Obiettivi e sbocchi professionali
Di seguito sono riportati gli obiettivi formativi specifici, gli sbocchi professionali e una breve descrizione del progetto formativo del corso di laurea in Beni culturali (classe L-1) per un approfondimento consulta la sezione “Qualità della formazione” dal menu qui accanto.
Il corso in breve
Il corso di studio in Beni culturali dell'Università degli Studi di Udine è stato il primo di questo genere a essere istituito in Italia.
A partire dall'anno accademico 2017-18 è stato ripensato nella sua denominazione (da 'Conservazione dei Beni culturali' a 'Beni culturali'), nella sua struttura e nei suoi obiettivi formativi.
Il corso di studio propone ai suoi iscritti una buona formazione di base nelle discipline umanistiche (con insegnamenti di letteratura italiana, storia, geografia e cultura letteraria della civiltà classica) e approfondite conoscenze relative ai diversi ambiti dei beni culturali. È infatti articolato in quattro curricula:
1) archeologico, con insegnamenti che coprono un ampio arco cronologico dalla preistoria al medioevo, comprendendo anche l'archeologia protostorica, quella del Vicino Oriente antico, quella egea e quella classica greca e romana, la numismatica e la topografia;
2) archivistico-librario, con insegnamenti sia di tipo storico (storia del libro manoscritto e a stampa, degli archivi e delle biblioteche), sia di tipo tecnico (biblioteconomia, archivistica, teoria e tecniche delle classificazioni, archivistica digitale) che preparano alla conservazione, alla gestione e alla valorizzazione di raccolte librarie e documentarie anche digitali e della contemporaneità;
3) storico-artistico, con discipline che coprono parimenti un ampio orizzonte cronologico e culturale, spaziando dall'arte antica a quella contemporanea e includendo la storia dell'architettura, la storia dell'arte islamica, la storia delle tecniche artistiche, la museologia;
4) studi italo-francesi - professioni della cultura e dei beni culturali: si tratta di un curriculum bilaterale italo-francese, focalizzato sulle discipline storico-artistiche e sulle arti applicate, con il quale viene rilasciato un doppio titolo (double degree) in convenzione con l'Université Clermont-Auvergne.
Completano i curricula insegnamenti che mirano a fornire competenze di informatica (generale e applicata alla catalogazione) e di legislazione dei beni culturali.
Le missioni archeologiche in Italia e all'estero e i diversi laboratori forniscono ulteriori opportunità di applicazione e di approfondimento delle competenze acquisite e possono essere sede di attività di tirocinio.
Il corso di laurea forma pertanto figure professionali in grado di svolgere, in ruoli complementari e di collaborazione, compiti di consulenza e assistenza presso gli enti pubblici e le istituzioni private per la conservazione, il restauro, la descrizione e la catalogazione, la gestione e la valorizzazione dei beni culturali.
Prepara inoltre all'attività di guida turistica (previo superamento dell'esame previsto dalla normativa vigente) o ad attività diverse nell'ambito dell'editoria, della comunicazione e della pubblicità nei contesti culturali connessi ai diversi settori della formazione offerta. I laureati possono inoltre accedere a Master di I livello e ai corsi di laurea magistrale.
Obiettivi formativi
Il Corso di Laura triennale in Beni culturali si propone di fornire ai propri laureati una preparazione di base e interdisciplinare nel settore dei beni culturali, fornendo attività finalizzate all’acquisizione di:
- conoscenze di base degli sviluppi storici, artistici e letterari della civiltà italiana ed europea fra mondo antico e contemporaneo;
- conoscenze essenziali delle discipline geografiche e antropologiche;
- conoscenze di legislazione e gestione dei beni culturali;
- conoscenze fondamentali delle discipline relative ai beni storico-archeologici, artistici ed archivistico-librari;
- conoscenze dei metodi della documentazione nel campo dei beni culturali;
- competenze linguistiche e/o storico-letterarie, relative all'italiano, alle civiltà antiche (latina ed eventualmente greca) e, tra le lingue moderne, almeno ad una lingua dell’Unione Europea, con riferimento anche ai lessici disciplinari; tali competenze dovranno mettere il laureato in grado sia di comprendere testi di natura diversa, inerenti le discipline del proprio percorso formativo e la relativa letteratura scientifica, sia di produrre autonomamente testi, anche di tipo tecnico, corretti dal punto di vista formale ed efficaci dal punto di vista argomentativo;
- competenze per operare nei servizi dei beni culturali, che potranno consentire al laureato sia di svolgere attività complementari e di collaborazione nell'ambito della conservazione e della valorizzazione dei beni culturali (archeologici, archivistici e librari, storico-artistici), sia di affrontare con un alto grado di autonomia gli studi successivi di carattere specialistico, atti a formare figure professionali con compiti di responsabilità negli ambiti sopra indicati presso istituzioni pubbliche e private (Musei, Biblioteche, Archivi, Centri di Ricerca, Fondazioni, Imprese Editoriali, Centri di restauro etc.).
Per meglio conseguire i propri obiettivi formativi e per soddisfare i diversi interessi degli studenti e le specifiche esigenze culturali e professionali, il corso si articola in quattro curricula, incentrati rispettivamente:
- sull'archeologia, nelle sue principali articolazioni cronologico/areali: preistorico-protostorica e preclassica, classica, tardoantica e medioevale (curriculum di ambito archeologico);
- sulla produzione della memoria scritta, e dunque sulla formazione delle raccolte di libri e documenti e sulla loro conservazione e fruizione (curriculum di ambito archivistico-librario);
- sulla storia dell'arte europea, in particolare dall'età medioevale a quella contemporanea (curriculum di ambito storico-artistico);
- sulle professioni della cultura e dei beni culturali, in particolare nel settore degli studi storico-artistici (curriculum di studi italo-francesi); a conclusione di questo curriculum viene rilasciato un doppio titolo (double bachelor's degree) con l'Université Clermont Auvergne, sulla base di un'apposita convenzione tra gli Atenei partners.
Il percorso di studio prevede pertanto insegnamenti e attività comuni, previsti perlopiù tra primo e secondo anno, che includono anche elementi di informatica di base e applicata ai Beni culturali e di legislazione del patrimonio culturale, e una prova di conoscenza della lingua inglese. Prevede poi attività caratterizzanti ciascun curriculum, che assicurano buone conoscenze tecniche per quanto riguarda l'attività di scavo (per il settore archeologico), la gestione, la catalogazione, la conservazione, il restauro e la valorizzazione del patrimonio storico-archeologico, archivistico-librario e storico-artistico, anche attraverso l'utilizzo delle nuove tecnologie telematiche e digitali.
Completano la formazione nei diversi curricula alcune discipline specialistiche e attività laboratoriali che mirano a fornire conoscenze pratiche sui beni culturali (anche su quelli considerati minori, spesso oggetto privilegiato della domanda di collaborazione tecnico-scientifica da parte degli enti di conservazione).
Agli studenti è lasciata in certa misura la facoltà di costruirsi un percorso personalizzato,attraverso opzioni guidate e insegnamenti a libera scelta.
È obbligatoria l'esperienza di tirocinio in contesto lavorativo o, per il curriculum archeologico, di scavo.
Sbocchi professionali
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Professionista dei beni culturali |
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Funzione in un contesto di lavoro: |
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Competenze associate alla funzione: Il corso fornisce competenze nei differenti settori dei beni culturali basate sulla conoscenza delle discipline relative agli ambiti storico, archeologico, archivistico e librario, storico-artistico e legislativo. In particolare fornisce preparazione: |
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Sbocchi occupazionali:
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Per informazioni sugli aspetti organizzativi del corso, modalità e lingua di erogazione della didattica ed obblighi di frequenza consulta il Regolamento didattico del corso.