INFORMAZIONI SU

Programma del Corso integrato di Malattie dell'apparato locomotore

Guida ai programmi del CdLM a ciclo unico in Medicina e chirurgia


(6 CFU - 40+40 ore)

Coordinatore: prof. Araldo Causero

 

Obiettivi formativi

Alla fine del corso lo studente dovrebbe essere in grado di:

- Dimostrare di possedere una buona cultura medica e generale; le sue conoscenze, adeguatamente finalizzate all’esercizio della professione di medicina generale, gli permettono un approccio complessivo ai problemi che gli si presentano; possedere personalità e tecniche adeguate all’approccio relazionale col paziente; e culturalmente essere in grado di affrontare i compiti di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione.

- Saper formulare le ipotesi e impostare i relativi piani diagnostici nel rispetto rigoroso della loro probabilità e gravità (sia nelle situazioni teoriche dell’attività seminariale che nella realtà operativa dell’attività pratica).

- Saper interpretare gli esami di laboratorio e conoscere gli iter diagnostici. Conoscere bene il campo delle risorse disponibili (“come, dove, quando, quanto”) nell’attività professionale e nelle strutture socio-sanitarie che gli possono consentire di giungere ad una definizione diagnostica dei problemi e dei quadri clinici.

- Saper identificare problemi maggiori e minori del paziente. Al termine della visita è in grado di definire il problema in termini chiari e globali, sufficienti a consentirgli di formulare un sicuro, efficace ed accettabile piano d’azione.

- Saper arrivare a decisioni terapeutiche. Sapere dimostrare di conoscere le varie possibilità terapeutiche farmacologiche, strumentali, chirurgiche e riabilitative relative ai problemi della pratica clinica quotidiana.

- Saper raccogliere un’anamnesi e inquadrare un problema.

- Avere l’abilità nell’eseguire l’esame obiettivo e le manovre strumentali.

- Avere l’abilità nella raccolta e nella codifica dei dati. (Usa regolarmente e con accuratezza le cartelle fornendo quadri chiari e sintetici dello stato dei problemi del paziente; nello studio del MMG usa la cartella in maniera “orientata per problemi” e registra i dati secondo il modello “SOAP”. Dimostra padronanza nell’uso del computer.

- Avere l’abilità nella formulazione di una diagnosi. (Sulla base delle informazioni disponibili riesce a formulare un range di ipotesi diagnostiche plausibili e logiche circa la possibile natura del problema; ricorre alla diagnostica ed alla consulenza in modo idoneo ed efficace).

- Avere l’abilità nel saper prescrivere una terapia. (Dopo aver raccolto ogni possibile informazione in modo adeguato, effettua prescrizioni appropriate nel rispetto dei rapporti costo beneficio e rischio/beneficio, senza escludere forme diverse di risoluzione del problema; spiega e coinvolge il paziente negli obbiettivi del trattamento; si serve del follow-up anche per controllare l’efficacia ed il costo globale della terapia).

- Dimostrare di avere spirito di solidarietà sociale, pazienza, gentilezza e tatto con gli utenti. (Dimostra palesemente la sua disponibilità ed i pazienti lo consultano volentieri; include nell’analisi dei problemi tutto ciò che riguarda la vita del paziente ed il suo contesto, in modo da poter sempre definire i problemi in termini fisici, psichici e sociali; mantiene una comunicazione efficace con le diverse tipologie di pazienti usando un linguaggio che li mette a loro agio e riuscendo quindi ad essere di aiuto e di sostegno; considera i suoi pazienti come persone, ciascuna con la sua particolare situazione familiare e lavorativa, e prova a costruire con loro un rapporto collaborativo consapevole nel quale essi siano stimolati ad interessarsi dei propri problemi.

- Dimostrare un adeguato comportamento nei riguardi dei colleghi e del personale docente. (Attraverso i suoi comportamenti mostra di comprendere il ruolo e la responsabilità dei colleghi con cui è chiamato ad interagire nella pratica professionale e nel corso del tirocinio; si confronta apertamente, non considerandosi in posizione subalterna ma avendo riguardo della maggiore esperienza dei colleghi, dà e pretende rispetto).

- Dimostrare un adeguato comportamento nei riguardi del personale infermieristico, di segreteria e delle altre figure assistenziali. (Attraverso i suoi comportamenti mostra di comprendere il ruolo e la responsabilità delle altre figure sanitarie non mediche con cui è chiamato ad interagire nella pratica professionale e nel corso del tirocinio; accetta i consigli di tali figure, per quanto di loro competenza, e non esita a prendere le decisioni che derivano dal suo ruolo e ad impostare e coordinare le conseguenti azioni delle altre figure professionali; dà e pretende rispetto).

- Avere cura della propria persona e del vestiario. (A prescindere dallo stile formale od informale che ognuno è libero di esprimere in ogni circostanza, tiene in dovuta considerazione le elementari norme di igiene ed educazione che si confanno all’esercizio della professione medica, nel rispetto del decoro della propria persona e della categoria di cui è parte integrante).

- Osservare l’orario. (Dimostra di essere puntuale e preciso; assolve diligentemente i compiti che gli sono stati affidati nel tempo previsto; pretende altrettanta puntualità dai pazienti e dalle altre figure con cui è chiamato ad interagire nella pratica professionale; sa rendere disponibile il proprio tempo nei confronti dei pazienti in modo oggettivamente adeguato).

 

Obiettivi formativi specifici di ortopedia e traumatologia

Alla fine del corso lo studente dovrebbe essere in grado di:

-        Conoscere e riconoscere le principali patologie nell’ambito ortopedico e traumatologico.

-        Eseguire le principali manovre semeiologiche per la diagnosi delle malattie dell’apparato locomotore.

-        Indicare gli esami strumentali più utili per l’approfondimento diagnostico nelle diverse situazioni cliniche sia post-traumatiche con non.

-        Indicare le vari possibilità terapeutiche conservative e chirurgiche per le principali patologie.

-        Conoscere i principi delle più comuni tecniche chirurgiche (chirurgia protesica, chirurgia artroscopica, trattamento delle fratture più frequenti).

 

Elementi conoscitivi per affrontare il corso

Lo studente deve avere elementi di base riguardanti l’apparato locomotore nel suo complesso, già appresi nelle precedenti discipline. In particolare di anatomia, metodologia clinica e patologia generale.

 

Propedeuticità obbligatorie

Tutti i corsi integrati relativi ai primi tre anni del corso di laurea.

 

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali sugli argomenti in programma. Attività pratiche in reparto: compilazione di cartelle cliniche, discussione dei casi clinici in reparto, esecuzione di manovre semeiologiche, frequenza in sala operatoria.

 

 

Modulo: REUMATOLOGIA E TIROCINIO

 

SSD:MED/16

(3 CFU, 20+20 ore)

Docente: prof.

 

Programma

Epidemiologia e semeiotica fisica, di laboratorio e strumentale in reumatologia.

Osteoartrosi, osteoporosi, fibromialgia.

Basi biologiche delle malattie autoimmuni e infiammatorie croniche.

Artrite reumatoide.

Spondiloentesoartriti sieronegative (Artriti da microcristalli).

Artriti infettive.

Connettiviti sistemiche e sindrome da ac. Antifosfolipidi.

Vasculiti sistemiche.

Esercitazioni

Raggiungimento clinical skills.

 

Bibliografia

UNIREUMA: “Reumatologia” – Idelson, 2014.

 

Orario ricevimento

Da concordare via mail.

 

 

Modulo: ORTOPEDIA E TIROCINIO

 

SSD: MED/33

(3 CFU, 20+20 ore)

Docente: prof.  

 

Programma

Generalità sulle fratture. I mezzi di osteosintesi. I distacchi epifisari. Le fratture dell’arto superiore. Le fratture vertebrali. Le fratture del bacino. Le fratture dell’estremità superiore del femore. Le fratture dell’arto inferiore. Le lussazioni traumatiche. Le lesioni capsulo-legamentose del ginocchio. Le lesioni meniscali. Le lesioni legamentose della caviglia. L’artrosi. L’osteoporosi. L’ernia del disco. La displasia congenita dell’anca. I tumori ossei primitivi benigni. I tumori ossei primitivi maligni. L’instabilità di spalla. La patologia della cuffia dei rotatori della spalla, Il conflitto femoro-acetabolare. La scoliosi. Le osteocondrosi. La malattia di Dupuytren. L’alluce valgo.

 

Bibliografia

Manuale di ortopedia e traumatologia. Grassi-Pazzaglia-Pilato-Zatti. Editore: Elsevier - Masson, Edizione: II 6/2012.

 

Orario ricevimento

Da concordare via mail.