INFORMAZIONI SU

Obiettivi e sbocchi professionali

Di seguito sono riportati gli obiettivi formativi specifici, gli sbocchi professionali e una breve descrizione del progetto formativo del corso di laurea magistrale in Scienze dell'antichità: archeologia, storia, letterature (classe LM-2&15) per un approfondimento consulta la sezione “Qualità della formazione” dal menu qui accanto.

Il corso magistrale interateneo in Archeologia e culture dell'antichità (ARCA) propone un’offerta che integra formazione umanistica e tecnico-scientifica, incentrata da una parte sullo studio delle fonti scritte, dall’altra sulla valorizzazione dei beni culturali, dal manufatto al documento.
Il corso, interclasse (LM-2 e LM-15), è articolato in due curricula: a) archeologico e b) storico e filologico-letterario, entrambi internamente differenziabili mediante scelte opzionali, in relazione a interessi disciplinari o metodologici o per le diverse fasi cronologico-culturali dell'antichità, dalla preistoria-protostoria all'età tardo-antica e medievale.
La formazione mira a fornire allo studente, oltre alla conoscenza dei contenuti, gli strumenti bibliografici, digitali e tecnici per un approccio critico aggiornato rispettivamente all'archeologia e agli studi classici. Ciò mediante una didattica interattiva e l’offerta di laboratori professionalizzanti e opportunità di tirocinio, che, in particolare, per il curriculum archeologico, includono la partecipazione a scavi in Regione, in Italia e all'estero (Grecia, Vicino Oriente).
Fondato sulla cooperazione didattico-scientifica tra i due atenei di Udine e Trieste, il corso mette a fattore comune risorse specifiche come l’ampio e antico patrimonio bibliotecario della sede triestina e la dotazione di laboratori tecnico-scientifici dell’ateneo udinese, tradizionalmente specializzato nelle scienze dei beni culturali.
ARCA offre quindi una formazione antichistica di qualità, con sbocchi in campo archeologico e in quello della divulgazione e dell’insegnamento, anche attraverso i percorsi di III livello cui dà accesso, scuola di specializzazione, dottorato di ricerca, formazione insegnanti, tutti presenti in Regione.

Il corso di laurea magistrale in Archeologia e culture dell'antichità ha per obiettivo l’acquisizione di una solida e aggiornata formazione multi- e interdisciplinare sul mondo antico, fondata su:
- conoscenza critica della storia e delle espressioni culturali, tanto intellettuali quanto materiali, delle civiltà antiche del bacino del Mediterraneo e del Vicino Oriente;
- differenziate competenze metodologiche, tecnico-scientifiche e gestionali relative ai campi della ricerca, della gestione, della conservazione, valorizzazione e comunicazione del patrimonio archeologico, documentario e letterario del mondo antico.
Il progetto del corso interclasse, da un lato, trova fondamento comune nella coscienza della sostanziale unitarietà e interdipendenza delle manifestazioni di una medesima cultura, dall'altro prevede, attraverso i due curricula Archeologico e Storico e filologico-letterario, adeguate opportunità di specializzazione, che preparino il laureato all' accesso ai percorsi formativi di terzo livello quali specializzazione e dottorato, e rispondano alle esigenze differenziate del mondo del lavoro, in ambito sia pubblico (scuole e istituti di alta formazione, soprintendenze, musei, biblioteche, amministrazioni e enti locali) sia privato (editoria, fondazioni, associazioni e istituti culturali, ditte e cooperative del settore archeologico).
Accertato il possesso iniziale di una solida preparazione generale relativa al mondo antico, nonché la capacità di utilizzare una lingua straniera dell'Unione Europea, il percorso formativo prevede un nucleo comune di discipline attinenti alla storia del mondo antico, alle letterature e all'archeologia classiche o insegnamenti interdisciplinari che intersecano le fonti storico-letterarie con le espressioni della cultura figurativa e materiale, la letteratura e l’antropologia, la documentazione e la vita quotidiana. Un’ampia offerta di attività e corsi laboratoriali specifici consente poi di differenziare i percorsi promuovendo anche le capacità applicative.
Lo studente che opti per il percorso archeologico potrà fruire di una serie di insegnamenti di impronta metodologica e di vario contenuto tecnico-scientifico, idonei a formare un profilo multidisciplinare, e, contestualmente, avrà modo di approfondire e affinare conoscenze e competenze in una delle quattro consuete articolazioni cronologico-areali dell'archeologia (preistorico-protostorica, orientale, classica e medioevale), usufruendo in ciascuna di esse di opportunità di didattica partecipativa laboratoriale e di esperienze di tirocinio mirate allo sviluppo di abilità nell'ambito di progetti sul campo.
Lo studente del percorso storico e filologico-letterario amplierà e consoliderà dal punto di vista della consapevolezza critica la conoscenza della storia antica e delle lingue e letterature greca e latina, potenzierà le competenze filologiche e di ricostruzione e analisi di testi (letterari e documentari), con attenzione alle modalità della trasmissione e della ricezione. Inoltre, attraverso opportune scelte, avrà modo di approfondire l’una o l’altra di tali dimensioni e di acquisire abilità, anche tecniche, per l’accostamento diretto alle fonti storiche e testuali.
Al fine di avvicinare al mondo del lavoro, il corso offre altresì seminari laboratoriali di carattere tecnico-applicativo relativi alla gestione e alla valorizzazione dei beni culturali, alla gestione informatica catalogazione, archiviazione dei beni culturali, agli strumenti digitali per la ricerca sulle fonti testuali, e altre competenze trasversali anche in ambito didattico e comunicativo. Il corso infine promuove esperienze di studio, ricerca per tesi e tirocinio all’estero nell’ambito di convenzioni e consolidati rapporti con numerose università straniere.
Nella maggior parte degli insegnamenti, alle attività di didattica frontale si affianca una parte seminariale, che prevede la partecipazione attiva, individuale o di gruppo, mediante l’approfondimento di temi, la redazione e presentazione e di elaborati.

Archeologo
Funzione in un contesto di lavoro:
L'archeologo si occupa di diagnostica, censimento, conservazione, studio, valorizzazione e comunicazione del bene archeologico inteso nella sua più ampia accezione di oggetto, contesto, sito e paesaggio antropizzato; egli è dunque attivo in contesti di interazione multidisciplinare nei campi della tutela, della ricerca, della formazione e della divulgazione scientifica e partecipa alla gestione e pianificazione culturale e territoriale riguardante i beni culturali. Produzione di conoscenza storica, storico-artistica, sociale e culturale delle società del passato rientra tra le finalità specifiche del ruolo dell'archeologo insieme alla diffusione di tale conoscenza a diversi livelli di comunicazione e all'adeguato trattamento delle fonti della conoscenza - siti e complessi archeologici - nel contesto della società moderna per quanto riguarda tanto conservazione e tutela dei beni quanto attribuzione di significato nella fruizione sociale.
Competenze associate alla funzione:
Le competenze dell'archeologo nascono da una formazione culturale e scientifica complessa di carattere teorico e pratico, integrata da metodologia tecnica ed etica specifica. Tali competenze riguardano l'analisi, la documentazione e la contestualizzazione di oggetti, monumenti, siti e contesti, l'analisi e l'interpretazione di stratigrafie e processi di formazione dei paesaggi antropici , l'organizzazione e la conduzione di attività di ricerca sul campo, paesaggistiche, topografiche e di scavo anche con l'ausilio di metodologie tecnico-scientifiche, la gestione di attività di inventariazione e catalogazione dei beni archeologici su base informatica, la progettazione e valutazione di interventi di conservazione e tutela dei beni archeologici sulla base delle normative di legge, l'organizzazione di progetti espositivi e di valorizzazione dei beni e di percorsi di fruizione, la conduzione di attività di studio e ricerca scientifica, e inoltre di educazione, comunicazione e divulgazione culturale.
Sbocchi occupazionali:
Gli sbocchi professionali dell'archeologo consistono nell'impiego in enti pubblici e privati e anche nel lavoro autonomo da libero professionista, individuale o in ditte, società, cooperative. Le mansioni lavorative dell'archeologo dipendono dal livello di formazione, di I (formazione di III livello comprendente scuola di specializzazione e dottorati o master), II (laurea magistrale, specialistica, lauree vecchio ordinamento), III livello (laurea triennale) e inoltre da periodi di tirocinio e comprovate esperienze.
Il profilo del laureato magistrale consente di operare in tutte le attività caratterizzanti il ruolo dell'archeologo, a livello d collaborazione e sotto coordinamento.
Nell'ambito della libera professione il laureato LM 2 potrà dunque collaborare all'esecuzione di perizie e valutazioni di beni archeologici, alle attività di ricognizione, identificazione e indagine di siti archeologici, alla catalogazione e alla gestione di banche dati; parteciperà alle attività ispettive e di vigilanza e di organizzazione delle procedure di conservazione; potrà inoltre collaborare all'ordinamento e alla gestione di musei e all'organizzazione e alla cura di collezioni, mostre ed eventi culturali e alla progettazione di percorsi di valorizzazione e fruizione di siti, aree, monumenti; potrà infine partecipare a gruppi di ricerca collaborando alla cura di progetti editoriali e di comunicazione su diversi registri comunicativi e gestire sotto coordinamento attività educative e didattiche nei servizi museali e in progetti finalizzati all'educazione scolastica primaria e secondaria
Quanto al lavoro dipendente, la laurea magistrale potrà dare accesso a ruoli di
- curatore e conservatore di beni archeologici e storico-artistici in musei locali ed altri enti pubblici e privati operanti nel campo della tutela e valorizzazione, inoltre in musei pubblici nazionali, dipendenti dal MIBAC, previe integrazioni e percorsi formativi indicati dalla vigente normativa;
- tecnico e assistente alla ricerca in enti pubblici e privati nel campo della gestione del patrimonio archeologico e nella pianificazione territoriale;
- operatore culturale nella progettazione e divulgazione scientifica e nell'organizzazione di eventi culturali presso enti pubblici e privati;

A seguito di espletamento del ciclo di formazione di III livello (specializzazione, dottorato di ricerca o master) – oltre alla possibilità di lavoro autonomo con le stesse mansioni sopra citate ma in ruoli direzionali e di coordinamento - sarà poi consentito, previo superamento di concorsi, l'accesso a:
- ruoli di responsabilità e anche direzionali in soprintendenze (funzionario, soprintendente), musei (direzione) o altri enti che prevedano la funzione di archeologo;
- carriera scientifica come ricercatore nel campo delle scienze dell'antichità e in particolare nel settore archeologico: attraverso percorsi di studio di terzo ciclo (dottorato di ricerca) l'archeologo può trovare infatti occupazione presso università, enti e centri di ricerca pubblici, previo superamento delle relative procedure di selezione.


Esperto di lingue, letterature e storia del mondo antico
Funzione in un contesto di lavoro:
- raccoglie, analizza e interpreta dati relativi alla storia e alla civiltà greco-romana anche attingendo la documentazione originale (epigrafi, papiri, monete, manoscritti medievali, edizioni antiche);
- analizza i testi greci e latini nelle lingue originali dal punto di vista linguistico, letterario, filologico e della loro tradizione;
- elabora testi divulgativi e scientifici, frutto di ricerca e sintesi personale;
- rivede testi, coordina la realizzazione di prodotti editoriali;
- progetta o collabora alla progettazione di iniziative culturali;
- insegna le lingue antiche e promuove con l’insegnamento e la divulgazione la conoscenza delle letterature e della storia dell’antichità.
Competenze associate alla funzione:
- possiede adeguate conoscenze storiche e storico-culturali sullo sviluppo delle civiltà greca e romana;
- possiede sicura competenza delle lingue greca e latina;
- possiede competenze filologiche, paleografiche, metodologiche per l’analisi critica e l’eventuale verifica sulle fonti originali dei diversi tipi di testi, letterari e documentari;
- possiede adeguate capacità di scrittura e didattico-comunicative;
- sa utilizzare strumenti informatici, archivi e database e ha consapevolezza dei principali orizzonti di sviluppo delle digital humanities in campo antichistico.
Sbocchi occupazionali:
Può svolgere attività lavorative, con funzioni di elevata responsabilità, nei campi dell’insegnamento, della formazione e della divulgazione scientifica, e della produzione e organizzazione culturale. In particolare:
- attraverso gli appositi percorsi di formazione e selezione, come operatore culturale, funzionario e dirigente, curatore e conservatore presso biblioteche, archivi, musei;
- come operatore, tecnico, collaboratore scientifico nell’ambito di progetti di ricerca;
- come revisore di testi, redattore, traduttore nell'ambito dell'editoria divulgativa e specializzata;
- come operatore nel campo della comunicazione pubblica e nella divulgazione scientifica;
- previo possesso dei requisiti curriculari e attraverso gli appositi percorsi di formazione e selezione, come docente nella scuola secondaria di primo e di secondo grado;
Potrà inoltre accedere, superando il relativo concorso, al Dottorato di ricerca.



Il corso prepara alla professione di (codifiche ISTAT)

1. Archeologi - (2.5.3.2.4)
2. Storici - (2.5.3.4.1)
3. Esperti d'arte - (2.5.3.4.2)
4. Linguisti e filologi - (2.5.4.4.1)
5. Revisori di testi - (2.5.4.4.2)
6. Ricercatori e tecnici laureati nelle scienze dell'antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche - (2.6.2.4.0)

Per informazioni sugli aspetti organizzativi del corso, modalità e lingua di erogazione della didattica ed obblighi di frequenza consulta il Regolamento didattico del corso.