Licenze di brevetti

L’università tutela le innovazioni più promettenti dei propri ricercatori mediante il deposito di domande di brevetto e promuove il trasferimento dei diritti di sfruttamento degli stessi al mondo imprenditoriale attraverso i meccanismi delle licenze e delle cessioni. Le aziende interessate a sfruttare la tecnologia coperta dal brevetto dell’università possono chiedere una licenza o eventualmente la cessione dei brevetti disponibili, ma sono possibili anche altre forme di collaborazione per la valutazione e lo sviluppo delle tecnologie brevettate.

Vantaggi per le imprese

  • Accesso a nuove tecnologie sviluppate nell’ambito della ricerca pubblica al fine di poter conseguire o mantenere una posizione di competitività sul mercato nazionale ed internazionale.
  • Riduzione dei tempi per conseguire innovazione e vantaggio competitivo.
  • Consolidamento delle relazioni tra azienda e università.
  • Trasferimento di conoscenza impresa-università

Agevolazioni fiscali

  • Patent Box
  • Credito di imposta per ricerca e sviluppo
  • Sgravi fiscali per start up innovative

Modalità di attivazione

Nel caso di licenza, l’azienda può sfruttare l’invenzione (che resta di proprietà dell’ateneo), pagando un corrispettivo che può essere articolato in componenti una tantum, fisse o variabili (canoni o royalties).
Nel caso di cessione, dietro pagamento di un corrispettivo, il brevetto viene ceduto dall’ateneo all’azienda che potrà sfruttarlo direttamente o a sua volta cederlo o darlo in licenza a terzi. 

Durata

Variabile in funzione della tecnologia e del tipo di rapporto instaurato.

Normativa

  • Legge n. 240 del 30/12/2010
  • Regolamento per la gestione e valorizzazione della proprietà industriale sui risultati della ricerca D.R. n. 445 del 06/05/2022

 

Ultimo aggiornamento: 30/06/2023

 

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