali in grado di impattare positivamente sulla qualità delle vita e sulla salute dei consumatori;
- ricerca, a livello nazionale ed internazionale, nei campi delle Biotecnologie applicate;
- divulgazione, nei campi delle biotecnologie;
- costituzione di start-up imprenditoriali e delle relative attività commerciali, grazie alla maturata capacità di interpretare esigenze sociali o produttive dando vita a iniziative localmente inedite;
- iniziative di trasferimento tecnologico mediante accesso a fondi per la ricerca industriale e lo sviluppo sperimentale.
Le competenze consistono nella capacità di elaborare e di gestire progetti di ricerca e di trasferimento tecnologico, sviluppare ed applicare sistemi bioinformatici, diagnostici e indagini nel contesto produttivo a livello locale ed internazionale. Inoltre la funzione consisterà nello sviluppo di beni e servizi per la produzione di nuovi concept di composti e alimenti funzionali per il miglioramento della qualità di vita.

Competenze associate alla funzione
Il laureato magistrale trova impiego nei distretti biotecnologici, negli istituti di ricerca pubblici e privati, nei laboratori di analisi, negli enti preposti al controllo del rispetto di normative sanitarie e fitosanitarie, commerciali ed ambientali, nei laboratori di certificazione, presso i fornitori di servizi biotecnologici, di protocolli e kits diagnostici. Inoltre, rappresentando una figura professionale moderna e complessa capace di individuare, recepire e stimolare interessi potenziali in ambito sociale e produttivo, se ne vede una collocazione nella proposizione di o integrazione in iniziative imprenditoriali o di consulenza all'impresa. Dal punto di vista dello sviluppo professionale, questa figura risulta essere tra i principali destinatari degli investimenti nei settori delle Biotecnologie informatiche e molecolari e delle nanotecnologie che caratterizza una significativa parte della strategia di investimento pubblico nel nuovo millennio.

Sbocchi professionali
Ai sensi del DPR 5/6/01 n.328, la Laurea Magistrale in Biotecnologie Molecolari rappresenta requisito per l'ammissione all'Esame di Stato il cui superamento consente l'iscrizione ai seguenti albi professionali e all'esercizio delle relative professioni: - ordine dei biologi, Sezione A (titolo di Biologo); - ordine dei Dottori agronomi e forestali, Sezione A (titolo di Dottore agronomo e forestale), che rappresentano gli ambiti di collocazione generica.

Il corso prepara alla professione di (codifiche ISTAT)

1. Biologi e professioni assimilate - (2.3.1.1.1)
2. Biochimici - (2.3.1.1.2)
3. Biotecnologi - (2.3.1.1.4)
4. Ecologi - (2.3.1.1.7)
5. Agronomi e forestali - (2.3.1.3.0)

Per informazioni sugli aspetti organizzativi del corso, modalità e lingua di erogazione della didattica ed obblighi di frequenza consulta il Regolamento didattico del corso.