INFORMAZIONI SU

Obiettivi e sbocchi professionali

Di seguito sono riportati gli obiettivi formativi specifici, gli sbocchi professionali e una breve descrizione del progetto formativo del corso di laurea in Filosofia e trasformazione digitale.

Alcuni dei più grandi pensatori del passato – tra cui Aristotele, Hobbes, Leibniz, Turing – sognavano di automatizzare il ragionamento, un sogno che i computer stanno trasformando in realtà, fornendo un meraviglioso strumento per estendere l’ambito delle nostre capacità di speculazione, comprensione, operazione. Lo studio della filosofia sviluppa il rigore analitico e critico, e la capacità di riflettere sulle conseguenze dell’innovazione in campo teorico e pratico. Allena e affina la mente connettendo un’ampia gamma di punti di vista su argomenti fondamentali come i limiti della conoscenza, la natura della realtà e della coscienza, i fondamenti della morale. L’informatica riguarda invece la comprensione dei sistemi computazionali e dei meccanismi che consentono loro di funzionare in modo adeguato. Si tratta di un sapere con ambizioni universali quanto quelle della filosofia: in principio, nessun campo d’applicazione le è precluso, ma la sua caratteristica è di essere nello stesso tempo una disciplina operativa, centrata sul concetto di algoritmo. L’interazione tra queste due discipline consente di accedere a un orizzonte più ampio e a uno sguardo più consapevole sulla realtà.
Il corso di Filosofia e trasformazione digitale (FTD), offerto in modalità mista, è un corso di laurea in classe L5 – Filosofia fortemente interdisciplinare e innovativo, e prevede l’innesto di conoscenze informatiche sul terreno di una solida formazione filosofica. Per questo, si propone come un corso fondamentale di filosofia con una robusta componente di informatica e un’apertura, al terzo anno, alle problematiche del digitale negli ambiti dell’economia, della comunicazione e della scuola.
Il progetto di istituzione del nuovo corso FTD scaturisce da alcune importanti riflessioni di fondo, maturate all’interno del DIUM anche a seguito dell’evento pandemico, dalle quali è emersa la necessità inderogabile di un pensiero critico sulla rivoluzione digitale, sull’indispensabilità dei saperi umanistici per la comprensione dell’attuale crisi (sociale, economica, psicologica), sull’urgenza di tutelare e valorizzare il patrimonio culturale – anche tramite il digitale – come elemento di coesione sociale e di sviluppo sostenibile. Si è colta quindi l’occasione per progettare un corso di filosofia a carattere fortemente innovativo, con particolare focalizzazione sulla realtà e sui problemi del digitale, che prevede un’intensa collaborazione con le discipline informatiche. Il corso mira a costituire il primo e fondamentale segmento di un intero gruppo di nuovi percorsi formativi di terzo livello. L’intenzione è di formare figure professionali che sappiano orientarsi e agire all’interno dei cambiamenti in atto, soprattutto in relazione alle trasformazioni avviate dal digitale. Il nuovo corso si propone certamente come canale d’accesso al corso di laurea magistrale in Filosofia, per gli studenti interessati a completare la formazione filosofica. Tuttavia, per il suo carattere fortemente interdisciplinare, intende aprire anche ad altri percorsi e, in primo luogo, al Master di I livello in Filosofia del digitale, già attivo da due anni nell’ambito del Dipartimento.
Posti di fronte alle sfide della complessità, ai più vari livelli, è divenuto essenziale superare l’ottica puramente tecnica e gestionale per elaborare piuttosto una visione dei problemi di tipo non riduzionista e non standardizzato, ma complessivo, organico e critico. Tenendo conto degli aspetti descrittivi e prescrittivi coinvolti, attraverso gli strumenti concettuali della tradizione filosofica e l’apporto delle scienze informatiche, il corso in FTD intende esplorare le potenzialità e i problemi delle Tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT), ponendo la questione di come gli individui e le comunità possano decidere di usare le tecnologie digitali modificandosi reciprocamente in un rapporto profondo e articolato. In questa prospettiva, gli studenti che coltivano una vocazione all’informatica potranno riflettere criticamente e filosoficamente su questi temi, mentre si inoltrano in campi sempre nuovi; d’altro canto, quelli che invece si sentono attratti dalla filosofia avranno l’opportunità di approfondire la comprensione di un mondo sempre più modellato dalle tecnologie informatiche e digitali, all’interno del quale si è aperta una nuova gamma di problemi e di ricerche: dalla filosofia dell'IA all'etica della privacy e della proprietà intellettuale.
Il corso costituisce un’assoluta novità in Italia, mentre a livello internazionale sono già attive importanti esperienze di successo, come il corso di Computer Science and Philosophy dell’università di Oxford. Ecco come l'Università di Oxford descrive le prospettive lavorative di quanti hanno completato questo corso di studi: «Graduates will have highly marketable skills. Computer Science teaches you how to program, to design processes that are effective and efficient, to reason logically and formally. Philosophy teaches you how to analyse complex concepts and the interconnections between them and – crucially – how to express such analysis, elegantly and precisely, in written form. This ability to analyse complex issues, both technically and discursively, provides the intellectual equipment needed for technical leadership and high-level positions in today’s world» (https://www.ox.ac.uk/admissions/undergraduate/courses-listing/computer-science-and-philosophy).

Il Corso di Studio in Filosofia e trasformazione digitale si configura come un corso di filosofia con una forte componente di informatica, che prevede, al terzo anno, un’apertura alle questioni del digitale in ambito sociale, economico, dell’impresa e della scuola. Pertanto, l’organizzazione del percorso prevede innanzitutto, nei primi due anni, corsi di formazione in tutte le discipline filosofiche, sia teoretiche che pratiche (dalla filosofia teoretica alla filosofia morale, dall’estetica alla filosofia del diritto), nonché corsi relativi agli sviluppi storici della filosofia (Storia della filosofia antica, Storia della filosofia medievale, Storia della filosofia moderna, ecc.). Questa prima parte del percorso consentirà l’ottenimento di una solida conoscenza della terminologia e dei metodi riguardanti l’analisi dei problemi, le modalità argomentative e l’approccio ai testi, nonché un’approfondita conoscenza della storia del pensiero filosofico e scientifico dall’antichità all’età contemporanea, tale da permettere al laureato di orientarsi all’interno del dibattito odierno in tutti gli ambiti della ricerca filosofica (logico-teoretico, epistemologico, etico, estetico, ecc.).
In secondo luogo, accanto ad altri insegnamenti di ambito umanistico (di storia, di sociologia, di linguistica, ecc.), i primi due anni del Corso di Studio prevedono corsi di informatica (Basi di dati, Reti di calcolatori, Laboratori del digitale, Interazione uomo/macchina). Si tratta di insegnamenti che permettono l’ottenimento di competenze relative alla gestione, all’interpretazione e alla comunicazione di dati e di informazioni mediante gli strumenti informatici e digitali. Il bilanciamento tra i corsi finalizzati alla formazione filosofica e quelli rivolti all’ottenimento di conoscenze informatiche è pensato e programmato in modo tale da consentire lo sviluppo graduale delle competenze interdisciplinari previste dal Corso di Studio.
Per il terzo anno, l’organizzazione del percorso prevede la differenziazione dei corsi di insegnamento in tre ambiti. Un primo ambito prevede corsi idonei a fornire conoscenze e competenze relative all’utilizzo dell’informatica e del digitale all’interno dei sistemi aziendali e delle dinamiche del mondo della produzione. Un secondo ambito prevede corsi idonei a sviluppare conoscenze e capacità relative al mondo della comunicazione e dell’informazione, soprattutto per quanto riguarda gli strumenti digitali da queste utilizzati. Un terzo ambito prevede corsi idonei a fornire nozioni di base relativamente alla formazione e all’insegnamento, in particolare mediante sistemi informatici e strumenti digitali.
Per quanto riguarda l’organizzazione della didattica, l’uso di metodi e strumenti didattici è flessibile e comprende lezioni frontali, seminari di approfondimento ed esercitazioni. Verranno attivati laboratori dedicati all’utilizzo di diversi strumenti informatici e digitali. La modalità di erogazione della didattica è modulabile in base alle esigenze specifiche degli studenti iscritti, in ogni caso per ciascun anno di corso almeno due insegnamenti saranno erogati in modalità mista. Sono previste iniziative di supporto per gli studenti con esigenze specifiche (studenti fuori sede, stranieri, lavoratori, studenti diversamente abili). Le modalità attraverso le quali verranno forniti i materiali utili per la didattica sono anch’esse differenziate e flessibili, e prevedono l’utilizzo della piattaforma e-learning d’Ateneo. Vista la specificità del corso, è previsto l’utilizzo di diverse forme di didattica multimediale e la didattica a distanza.

Tecnico dell'organizzazione e della gestione dei fattori produttivi
Funzione in un contesto di lavoro:

Il tecnico dell’organizzazione e della gestione dei fattori produttivi ha come compito precipuo in un contesto lavorativo quello di promuovere l’innovazione dei processi di lavoro, di valutare l’efficacia delle innovazioni adottate e in generale di valutare la qualità del lavoro svolto.

Competenze associate alla funzione:
Le competenze informatiche acquisite durante il percorso sono ulteriormente sorrette e affinate dalle capacità di analisi dei problemi, di esercizio del senso critico e di interrelazione comunicativa sviluppate dalla formazione filosofica, ampliando le possibilità di un ottimale inserimento nel contesto di lavoro. In particolare alla sua formazione è rivolto al terzo anno un percorso dedicato ai temi del digitale e dell’innovazione

Sbocchi occupazionali:
Tale figura professionale svolge compiti qualificati sia nell’industria privata sia negli enti pubblici con le mansioni di analista della gestione, addetto al controllo di gestione, tecnico dell’organizzazione del lavoro.

Tecnico della comunicazione digitale
Funzione in un contesto di lavoro:
Il tecnico della comunicazione digitale ha come compito principale quello di predisporre o gestire strategie di comunicazione, nonché curare il marchio o l’immagine aziendale, curare i rapporti con i mezzi di informazione, anche attraverso la padronanza degli strumenti informatici e la conoscenza del mondo dei media.

Competenze associate alla funzione:
Le competenze informatiche acquisite durante il percorso sono ulteriormente sorrette e affinate dalle capacità di analisi dei problemi, di esercizio del senso critico e di interrelazione comunicativa sviluppate dalla formazione filosofica, ampliando le possibilità di un ottimale inserimento nel contesto di lavoro. In particolare alla sua formazione è rivolto al terzo anno un percorso dedicato ai temi del digitale e della comunicazione.

Sbocchi occupazionali:
Questa figura professionale può ricoprire il ruolo di responsabile della comunicazione sociale, nonché della comunicazione interna, in ambito aziendale o negli enti pubblici. Infatti, la figura dell’information broker ha acquisito un ruolo sempre più cruciale nell’ambito della nuova società dell’informazione e le sue possibilità di impiego si collocano in modo trasversale sia in ambito pubblico sia in ambito privato.

Insegnante nella formazione professionale 
Funzione in un contesto di lavoro:
L’insegnante nella formazione professionale è in grado di progettare e offrire percorsi di formazione avvalendosi degli strumenti digitali per l’acquisizione di specifiche competenze professionali operando sia all’interno delle imprese, sia all’interno di enti di formazione professionale.

Competenze associate alla funzione:
Le competenze informatiche acquisite durante il percorso sono ulteriormente sorrette e affinate dalle capacità di analisi dei problemi, di esercizio del senso critico e di interrelazione comunicativa sviluppate dalla formazione filosofica, ampliando le possibilità di un ottimale inserimento nel contesto di lavoro. In particolare alla sua formazione è rivolto al terzo anno un percorso dedicato ai temi del digitale e dell’insegnamento.

Sbocchi occupazionali:
Questa figura professionale può svolgere mansioni di formatore in ambito aziendale, per rispondere alle molteplici e sempre nuove esigenze di formazione continua all’interno del mondo economico.

Il corso prepara alla professione di (codifiche ISTAT)

1. Tecnici dell'organizzazione e della gestione dei fattori produttivi - (3.3.1.5.0)
2. Tecnici della pubblicità - (3.3.3.6.1)
3. Insegnanti nella formazione professionale - (3.4.2.2.0)

Per informazioni sugli aspetti organizzativi del corso, modalità e lingua di erogazione della didattica ed obblighi di frequenza consulta il Regolamento didattico del corso.