Obiettivi e sbocchi professionali
Di seguito sono riportati gli obiettivi formativi specifici, gli sbocchi professionali e una breve descrizione del progetto formativo del corso di laurea magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza (classe LMG/01) per un approfondimento consulta la sezione “Qualità della formazione” dal menu qui accanto.
Il corso in breve
Il corso di laurea in Giurisprudenza è un percorso formativo di 5 anni (pari a 300 CFU), che consente di acquisire un’approfondita conoscenza del diritto nelle sue molteplici declinazioni, prendendo le mosse dallo studio delle radici storiche e culturali del nostro sistema giuridico. Il corso di laurea in Giurisprudenza si caratterizza per l’accostamento di insegnamenti tradizionali e innovativi, per l’impiego di metodi didattici di avanguardia che trovano la massima espressione nelle cliniche laboratoriali volte a stimolare la capacità di problem finding and solving e per la particolare attenzione riservata all'approfondimento delle materie europeistiche e internazionalistiche.
Arricchiscono l’offerta formativa i Laboratori di inglese giuridico tenuti da docenti di madrelingua inglese, l’ampio ventaglio di insegnamenti opzionali (alcuni dei quali vengono erogati in lingua inglese) e di attività a scelta dello studente, che consentono di personalizzare il percorso formativo in funzione delle proprie inclinazioni e aspirazioni professionali, la possibilità di svolgere tirocini con riconoscimento di CFU, nonché l’elevato numero di Accordi Erasmus, che consentono di espletare un periodo di studi all’estero.
Il corso di studio eroga la didattica normalmente in presenza, ma è attrezzato, qualora essa non sia resa possibile, anche per la didattica a distanza (lezioni in diretta streaming e/o registrate).
Per informazioni sugli aspetti organizzativi del corso, modalità e lingua di erogazione della didattica ed obblighi di frequenza consultare il Regolamento didattico del corso.
Obiettivi formativi
Il corso di studio è strutturato in modo da garantire una formazione adeguata ai diversi sbocchi professionali ai quali la laurea dà accesso, nel rispetto degli obiettivi culturali della classe, nonché della coerenza ad un percorso formativo che consenta di acquisire una cultura giuridica altamente qualificata. Il percorso formativo mira ad approfondire, durante tutti i cinque anni di corso, i profili tecnico-giuridici e metodologici propri del diritto, in modo da facilitare l’interpretazione della realtà sociale ed economica nella sua complessità e da garantire un’effettiva capacità di applicazione delle conoscenze e competenze acquisite.
La/Il laureata/o deve sapere:
- padroneggiare le conoscenze di base e di tipo avanzato relative ai profili sostanziali e processuali dei principali istituti giuridici;
- enunciare in chiave critica problemi e soluzioni elaborate dalla dottrina e dalla giurisprudenza;
- illustrare in prospettiva storica l'evoluzione degli istituti giuridici;
- valutare i fondamenti filosofici degli istituti giuridici;
- padroneggiare le logiche dei rapporti tra gli ordinamenti nella loro dimensione multilivello (internazionale, europea e nazionale);
- elaborare testi giuridici (es. atti, pareri, contrattualistica, ecc.) coerenti in rapporto ai contesti d’impiego ed essere in grado di esporre oralmente, in modo appropriato, problematiche giuridiche e di indicare le loro possibili soluzioni;
- utilizzare in forma scritta e orale le conoscenze e le competenze acquisite, anche in ambito informatico e linguistico (mediante la conoscenza di almeno una lingua straniera dell’Unione europea e la padronanza dei lessici disciplinari), in modo funzionale alle esigenze del mondo lavorativo.
Il percorso formativo prevede una prima fase in cui l'apprendimento si focalizza, da un lato, sugli insegnamenti di base di ambito privatistico e pubblicistico, dall’altro, sull’acquisizione dei fondamenti culturali storici e filosofici del diritto; si articola poi in progressivi approfondimenti sia metodologici, sia per materia, che assicurano la piena conoscenza di tutti gli ambiti giuridici caratterizzanti.
Per facilitare l’acquisizione di competenze e conoscenze altamente qualificate utili all’inserimento nel mondo del lavoro, sia all’interno degli insegnamenti di base e caratterizzanti, sia nell’ambito delle attività affini e integrative, il percorso formativo valorizza lo svolgimento di attività di clinica laboratoriale cui verranno destinati un congruo numero di CFU ad esse dedicate, in cui la didattica è diretta a stimolare le capacità di analisi, di critica, di discussione e di esposizione con riferimento a casi concreti tratti dall’esperienza giuridica professionale, anche in una prospettiva interdisciplinare.
Funzionali a un più mirato inserimento nell'ambito lavorativo sono altresì:
‣ lo studio di almeno una lingua straniera dell’Unione europea (comprensivo dell’acquisizione di una buona padronanza del lessico disciplinare);
‣ la facoltà di personalizzare il percorso formativo attraverso le attività affini e integrative e le attività a scelta dello studente (tra cui la possibilità di svolgere tirocini presso soggetti pubblici e/o privati);
‣ l’acquisizione di specifiche soft skills.
Le conoscenze e competenze avanzate acquisite, anche nel campo dell’informatica giuridica e delle nuove tecnologie, consentono alla/al laureata/o di indirizzarsi: alle professioni di avvocato, di notaio e alla magistratura, nonché a ruoli dirigenziali caratterizzati da elevata responsabilità a livello di impiego pubblico e privato in tutti i contesti economicoproduttivi e istituzionali, nazionali e transnazionali, nei quali sono richieste capacità interdisciplinari di vaglio critico e di decisione in ambito giuridico.
In tutti questi ambiti professionali le capacità di approfondita valutazione e di ponderata decisione del giurista si rivelano utili anche al di fuori delle conoscenze contenutistiche settoriali. La/Il laureata/o, infine, può indirizzarsi anche all’attività di ricerca, accedendo, previo concorso, al dottorato di ricerca.
Sbocchi professionali
Magistrato (previo superamento di concorso nazionale secondo quanto previsto dalla normativa vigente)
Funzione in un contesto di lavoro
Il Magistrato, accertate le condizioni dell'azione, amministra la giustizia, in particolare penale, civile, amministrativa.
Nell'ambito dell'attività giudiziaria egli provvede a fissare e a dirigere le udienze; esaminare e studiare gli atti processuali; nominare i consulenti; raccogliere e valutare informazioni o elementi probanti; ascoltare le parti e i loro procuratori; condurre attività investigative; emettere sentenze. Promuove l’azione penale. Il Magistrato è tenuto, inoltre, a vigilare sulle carceri; disporre misure alternative al carcere; verificare la costituzionalità o l'applicabilità delle leggi; effettuare un controllo di legalità sull'operato del personale amministrativo; vigilare sull’impiego delle risorse economiche e controllare la spesa pubblica.
Competenze associate alla funzione
- Conoscenza elevata dei testi normativi e degli orientamenti interpretativi (leggi, regolamenti, procedure, giurisprudenza, dottrina, etc.), anche europei e internazionali, supportata da un costante aggiornamento;
- Capacità approfondita di inquadramento e di qualificazione della fattispecie concreta;
- Capacità di redigere pareri e atti;
- Capacità di relazionarsi con utenti e professionisti (avvocati, parti, colleghi, polizia giudiziaria etc.), rispettando i principi etico-deontologici;
- Capacità di applicare le tecniche di indagine.
Sbocchi occupazionali
La/Il laureata/o può partecipare al concorso nazionale per diventare “Magistrato ordinario” bandito del Ministero della Giustizia.
Magistrato tributario (previo superamento di concorso nazionale secondo quanto previsto dalla normativa vigente)
Funzione in un contesto di lavoro
Il Magistrato tributario amministra la giustizia tributaria, valutando la legittimità delle pretese fiscali emesse dalle autorità tributarie o le azioni di rimborso dei contribuenti, basandosi su normative nazionali, europee e internazionali. Esamina la documentazione presentata dalle parti in causa e le relative argomentazioni, valuta le prove ed emette sentenze.
Competenze associate alla funzione
- Conoscenza elevata dei testi normativi e degli orientamenti interpretativi (leggi, regolamenti, procedure, giurisprudenza, dottrina, etc.), anche europei e internazionali, supportata da un costante aggiornamento;
- Capacità approfondita di inquadramento e di qualificazione della fattispecie concreta;
- Conoscenza del diritto tributario, civile, commerciale, amministrativo e processuale tributario;
- Conoscenza degli orientamenti giurisprudenziali e dottrinali;
- Capacità di comprensione e interpretazione di documenti fiscali complessi (bilanci aziendali, contratti, dichiarazioni fiscali);
- Capacità di comprensione e gestione di piattaforme e strumenti telematici;
- Capacità di comprensione e gestione di banche dati.
Sbocchi occupazionali
Il laureato in Giurisprudenza può partecipare al concorso nazionale per accedere alla “Magistratura tributaria”.
Avvocato (previo svolgimento della pratica e superamento di un Esame di Stato secondo quanto previsto dalla normativa vigente)
Funzione in un contesto di lavoro
L'Avvocato rappresenta e tutela gli interessi del cliente (persona, impresa, organizzazione, etc.) nelle questioni legali e nei diversi gradi di giudizio civile, penale, amministrativo, tributario, contabile, nonché dinanzi alle Corti europee e/o internazionali; redige contratti e atti giuridici; fornisce attività di consulenza legale; presta assistenza legale e svolge la funzione di arbitro in sede stragiudiziale.
Competenze associate alla funzione
- Conoscenza elevata dei testi normativi e degli orientamenti interpretativi (leggi, regolamenti, procedure, giurisprudenza, dottrina, etc.), anche europei e internazionali, supportata da un costante aggiornamento;
- Capacità approfondita di inquadramento e di qualificazione della fattispecie concreta;
- Capacità di redigere pareri e atti;
- Capacità di relazionarsi con gli altri (clienti, colleghi, giudici etc.), rispettando i principi etico-deontologici;
- Capacità informatiche;
- Capacità gestionale;
- Capacità di utilizzare nella pratica giuridica anche conoscenze dei principi e delle pratiche di economia e contabilità.
Sbocchi occupazionali
L’attività forense può essere svolta come professione autonoma o dipendente.
La/Il laureata/o inizia la sua attività facendo pratica presso uno studio legale, avendo così l'opportunità di valorizzare le conoscenze acquisite negli anni dell'Università o, in parziale alternativa, frequentando una Scuola di Specializzazione per le professioni legali. Durante il periodo di pratica, oltre a perfezionare la propria preparazione giuridica, entra in contatto con i vari uffici giudiziari e apprende come organizzare e gestire l'attività necessaria ai fini dell'esercizio della professione forense.
Dopo il periodo di pratica e dopo aver superato l'Esame di Stato per l'abilitazione all'esercizio della professione forense l'Avvocato può esercitare in proprio o alle dipendenze di altri (avvocati, banche, assicurazioni, imprese, pubbliche amministrazioni etc.) la professione, in ambito sia nazionale che internazionale (ad es. inserendosi in numerosi studi legali internazionali che hanno sede anche in Italia). Può altresì essere nominato giudice onorario e svolgere la funzione di giudice di pace o, in qualità di giudice onorario, di magistrato presso la giurisdizione ordinaria (come giudice onorario aggregato, giudice onorario di tribunale o viceprocuratore onorario).
L'Avvocato può perfezionare la propria formazione frequentando Scuole di specializzazione, Master di II livello e corsi di perfezionamento.
Notaio (previo superamento di concorso nazionale secondo quanto previsto dalla normativa vigente)
Funzione in un contesto di lavoro
Il Notaio riceve e redige atti giuridici inter vivos (compravendite, mutui, donazioni etc.) e atti di ultima volontà (testamenti); attribuisce loro publica fides, svolgendo funzioni di pubblico ufficiale; li registra e li trascrive nei pubblici registri; li conserva; li autentica; ne rilascia copia, estratti e certificazioni. Inoltre, il Notaio accerta la volontà dei contraenti e la traduce in linguaggio giuridico, garantendo la legalità dell'atto redatto; consiglia alle parti l'atto più idoneo a raggiungere gli obiettivi prefissati; verifica la legalità dei contenuti oggetto degli atti e delle transazioni; verifica la conformità dei documenti; esegue accertamenti (ad esempio ipotecari e catastali) e fornisce consulenza specialistica (civile, societaria, tributaria etc).
Competenze associate alla funzione
- Conoscenza elevata dei testi normativi e degli orientamenti interpretativi (leggi, regolamenti, procedure, giurisprudenza, dottrina, etc.), anche europei e internazionali, supportata da un costante aggiornamento;
- Capacità approfondita di inquadramento e di qualificazione della fattispecie concreta;
- Capacità di redigere pareri e atti in lingua italiana;
- Capacità di relazionarsi con gli altri (clienti, colleghi etc.), rispettando i principi etico-deontologici;
- Capacità di analizzare i bisogni dei clienti per definire il servizio adeguato alle esigenze emerse;
- Capacità informatiche;
- Capacità gestionale.
Sbocchi occupazionali
Il laureato in Giurisprudenza inizia la sua attività facendo pratica presso uno studio notarile, avendo così l'opportunità di valorizzare le conoscenze acquisite negli anni dell'Università o, in parziale alternativa, frequentando una Scuola di Specializzazione per le professioni legali. Durante il periodo di pratica, oltre a perfezionare la propria preparazione giuridica, entra in contatto con i vari uffici giudiziari e apprende come organizzare e gestire l'attività necessaria all'esercizio della professione notarile. Dopo aver vinto il concorso notarile gli viene assegnata una sede nella quale è tenuto ad avviare uno studio professionale entro 3 mesi.
Esperto legale in imprese (o in organizzazioni ed enti del terzo settore)
Funzione in un contesto di lavoro
La professione si declina nella gestione (anche nell’ambito dell'ufficio legale, se presente) dei profili giuridici dell’attività dell’impresa (o delle organizzazioni e degli enti del terzo settore), controllando e facendo in modo che gli atti e le procedure, anche digitali, siano conformi alle norme giuridiche, assicurandone la compliance; redigendo contratti – assicurando l’assistenza anche nelle relative fasi precontrattuale e di esecuzione -, nonché altri atti giuridici, sia nazionali sia transnazionali; fornendo consulenza legale nei rapporti commerciali e nei rapporti organizzativi interni, anche in un’ottica di problem solving; assicurando l’assistenza sui profili giuridici inerenti all’utilizzo delle cd. new technologies; etc. L'Esperto legale, inoltre, ha il compito di curare i rapporti con i cd. “legali esterni” dei soggetti ed enti, privati e pubblici, con cui l’impresa (o l’organizzazione e l’ente del terzo settore) si relaziona, al fine di prevenire il contenzioso civile, amministrativo e fiscale, e, eventualmente, di gestirlo sotto la propria responsabilità.
Competenze associate alla funzione
- Conoscenza elevata dei testi normativi e degli orientamenti interpretativi (leggi, regolamenti, procedure, giurisprudenza, dottrina, etc.), anche europei e internazionali, anche in prospettiva comparata, supportata da un costante aggiornamento;
- Capacità approfondita di inquadramento e di qualificazione della fattispecie concreta;
- Capacità di redigere pareri e atti;
- Capacità di seguire attività correlate all'amministrazione e gestione di impresa;
- Conoscenza delle procedure amministrative e di ufficio;
- Conoscenza in materia di compliance;
- Capacità gestionale;
- Conoscenza dei principi e delle pratiche di economia e contabilità;
- Capacità di gestire il personale e le risorse umane;
- Capacità di interagire con diverse professionalità e nella comprensione delle dinamiche dell'organizzazione aziendale;
- Conoscenza dei principi e dei metodi per presentare, promuovere e vendere prodotti o servizi;
- Capacità di relazionarsi con gli altri (colleghi, utenti e clienti);
- Capacità informatiche;
- Conoscenza dei profili giuridici delle cd. new technologies;
- Capacità di utilizzo delle banche dati.
Sbocchi occupazionali
L'Esperto legale d’impresa (o di organizzazioni ed enti del terzo settore) presta la propria attività quale dipendente o consulente presso soggetti e enti privati, in particolare imprese industriali e manifatturiere, istituti bancari o assicurativi, studi professionali (legali, ma anche notarili, commercialistici, tecnici, di architettura, etc.), di carattere sia nazionale che europeo o internazionale; negli ambiti commerciali e cooperativi, nelle organizzazioni sindacali e nel settore no profit; nel settore del diritto dell’informatica e delle nuove tecnologie (quale, ad esempio, Data Protection Officer esterno di soggetti pubblici o privati). L’Esperto legale d’impresa (o di organizzazioni ed enti del terzo settore) può iniziare la sua carriera come collaboratore legale junior fino a culminare in quella di Responsabile dell'ufficio legale e contenzioso, se presente. L'Esperto legale può perfezionare la propria formazione frequentando le Scuole di specializzazione, Master di II livello e corsi di perfezionamento.
Esperto legale in enti pubblici (o in organizzazioni internazionali)
Funzione in un contesto di lavoro
La professione si declina nella gestione (anche nell’ambito dell'ufficio legale, se presente) dei profili giuridici propri delle attività di organizzazioni o enti della Pubblica Amministrazione, controllando e facendo in modo che i loro atti e procedure, anche digitali, siano conformi alle norme giuridiche, assicurandone la compliance; redigendo contratti (assicurando l’assistenza anche nelle relative fasi precontrattuale e di esecuzione), nonché altri atti giuridici, sia nazionali sia transnazionali; fornendo consulenza legale nei rapporti interni ed esterni della P.A.; predisponendo atti, pratiche o provvedimenti amministrativi; assicurando l’assistenza sui profili giuridici inerenti all’utilizzo delle cd. new technologies; curando i rapporti con enti o soggetti esterni (Avvocatura di Stato, tribunali etc.); assicurando supporto legale; etc. L'Esperto legale, inoltre, ha il compito di prevenire il contenzioso e, qualora non vi riesca, di gestirlo sotto la sua responsabilità.
Competenze associate alla funzione
- Conoscenza elevata dei testi normativi e degli orientamenti interpretativi (leggi, regolamenti, procedure, giurisprudenza, dottrina, etc.), anche europei e internazionali, supportata da un costante aggiornamento;
- Capacità approfondita di inquadramento e di qualificazione della fattispecie concreta;
- Capacità di redigere pareri e atti;
- Capacità di amministrazione e gestione di organizzazioni o enti della Pubblica Amministrazione;
- Conoscenza delle procedure amministrative e di ufficio;
- Conoscenza in materia di compliance;
- Conoscenza delle tecniche di gestione di archivi;
- Conoscenza dei principi e delle pratiche di economia e contabilità;
- Capacità di gestire il personale e le risorse umane;
- Capacità di interagire con diverse professionalità, nella comprensione delle dinamiche dell'organizzazione interna del lavoro;
- Capacità di relazionarsi con gli altri;
- Capacità informatiche;
- Conoscenza dei profili giuridici delle cd. new technologies;
- Capacità di utilizzo delle banche dati;
- Conoscenza delle più importanti attrezzature, delle politiche, delle procedure e delle strategie per promuovere effettive operazioni di sicurezza locale e nazionale per la protezione delle persone, delle informazioni, della proprietà e delle istituzioni;
- Conoscenza del comportamento e delle dinamiche di gruppo, delle influenze e tendenze sociali, delle migrazioni umane.
Sbocchi professionali
L'Esperto legale in enti pubblici può esercitare la propria professionalità a livello nazionale, europeo e internazionale.
1) In ambito nazionale, previo superamento di concorso pubblico indetto dalla Pubblica Amministrazione, può rivestire posizioni di elevata qualificazione negli enti autonomi (Regioni, Comuni, Province); negli enti funzionali (per es. ASL, Camere di Commercio, Università, Aziende pubbliche); nelle strutture amministrative degli organi statali (Governo, Parlamento); nell'Amministrazione finanziaria; negli Ispettorati del Lavoro. Egli può svolgere, inoltre, l'attività di Operatore dell'amministrazione giudiziaria (Cancellerie dei Tribunali e delle Procure).
2) In ambito europeo, previo superamento di concorso pubblico indetto dall'Ufficio europeo di selezione del personale, può rivestire ruoli di prestigio e di responsabilità negli organi e organismi europei (Commissione, Parlamento, Consiglio, Corte di giustizia, Corte dei conti, Comitato delle regioni, Mediatore europeo, Garante dei dati).
3) In ambito internazionale, previo superamento del relativo concorso, può svolgere la carriera diplomatica e accedere a ruoli di prestigio e di responsabilità a livello di Organizzazioni internazionali governative e non. L'Esperto legale può perfezionare la propria formazione frequentando le Scuole di specializzazione, Master di II livello e corsi di perfezionamento. In generale, può accedere, previo concorso, alla pubblica amministrazione in tutte le numerose declinazioni del “pubblico impiego” (ad esempio, avviandosi alla carriera nelle forze dell’ordine; nelle forze armate; nell’Avvocatura dello Stato; nell’amministrazione delle scuole di ogni ordine e grado; nonché, in generale, negli enti pubblici).
Il corso prepara alla professione di (codifiche ISTAT)
1. Esperi legali in enti pubblici - (2.5.2.2.2)
2. Esperti legali in imprese - (2.5.2.2.1)
3. Notai - (2.5.2.3.0)
4. Avvocati - (2.5.2.1.0)
5. Magistrati - (2.5.2.4.0)
Per informazioni sugli aspetti organizzativi del corso, modalità e lingua di erogazione della didattica ed obblighi di frequenza consulta il Regolamento didattico del corso.