INFORMAZIONI SU

Lingua e comunicazione inglese III

Programma dell'insegnamento di Lingua e comunicazione inglese III - Corso di laurea in Relazioni pubbliche

Docente

Prof.ssa Nicoletta Vasta - DILE - DIPARTIMENTO DI LINGUE E LETTERATURE STRANIERE nicoletta.vasta@uniud.it - tel: 0432 556765

Crediti

6 CFU

Prerequisiti e propedeuticità

Per raggiungere gli obiettivi formativi del corso del III anno, gli studenti devono aver superato l’esame di Lingua e comunicazione inglese II e possedere quindi sufficienti competenze linguistico-comunicative a livello B2 del Quadro Comune europeo di Riferimento, ossia devono “essere in grado di comprendere le idee fondamentali di testi complessi su argomenti sia concreti sia astratti, comprese le discussioni tecniche nel proprio settore di specializzazione. Essere in grado di interagire con relativa scioltezza e spontaneità, tanto che l’interazione con un parlante nativo si sviluppa senza eccessiva fatica e tensione. Saper produrre testi chiari e articolati su un’ampia gamma di argomenti e esprimere un’opinione su un argomento d’attualità, esponendo i pro e i contro delle diverse opzioni.

Competenze da acquisire

Alla fine del corso, lo studente avrà acquisito competenze produttive a livello B2 e competenze ricettive a livello C1 del Quadro Comune europeo di Riferimento. Avrà inoltre sviluppato abilità di analisi ed elaborazione critica di testi argomentativi complessi inerenti ai temi fondamentali delle relazioni pubbliche e della vita politico-istituzionale ed economica, con particolare riferimento alla gestione delle dinamiche comunicative in situazioni di crisi e/o conflitto, anche in prospettiva interculturale. Per quanto concerne la produzione orale, particolare rilievo verrà dato al consolidamento delle abilità di negoziazione.

Contenuti del corso

Il corso, tenuto interamente in lingua inglese, si focalizzerà sulla comunicazione in contesti pubblici, anche interculturali, in cui l’inglese è lingua madre o lingua veicolare, con particolare riferimento alla gestione della crisi e del conflitto (crisis management; conflict management). Tali situazioni comunicative e le strategie di produzione e negoziazione del senso in esse inscritte, verranno analizzate attraverso documenti autentici (quali TV addresses, press releases, press conferences, official statements/reports, newspaper articles) e casi di studio (quali la crisi della BBC del 2004 e la comunicazione istituzionale e mediatica durante le guerre del Golfo e altri recenti conflitti). I testi verranno indagati con particolare attenzione alle modalità comunicative con cui:

a)    si rappresentano (verbalmente e non verbalmente) e si “localizzano” -- in culture ad alto o basso grado di dipendenza dal contesto (“high context culture”/ “low context culture”) -- costrutti quali il potere e l’identità;

b)    si affrontano le situazioni di crisi (crisis management);

c)     si negoziano rapporti interpersonali di solidarietà o dominanza (attraverso strategie di “politeness”, “face saving/threatening”, “directness/indirectness”) e si costruisce il (con)senso monitorando il dissenso;

d)    si rinforzano o si sovvertono gli stereotipi, le differenze culturali e le ideologie.

Il quadro teorico di riferimento è costituito dall’analisi critica del discorso (Critical Discourse Analysis), dalla sociolinguistica interazionale e dalla grammatica sistemico-funzionale di matrice sociosemiotica.

Attività e metodi

Le lezioni, che saranno integrate da un ciclo di esercitazioni linguistiche e da workshop e simulazioni di negoziazioni, mireranno a sviluppare la consapevolezza critica: a) degli effetti pragmatici di scelte comunicative possibili ma diverse; b) dell’influsso del contesto socio-culturale su tali scelte. Sul piano strettamente metalinguistico, le attività didattiche verteranno sull’analisi e sulla rielaborazione di testi autentici complessi e piuttosto lunghi per ricavarne anche il significato implicito. Sul piano comunicativo, le attività svilupperanno la capacità di esprimersi in modo sufficientemente scorrevole, strutturato e appropriato al registro, modulando strategicamente le proprie scelte espressive in funzione degli obiettivi perseguiti e del contesto situazionale e culturale di riferimento.

Modalità della valutazione

L'esame consiste in una prova scritta di analisi testuale e commento linguistico-critico (senza dizionario) di uno o più testi autentici oggetto del corso e in una prova orale che verte sul contenuto dei titoli indicati in bibliografia e sul materiale didattico disponibile in rete. Lo studente dovrà dimostrare di saper analizzare i testi sviscerando il nesso tra strategie linguistico-comunicative e costruzione dell’ideologia, ossia argomentando l’analisi attraverso il puntuale riferimento alle scelte micro- e macro-testuali operate dal locutore e ai loro effetti sull’interlocutore, alla luce del contesto socio-culturale in cui avviene la comunicazione. L’esame scritto è propedeutico all’orale.

In gruppi di non più di tre, gli studenti frequentanti possono elaborare una tesina scritta (in sostituzione dell’esame scritto) che applichi il metodo appreso all’analisi di testi/casi di studio non affrontati in classe, previo accordo con la docente sull’argomento e sui testi oggetto dell’analisi e a condizione di aver superato il test finale delle esercitazioni integrative di lettorato.

Testi e materiali di studio

Costituiscono programma d’esame i seguenti testi:

A scelta tra 1 e 2:

1. Scollon R. & S. Wong Scollon, Intercultural Communication. A Discourse Approach, Oxford: Blackwell, 1995 (solo i capitoli 3-4-5-6-7-8).

2.  Holliday, A., Intercultural Communication and Ideology, London: Sage, 2011 (in particolare i capitoli 4-5-6-7-8).

Obbligatori:

3.  Nadler L.B. et al. “Culture and the Management of Conflict Situations”, in W. Gudykunst et al., Communication, Culture and Organizational Processes, London: Sage, pp. 87-113.

4.  Vasta N. “The Semantics of Conflict: The System of Power and Solidarity in Official Statements during the Gulf War”, in M. Mechel, C. Leggeri e N. Vasta (cur.), Rappresentazioni dell’identità. La dimensione linguistica del conflitto, Padova: Cedam, pp. 115-153.

5.  Vasta N. “ ‘Sport a Yellow Ribbon’ and Other Strategies for Raising Public Opinion’s Consensus on Military Actions in Iraq: A Linguistic Analysis of Conflict Management”, in C. Dente e S. Soncini (eds.), Conflict Zones: Actions Languages Mediations, Pisa: ETS, pp. 115-151.

6.   Vasta N. (in press) “Identities in Conflict: Making Sense of Voices from inside the War on Terror”, in S. Campagna, E. Ochse, V. Pulcini, M. Solly (eds), Languaging in and across Communities: New Voices, New Identities. Bern: Peter Lang

7.  I moduli didattici e i materiali autentici resi disponibili sul sito dell’Università nella sezione “Materiale didattico” relativo al corso di Lingua e Comunicazione inglese III

Avvertenze

Gli studenti che, in quanto provenienti da altri Atenei/corsi di laurea o immatricolati ai corsi di laurea in Relazioni pubbliche di Gorizia prima dell’a.a. 2001-2002, non avessero familiarità con la Critical Discourse Analysis e con la grammatica sistemico-funzionale, troveranno nella pagina web del materiale didattico relativo al corso alcuni moduli introduttivi al metodo di analisi adottato. Gli studenti sono invitati a contattare la docente per chiarimenti e/o spiegazioni integrative nell’orario di ricevimento (il martedì c/o casa Lenassi, via IX Agosto 8, Gorizia. Consultare orari aggiornati in http://www.uniud.it/didattica/servizi_studenti/servizi_on_line/ orario_docenti.htm).

Gli studenti potranno sostenere l’esame scritto con le modalità riservate ai frequentanti (v. sopra) solo se avranno partecipato ad almeno il 65% delle ore erogate (il limite minimo vale sia per le esercitazioni linguistiche sia per il corso ufficiale).

Gli ambiti suggeriti per eventuali tesi di laurea sono: Aspetti linguistico-culturali della comunicazione politica nel mondo anglosassone. La negoziazione linguistica del conflitto in ambito istituzionale. Strategie verbali e non verbali nel discorso pubblicitario (anche in prospettiva comparativa inglese-italiano), con particolare riferimento alla pubblicità istituzionale (corporate advertising) e alla corporate social responsibility. La linguistica dei corpora applicata all’analisi del discorso parlamentare, giuridico e giornalistico.